Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1996/1997
Serie C1
22-12-1996 - Giornata: 15 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Novara Calcio 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 3. Balesini C.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio [82. Carletti Pierangelo], Bertoni Mauro Tomaso, Avallone Salvatore, Lizzani Maurizio, Livon Peter, Della Morte Ivano [73. De Martini Andrea], Notaristefano Egidio, Califano Gianni [63. Memmo Massimiliano], Mariotto Massimo, Balesini Claudio A disp.:Cappella Alessio, Fioratti Christian, Scaglia Massimiliano, (P) Speranza Ruggero All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
NOVARA CALCIO: Bini, Di Muri, Tresoldi, Biagianti [36. Pane], Scotti, Casabianca, Cau, Gheller, Spinelli, Danesi, Hervatin. A disp: Ghizzardi, Silvestro, Fantone, Morganti, Papaccio, Ossari. All.: Antonelli Roberto

Arbitro: Alban Zadrima (Bassano del Grappa) [Consagra, Bella]
Note
Espulso: 84. Scotti [N]. Ammoniti: Avallone [A]. Spinelli, [N], Notaristefano [A], Califano [A], Mariotto [A], Danesi [N]. Angoli: 1-0. Spettatori: 2.000 circa di cui 1.389 paganti, per un incasso di L.28.947.000. Cielo coperto, pioggia per tutto il match. Terreno allentato. Inizio gara ore 14.30

Commento
SERIE C1 Superato il Novara al termine di un derby equilibrato GRIGI, LA PAURA FA TRE PUNTI Gran gol di Balesini e l’Alessandria torna a vincere Spumeggiante, combattuto, intenso. Come si conviene ad un derby. Che, per giunta, regala anche bel gioco. Ma solo per una mezzora. Per il resto pochi spunti e errori da una parte e dall’altra. La nota positiva è una sola: la vittoria, che rilancia le quotazioni dei grigi e interrompe un digiuno durato tre settimane. Successo importante - se lo augura Ferrari - per aiutare la squadra ad avere più fiducia nelle proprie capacità. Che sono - aggiungiamo - ben maggiori di quelle viste in campo ieri. Le emozioni tutte concentrate nei trenta minuti iniziali. La prima quando sono da poco trascorsi 60 secondi: è sbilanciata la squadra di casa, ne approfitta Hervatin per fiondarsi in avanti, in contropiede. Per fortuna dei grigi l’ex monzese non si accorge di un compagno smarcato sulla destra , insiste nell’azione personale e quando chiama in causa Spinelli la difesa è piazzata e chiude senza affanni. Dalla paura alla gioia. Quella che invade il ‘Moccagatta’ al 3’ quando Mariotto conquista un pallone a centrocampo e lo indirizza subito a Balesini. Destro ad effetto, quasi una sorta di ‘palombella’ che s ’insacca nell’angolino alla sinistra di Bini. Cresce l’Alessandria e al 6’Della Morte chiama in causa Bertoni: respinto il primo tiro, parato il rasoterra di Lizzani. Ci riprova, al 9’, Balesini: l’assist è ancora di Della Morte, la conclusione, questa volta, catturata dalla difesa. È un intervento di Bini a neutralizzare, un minuto dopo, il diagonale di Califano, imbeccato da Ferrarese. Vivaci e frizzanti i grigi, vicinissimi al colpo del ko. Ma al 16’, improvvisamente, lo stadio resta muto: il signor Alban – evanescente fischietto veneto – indica il dischetto del rigore. Il motivo? La mano di Avallone sulla traiettoria del pallone calciato, dalla sinistra, da Tresoldi. Volontaria, per l’arbitro, che annota anche il nome del numero 4 grigio sul taccuino dei cattivi. Un minuto per i preliminari di rito: sul dischetto va Spinelli, che sbaglia grottescamente. La palla finisce un paio di metri a lato della porta difesa da Toccafondi. E il ‘Mocca’ toma ad esultare. Lo scampato pericolo ridà carica alle batterie dell’Alessandria. E al 18’ il raddoppio sembra cosa fatta: sulla destra Ferrarese serve di prima il solito Della Morte. Assist millimetrico per la testa di Califano che gira a colpo sicuro. E Bini compie il primo miracolo quotidiano. E’ di quelle da leccarsi i baffi l’occasione al 38’: contropiede orchestrato, sulla sinistra, da Califano, che si accentra e suggerisce bene per Notaristefano. Ma il regista si esibisce in una strana finta, quasi s’inciampa. Un pasticcio: la difesa novarese ringrazia. Come è stato bello e vivace il primo tempo – almeno per una buona mezzora - così è scialba e anche noiosa la ripresa. In cui i grigi arretrano troppo il baricentro e permettono al Novara di fare la partita. Sia ben chiaro: non rischia quasi mai Paolo Toccafondi, ma gli azzurri hanno troppe libertà. E Ferrari, in panchina, si sbraccia per scuotere la squadra. Gli episodi degni di menzione sono davvero pochi: al 47’ la conclusione di Danesi, dal limite, è forte, ma il ‘Tocca’ blocca. Al 52’ si accentra Balesini: siluro dai 25 metri, alto. Il Novara ci prova su calcio piazzato: un missile di Casabianca passa a fianco della barriera e poi sibila vicino al montante destro. Toccafondi, comunque, è sulla traiettoria giusta. Lunghe fasi avare di gioì co: gli azzurri tengono palla e, a turno, provano spunti centrali e fughe sulla fascia. Di occasioni pericolose non ne creano, ma riescono a tenere in continuo allarme la retroguardia grigia. Passano i minuti, le idee sono più annebbiate, la paura del risultato - da una parte e dall’altra - frena il gioco. E così si deve attendere il 78’ per annotare un altro tentativo di Casabianca, dai 30 metri, che quasi scheggia l’incrocio dei pali. Si rivede anche l’Alessandria, su calcio piazzato: conclusione di Notaristefano, rasoterra, parata da Bini. Resta col fiato sospeso il pubblico all’81’. Un rimpallo favorisce Pani: è in buona posizione, sul vertice destro dell’area piccola, ma anziché scodellare un assist al centro preferisce la soluzione personale, in corsa, sull’esterno della rete. Il Novara resta in dieci a ll’84’: l ’intervento di Scotti su Notaristefano – a piedi uniti - è da cartellino rosso e questa vota Alban non sbaglia. Esce tra i fischi il difensore, gli azzurri sono nervosi (e dopo pochi minuti il fallo di Cau su Balesini meriterebbe almeno un ‘giallo’), la gara non regala, in pratica, più nulla. Solo, nei minuti di recupero, un buon controllo di De Martini, che si gira bene e indirizza un rasoterra, catturato dall’attento Bini. Poi cala il sipario su tre punti importanti. Forse non belli, ma in questo momento sono davvero pesanti. Per chi li conquista, perché garantiscono un posto a ridosso del podio. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) I grigi vincono il derby e rimangono agganciati alla zona playoff, azzurri in fondo alla classifica ALESSANDRIA IN PARADISO, NOVARA ALL'INFERNO Balesini segna subito, Spinelli sbaglia il rigore del pareggio I grigi segnano subito, il Novara invece sbaglia il rigore del possibile pareggio: il derby del «Moccagatta» si decide su questi due episodi. L'1-0 finale consente all'Alessandria di restare agganciata alla zona playoff, mentre gli azzurri precipitano in fondo alla classifica e vedono avvicinarsi lo spettro della retrocessione. Partita modesta sotto il profilo tecnico. Solo nella mezz'ora iniziale si è visto un buon calcio: poi la squadra di Ferrari ha avuto paura di vincere, gli ospiti hanno preso coraggio ma non sono riusciti a tirare in porta con pericolosità. L'avvio è al fulmicotone: trascorre appena un minuto, Hervatin fugge in contropiede ma ignora il liberissimo GheDer e conclude malamente. Al 3' i grigi sbloccano il risultato con un eurogol di Balesini. ex di turno, che raccoglie palla sulla tré-quarti e scarica il destro sotto l'incrocio dei pali. Al 6' va ai tiro Bertoni, ma la difesa novarese respinge e Bini para il debole rasoterra di Lizzani. Capovolgimento di fronte, e Toccafondi anticipa Hervatin, smarcato in area da Gheller. Dopo un rasoterra di Ca tifano bloccato dal portiere ospite, l'azione del rigore. Su centro di Tresoldi, Avallone salta fuori tempo e tocca con la mano per evitare il colpo di testa di Hervatin. Dal dischetto (16'), Spinelli calcia in modo maldestro e manda il pallone tre metri fuori dalla porta. E' il terzo penalty consecutivo tallito dal Novara in campionato. Lo scampato pericolo mette le ah all'Alessandria, che sfiora il 2-0 con Califano (testa e prodezza di Bini) e Balesini (sinistro alto al 26'). Il tempo si chiude con una girata a lato di Spinelli. La ripresa è povera di «mozioni: al 47', Danesi ci prova su punizione, ma Toccafondi è attento. Dall'altra parte (50'), Balesini ha un buon guizzo e tenta di sorprendere Bini con un fendente alto di un soffio. L'occasione più nitida per il Novara capita al 61' a Casablanca, la cui staffilata da 30 metri termina a 111 di. fiato. Il forcing degli ospiti è costante ma sten e. Hervatin, Cau e Spinelli sono marcati alla perfezione da Avallone, Ferrarese e Lizzani, così i ragazzi di Antonelli si devono affidare ai tiri dalla lunga distanza. Al 77', Casablanca sfiora 1 incrocio, poi Fani colpisce l'esterno della rete. In chiusura, Notaristefano chiama Bini alla parata a terra e subito dopo il Novara resta m dieci per l'espulsione di Scotti, reo di una brutta entrata a centrocampo. Negli spogliatoi, mister Ferrari ammette che «il gioco dell'Alessandria non è stato bril¬ lante. Ma era importante vincere e ci siamo riusciti, anche se con qualche patema di troppo. Ora, potremo affrontare la trasferta di Pistoia con maggiore serenità e con il morale sollevato». Antonelli è amareggiato per il risultato, non per la prestazione della squadra. «Ci sono segnali dì miglioramento - dice -. Abbiamo tenuto bene il campo e la sconfitta è arrivata solo per una distrazione di Casablanca, che ha lasciato troppo spazio a Balesini, e per l'errore di Spinelli dal dischetto. E' lui il rigorista? Sinceramente non lo so: in settimana avevo altri problemi da risolvere e non ho dato indicazioni in tal senso. Il centravanti si sentiva sicuro, ed è giusto che abbia calciato». (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) RISULTATI: Alzano - Fiorenzuola 0-1 Brescello – Pistoiese 1-0 Carpi – Prato 2-0 Montevarchi – Carrarese 1-1 Monza – Spal 1-0 Saronno – Siena 1-0 Spezia – Modena 1-1 Treviso - Como 2-0 CLASSIFICA: Carpi p. 28; Treviso 26; Brescello 25; Prato, Monza 24; Alessandria, Saronno 23; Modena, Siena 21; Alzano 19; Carrarese 18; Como 17; Spal, Montevarchi 16; Pistoiese, Fiorenzuola 13; Spezia 12; Novara 11 MARCATORI: 9 gol Grabbi (Modena, 3 r.), 7 gol: Masitto (Carpi, 1 r.); Putelli (Spal, 4 r.); Fiorio (Treviso 2 r.), 6 gol: Califano (Alessandria, 1 r.); Bertolotti (4 r.), Tedeschi (Brescello); Materazzi (Carpi, 3 r .), 5 gol: Baraldi (Como); Pasa (Treviso). 4 gol Ferrari (Alzano, 1 r.); Cossato (Brescello); Cavicchia (Carpi); Elia (Montevarchi); Bonavina (Treviso) 3 gol Milanese (Alzano); Benfari (Carrarese); Savi (Fiorenzuola); Amoruso (1 r.), Mandelli (Modena); Rossi (Monza, 2 r.); Albino (Prato); Marziano, Ottolina, Tomassini (Saronno); Arcadio, Simonetta (Siena, 3 r.); Affuso, Castelli (Spezia) 2 gol Della Morte, Fresta (Alessandria); Bertoncelli, Madonna (Alzano); Zattarin (Brescello); Paolino (Carpi, 1 r.); Polidori (Carrarese); Cecconi (Como, 1 r.); Sala (Fiorenzuola); Cancellato, Erba, Pietranera (Monza); Danesi, Spinelli (Novara); Caruso, Legrottaglie (Pistoiese); Falco, Godeas (Prato); Cattaneo, Molinari (Saronno); Bortoluzzi, Caputi (Siena, 1 r.); Cecchini (Spezia, 1 r.); Costa (Treviso) 1 gol Balesini, Bellini, Bertoni, Fontana, Memmo, Notaristefano (Alessandria) Il punto sul campionato Il Carpi va. Non è una meteora, la squadra di De Canio (che - almeno lui - sembra già sicuro di una promozione, su una panchina di serie A), che ridimensiona le ambizioni del Prato: per i toscani un solo punto in due gare, che costa ben due posizioni. Già sette giorni fa, dopo lo 0 a 0 con i grigi, gli uomini di Veneri avevano ceduto la leadership proprio agli emiliani. Si attendeva una rivincita e, invece, il ko li ha fatti scivolare in terza posizione, scavalcati dalla coppia Treviso - Brescello, che marcia a vele spiegate. I veneti - rinforzati dall’arrivo dell’attaccante milanista Saudati - hanno frenato subito il tentativo di rimonta dei comaschi, che restano così sempre più vicini alla zona calda (e Scanziani rischia). Non è molto diversa la situazione della Spai: la girandola di giocatori - con continui arrivi e partenze - non ha prodotto alcun effetto. Ieri i ferraresi hanno ceduto ad un Monza che, gara dopo gara, dà la scalata al primato (e ora è a soli quattro punti). I tifosi spallini sono arrabbiati e, soprattutto, perplessi sull’opportunità di confermare, in panchina, Bianchettii. Che, però, dopo questa gara potrebbe essere ormai ad un passo dal divorzio. Un solo gol è sufficiente allo spumeggiante attacco del Brescello per salire sul secondo gradino e inguaiare la Pistoiese. Sembra, dunque, essersi esaurita, nello spazio di una settimana, la reazione degli arancioni, raggiunti sul terzultimo gradino dal Fiorenzuola. È crisi a Siena? L’interrogativo è automatico dopo cinque pareggi e due sconfitte. Ultima in ordine di tempo quella a Saranno che non solo fa scivolare i bianconeri fuori dalla zona play off, ma potrebbe anche rendere definitive le dimissioni che Orrico aveva presentato all’indomani dello stop con il Fiorenzuola e che la società, in un primo tempo, aveva seccamente respinto. A proposito dei rossoneri emiliani: sembra proprio che abbiano finalmente ingranato la marcia giusta. Vincono ancora fuori casa, con il minimo scarto, ma la rete all’Alzano è decisamente pesante per chi vuole staccarsi in fretta dalle posizioni a rischio. Toma a fare punti lo Spezia, inbrigliando i progetti di risalita del Modena. Perfetta parità anche nel derby toscano: il punto, però, serve poco a Montevarchi e Carrarese, che restano inquiline fisse delle seconda parte della classifica. Quella in cui le percentuali di rischio sono maggiori. (Il Piccolo)