Bunino, un giocatore un po’ timido. Da aspettare ma pronto a sfoderare tutto il suo importante potenziale

mercoledì, 11 Ottobre 2017

 

La critica lo ha da subito paragonato a Ciro Immobile per le movenze. Quando è arrivato ad Alessandria, lo hanno inevitabilmente accostato a Riccardo Bocalon.

Cristian Bunino non si scompone più di tanto, tira dritto per la propria strada.

“Ho anche giocato attaccante esterno nei tre d’attacco. Chiaramente sono più una punta di movimento a cui piace attaccare la profondità, preferisco comunque giocare come punta centrale. Immobile? Me lo aveva detto anche il Mister dell’Under 21 di Serie B Piscedda, che assomiglio come movimenti al bomber della Lazio. Speriamo di fare la sua carriera. Bocalon? Più che a lui, in questo momento penso a questa Alessandria in cui ci sono anche io. Ci vuole il percorso giusto, l’obiettivo è di fare bene quest’anno affinché riesca a togliermi delle soddisfazioni sia personali che con la squadra. L’Alessandria è una formazione infarcita di ottimi giocatori, vedremo cosa succederà nel tempo”.

Bunino è stato ospite, ieri sera, della trasmissione radiofonica di Museo Grigio “L’Orso in diretta”, andata in onda sulle frequenze di Radio Voce Spazio.

In quest’Alessandria che ha cambiato volto, c’è Bunino giocatore un po’ timido, diesel, da aspettare ma pronto poi a sfoderare tutto il suo importante potenziale.

Ma torniamo indietro al 2013. Nonostante a Cesena la Pro Vercelli avesse dato l’addio ufficiale alla Serie B qualcuno in via Massaua un motivo per sorridere ce l’aveva comunque. Cristiano Scazzola infatti aveva visto esordire in serie B tre dei ragazzi della sua Primavera.

Braghin al Manuzzi aveva speso tutte e tre le sostituzioni mandando in campo Romano, Secondo e Bunino. Quest’ultimo aveva 16 anni e 9 mesi: nell’arco di una stagione insieme all’erba del campo aveva bruciato le tappe passando dagli Allievi nazionali alla serie B.

Nella Pro Vercelli.

 

Nato a Pinerolo ha tirato i primi calci al pallone nel Vigone per poi essere tesserato dalla Juventus e passare al Chisola dove il responsabile del settore giovanile della Pro Vercelli Alberto Gusella (foto sotto)anche lui in trasmissione – lo nota e lo porta a Vercelli.

Il ragazzo inizia la stagione negli Allievi nazionali, giocando sia come esterno di centrocampo che come prima punta segnando sette gol, e la finisce con la Primavera di Scazzola che lo fa esordire con il Torino al Piola e lo impiega poi anche da titolare nelle ultime gare di campionato. Ma la settimana perfetta del baby attaccante, che tifa Milan e ha come idolo Cavani, era stata quella in cui aggregato alla prima squadra aveva segnato una tripletta nell’amichevole contro l’Alicese guadagnandosi la convocazione per Cesena.

A Livorno, in Serie B.

 

Se mi avessero detto che avrei debuttato in serie B non ci avrei creduto – ha raccontato – ero già contentissimo per la convocazione. Grazie alla società, Gusella, Romairone, ai compagni e ai tre allenatori che ho avuto: sono cresciuto tantissimo. Al momento di entrare in campo il cuore andava a mille: vedere uno stadio così grande e con tutta quella gente mi ha emozionato parecchio. Poi per fortuna in campo mi sono sciolto e ho seguito solo la voglia di correre dietro al pallone”.

A Siena.

 

In tribuna i più commossi erano mamma Emanuela e papà Dario, poi una pioggia di sms di complimenti e le congratulazioni di compagni e professori al Cavour, dove il ragazzo frequentava il terzo anno di geometri.

Una favola che per Cristian Bunino – che sinora ha vestito anche le maglie di Livorno e Siena (sempre ieri, lo ha salutato in diretta il compagno Dario D’Ambrosio, il gemello del più famoso Danilo) – potrebbe continuare, visto oltretutto che nelle piazze che lo hanno visto giocare ha parecchi estimatori.

“È cresciuto tantissimo tecnicamente, ma ha ancora molto da imparare – ha detto Gusella – il tempo per migliorare ce l’ha tutto”.

Mario Bocchio

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https://www.youtube.com/watch?v=NPNNqA2Ri5I

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