L’ultimo turno della regular season della Lega pro è stata – come si suol dire – al cardiopalma. Due i “campi” collegati: lo “Zini” per Cremonese-Racing Roma, e il “Moccagatta” per Alessandria-Pontedera.
“C’è stato un momento di smarrimento dopo il pareggio della Racing Roma, poi è stato un assedio fino al terzo gol. A gennaio chi ci credeva? Io so benissimo che una squadra può vivere un momento difficile, il calcio è questo. Abbiamo creduto in noi stessi, abbiamo dato il massimo”. Le parole sono di Attilio Tesser, il tecnico della Cremonese, promossa direttamente in serie B dopo undici anni.
“Sono molto felice per i miei ragazzi – racconta – ed anche per il patròn Arvedi che ha investito tanto e che cercava questo traguardo. La città di Cremona, poi, ha risposto in maniera eccezionale e sono felice di aver contribuito a riportarla sul palcoscenico che merita”.
Una stagione ricca di successi ma anche di critiche.
“Le critiche si accettano sempre – fa notare Tesser-. Personalmente ho sempre pensato al lavoro e alla squadra. Quando però una squadra è seconda in classifica e poi centra anche il sorpasso le critiche si accettano ma non si comprendono. Abbiamo battuto Alessandria e Arezzo, ovvero due delle nostre rivali più forti, con prestazioni di carattere. Questo ci ha permesso di scalare posizioni con grande costanza”.
Rivolto ai Grigi sconfitti…
“Voglio fare i complimenti proprio all’Alessandria, è una grande squadra. Hanno fatto un grande girone d’andata, noi ci siamo fatti trovare pronti quando loro sono andati un po’ in difficoltà. Il mio futuro? Ho un contratto e voglio rispettarlo”.
Tesser e il patròn grigiorosso Giovanni Arvedi.
Chi è stata l’anima dello spogliatoio grigiorosso?
“Direi che la serietà del gruppo è stata determinante, poi ovviamente giocatori come Pesce e Canini sono stati davvero importanti dal punto di vista della personalità”.
Mario Bocchio