Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1927/1928
Div. Nazionale
25-12-1927 - Giornata: 12 - Alessandria - campo degli Orti
Girone A


Alessandria US - Reggiana AC 11 - 0 (6 - 0)
RETI: 5. Cattaneo R.[A], 10. Cattaneo R.[A], 15. Bertolini L.[A], 28. Ferrari G.[A], 39. Cattaneo R.[A], 40. Cattaneo R.[A], 53. Banchero (I) E.[A], 69. Cattaneo R.[A], 77. Banchero (I) E.[A], 84. Cattaneo R.[A], 86. Chierico C.[A]

Alessandria US Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
REGGIANA: Valeriani (I) Archimede; Fornaciari, Simonini; Bottazzi, Mazzoli, Bezzecchi; Benatti, Bolognesi, Casanova, Corradini, Ferrari Sergio. All: Zsigsmond Vilmos.

Arbitro: Barlassina (II) Rinaldo (Novara)
Note
Angoli: 6-0. Terreno fangoso. Inizio gara ore 14:30.

Commento
L’Alessandria ha ripreso la poderosa andatura dei giorni migliori con somma sorpresa dei reggiani che, vantando una netta vittoria sulla Pro Vercelli, speravano di ottenere un mezzo successo. I grigi, presentatisi in campo con Marchina ad inside destro ed Avalle al posto di Lauro, si addimostrano subito in grande giornata, trovandosi a loro agio sul terreno fangoso. Il gioco cavalleresco delle squadre ebbe azione superbe di combattività e gli avanti granata seppe contrattaccare con ardore; un goal reggiano che sembrava inevitabile fu salvato da un’entrata fortunosa di Viviano. Curti, raramente impegnato, costituì con Viviano e Costa una barriera insormontabile ed il lavoro più assiduo della compagine grigia spetta ai mediani, che seppero con un gioco massacrante rifornire la prima linea di palloni a dovizia. Degli ospiti, Valeriani fu l’eroe della giornata e, degli 11 goals segnati, nessuno era parabile ed erano il frutto di attacchi ripetutamente respinti con bravura dal portiere reggiano. Agli ordini di Barlassina junior, i grigi si lanciano con decisione all’attacco e, dopo un corner infruttuoso, l’Alessandria ritorna alla carica e segna con Cattaneo al 5’. Valeriani è chiamato ad un faticoso lavoro e para con sicurezza insidiosi tiri di Banchero e Ferrari. Al 10’ è nuovamente Cattaneo che viola la rete reggiana. Al 15’, dopo una disperata difesa degli ospiti, Bertolini, con un tiro rasoterra, porta a tre i goals dell’Alessandria. Qualche tentativo di contrattacco granata non ha fortuna ed i grigi, con la loro tradizionale tattica di giuoco, dominano il campo. Valeriani si fa applaudire in seguito ad una parata superba su tiro di Banchero ma non può impedire a Ferrari di segnare su di fulminea azione di Marchina e Banchero. Dopo un tuffo spettacoloso di Valeriani, Curti allontana la prima minaccia dei granata. Al 38’ Viviano salva un sicuro goal reggiano e, dopo tiri di Ferrari, Banchero e Marchina, è l’insidioso Cattaneo che segna al 39’ e 40’ da Bertolini e Banchero. Nel secondo tempo, la fisionomia della partita non muta e Valeriani salva in corner un insidioso tiro di testa di Bertolini, poi, pressato dai grigi, è Fornaciari che mette in corner. All’8’ Marchina offre a Banchero l’occasione di segnare il settimo goal. Al 24’, dopo che Valeriani respinge con bravura ripetutamente i tiri degli avanti alessandrina è Cattaneo che saetta in porta. Prima della fine, Banchero, Cattaneo e Chierico segnano rispettivamente al 32’, 39’, 41’. Dell’Alessandria, tutti bene; emersero Cattaneo e Bertolini. Degli ospiti, i migliori furono Valeriani e Benatti. («La Gazzetta dello Sport», 26 dicembre 1927) I grigi hanno ripreso i forti punteggi dopo le momentanee soste di Genova e Vercelli. La partita di ieri, giocatasi sopra un terreno viscido e pantanoso, più conforme alle adattabilità tattiche e tecniche degli alessandrini, ha visto una netta, costante, schiacciante superiorità degli uomini di Gandini, che hanno imposto il loro gioco seppellendo sotto una valanga di punti la volenterosa squadra reggiana. I granata di Valeriani hanno lottato con grande ardimento e ininterrotto slancio, tentando a volte di spostare l’azione offensiva fin sotto la rete di Curti, ma questi è rimasto pressoché inoperoso per tutti i novanta minuti di gioco, mentre il suo diretto avversario ha dovuto sottostare ad un continuo, acrobatico lavoro di respinte e parate che non lo hanno un momento solo lasciato riposare. I grigi seguano al 5’ il primo goal per merito di Cattaneo, e quattro minuti dopo è ancora la piccola, insidiosa ala destra alessandrina che batte in modo spettacoloso terzini e portiere reggiani segnando il secondo punto. Al 15’, dopo una affannosa lotta sotto la porta di Valeriani, Bertolini raccoglie la palla e la scaraventa decisa per la terza volta in goal. Al 28’ Banchero si sposta sulla sinistra e centra di precisione: Ferrari raccoglie pronto e consacra in tal modo il quarto punto. I reggiani si scuotono ora efficacemente e, per una diecina di minuti, hanno il dominio del campo, ma l’offensiva non giunge ancora fino a Curti, mentre al 37’ Viviano – è questa l’unica azione pericolosa intessuta dai granata – salva proprio sulla linea della porta del portiere alessandrino, che giace a terra tra un groviglio di uomini, la palla mentre stava per varcare la linea fatale. Poi, il pericolo ritorna in campo reggiano, e al 39’ Banchero segna il quinto goal seguito, un minuto dopo, da Cattaneo, che ottiene il sesto punto. Nella ripresa, dopo due altri corners infruttuosi sotto la rete granata, i grigi segnano il settimo goal al sesto minuto per merito di Banchero. Al 22’ è ancora Banchero che impegna Valeriani: questi, fulmineo sventa il tiro; il pallone è però raccolto in tempo da Cattaneo e trasformato in goal, l’ottavo della serie. Al 30’ Cattaneo fugge tutto solo dalla linea di fondo e porge a Banchero un magnifico pallone, e il centro forward non ha difficoltà a scaraventarlo per la nona volta nella rete. Il decimo punto è sognato al 37’ da Cattaneo e l’undicesimo al 41’ da Chierico, in modo perfetto. Arbitro Barlassina junior. Sei corners a favore dell’Alessandria a zero. («La Stampa», 26 dicembre 1927) Non vi sarebbe che da tirare un pietoso velo sulla partita giocata dai nostri al campo egli Orti, partita alla quale avemmo la fortuna di non presenziare. Incompletezza dei ranghi, terreno impraticabile, inferiorità fisica, gioco scintillante e fulminatore da parte dei grigi, sono tutte belle cose per attenuare il disastro. Ma, francamente, undici goals sono tanti che dimostrano come in campo vi fosse una squadra sola. Ed effettivamente ci risulta che, salvo Valeriani impegnato in una lotta impossibile dal primo all’ultimo minuto, salvo Casanova che ha lavorato come un negro e Benatti che non ha potuto concludere causa l’esagerata marcatura cui era soggetto, gli altri non si siano mossi. Va bene che la sconfitta era inevitabile, ma i granata dovevano aver presente che difendersi è egualmente un dovere e che essi si sono presentati in campo come componenti di una squadra di football e non di un branco di pecore destinate al mattatoio. La nostra cittadinanza si ribella contro uno schiaffo di questo genere inflitto ai suoi colori ed al nome che porta la squadra e chiede, esige, una immediata reazione che, per quanto è possibile, possa alleviare il bruciore di questi undici palloni. (Giuseppe Marzi, «Il Mirabello», 31 dicembre 1927) Domenica, il pubblico alessandrino era raggiante. La squadra grigia, dopo due partite scialbe ed incolori, era tornata la dominatrice assoluta ed aveva clamorosamente battuto la Reggiana. Il giubilo era più che giustificato, perché da due domeniche i supporters erano sotto l’incubo di una crisi che minava la squadra e non nascondevano preoccupazioni per l’avvenire. Ma la classe dei grigi è superiore anche alla cattiva sorte ed ha prontamente superata quella che pareva una passeggera crisi. Il sereno è tornato più limpido di prima e l’Alessandria sta avviandosi a grandi passi verso quel primato calcistico al quale molte squadre tendono con tutte le loro forze. È davvero un orgoglio per gli sportivi alessandrini avere una squadra così potente. Anche ai tempi migliori del football alessandrino, la squadra grigia non faceva passi così giganteschi. Oggi, essa ha sorpassato i suoi maestri, e di gran lunga sono state superate le più rosee speranze dei più azzardati supporters. La strepitosa vittoria di domenica non lascia più dubbi sulla efficienza dei grigi. Se pure conseguita su di una squadra ritenuta mediocre, acquista un inestimabile valore per il numero dei goals segnati. Per questo la squadra alessandrina merita davvero tutta la stima dell’intera falange dei suoi supporters e la massima considerazione di tutta l’Italia calcistica. La partita ha messo in risalto le grandi doti del quintetto attaccante grigio clic dopo, due partite di attività quasi spenta, ha dato prova del suo innegabile valore con una impressionante marcatura di goals. Vincere una partita contro una squadra di Divisione Nazionale è già di per sé un compito arduo: segnare undici goals è un’impresa da grande squadrone. Già contro il Napoli e la Cremonese i grigi avevano messo in rilievo le loro superbe doti di aggressività; domenica le hanno ancora più rinforzate e confermate di fronte al loro pubblico che attendeva questo trionfo per riconsacrarli alla gloria. E non si può dire che la vittoria dell’Alessandria sia stata facilitata dalla resa a discrezione degli avversari. Tutt’altro: la Reggiana ha combattuto fino alla fine con estremo vigore, anche quando il disastro era un fatto compiuto. Tutti i goals sono scaturiti da perfette azioni in linea, da combinazioni tecniche degli avanti che, a loro agio sul terreno pantanoso, hanno stordito la difesa avversaria e raccolto i frutti del loro impeccabile lavoro. In qualche momento ci siamo chiesti come mai questo quintetto, nelle due partite contro Genoa e Vercelli, non sia riuscito ad imporre la sua irresistibilità e passare tra le file avversarie. Ma una partita infelice non fa storia ed i grigi, colla loro smagliante vittoria di domenica, hanno di già cancellato il brutto ricordo e rivivono nel cuore dei supporters più forti e più potenti di prima. Ci eravamo, in precedenza, prefissi di non rilevare mai i pregi e i difetti di questo o quel giuocatore, perché la squadra grigia è così bene fusa in un sol blocco che tutti gli atleti figurano sempre allo stesso livello di rendimento; ma non possiamo non lodare il giuoco svolto domenica da due giuocatori dell’attacco: Cattaneo e Banchero. Questi due atleti hanno domenica dato vita a tutte le azioni dell’attacco portandole a termine con decisione, precisione e rapidità impressionanti. Banchero è, dall’inizio del campionato, in una splendida forma. L’aitante condottiero dell’attacco sa guidare i suoi compagni alla espugnazione di qualunque agguerrita difesa. Il suo giuoco è così vario, così potente, così ricco di azioni brillanti da destare l’ammirazione del più esigente critico. Cattaneo ha fatto mirabilie. Il piccolo Renato era domenica l’animatore di ogni azione. E non solo portava la minaccia in campo avversario per poi offrire ai compagni la possibilità di segnare, ma costituiva personalmente un costante pericolo per la rete avversaria, che si vedeva ad ogni istante violata dai suoi tiri. Sei goals hanno premiato la sua attività. È questo un record che si può attribuire solo ad un giuocatore di classe e ad un cannoniere per eccellenza. Colla vittoria di domenica, e favorita dal match di Genova, l’Alessandria ha ripreso il comando del girone. Le speranze dei dirigenti che la squadra faccia parte del girone finale sono diventate ormai assoluta certezza. Venti punti all’attivo dopo solo dodici partite giuncate, costituiscono un bottino che permette di fidare su tale sicurezza. Ma l’Alessandria non è paga di questo premio. Essa vuole mantenere il primato che attualmente occupa. La volontà di cui sono animati gli undici giuocatori fa sperare che saprà mantenere tale posizione. La classe del suo giuoco lo esige. Il pubblico lo chiede a gran voce. Non nascondiamo però le difficoltà pei grigi di giungere a tale primato. Essi debbono ancora disputare fuori campo alcune difficilissime partite, per cui non è improbabile siano sorpassati in classifica dal Genoa che, attualmente è a pari punti. (Teresio Pelizza, «Il Piccolo», 31 dicembre 1927) RISULTATI: Cremonese-Torino 2-2 Genoa-Brescia 0-0 Napoli-Milan 1-2 (giocata il 26 dicembre 1927) Padova-Lazio 2-0 Riposa: Pro Vercelli CLASSIFICA: Alessandria, Genoa 20; Torino 16; Milan, Cremonese 12; Pro Vercelli, Brescia, Padova 10; Lazio 9; Reggiana 6; Napoli 5. *: una gara in meno

Girone A

Alessandria US - Reggiana AC 11 - 0 (6 - 0)

RETI:

5. Cattaneo R.[A], 10. Cattaneo R.[A], 15. Bertolini L.[A], 28. Ferrari G.[A], 39. Cattaneo R.[A], 40. Cattaneo R.[A], 53. Banchero (I) E.[A], 69. Cattaneo R.[A], 77. Banchero (I) E.[A], 84. Cattaneo R.[A], 86. Chierico C.[A]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

REGGIANA: Valeriani (I) Archimede; Fornaciari, Simonini; Bottazzi, Mazzoli, Bezzecchi; Benatti, Bolognesi, Casanova, Corradini, Ferrari Sergio. All: Zsigsmond Vilmos.

Arbitro: Barlassina (II) Rinaldo (Novara)

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Girone A

Alessandria US - Reggiana AC 11 - 0 (6 - 0)

RETI:

5. Cattaneo R.[A], 10. Cattaneo R.[A], 15. Bertolini L.[A], 28. Ferrari G.[A], 39. Cattaneo R.[A], 40. Cattaneo R.[A], 53. Banchero (I) E.[A], 69. Cattaneo R.[A], 77. Banchero (I) E.[A], 84. Cattaneo R.[A], 86. Chierico C.[A]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo AngeloAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

REGGIANA: Valeriani (I) Archimede; Fornaciari, Simonini; Bottazzi, Mazzoli, Bezzecchi; Benatti, Bolognesi, Casanova, Corradini, Ferrari Sergio. All: Zsigsmond Vilmos.

Arbitro: Barlassina (II) Rinaldo (Novara)

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