Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1929/1930
Serie A
16-02-1930 - Giornata: 17 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Cremonese US 3 - 0 (2 - 0)
RETI: 12. Lauro A.[A], 40. Ferrari G.[A], 47. Ferrari G.[A]

Alessandria US Balossino Natale, Costa Felice, Gallino Luigi, Lauro Armando, Avalle Edoardo, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Borelli Michele, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
CREMONESE US: Desti; Pollastri, Bodini (II) Renato; Mondini, Balestrieri, Perotti; Serdoz (I) Oliviero, Camisaschi, Subinaghi (II) Otello, Sbalzarini, Agosti. All.: Ludwig Béla.

Arbitro: Malagodi Walter (Ferrara)
Note
Angoli: 10-1 oppure 9-2. Pubblico abbastanza numeroso. Terreno viscido e pesante. Inizio gara ore 15.00 Le cronache riportano per la terza volta, come centrattacco dell’Alessandria, tale «Micheli» (si tratta, presumibilmente, di Borelli).

Commento
Lo scarto di 3 goals, i quali in verità potevano benissimo raddoppiarsi, e nove corners a favore contro due degli altri indurrebbero a supporre che la superiorità dei grigi alessandrini sia stata inesorabile, totale e che i cremonesi supinamente accettassero la lezione senza tentar di capovolgere le sorti della giornata. È bensì vero che gli ospitanti la fecero da padroni imponendo agli avversari il loro bel gioco, ma è altrettanto vero che questi mai disarmarono e fino allo scoccare dell’ultimo minuto tentarono sempre, con poca fortuna però, di sorprendere la vigile difesa alessandrina. La squadra grigiorossa di Cremona è un complesso di calciatori che, se difetta di classe, ha un tesoro di volontà e di fiato che la riabilita agli occhi dello zelatore più arrabbiato. Appunto oggi, vinta già al palo di partenza, gettò nella mischia tutto il suo ardore, contenendo la sconfitta molto onorevolmente. La difesa granitica, fulcro l’ottimo Desti, non ebbe rispondenza nell’attacco, che fu farraginoso e privo dello spunto risolutivo. Degli alessandrini erano attesi alla prova specialmente i nazionali. Ferrari è un fuori classe che non viene mai meno all’attesa. Bertolini e Avalle incominciarono bene, ma alla distanza dettero l’impressione di essere stanchi. Lauro, generoso, forte, coraggioso, giocò una grande partita. Prima dell’inizio, un gruppo di ammiratori gli aveva regalato una medaglia d’oro. Al fischio dell’arbitro, sig. Malagodi di Ferrara, il gioco si inizia a tutta andatura. I cremonesi abbozzano una difesa, ma gli alessandrini bloccano e partono al contrattacco, tenendo le redini della partita con autorità, salvo qualche sporadica controffensiva degli ospiti. Già al 4’ i grigi beneficiano del primo calcio d’angolo. Al 5’ e al 6’ Ferrari calcia a lato; al 12’ altro calcio d’angolo e goal di Lauro. Non è ancora sparito l’eco degli applausi che Micheli [Borelli] manda fuori poco e Chierico, al 21’, sbaglia una facile occasione. Tre minuti dopo, altro calcio d’angolo contro Cremona: Cattaneo, che di tanto in tanto ha idee chiare, converge sul goal sferrando quindi il tiro, ma Desti blocca e si rifugia quindi in gioco pericoloso. Finalmente, al 33’ Balossino è impegnato seriamente, ma salva. La saettante ala destra grigia raccoglie a metà campo la palla, con una volata si porta fin sulla linea di fondo e centra a mezza altezza; Ferrari, calmissimo, fulmina in rete. A un calcio di punizione contro Alessandria risponde un altro calcio d’angolo contro Cremona e poi un altro ancora. Desti, Pullastri e Bodini non hanno un attimo di respiro. La ripresa si inizia con un altro calcio d’angolo contro i grigiorossi e al 2’ Ferrari, di testa su azione impeccabile di Marchina, batte Desti. Al 6’ Lauro è atterrato mentre s’avvicina minaccioso alla rete avversaria. I grigi premono ma non ottengono che altri tre calci d’angolo. («Gazzetta del Popolo», 17 febbraio 1930) I grigiorossi hanno sostenuto una vigorosa lotta difendendosi strenuamente fino alle ultime battute sul pesante terreno del Littorio, da rendere meno cruda la inevitabile sconfitta. Ben poche sono state le azioni salienti sviluppate sotto la rete di Balossino, chiamato all’opera ben rare volte e quasi sempre in contingenze non estremamente pericolose. La compagine grigiorossa è stata brillante in difesa, energica, pronta nello sventrare le offensive degli alessandrini. La gara ha visto così, nel suo complesso, un unico svolgimento predominante: l’attacco dei grigi che, pregevole a metà campo, si è smarrito nell’area di rigore in inutili palleggi. Sopra tutti hanno emerso il terzino Bodini ed il portiere Desti. All’apparire in campo della squadra alessandrina scoppiano calorosi applausi all’indirizzo degli azzurri Avalle, Bertolini e Ferrari: prima di iniziare la disputa, un gruppo di sportivi e di amici, con a capo il signor Guerrina, offre a Lauro, il poderoso sostegno laterale, un’artistica medaglia d’oro quale segno di ammirazione per la prodigiosa attività ed il forte attaccamento dimostrato dall’anziano giocatore a favore della società. Quindi, si inizia il giuoco. La palla è ai grigi, che aprono le ostilità con un attacco sotto la rete di Desti; costui, coadiuvato dai compagni arretrati, tien testa alla bufera avversaria e, dopo essersi salvato due volte in corner, nulla può fare per evitare il primo goal al 12’, ottenuto da Lauro, che raccoglie un rimando laterale e spedisce fulmineo la palla in porta con un tiro spettacoloso. L’offensiva alessandrina, rotta saltuariamente da qualche scorribanda cremonese guidata da Sbalzarini, che non riesce a preoccupare gran che Balossino, anche per il pronto intervento di Gallino e Costa, dura inalterata a lungo, affannosa, preoccupante, insistente, ma senza pratica conclusione. Gli avanti, ottimamente riforniti da Bertolini, Avalle e Lauro, minacciano seriamente la rete cremonese che, bene o male, si salva dai ripetuti attacchi. Finalmente, al 40’, una nuova, vertiginosa azione di Cattaneo dà modo a Ferrari di segnare con un colpo di testa il secondo goal. Nella ripresa, al 1’, i grigiorossi sono nuovamente in difficoltà e si sono appena liberati dal sesto corner che Cattaneo riesce a far pervenire la palla a Marchina; questi, senza indugio, la rimanda a Ferrari, che spedisce fulmineo in rete. Sul finire della velocissima e combattuta tenzone, i cremonesi, con uno spirito degno di alto encomio, per nulla preoccupati delle sorti oramai segnate, si lanciano con animo vigoroso sotto la rete di Balossino allo scopo di ottenere almeno il punto dell’onore. Ogni via è per essi inesorabilmente preclusa dal poderoso intervento dei difensori grigi. Dieci corners a favore dell’Alessandria contro uno; terreno viscido e pesante. Pubblico abbastanza numeroso e correttissimo. Prima dell’incontro, le riserve dell’Alessandria U.S. hanno battuto le riserve della Juventus di Torino per 5 goals a uno. («La Stampa», 17 febbraio 1930) L’Alessandria e la Cremonese scendono in campo agli ordini dell’arbitro Malagodi. L’inizio è di marca grigia e, dopo un’azione volante tra Chierico e Marchina, è Ferrari che, appoggiato da Bertolini, s’insinua nell’area avversaria; Bodini, con un intervento disperato, manda in corner. Tiri di Micheli [Borelli] e Ferrari senza fortuna e risposta immediata di Subinaghi, bloccata da Balossino. Il goal matura e giunge dopo alcuni calci di punizione contro gli ospiti. Siamo al 12’. Sulla rimessa di un corner si lotta a ferri corti a pochi passi da Desti, e Lauro trova modo di infilare la rete con un tiro perfetto. Gli ospiti tentano di forzare i reparti grigi, ma Avalle, Bertolini e Lauro, coadiuvati egregiamente da Gallino e Costa, impongono il «non si passa». Gli ospiti, che appoggiano in prevalenza sulla sinistra, vedono le azioni sciupate dalla cattiva giornata di Agosti. Al 25’, corner contro i grigiorossi, poi gli uomini di Avalle scendono sulla destra, ove l’indiavolato Cattaneo minaccia. Tiri di Avalle e due centri di Cattaneo parati mettono in guardia gli ospiti che reagiscono con una perfetta azione, conclusa con tiri superbi di Subinaghi, che Balossino para in tuffo. Al 40’ Marchina lancia Cattaneo, che ha la meglio su Perotti e centra: raccoglie di testa Ferrari, che mette in rete. La ripresa vede ancora la superiorità dei grigi e la coraggiosa resistenza degli ospiti che si battono con ardore. I grigi partono a grande andatura, costringono gli avversari in corner al 1’. Un minuto dopo, Ferrari batte irresistibilmente Desti, raccogliendo una precisa centrata di Marchina, ma non ottengono altri punti, nonostante cinque corners in favore contro uno per gli avversari. Tiri di Ferrari, Cattaneo, Chierico, Subinaghi e Agosti movimentano la partita fino alla chiusura. («La Gazzetta dello Sport», 17 febbraio 1930) La squadra cremonese ha giocato una coraggiosa partita difendendosi assai bene dai continui attacchi alessandrini e riuscendo qualche volta a minacciare la rete avversaria. Dei giuocatori cremonesi si sono distinti in particolar modo il portiere Ferrazzi, che ha riscosso gli applausi del pubblico per alcune parate di classe, i due terzini e il centro-avanti Subinaghi. Gli alessandrini, scesi in campo mancanti di Gandini, sono stati nettamente superiori per tecnica e stile ai cremonesi e hanno dominato per quasi tutta la partita. Al 12° minuto Lauro, in una mischia seguita ad un calcio d'angolo, ha segnato il primo punto, e al 40° minuto Ferrari ha raccolto di testa un centro di Cattaneo e ha portato a due i goals dell'Alessandria. Il terzo punto è stato segnato al 2° minuto della ripresa da Ferrari su centro di Marchina. Arbitro: Malagodi. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) RISULTATI: Ambrosiana-Modena 5-1 Bologna-Pro Vercelli 2-2 Brescia-Livorno 2-0 Genova 1893-Milan 2-2 Lazio-Juventus 0-1 Napoli-Triestina 4-1 Padova-Roma 3-0 Torino-Pro Patria 7-0 CLASSIFICA: Juventus* 24; Ambrosiana, Genova 1893 23; Alessandria, Torino* 22; Milan 19; Napoli, Pro Vercelli, Bologna 18; Brescia 16; Roma, Triestina 15; Lazio 14; Modena 13; Livorno 12; Pro Patria 11; Padova 8; Cremonese 7. * = gare in meno. MARCATORI: Il punto sul campionato Il campionato ha vissuto ieri l'ultima giornata del girone d'andata ed è giunto a meta' del suo lungo cammino. Le posizioni peraltro restano un po' in sospeso dovendosi ancora disputare quattro partite rinviate per il maltempo. In testa alla classifica permane pertanto la Juventus con un punto di vantaggio sul Genova, che si è fatto raggiungere dall'Ambrosiana, la quale ha avuto questa volta alleati i rivali rosso e neri del Milan, che. tanto per non smentirsi, dopo la sconfitta subita dal Torino e sul campo di San Siro hanno saputo ieri imporre la partita pari a Genova, Ma, dopo Ambrosiana e Genova, ecco a un solo punto ancora Alessandria e Torino, che sono fra le squadre che hanno avuto un incontro rimandato e in casa loro. Fra i vari incontri di ieri, quello di Genova ha diritto al posto d'onore, risultato favorevole più ai milanesi, che sembrano destinati a cogliere le maggiori attenuazioni fuori di casa, che al genovesi che sono riusciti a pareggiare soltanto due minuti prima della fine, La Juventus ha vinto per un solo punto a Roma contro la Lazio. Ma è quanto basta a indicare il suo stato che chiameremo non di grazia, ma di sicurezza: i bianco-neri, dopo l'inattesa sconfitta di Padova, sono ritornati saldamente sulla buona via. A proposito del Padova, si può convincersi, vedendo la sua nuova vittoria e assai netta anche contro la Roma, che la Juventus si è fatta battere da una squadra in netta ripresa. Da notare la vittoria a forte punteggio del Torino sulla Pro Patria, vittoria che pure dimostra l'attuale buona disposizione degli ex-campioni. Il Bologna invece non riesce ancora a riprendersi completamente; e anche ieri ha dovuto accontentarsi, contro i vercellesi e sul proprio terreno del Littoriale, della divisione dei punti. Napoli e Brescia confermano invece coi successi sulla Triestina e sul Livorno la loro efficienza. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)