Samba brasiliana e la Viterbese ferma la capolista (ex?) del girone A della Lega Pro Alessandria. Al Rocchi finisce 1-1 e la Viterbese di mister Lillo Puccica strappa applausi e un punto molto importante in chiave play-off: la gara contro i piemontesi scesi a Viterbo assetati di punti per difendere il primo posto, ha consacrato una Viterbese che ha acquisito in fretta l’identità fornitagli dal tecnico di Capranica.
Contro uno dei maestri della Lega Pro, Piero Braglia, Puccica ha interpretato alla perfezione il match mettendo in campo una Viterbese che non ha mai perso l’equilibrio tattico e la voglia di proporre calcio. Il primo tempo è avaro di emozioni, ma a creare più pericoli è senza dubbio la Viterbese che con Falcone prima e Celiento poi, mette paura a Vannucchi. L’Alessandria, scesa in campo a sorpresa senza la stella Gonzalez, stenta a decollare e inizia a proporre qualcosa in avanti proprio dopo l’ingresso dell’attaccante, che subentra al 29′ per rivelare l’infortunato Sestu.
Al riposo le due compagini vanno sullo 0-0, ma quella che entra in campo nella ripresa è un’altra Alessandria: al 50′ il primo avvertimento con un’accelerata di Gonzalez che mette in mezzo all’area una palla sulla quale si avventa Rosso che colpisce la traversa con il pallone che danza sulla riga, ma viene allontanato dalla difesa gialloblù. Al 54′ l’Alessandria passa in vantaggio: Cazzola disegna un cross perfetto sul quale arriva Rosso che stavolta non sbaglia e porta in vantaggio i piemontesi. La Viterbese da quel momento però cambia passo: Puccica inserisce il rientrante Jefferson al posto di Sandomenico e il peso offensivo dei gialloblù aumenta: in campo torna anche il prezioso Cenciarelli che prende il posto di Cardone e fornisce vitalità al centrocampo della Viterbese.
Il pari che fa esplodere il Rocchi giunge al 79′: Jefferson stoppa la palla al limite dell’area con un gran controllo e da fuori con un sinistro chirurgico beffa Vannucchi. Il finale è giocato su ritmi alti, ma il risultato non cambia e la Viterbese si prende gli applausi del pubblico nella passerella finale.
Marco Gobattoni



