Marescalco, Carrera e Gregucci.
I dieci anni che vanno dal 1982 al 1992 per l’Alessandria sono caratterizzati da veri e propri travagli societari che generano addirittura la retrocessione in Interregionale, l’ex serie D, evitata grazie all’operazione-Montebelluna. Subito ritornati in C2 dopo appena un campionato nella terza serie (stagione 1981-‘82), i Grigi finiscono per annoverare nelle loro fila giocatori che approderanno ai massimi livelli, Camolese e Gregucci, per esempio.
Gregucci con la maglia dei Grigi.
Quest’ ultimo, sotto la guida tecnica di Arrigo Sacchi, debutterà anche nella Nazionale maggiore a Cipro. Ma la “star” è un alessandrino che più che calciare sembra addomesticare il pallone. E che ha nei calci piazzati l’arma letale: si chiama Pier Paolo Scarrone, che nel corso della carriera ha anche giocato nel Milan, giunto giovane ma poi chiuso da un certo Rivera.
Angelo Adamo Gregucci, da San Giorgio Ionico, ha debuttato in serie C1 con il Taranto, per poi militare per quattro stagioni in serie C2 nell’Alessandria, prima di compiere il salto nella Lazio. Con i biancocelesti ha giocato ben sette stagioni di fila, prima di vestire la maglia del Torino per un anno (curiosamente l’unica rete siglata da Gregucci in maglia granata fu proprio ai danni della Lazio, allo Stadio Olimpico), per poi chiudere la carriera alla Reggiana dove ha disputato quattro stagioni.
Gregucci (il primo in piedi partendo da destra) in una formazione dell’Alessandria nel campionato 1983-’84.
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