Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1928/1929
Div. Nazionale
07-10-1928 - Giornata: 2 - Alessandria - campo degli Orti
Girone A


Alessandria US - Atalanta Bergamasca Calcio 3 - 2 (1 - 2)
RETI: 40. Chierico C.[A], 60. Marchina L.[A], 73. Banchero (I) E.[A] 33. Perani (II) A. [At] , 41. Perani (II) A. [At]

Alessandria US Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
ATALANTA BERGAMASCA CALCIO: Perani (I) Gino; Boninsegna, Cornolti (III) Riccardo; Poggia, Bonzani, Volta; Perani (II) Aldo, Gianelli, Panzeri, Bonardi, Pretti. All.: Payer Imre.

Arbitro: Barlassina (II) Rinaldo (Novara)
Note
Angoli: 4-0. Inizio gara ore 15:00 (15:10 effettive).

Commento
La squadra grigia ha ottenuto vittoria di misura contro i neroazzurri dell’Atalanta in grande giornata. Il trio difensivo degli ospiti, formato da Perani I, Boninsegna e Cornolti III, ha saputo infrangere le reiterate incursioni dei forwards alessandrini, aiutato qualche volta dalla fortuna e dalla tolleranza dell’arbitro che, nonostante la disapprovazione del pubblico, lasciò passare impuniti due evidenti falli di mano commessi nell’area di rigore da Boninsegna e Cornolti al 31’ del primo tempo ed al 42’ della ripresa. La superiorità stilistica di giuoco fu dell’Alessandria: per tutta la durata del match, poche volte gli ospiti riuscirono ad avvicinare Morando, ma sempre essi seppero concludere con estrema decisione. Il giuoco si inizia agli ordini di Barlassina. Le azioni si svolgono in campo neroazzurro e due fuori giuoco fermano successivamente l’incalzare dei grigi. Perani è chiamato al lavoro su tiro improvviso di Ferrari: respinge. La difesa grigia appare sicura per l’imperioso giuoco di Lauro, magnifico d’impeto e di precisione. Al 10’ il portiere neroazzurro blocca di precisione pressato da Banchero e, sulla respinta, invia agli avanti, che volano su Morando. Il tiro preciso di Perani II è deviato in corner: applausi del pubblico coronano la magnifica azione degli ospiti. Corner al 14’ contro l’Atalanta e colpo di testa di Ferrari; la palla soprassa la traversa. La pressione alessandrina non ha sosta, ma è lenta nel concludere. Su traversone di Ferrari, tre grigi sbagliano la palla: Banchero, Marchina e Cattaneo perdono una buona occasione. Ed ecco che, in una mischia sotto la rete degli ospiti, Cornolti dà l’impressione netta di togliere con le mani la palla a Marchina: il pubblico reclama il penalty, ma l’arbitro non concede. Intanto, Bonzani spedisce lungo a Perani II, che trova Costa spiazzato e piomba tutto solo su Morando. Il tiro si insacca in rete: siamo al 33’ di giuoco. La risposta dei grigi è veemente e la rete atalantina è presa d’assalto: Ferrari, Banchero e Gandini tentano di lontano la via del goal senza fortuna. Sette minuti dopo, giunge il pareggio. È Bertolini che, a ridosso della difesa, allunga a Chierico che, da pochi metri, mette in rete. Ripreso il giuoco, gli ospiti non sostano nella difensiva: Volta spedisce la palla all’estrema destra, nuovamente libera; Perani II ripete l’azione che ha fruttato il primo goal e batte imparabilmente Morando. E termina il primo tempo. Nella ripresa, i grigi iniziano a grande andatura. Al 4’ Ferrari manda un bolide a colpire la traversa, poi Marchina raccoglie un centro di Bertolini e, per poco, non segna. Tiri di Cattaneo e di Banchero senza effettivo e finalmente, al 15’, giunge il goal del pareggio che solleva un entusiastico applauso del pubblico: su centro di Banchero, Marchina, col petto, accomoda in rete. Dopo un corner contro i neroazzurri, Banchero segna il goal della vittoria al 28’, raccogliendo un passaggio di Marchina. Al 42’ un fallo di mano neroazzurro passa impunito nell’area di rigore. («La Gazzetta dello Sport», 8 ottobre 1928) Vittoria dura e faticosa, quella dei grigi, ottenuta attraverso una serie infinita di attacchi pregevoli a metà campo, ma troppo spesso inconcludente nell’area di rigore. La giovane e vigorosa compagine neroazzurra si è difesa egregiamente facendosi ammirare per la prontezza e decisione delle sue azioni. L’elogio migliore tocca al portiere Perani che è stato uno strenuo, valorosissimo difensore. Anche l’attacco bergamasco, per quanto in tono minore, dovendo sovente sorreggere gli estremi compagni impegnatissimi, ha lasciato una buona impressione per la sua mobilità e per i pregevoli temi di gioco. Ma il gioco è stato, per tre quarti dell’incontro, di pura marca alessandrina: in tutti i toni, variando ritmi e situazioni, allargando le puntate alle ali o convergendolo al centro, i grigi hanno fatto appello a tutte le loro risorse per giungere alla vittoria, che fu conseguita solo nel secondo tempo sul finire dell’ardente partita, dopo una lotta tenace e combattutissima ove la classe e le virtù dei più anziani hanno potuto emergere faticosamente. L’Atalanta è stata per noi una rivelazione: ha fiato, velocità, decisione. Nessuna meraviglia se sorprese clamorose faranno conoscere nei prossimi incontro gli atleti in maglia neroazzurra anche agli squadroni più provati e preparati. Chi ha deluso alquanto sono stati gli alessandrini che, superiori nettamente in campo per quantità e qualità d’attacchi, nutriti instancabilmente dalla possente linea mediana, non hanno saputo concretare efficacemente e produrre un risultato più probatorio. Alle 15:10 i grigi attaccano decisi e si mantengono in campo neroazzurro per un buon quarto d’ora impegnando spesso Perani. Qualche tentativo bergamasco è tosto sventato dai terzini grigi che sospingono i propri avanti all’attacco della rocca avversaria. Ma questa non cede, anzi al 33’ l’ala destra Perani II, riuscito a sorprendere la vigilanza di Bertolini, calcia deciso in goal ed ottiene il primo punto. Reazione alessandrina che si concreta al 40’ col pareggio di Chierico. Immediata offensiva neroazzurra, altro tentativo di Perani e conseguente goal bergamasco. Il primo tempo si chiude così con due punti per l’Atalanta contro uno. La ripresa offre, in fondo, lo stesso spettacolo di prima: un costante, tenace, inesorabile assalto alla rete di Perani che, alfine, deve cedere; cosicché al 15’ Marchina può segnare il goal del pareggio e Banchero ottenere il sospirato punto della vittoria al 28’ tra un subisso di applausi. Il restante della partita vede un continuo assalto grigio, ma il risultato numerico non cambia. («Il Littoriale», 8 ottobre 1928) Invero, la squadra dei fratelli Perani ha giocato una bellissima partita. Ardimentosi, vivaci, pieni di brio e di volontà, gli undici atalantini hanno imbrigliato le azioni avversarie, tenendole a freno per un lungo tempo, anche quando il pericolo più incombente si rinnovava rapidissimo e veloce sotto la rete bergamasca. Ed ecco, appunto, come l’Alessandria sia stata battuta due volte nel primo tempo, malgrado il netto sopravvento dimostrato lungamente, dalla più franca e volitiva offensiva sferrata dall’attacco neroazzurro, che sapeva correre velocemente all’assalto della rete di Morando con chiarezza di vedute e nitidezza d’intuito. Nella ripresa, i grigi hanno ripreso il comando delle azioni imponendosi nettamente e gradatamente, con più ordine e disciplina, hanno potuto riconquistare il terreno perduto, superare lo svantaggio e coronare la fatica con una sudata vittoria. Nel complesso, adunque, l’Alessandria ha regolato nettamente la balda compagine avversaria, pur vincendo a fatica. Ciò è dovuto, in primo luogo, alla ferrea difesa dell’Alessandria e all’attacco poco conclusivo e registrato dei grigi: innumerevoli, infatti, sono stati i tiri scaraventati contro la rete di Perani, ma, salvo poco onorevoli eccezioni, la maggior parte di essi difettavano di precisione. I goals venivano segnati per l’Alessandria da Chierico, Marchina e Banchero, per l’Atalanta da Perani II. («La Stampa», 8 ottobre 1928) La partita che domenica ha messo di fronte la squadra grigia e l’Atalanta di Bergamo è stata in verità più combattiva, più aspra di quanto ognuno potesse prevedere. La squadra alessandrina ha sudato non poco per strappare di misura una vittoria che, alla vigilia, pareva dovesse risolversi a suo vantaggio con un largo punteggio. Questa prima partita deve servire come insegnamento per la valutazione delle minori squadre che partecipano al campionato in corso; la maggior parte degli sportivi riteneva che, fra le trentadue squadre, esistesse uno squilibrio di forze tale da rendere il campionato una burletta. Dopo due domeniche, non c’è che da ricredersi. Le squadre giovani hanno inaugurato la loro inclusione nella Divisione Nazionale con una dimostrazione di forza non prevedibile: si sono dimostrate all’altezza della situazione e capaci di resistere e controbattere i colpi di maglio dei grandi squadroni. Così, domenica, oltre alla Triestina, al Bari, al Verona, alla Biellese, vittoriose ognuna nelle rispettive partite contro Casale, Roma, Vercelli e Cremonese, altre squadre si sono dimostrate degne della massima divisione, e cioè Fiumana, Venezia e Atalanta. Quest’ultima, ospite sul campo degli Orti, ha mantenuta viva ed incerta per tutti i novanta minuti una partita che pareva dovesse risolversi, fin dai primi minuti, a favore dell’Alessandria. Ha cioè detto con chiarezza di stile la parte che sosterranno le giovani squadre in questo campionato, ha insomma confermato il diritto delle reclute nel massimo arringo calcistico. E parliamo della partita. Il pubblico si è riversato domenica sul campo degli Orti convinto di assistere ad una facile vittoria dei grigi. Dopo mezz’ora di continua superiorità grigia senza nessun tangibile risultato, questo pubblico si fece nervoso: voleva il goal, la vittoria. Ma ecco che, per colmo di ironia, l’Atalanta segna per prima. La stagione si è così iniziata non troppo bene per il pubblico alessandrino. E qui comincia il… tifo. Il pubblico comincia a fremere, a gridare, ad incitare i suoi beniamini. Vuole il goal, la vittoria. Ed ecco, finalmente, che Chierico pareggia. Subisso di applausi, speranze rosee, subito però soffocate da un immediato secondo goal dei neroazzurri. I grigi riprendono a dominare ed il pubblico a fremere, ma fino al 15’ del secondo tempo non viene il pareggio e finalmente, ad un quarto d’ora dalla fine, il goal della vittoria, accolto con una calorosa ovazione, come un grande sollievo, e liberatore dell’incubo di una sconfitta o di un match pari che pesava sull’animo dei supporters. Questa, in poche parole, la cronaca della partita e della tortura cui è stato sottoposto domenica il supporter grigio. Un tifo di quelli che si provano solo nelle grandi competizioni nelle quali sono impegnati due squadroni. E siamo solo all’inizio del campionato! Questo è certo di buon augurio, perché lascia prevedere che le competizioni saranno tutte, più o meno, equilibrate e conferiranno al campionato un interesse palpitante. Il pubblico non ha certo, domenica, lasciato il campo degli Orti, soddisfatto. A parte la vittoria di misura, che non può certo aver fatto gioire la maggioranza dei supporters, non si è gustato quel bel gioco tecnico che è la prerogativa della squadra alessandrina, non si sono potute ammirare quelle azioni chiare, nitide, conclusive, non si è riscontrata una sicurezza nella difesa, si è insomma vista una squadra grigia a scartamento ridotto. Nel campo opposto, cioè nella squadra bergamasca, si è potuto osservare di quale grande entusiasmo, di quale ferrea indistruttibile volontà siano dotati i suoi atleti: ma null’altro. La squadra manca di classe, di tecnica e di stile. Si mantiene in buona efficienza per l’ardente volontà dei suoi uomini di non sfigurare di fronte ai maestri ed anche, questo è doveroso riconoscerlo, per la classe individuale, di alcuni suoi elementi del reparto difensivo. Dal cozzo di queste due compagini, domenica, è uscita una partita accanita sì, ma priva di quella bellezza tecnica di cui gli sportivi alessandrini erano usi godere. In poche parole, una partita povera, se pure sommamente emozionante, priva di fascino ed interessante unicamente per la preziosa posta messa in palio. (Teresio Pelizza, «Il Piccolo», 13 ottobre 1928) RISULTATI: Bari-Roma 2-1 Legnano-La Dominante 0-1 Livorno-Pro Patria 2-2 Modena-Padova 5-1 Novara-Torino 1-7 Prato-Milan 0-2 Triestina-Casale 4-2 CLASSIFICA: Milan, Modena, Torino 4; Alessandria, Pro Patria 3; Bari, Casale, La Dominante, Livorno, Roma, Triestina 2; Novara, Padova 1; Atalanta, Legnano, Prato 0. Il Punto sul Campionato Dopo due giornate i pronostici della vigilia sembrano confermati. Appare schiacciante la supremazia del Torino che, dopo aver vinto 8-1 con la Dominante, ha battuto in trasferta il Novara per 7-1. Assieme al Toro Modena e Milan viaggiano a punteggio pieno. Alle loro spalle Alessandria, Livorno (il punto perso di entrambe è dovuto allo scontro diretto) e Pro Patria. La Triestina conferma le buone impressioni destate a Milano battendo in casa il Casale. Atalanta, Prato e Legnano sono ancora a quota 0.

Girone A

Alessandria US - Atalanta Bergamasca Calcio 3 - 2 (1 - 2)

RETI:

40. Chierico C.[A], 60. Marchina L.[A], 73. Banchero (I) E.[A]
33. Perani (II) A. [At] , 41. Perani (II) A. [At]

Alessandria US

Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

ATALANTA BERGAMASCA CALCIO: Perani (I) Gino; Boninsegna, Cornolti (III) Riccardo; Poggia, Bonzani, Volta; Perani (II) Aldo, Gianelli, Panzeri, Bonardi, Pretti. All.: Payer Imre.

Arbitro: Barlassina (II) Rinaldo (Novara)

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2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone A

Alessandria US - Atalanta Bergamasca Calcio 3 - 2 (1 - 2)

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Alessandria US

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Arbitro: Barlassina (II) Rinaldo (Novara)

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