L’epilogo del campionato: Cremona in festa, suicidio dell’Alessandria

domenica, 07 Maggio 2017

 

La città aspettava da dodici anni questa festa. L’ultima, col classico bagno nella fontana di Porta Po, era stata celebrata nel 2005, quando la Cremonese di Giorgio Roselli, dopo il salto dalla serie C2 alla C1, aveva centrato pure la promozione in serie B con quattro giornate di anticipo davanti a Pro Patria e Grosseto. In dodici anni sono cambiate tante cose, ma non l’ambizione della Cremonese di tornare in una categoria che, dopo gli anni ’90, è sentita a tutti gli effetti come il palcoscenico ideale per una società storica come quella grigiorossa. Anche l’ultima fatica della stagione è stata una sofferenza.

Foto Cremonaoggi.

 

Contro la Racing Roma, ultima in classifica e quasi condannata ai dilettanti, la Cremonese si è trovata subito in vantaggio e poi, nella ripresa, improvvisamente sotto di una rete nel giro di quattro minuti. Nel finale incandescente è stato ribaltato il risultato (3-2 il finale) rendendo ancora più bella di emozionante la promozione. Oggi, dunque, Cremona è tornata a fare festa e lo fa con uno slancio in più. Perché la truppa grigiorossa affidata ad Attilio Tesser non avrà ammazzato il campionato come nel lontano 2005, ma ha annichilito chi la dava già per spacciata quando l’Alessandria guidava la classifica con un ampio vantaggio. Oggi la serie B suona come un premio più che meritato perché la Cremonese con la promozione ha concluso una lunga rincorsa. Un campionato da eterna seconda, da unica antagonista dell’Alessandria, si è chiuso in trionfo.

Foto La Stampa.

 

Se a Cremona si fa festa, si mastica amaro ad Alessandria: ai Grigi , contestati anche dai loro tifosi, non è bastato il successo per 2-1 sul Pontedera (a segno Bocalon e Gonzalez dopo il momentaneo pari di Calcagni) per riagguantare in extremis la prima poltrona, visto che il sofferto 3-2 della Cremonese sulla Racing Roma (arrivato a soli tre minuti dal 90′) consegna ai grigiorossi il ritorno in serie B, condanna la compagine capitolina a scendere nei dilettanti e obbliga la formazione di Pillon a passare dai playoff per tentare di cogliere comunque una promozione che per larghi tratti della stagione pareva in tasca.

Mario Bocchio

Foto sotto il titolo di SkySport.

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