Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1919/1920
1ª Categoria
21-03-1920 - Giornata: 8 - Milano - Campo dell'Acquabella
Semifinali Nord Girone A


Milan FBCC - Alessandria FBC 3 - 0 (1 - 0)
RETI: 18. Ferrario [Mi] , 50. Varese [Mi] , 56. Varese [Mi]

Alessandria FBC Porrati Eugenio, Papa (I) Francesco, Bernetti Mario, Ricci Carlo Pietro, Carcano Carlo, Lazoli (I) Carlo, Capra (I) Mario Corrado, Baloncieri Adolfo, Papa (II) Nicola, Bay (II) Carlo, Bay (I) Primo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
MILAN FBCC: Binda, Colombo Emilio, Azaghi, Bronzini, Scarioni (II) Alessandro, Lovati, Mariani Edoardo, Ferrario Romolo, Varese, Cevenini (V) Carlo, Loiacono. All.: Moda (I) Guido.

Arbitro: Crivelli Alberto dell’Ausonia-Pro Gorla
Note
Crivelli sostituì Varisco Franco dell’U.S.Milanese, inizialmente designato a dirigere la gara. Espulso 85. Ferrario [M]. In conseguenza del fallo subito anche Lazoli [A] ha abbandonato il terreno di gioco. Giornata molto calda Inizio gara ore 14,45 Il reclamo inoltrato dall’Alessandria per il presunto errore tecnico commesso dall’arbitro con la concessione del primo goal al Milan venne in seguito respinto dalla Federazione Il terzino sinistro dell’Alessandria, secondo fonti diverse dalla Gazzetta dello Sport sarebbe Lucioni, non Bernetti.

Commento
PER L’ONORE DELLA FIRMA Milan batte Alessandria 3-0 Le squadre che non hanno più nulla da sperare della classifica delle semifinali giocano ancora per questioni d’onore, per obbligo di firma, magari per il desiderio vivo di una rivincita purchessia. Così ieri Milan ed Alessandria, sul campo dei rosso-neri, in una giornata piena di promesse primaverili, han giocato il match di rivincita di Alessandria, già vinto dai grigi con due goals di distacco. La vittoria dei rosso-neri non è stata meno netta ieri e quel pubblico che assiste sempre alle imprese del vecchio Milan anche ora che adesso non è più invitto, ha avuto modo di gioire alla rivincita della squadra del cuore, che, benché priva di Soldera ha inflitto ai grigi di Carcano una dura punizione. Le due squadre si sono presentate rimaneggiate, ma nel giuoco di ripiego il loro stato d’animo ha dato luogo ad un ben differente rendimento. Gli è che il Milan, convintosi assai prima che non l’Alessandria, attraverso i risultati dei decorsi matches, di non avere nulla da sperare per la finale, ha giuocato ieri così come si giuoca qualsiasi match che faccia piacere di vincere. L’Alessandria che pur essendo gravemente incompleta, non lo era più del Milan, non è certo apparsa la squadra che or sono due mesi non a torto vantava titoli di vittoria assoluta nella semifinale di ferro. Ieri l’Alessandria ha dato l’impressione di essere alla mercé degli avversari i quali hanno giuocato con grande brio e sempre maggior foga man mano che la fortuna volgeva in loro favore, ma non sono certo apparsi progrediti di classe come il risultato e soprattutto il nome della squadra vinta vorrebbero far credere. Il Milan ha giuocato un bel match: l’Alessandria invece ha disputato forse il suo più brutto incontro della stagione. In qualche momento è sembrato che molti dei giuocatori grigi fossero di categoria inferiore. Solamente Porrati, Baloncieri, Papa II e Papa I, e non sempre Carcano, si sono salvati dal naufragio. Invece nel Milan hanno giuocato bene tutte le linee. Binda, sveltitosi ancora maggiormente, va diventando uno dei più efficienti portieri nostri. Colombo e Azaghi hanno giuocato con rara sicurezza e con molta precisione, Lovati è in grande forma: Scarioni ha assolto bene il compito gravoso e Bronzini ha tenuto bene il posto di half. Mariani e Loiacono, alle ali, si sono fatti ammirare per la velocità e la decisione del loro giuoco e per la potenza dei traversoni, da fermo ed in corsa. Varese al centro è apparso in grande giornata. Imprecisi sul goal, ma abili nel passaggio Cevenini V e Ferrario. Quest’ultimo, che pareva essersi corretto, ha colpito in maniera così riprovevole Lazoli da meritare l’espulsione dal campo. Negli ultimi cinque minuti le due squadre hanno giuocato l’una priva di Lazoli e l’altra di Ferrario. Dopo 18 minuti di giuoco l’Alessandria ha minacciato di ritirarsi perché Crivelli aveva concesso un goal ai rosso-neri che i grigi reputavano inesistente. Noi eravamo lontani dal goal di Porrati e non abbiamo visto ciò che Crivelli ha veduto, cioè che Porrati avrebbe parato oltre la linea bianca un tiro di Ferrario su cross di Mariani. Dopo una lunga discussione il trainer dei grigi non ha voluto, con alto senso sportivo, che la sua squadra lasciasse il campo. I due teams sono giunti al riposo separati da un goal in vantaggio del Milan. Nel secondo tempo la superiorità dei milanesi è stata più che evidente. Baloncieri ha tentato l’impossibile ma non ha potuto segnare. Invece Varese al 5’ m., con un magnifico colpo di testa, e al 20’ m., con una non meno ammirata rovesciata, ha segnato due goals per il Milan. Crivelli non ha arbitrato bene. (La Gazzetta dello Sport) LE SEMIFINALI DEL CAMPIONATO L’incontro fra il Milan e ‘Alessandria ha visto una bella vittoria del team rosso-nero. L’Alessandria in tal modo ha perduto ogni probabilità di classificarsi al secondo posto nella disputatissima prima semifinale del campionato. Il numeroso pubblico convenuto sul campo di Viale Lombardia sperava di assistere ad una partita più appassionata: la squadra dell’Alessandria ha causato un po’ di delusione, perché al confronto con i rosso-neri ha giuocato con minor tecnica. Il Milan ha avuto ieri una delle sue grandi giornate: ha svolto il suo giuoco veloce, a folate, basato su rapidi spostamenti. Alla fine della partita il Milan aveva segnato tre goals contro zero dell’Alessandria. Il primo punto del Milan, concesso dall’arbitro che giudicò che il portiere alessandrino avesse respinto il pallone trovandosi nella porta, suscitò un putiferio, la minaccia del ritiro della squadra dei grigi, l’invasione del campo ed una breve sospensione del giuoco. Arbitro Crivelli (Corriere della Sera – edizione del pomeriggioI MILAN BATTE ALESSANDRIA 3-0 La giornata calcistica di domenica nel match di campionato si è chiusa con molte sorprese. La più clamorosa di tutte è stata quella della grave sconfitta subita dai grigi per opera del Milan. Il match disputato a Milano sul bel campo dell’Acquabella ha costituito per l’Alessandria il più doloroso smacco della sua lunga carriera per il grave scarto di punti, non solo ma anche per il fatto che non ha nemmeno potuto strappare il punto dell’onore. I tre goals del Milan contro lo zero dei grigi sono però ben lungi da dare un valore esatto delle due squadre, questo più che altro appare dall’esame dei risultati precedenti nei quali l’Alessandria ha brillato per le continue vittorie e la regolarità della sua marcia. La gravità dell’ultima sconfitta ci spinge però ad indagare sulle cause che l’hanno determinata, non tanto per cercare inutili scuse, quanto per vedere se sia possibile evitarle per l’avvenire e ritrovare i nostri grigi sulla via della vittoria. Constatiamo intanto la mancanza di Papa III nel trio centrale che non ha potuto sfoggiare il consueto virtuosismo, quello di Tico, per cui il pallone, in difetti dei suoi pericolosi rimandi, sostava troppo a lungo nell’area grigia facilitando le rapide fughe degli avanti milanesi; la giornata eccezionalmente calda poco confacentesi ai nostri rudi calciatori, più redditizi nelle inclementi giornate; il pubblico avverso e più che tutto l’irritazione nel veder aggiudicato al Milan il primo goal, segnato spingendo il portiere Porrati a terra, oltre la linea del goal, dopo che l’arbitro in un primo tempo, aveva fischiato l’arresto per gioco pericoloso. Infatti la partita aveva avuto un inizio brillantissimo da parte dei grigi e nulla lasciava supporre la successiva debacle. Fu solo dopo il citato primo punto che essi si smontarono, mentre cresceva l’ardore del Milan teso a prendersi la rivincita sulla sconfitta subita ad Alessandria. Oltre alle cause già dette non possiamo nascondere come l’Alessandria abbia, per parte di più di uno dei suoi migliori, condotto una partita senza entusiasmo e con svogliatezza, specialmente durante il secondo tempo in cui la squadra sembrava non esistere più, sfavorevolmente impressionando il pubblico accorso numeroso per ammirare la squadra di Carcano che da anni non aveva più giocato a Milano. Ora non basta giustificare malavoglia il fatto della perduta speranza di conquistare l’entrata nelle finali. Il sentimento sportivo e l’entusiasmo devono sopravvivere ad ogni avversità, mentre sono da prescriversi gli eccessi di amor proprio. Due partite di campionato restano da disputarsi dall’Alessandria, contro la Pro Vercelli e contro il Venezia. Due occasioni per riabilitarci e finire con onore le gare di campionato iniziate e condotte, quasi fino al termine, con tanti successi. Per la cronaca ricorderemo come i migliori nostri uomini in campo siano stati: Carcano, Baloncieri, Lazoli, Papa II mentre emersero nella squadre avversaria Binda, Scarioni, Lovati e Varese. (La Lega, 25 marzo 1920) IL MATCH DI MILANO A venticinque minuti dall’inizio della partita dopo una netta superiorità di attacco alessandrina, i rossoneri milanesi scendono verso la rete grigia e calciano un goal. Porrati è pronto a gettarsi in plongeon attanagliando il prezioso ball, due o tre avversari gli sono addosso ma egli resiste alle impetuose cariche fino a che il fischio del referee interrompe la violentissima azione ed i giuocatori si apprestano a riprendere il loro posto avendo quel fischio dell’arbitro dato il segnale del giuoco pericoloso. Con somma sorpresa il signor Crivelli che da oltre cinquanta metri seguiva l’azione, concede un goal al Milan. L’enormità è stata così palese il pubblico stesso milanese invase il campo, vociando all’ingiustizia ed applaudendo i nostri giuocatori, offrendosi anche come testimoni per deporre nel caso che un reclamo fosse inviato alla Federazione. Il nostro capitano ed il nostro Rangone cercarono di convincere l’arbitro d’interpellare arbitri che pur erano vicinissimi al goal, ma nulla valse a rimuovere dalla decisione il Signor Crivelli, che si scusò dicendo che, anche sbagliandosi, ormai non poteva tornare sulla decisione presa. Fortunatamente alla partita assisteva il nostro Rangone che stese immediato reclamo alla Federazione suffragandolo con testimonianze di Consiglieri Federali ed Arbitri Ufficiali per l’annullamento della medesima. La squadra volle ritirarsi dal campo, poi riprese passivamente il giuoco per onore di firma e fu bene. Ecco l’esatta cronaca degli avvenimenti sul campo milanese. I dirigenti come i giuocatori erano convinti dell’errore arbitrale; tutti insomma videro esattamente il contrario di quanto vide il Signor Crivelli. E’ doloroso e sconfortante che tutti i matches arbitrati da questo signore, non possano terminare senza i fattacci gravi sul campo, a Casale, a Milano stesso la cronaca non solo sportiva dovette occuparsi dei clamorosi incidenti. Noi speriamo che questa volta la Federazione vorrà tenere in buona considerazione il reclamo inoltrato, togliendo pure dalla circolazione le persone che per la loro incapacità pregiudicano sempre e rovinano le partite di foot-ball. Come dicemmo la partita continuò nel secondo tempo passivamente, senza impegno e senza volontà. I nostri giuocatori “smontati” e demoralizzati lasciarono sbizzarrire i colleghi che non faticarono soverchiamente per segnare altri due goals. La partita fu quindi seguita dal numeroso pubblico con scarsissimo interesse e la fine salutata senza entusiasmo. Ed ora attendiamo il responso Federale, in merito al reclamo inoltrato. (Il Grigio, 28 marzo 1920) MILAN BATTE ALESSANDRIA 3-0 Il Milan ha avuto nettamente ragione sull’Alessandria dopo un match aspramente disputato. I grigi, privi di Papa III e di Ticozzelli non sono stati in grado di dominare la foga baldanzosa dei rosso neri decisi ad ogni costo a cancellare il ricordo recente di giornate poco fortunate. Al 20.o minuto Ferrario su passaggio di Varese tira in goal. Porrati para in tuffo ma la presa viene effettuata entro la linea del goal e l’arbitro accorda il punto al Milan. Alla ripresa Varese segna alla distanza di dieci minuti due goals imparabili. Un quarto punto segnato da Cevenini V che giocava nelle file del Milan viene annullato per fuori gioco. I grigi tentano di salvare l’onore della giornata ma non vi riescono. A cinque minuti dalla fine dell’incontro Lazoli esce malconcio da uno scontro con Mariani e viene trasportato a braccia fuori dal campo. Il fischio terminale dell’arbitro suggella la vittoria del Milan per tre goals a zero. Dei rosso neri ottimi binda, Lovati e Varese; dell’Alessandria Porrati, Carcano e Baloncieri. Buono l’arbitraggio di Crivelli (L’Italia Sportiva) RISULTATI: Genoa – Pro Vercelli 2-1 Legnano – Venezia 0-0 CLASSIFICA: Classifica: Genoa* p. 13, Pro Vercelli 10, Alessandria 9, Milan 8, Legnano* 4, Venezia 2. * = Una gara in meno Il punto sul campionato Due turni alla fine del girone semifinale. La vittoria del Genoa sulla Pro Vercelli e la contemporanea sconfitta alessandrina a Milano hanno detto la parola fine al discorso promozione. I genovesi hanno ora tre punti più della Pro Vercelli con una partita in più da giocare. Lo 0-0 tra Legnano e Venezia lascia la sfida tra le due squadre in perfetta parità al di là dei due punti in più che i lilla legnanesi vantano sul Venezia per effetto del successo sulla Pro Vercelli di qualche settimana fa.

Semifinali Nord Girone A

Milan FBCC - Alessandria FBC 3 - 0 (1 - 0)

RETI:

18. Ferrario [Mi] , 50. Varese [Mi] , 56. Varese [Mi]

Alessandria FBC

Porrati Eugenio, Papa (I) Francesco, Bernetti Mario, Ricci Carlo Pietro, Carcano Carlo, Lazoli (I) Carlo, Capra (I) Mario Corrado, Baloncieri Adolfo, Papa (II) Nicola, Bay (II) Carlo, Bay (I) Primo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

MILAN FBCC: Binda, Colombo Emilio, Azaghi, Bronzini, Scarioni (II) Alessandro, Lovati, Mariani Edoardo, Ferrario Romolo, Varese, Cevenini (V) Carlo, Loiacono. All.: Moda (I) Guido.

Arbitro: Crivelli Alberto dell’Ausonia-Pro Gorla

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Semifinali Nord Girone A

Milan FBCC - Alessandria FBC 3 - 0 (1 - 0)

RETI:

18. Ferrario [Mi] , 50. Varese [Mi] , 56. Varese [Mi]

Alessandria FBC

Porrati Eugenio, Papa (I) Francesco, Bernetti Mario, Ricci Carlo Pietro, Carcano Carlo, Lazoli (I) Carlo, Capra (I) Mario Corrado, Baloncieri Adolfo, Papa (II) Nicola, Bay (II) Carlo, Bay (I) PrimoAll.: Carcano Carlo

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