La storia delle avventure romane dell’Orso Grigio

venerdì, 24 Marzo 2017

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La Racing Club Roma, ultima nata tra le rivali di Lega Pro ha una storia breve ma complicata. Viene fondata nel 2013 come Lupa Castelli Romani a Frascati da dirigenti provenienti dalla Cynthia Genzano. Lo scopo è quello di prendere il posto della storica Lupa trasferitasi a Roma.   Si iscrive al campionato di Eccellenza rilevando il titolo sportivo della Tbm Zagarolo e lo vince al primo colpo.

GiannicheddaIl tecnico del club romano, Giuliano Giannichedda.

2294522_2_nm_10_de_sousa_racing_2 L’attaccante della Racing Roma Claudio De Sousa.

In serie D va a giocare a Rocca Priora e bissa il successo guadagnando l’accesso alla Lega Pro. Il primo torneo professionistico va a giocarlo a Rieti e, per l’occasione, cambia i colori sociali dall’originario giallo-rosso ad amaranto-azzurro. Ultima nel girone retrocede in serie D ma prima c’è il passaggio di proprietà, poi il ripescaggio. Con la nuova gestione la Lupa Castelli Romani si sposta nella capitale diventando Racing Club, cambia nuovamente colori (ora sono giallo-verdi) e campo di gioco (a Casal del Marmo. foto sotto).

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Ovviamente tra Alessandria e Racing non ci sono precedenti tranne lo stentato (per i Grigi) 1-1 dell’andata (foto sotto); approfittiamo dell’occasione per raccontare la storia delle avventure romane dell’Orso.

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Contro Roma e Lazio il bilancio in casa dei Grigi è diverso: 15 gare, 5 vittorie, e 5 sconfitte con i giallorossi, 18 partite di cui 9 vinte e 6 perse con i biancocelesti. Su queste partite si potrebbe scrivere un romanzo ma non è il nostro intento: vogliamo rievocare le sfide tra Alessandria e una delle tante squadre dell’arcipelago calcistico romano.

GrigiRoma-1I Grigi contro la Roma: si gioca nello storico Campo di Testaccio.

fotografia-6Un fotogramma che ritrae l’Alessandria nella Capitale: questa volta è all’Olimpico, già Stadio dei Centomila.

La prima, doppia, esperienza risale al campionato di Divisione Nazionale 1926-’27: nel girone eliminatorio, finalmente non più a carattere locale, si trovano di fronte i rossoblu della Fortitudo-Pro Roma, neonata società sorta dalla fusione tra Fortitudo e Pro Roma che a fine stagione si fonderà nuovamente con la Alba-Audace (altra unione) e la Roman per dare vita all’AS Roma.

Dopo l’1-1 dell’andata a Santo Stefano si gioca il ritorno agli Orti: i biancoverdi, che tanto bene si erano comportati nella gara di andata vengono travolti 3-1 segnando il gol della bandiera a venti minuti dalla fine quando la furia dell’Orso si è placata.

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26.12.1926 Alessandria, Campo degli Orti – 11ª giornata

Alessandria – Fortitudo Pro Roma 3-1 (1-0)

Reti: 7. rig. Viviano [A], 53. Ferrari Giovanni [A], 62. Banchero (I) Elvio [A], 69. Canestrelli [F].

Alessandria: Morando, Viviano, Costa, Lauro, Gandini, Papa (II) Nicola, Avalle, Koszta, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico. All.: Carcano Carlo

Fortitudo Pro Roma Sf: Vittori, Corbjons, De Micheli, Ghisi (I) Ernesto, Ferraris (IV) Attilio, Sansoni (III), Puerari (III) Giovanni, Bianchi Antonio, Cappa, Sbrana (I) Danilo, Canestrelli.

Arbitro: Musso (Torino)

I Grigi non riescono ad accedere al girone finale e giocano la Coppa Coni, torneo di consolazione che vinceranno. Nel gruppo preliminare trovano l’altra romana, la già citata Alba-Audace.

Anche qui, al Motovelodromo Appio, finisce 1-1 ed è un rigore di Viviano a pareggiare il gol di Jacoponi.

Nel ritorno la squadra lanciatissima verso la finale distrugge letteralmente tutti i rivali ed anche i romani finiscono male: 6-2 con tripletta di Cattaneo e Ferrari.

2425albaUna formazione dell’Alba Audace negli anni Venti.

05.06.1927 Alessandria, Campo degli Orti – 7ª giornata

Alessandria – Alba Audace 6-2 (4-2)

Reti: 5. Chini Ludueña [AA], 17. Cattaneo [Al], 23. Ferrari Giovanni [Al], 25. Chini Ludueña [AA], 33. Cattaneo [Al], 36. Ferrari Giovanni [Al], 62. Cattaneo [Al], 73. Ferrari Giovanni [Al].

Alessandria: Curti, Viviano, Lauro, Bertolini, Gandini, Papa (II) Nicola, Avalle, Cattaneo, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico. All.: Carcano Carlo

Alba-Audace Ss: Ballante, Mattei (I) Attilio, Gianelli, Delle Fratte, Degni, Caimmi, Battilani, Scioscia, Rovida, Jacoponi (II), Chini Ludueña.

Arbitro: Vagge Giovanni Battista (Genova).

Scivoliamo direttamente al 1943: nell’ultimo torneo bellico l’Alessandria in serie B affronta la M.A.T.E.R. (acronimo per Motori Alimentatori Trasformatori Elettrici Roma) di Fulvio Bernardini. E fatica. Sono i capitolini ad andare in vantaggio dopo un quarto d’ora e per fortuna una doppietta di Foglia raddrizza il punteggio prima dell’intervallo. Al Motovelodromo Appio saranno i romani a rifarsi vincendo 4-1

balilla-1941-33-la-mater-di-roma_287385Una rarissima figurina della M.A.T.E.R. Roma.

materAngelo Viano, autore della terza rete per i Grigi.

27.12.1942 Alessandria, Campo del Littorio – 13ª giornata

Alessandria – M.A.T.E.R. Roma 3-1 (2-1)

Reti: 17. Pieri (III) Nicola [M], 20. Foglia [A], 25. Foglia [A], 72. Viano [A].

Alessandria: Roggero, Bigando, Pietrasanta, Pietruzzi, Viano, Gatti, Rossi F., Fibbi, Foglia, Varona, Orsi. All.: Baloncieri.

M.A.T.E.R.: Zenaro, Manfredini, Pieri II, Longobardi, Bernardini, Battioni, Pisani, Lombardi, Rossi Levi Luciano, Pieri (III) Nicola, Giovannini. All.: Migliorini.

Arbitro: Goracci (Firenze).

Ma la sorpresa più grande arrivò da una partita casalinga. Settembre 1958, l’Alessandria è in serie A e in Coppa Italia affronta la Fedit Roma. Questa squadra è la vecchia Chinotto Neri, formazione aziendale con un buon passato di serie C, rilevata dalla Federconsorzi che ne fa la sua squadra. I romani scendono al Moccagatta e vincono. Non 1-0 come capita in questi casi, ma addirittura 3-0 ridicolizzando sul proprio terreno una squadra che abita due categorie più in alto. Sconfitta senza effetti pratici perché l’Alessandria sarà ripescata per completare il tabellone di Coppa ma la figuraccia resta. Chi ci guadagna davvero sono due giocatori della Fedit: Antonio Schiavoni e Giuseppe Taddei che la stagione successiva finiranno ad Alessandria per giocare nella massima Serie. Se Schiavoni resterà tre stagioni intervallate da un passaggio alla Tevere Roma (nuova incarnazione della Fedit), per Taddei una sola apparizione in A e poi ancora tanta C a Ravenna.

feditAlessandria-FEDIT Roma 0-3.

14.09.1958 Alessandria, Giuseppe Moccagatta

Alessandria – FEDIT Roma 0-3 (0-0)

Reti: 55. Taddei [F], 57. Gaeta [F], 87. Gaeta [F].

Alessandria: Stefani, Nardi, Boniardi [46. Russoni], Snidero, Pedroni, Dorigo, Castaldo, Vonlanthen, Oldani Tullio, Lorenzi, Tacchi. All.: Pedroni – Robotti.

FEDIT Roma: Leonardi, Panizza, Garzelli, Ceresi, Schiavoni, Basso, Valli, Barbolini, Gaeta, Santin, Taddei. All.: Crociani.

Arbitro: Guarnaschelli (Pavia).

Spettatori: 1.500

Per rivedere l’Alessandria con una romana bisogna attendere gli anni Ottanta. Nel 1984-’85 e nella stagione successiva la Lodigiani, anch’essa nata come squadra aziendale, è nello stesso girone di C2 con i Grigi.

La prima volta finisce 2-2 grazie anche ad un discutibile calcio di rigore concesso ai romani per un fallo di mano involontario. L’anno successivo Gregucci e Mocellin (dal dischetto) chiudono la pratica.

primasquadra84-5Nella suggestiva cornice dello Stadio Flaminio ecco la Lodigiani che ha affrontato la seconda stagione in serie C2. In alto da sinistra Vincenzi, Tintisona, Paolucci, Silenzi, Cotroneo, Cini, Sacchi; al centro da sinistra Marcangeli, De Lucia, Fraschini, Attardi (allenatore), Delfini (allenatore in seconda), Labate, Carlomagno, Boncori; in basso da sinistra Bianchetti, Scotini, Paganucci, Cardillo, Picconi, Paparusso, Cuccunato.

Complessivamente l’Alessandria con le romane minori ha ha avuto soddisfazioni ottenendo quattro vittorie ed un pari.

Sergio Giovanelli

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