Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1996/1997
Serie C1
08-12-1996 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Treviso 1993 FBC 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 2. rig. Califano G.[A] 45. Florio [Tr] , 86. rig. Pasa [Tr]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Bertoni Mauro Tomaso [81. Carletti Pierangelo], Avallone Salvatore, Lizzani Maurizio, Bellini Andrea, Della Morte Ivano, Mariotto Massimo, Califano Gianni [74. De Martini Andrea], Notaristefano Egidio, Memmo Massimiliano A disp.:Cappella Alessio, Fioratti Christian, Livon Peter, Scaglia Massimiliano, (P) Speranza Ruggero All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
TREVISO 1993 FBC: Bacchin, Maino, Lombardi, De Poli [88. Leoni], Rossi, Margiotta, Fiorio [83. Soncin], Bonavina, Pradella [90. Costa], Pasa, Boscolo. A disp: Ramon, Dal Compare, Groppi, Tollaro. All.: Pillon Giuseppe

Arbitro: Sputore Vincenzo (Vasto) [Rossi, Mattei]
Note
Ammoniti: Notaristefano [A]; Maino [T]; Lombardi [T]; Mariotto [A] Angoli: 5-0 Spettatori: 2.800 circa, di cui 2.035 paganti, per un incasso di L.40.576.000. Cielo coperto, giornata molto fredda. Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Un buon Treviso si impone nel finale grazie ad un penalty GRIGI BASTONATI IN CASA L'Alessandria paga l'assenza di Fontana Punizione severa per i grigi sconfitti in casa (2-1) da un Treviso in ottima salute. L'Alessandria ha pagato a caro prezzo le assenze dello squalificato Fontana e degli indisponibili Balesini e Tedesco. Neppure due minuti di gioco e su assist aereo di Memmo per Mariotto, Rossi frana in area sul capitano. Rigore ineccepibile che Califano trasforma alla destra di Bacchin. In vantaggio, i grigi potrebbero raddoppiare al 6': centro di Della Morte e pronta battuta di Bertoni con salvataggio della difesa veneta. All'8' Memmo è contrastato in maniera poco ortodossa, in area, da Lombardi ma il gioco prosegue. Al 33', in contropiede, Califano dopo una lunga sgroppata, invece di cercare la soluzione personale, appoggia al centro per un compagno che non c'è. Il Treviso replica prima del riposo con un colpo di testa di Pradella ed una incornata di Bonavina che trovano pronto Toccafondi. In pieno recupero, al 47', il gol del pareggio. Da un fallo laterale favorevole, centro di De Poh: Pasa conclude ma Toc¬ cafondi respinge. Il pallone schizza verso Fiorio che insacca. Ripresa. Al 5' Boscolo colpisce il palo e due minuti dopo girata di testa da parte di Califano con palla fuori di poco. Al 26', Califano calcia in area ma la barriera respinge. Al 33' Memmo evita Lombardi e staffila di sinistro appena dentro l'area: Bacchin, di piede, mette in angolo. Al 41' su lancio di De Poli, Carletti atterra Pradella: Pasa realizza dal dischetto anche se Toccafondi sfiora la palla. (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) SERIE C1 - I grigi ancora sconfìtti. E questa volta addirittura al ‘Moccagatta’ ALESSANDRIA, BRUTTO SCIVOLONE Il Treviso ringrazia Pradella e Pasa, ex allievi di Ferrari Secondo stop. In sette giorni l’Alessandria passa dal primato al quarto posto. D’accordo, si resta nel gruppone, perché i distacchi sono ancora irrisori, rimontabili in una sola gara. Ma le due sconfitte - anche se maturate al termine di gare diverse per approccio mentale e rendimento – lascia per Bertoni. Conclusione in corsa, sbucciando la sfera. Gli risponde, coi piedi, il portiere. Un piccolo miracolo, ma la palla danza ancora davanti alla porta: peccato che a Memmo - ostacolato da Ezio Rossi - e Califano non riesca il tocco. Aperti interrogativi sulla tenuta di questa squadra. Non tanto – e non solo - sul piano del gioco. Colpisce - in negativo - la difficoltà di gestire il risultato: in vantaggio dopo soli due minuti, i grigi hanno gettato al vento l ’occasione per chiudere il match. E mancato il colpo del ko e questa non è una novità. Segno che non c’è ancora quella freddezza che, poi, altro non è che la traduzione di sicurezza e fiducia totali nei propri mezzi. Peccato, perché l’Alessandria ha trovato, ancora una volta, un’avversaria capace di far fruttare al meglio questi difetti. E pensare che la partenza aveva illuso un po’ tutti. Pronti via ed è subito Alessandria spettacolo. Vivace e spumeggiante. Quella bella e spietata che aveva smarrito la strada di Carrara e sembra averla ritrovata in fretta al solo sentire il profumo inebriante del ‘Moccagatta’. E così al primo affondo il colpo di testa di Memmo, dalla sinistra, diventa un assist invitante per Mariotto, se non ci fosse Bonavina a trasformarsi in un perfetto rugbista. Placcaggio netto e Sputore indica subito il dischetto di rigore. Scocca il 2’ quando Califano scarica un missile che Bacchin intuisce: si tuffa, ma la palla, come una sciabolata, lo trafigge. E già festa sugli spalti. E potrebbe diventare euforia travolgente se Bacchin non si opponesse - con un pizzico di fortuna - all’occasione più ghiotta per l’immediato raddoppio. Tutto nasce, ancora, dal solito, incontenibile Della Morte: la fascia destra, per lui, è un’autostrada da percorrere con una marcia in più e la lucidità di inventare un cross che taglia tutta l’area, millimetrico, per Bertoni. Conclusione in corsa, sbucciando la sfera. Gli risponde, coi piedi, il portiere. Un piccolo miracolo, ma la palla danza ancora davanti alla porta: peccato che a Memmo - ostacolato da Ezio Rossi - e Califano non riesca il tocco vi Dopo la partenza lanciata l’Alessandria rallenta. E il Treviso accelera. Prima più timidamente, con una conclusione di Fiorio che Toccafondi blocca senza affanno. E poi, al quarto d’ora, con Pasa, anticipato dal portierone grigio. Alla mezzora un’altra fiammata grigia: parte dai piedi - e dall’intelligenza di Notaristefano - e raggiunge Califano, che sbaglia a non andare subito al tiro e finisce così per decentrarsi troppo, vanificando tutto con un pallone debole e innocuo. Invece di insistere, i grigi arretrano troppo il baricentro: dieci metri, un’immensità a disposizione di un Treviso più spavaldo. Che per due volte cerca la soluzione di testa. Con Pradella. Al 37’, liberato da un ‘blocco’ di Rossi al centro dell’area che neutralizza due difensori: Toccafondi non si fa sorprendere. Come anche al 40’, quando è Bonavina, all’altezza del dischetto, a incornare il suggerimento di De Poli. Capitola, però, all’ultimo secondo dei due minuti di recupero. De Poli pennella per Pasa, inspiegabilmente libero - troppo libero - di battere a rete a colpo sicuro. A Toccafondi riesce il primo miracolo, con una sforbiciata a terra, ma la difesa non spazza via e Fiorio raccoglie e segna, forse con la collaborazione di Mariotto. Doccia fredda. Che l ’Alessandria accusa. Anche dopo l’intervallo. E così al 50’ è il Treviso a sfiorare il raddoppio: Bonavita ispira, Pradella fa velo, Boscolo scarica un diagonale in corsa che fa vibrare il montante sinistro. Si cambia fronte e i grigi sembrano scuotersi: la punizione di Bertoni dalla sinistra è spizzicata da Califano e per un soffio Bellini non arriva sulla traettoria giusta per la deviazione. Al 10’ l’episodio contestato del fallo - ignorato - su Memmo e, soprattutto, della palla fermata in area, con la mano, da Ezio Rossi senza che l’arbitro fischi una eventuale interruzione. Protestano i grigi ma sortiscono l’effetto peggiore: una incredibile punizione a sfavore. Torna in avanti il Treviso e al quarto d’ora Pasa si conferma specialista nei calci piazzati: il suo bolide, centrale, costringe Toccafondi a tuffarsi e respingere di pugno. Al 70’ l’occasione è per ì grigi: punizione a due in area per un fallo di Rossi su Califano. E il ‘Califfo’ a incaricarsi del secondo tocco, ma non ascolta i suggerimenti di Ferrari e scarica sulla barriera, che allontana. Il miracolo di Pillon si compie al 77’: favorito anche da un rimpallo Memmo avanza e poi scarica un diagonale destinato all’angolino basso. Ma sulla strada del possibile 2 a 1 c’è il piede del portiere veneto che, in sforbiciata, salva il risultato. Gol sbagliato, gol subito. La legge si ripete al 40’: il solito De Poli fa proseguire un pallone in area per Pradella che cade sotto gli occhi dell’arbitro. Sembrerebbe che il fallo Labbia iniziato, prima proprio il centravanti, ma Sputore nota solo il placcaggio di Carletti appena entrato al posto di Bertoni e mandato a dare il cambio a Lizzani, fino a quel momento ottimo guardiano dell’attaccante. È rigore: lo specialista Pasa non si smentisce, anche se Toccafondi intuisce e per poco non neutralizza. Ci sono ancora dieci minuti (con il recupero) per tentar la rimonta. Inutili: le idee sono confuse, subentra anche l’affanno e la retroguardia trevigiana si chiude bene. Non si passa più. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Alzano - Novara 2-0 Brescello - Prato 0-0 Fiorenzuola - Pistoiese 1-0 Modena - Montevarchi 1-1 Monza - Como 1-1 Saronno - Spal 2-1 Siena - Carrarese 0-0 Spezia - Carpi 0-1 CLASSIFICA: Prato p.23; Carpi, Treviso 22; Siena 21; Saronno, Monza, Brescello 20; Alessandria, Modena, Alzano 19; Carrarese 16; Montevarchi 15; Como 14; Spal 13; Novara, Spezia 11; Pistoiese 10; Fiorenzuola 7 MARCATORI: 8 gol Grabbi (Modena, 3 r.) 7 gol Putelli (Spal, 4 r.) 6 gol Califano (Alessandria, 1 r.); Tedeschi (Brescello); Masitto (Carpi, 1 r.); Fiorio (Treviso, 2 r.) 5 gol Bertolotti (Brescello, 3 r.); Pasa (Treviso) 4 gol Ferrari (Alzano, 1 r.); Cavicchia (Carpi); Elia (Montevarchi) 3 gol Cossato (Brescello); Materazzi (Carpi, 2 r.); Savi (Fiorenzuola); Albino (Prato); Marziano, Ottolina, Tomassini (Saronno); Arcadio, Simonetta (Siena, 3 r.); Castelli (Spezia); Bonavina (Treviso) 2 gol Della Morte, Fresta (Alessandria); Bertoncelli, Madonna, Milanese (Alzano); Zattarin (Brescello); Paolino (Carpi, 1 r.); Benfari (Carrarese); Baraldi (Como); Sala (Fiorenzuola); Amoruso, Mandelli (Modena); Cancellato, Erba, Pietranera, Rossi (Monza, 2 r.); Danesi, Spinelli (Novara); Caruso (Pistoiese); Falco, Godeas (Prato); Cattaneo (Saronno); Bortoluzzi, Caputi (Siena, 1 r.); Affuso, Cecchini (Spezia, 1 r.); Costa (Treviso) 1 gol Bellini, Bertoni, Fontana, Memmo, Notaristefano (Alessandria) Il punto sul campionato Dieci squadre in quattro punti. Non passa giornata che non si registrino risultati destinati ad aumentare l’equilibrio, già da tempo sovrano assoluto nel girone Nord. Un equilibrio che, per il momento, premia tre outsider. Perché il Prato, che pareggia sul difficile campo di Brescello e resta capolista, in estate era stato inserito solo nel gruppetto delle inseguitaci. E analogo pronostico era stato riservato alle due compagini che, adesso, occupano la piazza d’onore, staccate di un solo punto. Vale a dire il Treviso, corsaro ad Alessandria, e il Carpi, capace di improvvise cadute, ma anche di rapide resurrezioni, come quella sul campo di uno Spezia ritornato alla sua reale dimensione, dopo avere volato troppo in alto a Novara.Si deve scendere ancora di un gradino per trovare la prima della favorite. Vale a dire il Siena, imbrigliato da una Carrarese che è la sua esatta fotocopia. Segno che l ’allievo Baldini ha imparato molto bene dal maestro Orrico.Tre punti sotto la ‘regina’ un terzetto: c’è il Brescello, c’è un Monza che si è imposto a Como, ma poi dovuto rallentare la sua rimonta.E c’è questo Saronnoche cancella in fretta la prima sconfitta stagionale: lo fa, la squadra di Berretta, a spese di una Spai che continua a comprare giocatori e a rivoluzionare la squadra, senza accorgersi forse che l’unico elemento da cambiare è quello che va in panchina (anche se adesso, con lo spettro dei play out, l ’esonero di Bianchetti sembra questione di ore). Staccato di una lunghezza l’altro trio che chiude le zone alte: insiem e al- l’Alessandria il Modena, in affanno contro un Montevarchi in crescita, che ha anche sognato il colpaccio. Terza componente è l’Alzano, matricola spregiudicata che ha contribuito anche a far saltare la tradizione di un risultato utile per gli allenatori all’esordio. Una regola, questa, che è stata smentita ben due volte: non solo per il Novara, con Roberto Antonelli a secco in terra bergamasca, ma anche a Pistoia, dove il terzo cambio non ha cancellato il caos, per la gioia del Fiorenzuola, alla prima vittoria stagionale. Un successo, quello dei rossoneri che accorcia la classifica anche in coda: gli emiliani restano ultimi, ma vedono a soli tre punti proprio i toscani e solo un gradino più su Novara e Spezia. Lotta apertissima, dunque. Per chi sogna in grande e per chi, invece, si accontenterebbe di restare dov’è. Vale a dire in c1 (Il Piccolo)