Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1927/1928
Div. Nazionale
02-10-1927 - Giornata: 2 - Reggio Emilia - Mirabello
Girone A


Reggiana AC - Alessandria US 1 - 3 (1 - 1)
RETI: 22. Mistrali T. [Re] 14. Cattaneo R.[A], 65. Chierico C.[A], 87. Banchero (II) E.[A]

Alessandria US Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Avalle Edoardo, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Banchero (II) Ettore, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
REGGIANA: Valeriani (I) Archimede; Vannini, Vacondio; Bottazzi, Casanova, Bezzecchi; Benatti, Bajardi (II) Alfredo, Mistrali, Baruzzi, Maselli. All: Zsigsmond Vilmos.

Arbitro: Ferro Camillo (Milano)
Note
Espulso: 30’ Vannini [R]. Inizio gara ore 15:00. Le fonti attribuiscono la prima rete dell’Alessandria a quattro calciatori diversi (Cattaneo per «La Gazzetta dello Sport», Chierico per «La Stampa», Ferrari per «Il Corriere dello Sport», Banchero II per «Corriere della Sera» e «Il Mirabello»), la seconda a Chierico con l’eccezione del «Corriere dello Sport» (Cattaneo), la terza a Banchero II («La Stampa» e «La Gazzetta dello Sport») o a Banchero I («Corriere della Sera» e «Il Mirabello»). Alcuni tabellini riportano, nella formazione della Reggiana, tale «Boni» in luogo di Baruzzi.

Commento
Lo svolgimento della partita non ha troppo soddisfatto chi si aspettava dai grigi un gioco di cartello. La compagine piemontese ha vinto solo in virtù di una maggiore decisione e di una velocità superiore. La sua supremazia in campo si è notata solo quando i granata cominciarono a calare per mancanza di fiato. L’undici alessandrino ha svolto un gioco assai energico e redditizio; saldissimo in difesa, possiede cinque attaccanti che scendono con piacevoli combinazioni, ma che perdono sovente il contratto tra loro quando arrivano in area di rigore. La Reggiana, con due riserve in sostituzione di Mazzoli e Cornetti contusi, si è lanciata nella lotta con ardore giovanile. Quando, al 30’ del primo tempo, l’arbitro ha espulso Vannini per uno scontro violento con un avversario, le squadre erano ancora alla pari: uno a uno, e la partita era tutt’altro che perduta per i locali. La mancanza del vigoroso terzino si è fatta però subito sentire. All’inizio, i granata attaccano e due volte Corti deve parare di pugno; poi, le azioni si alternano finché Cattaneo, al 14’, segna il primo punto riprendendo un pallone centrato fortissimo dall’ottimo Chierico e parato e sfuggito a Valeriani. Ma i granata, poco dopo, al 22’, pareggiano con un superbo goal segnato da Mistrali. Nella ripresa, i grigi riescono lentamente e progressivamente a prevalere e marcano al 20’ con Chierico un punto scaturito da una armoniosa azione in linea. I granata contrattaccano, ma appaiono spossati e gli ultimi minuti quasi più non giocano, tanto che al 42’ Banchero II può portare a tre i punti all’attivo della sua squadra. («La Gazzetta dello Sport», 3 ottobre 1927) Il tanto atteso debutto della Reggiana al Mirabello s’è risolto in un insuccesso per i colori concittadini. L’atteggiamento dell’arbitro, l’espulsione di un terzino sin dalla prima mezz’ora di gioco, il forzato manipolamento per le malattie di Cornetti, Mazzoli e Bedogni, di una prima e seconda linea che non erano quelle attese e, di conseguenza, la serie di deficienze manifestatesi durante il gioco sono state le cause che hanno aiutata la vittoria alessandrina, provocando la demoralizzazione dei granata. Di contro, la Reggiana aveva una squadra completa, superiore come mezzi fisici e come gioco, che nel secondo tempo è venuto addirittura degenerando con gravi scorrettezze. Non si può dire, tuttavia, che la vittoria sia stata facile per gli avversari. Costretti sin dal 25’ a giocare con dieci uomini, i granata non hanno mancato tuttavia di impegnarsi con buona volontà e decisione, rintuzzando validamente le offese e impegnando con veloci puntate il difensore della rete grigia. La fine del primo tempo trovava infatti le due squadre alla pari. Il primo goal era venuto al 16’: Banchero II, dopo una veloce fuga, tirava su Valeriani, che era costretto a un plongeon. Sul breve rimando, Ferrari saetta in porta prima che il portiere potesse rimettersi in guardia. Il pareggio reggiano era scaturito al 30’ da un’azione a fondo altrettanto bella e, dopo una serie di attacchi pericolosi, un pallone parato di pugno da Curti su tiro di Maselli è ripreso da Mistrali, veniva inviato in goal. Nella ripresa, la situazione mutava. I primi minuti furono a vantaggio dei concittadini, che sfoggiarono ancora due o tre belle azioni. Poi vennero i primi irruenti contrattacchi alessandrini, pesanti e scorretti, che continuarono poi indisturbati sino alla fine, nonostante le rumorose proteste del pubblico e gli appelli all’arbitro Ferro, che mantenne tuttavia tutta la sua imperturbabilità. Il secondo goal alessandrino veniva segnato al 23’ da Cattaneo che, ricevuto un lungo passaggio dalla destra, poteva sfuggire al controllo di Bottazzi e sorprendere Valeriani. Il terzo punto era ottenuto in velocità al 35’ da un attaccante grigio. («Corriere dello Sport», 3 ottobre 1927) La partita ha messo ancora in evidenza l’inesauribile combattività e l’ottimo grado di forma dell’Alessandria, di fronte ad una Reggiana incompleta e ancora allo stato di incubazione. Per di più, bisogna scusare la sconfitta dei reggiani col fatto che il terzino Vannini è stato espulso nel primo tempo e la compagine locale ha dovuto giuocare per quasi tutta la partita con soli dieci uomini. Ad ogni modo, ha rifulso di vivissima luce la classe della squadra avversaria, e la sua vittoria non fu affatto demeritata. Al 16’, dopo un buon periodo di supremazia, Chierico conclude una bella azione con un goal imparabile. I rossi, punti dallo smacco, rispondono con una pronta controffensiva che frutta il pareggio con Mistrali al 25’. Poi, i rossi rimangono in dieci per l’espulsione di Vannini. Il primo tempo termina alla pari. Nella ripresa, l’Alessandria accentua la propria superiorità, pur dovendosi a tratti difendere dalle scorribande dei rossi. Al 20’ Chierico segna ancora, mentre al 37’ Banchero II porta a tre i goals della squadra ospite. («La Stampa», 3 ottobre 1927) Crediamo che più disgraziata di così la Reggiana non potrebbe essere. Al momento di entrare in campo, non si sapeva come rimediare alle gravi lacune che si lamentavano per le assenze di alcuni titolari – Mazzoli, Cornetti e Bedogni non potevano giocare –. Si ripiegò alla meglio con una seconda linea improvvisata e imperniata nell’incognita Casanova. Ma, nonostante tutto, i granata si tuffarono nella battaglia con un coraggio encomiabile e tennero bravamente testa ai pesantissimi avversari. L’Alessandria segnò per prima, ma i nostri pareggiarono. E la lotta era ancor viva ed incerta quando un altro colpo della sorte schiantava tutte le nostre speranze. Ne era causa Vannini, che si lasciava prendere dai nervi per le continue malefatte avversarie e, ad un calcio di Banchero, rispondeva per le rime. Naturalmente, l’arbitro sorvolò sulla provocazione e punì la reazione con l’espulsione di Vannini. Dopo l’esodo di Aigotti e Sereno, non credevamo più possibile un gesto così ingenuamente scorretto da parte di un nostro giocatore. E così abbiamo dovuto perdere. L’avevano detto tutti i grandi profeti ed era regolare che così accadesse. Regolare anche se, per vincere contro dieci uomini, gli alessandrini, con regolare vidimazione del signor Ferro, si sono permessi di sfoggiare tutto il campionario delle loro prodezze, protestando e invocando aiuto ad ogni volta che mettevano a terra uno dei nostri. Regolare anche se il sullodato sig. Ferro aveva una spiccata preferenza a restare in mezzo al campo per non vedere un goal reggiano rimediano da Curti dietro la schiena e per legalizzare il secondo punto dei grigi segnato in offside. Per i grandi giornali gialli e rosa, l’episodio che fu il dramma di una folla che ha sofferto si riduce tutto a poche parole: «vittoria regolare e prevista dei grigi». Ma la prova generosa dei dieci uomini nostri non la possono cancellare con le loro sciocche deduzioni, perché il pubblico ha veduto coi suoi occhi come la Reggiana si stata battuta in modo irregolare. E tutti gli spettatori, anche i più velenosi denigratori, avevano nel cuore soltanto l’amarezza per l’ingiustizia di una sconfitta che i granata non avevano neanche lontanamente meritata. Valeriani ha difeso la sua rete in modo da superare qualunque attesa: le sue parate in tuffo e le sue perfette bloccate in ogni posizione ci hanno realmente fatta un’impressione ottima. Vacondio fu il leone della difesa e abbastanza lodevole fu anche Bezzecchi, sia come mediano che come terzino. Casanova fu una rivelazione in quanto, malgrado qualche inevitabile lacuna, seppe sostenere il suo ruolo difficile in modo magistrale. Bottazzi trascurò troppo Chierico, e ciò causò i primi due punti alessandrini ma, nel complesso, fece tutto il possibile per giovare alla squadra. L’attacco merita un vivo elogio perché, pur ridotto quasi tutta la partita a quattro uomini, seppe impegnare a fondo la difesa avversaria. Un rilievo però che già facemmo e che non ci stanchiamo mai di ripetere è quello di riscontrare come Bajardi tenga troppo la palla fra i piedi e non serva Benatti. Ma egli, come gli altri, merita lode per quel che riguarda attività ed impegno. Il tandem Baruzzi-Maselli è stato particolarmente ottimo e pericoloso come lo è stato Benatti nel secondo tempo, ed anche Mistrali, finché poté giocare al suo posto. Ecco la breve cronaca della partita: al 1’, tiro fulmineo di Bajardi in corsa; al 2’, corner contro Reggio provocato da Vacondio; al 5’, due bellissime parate a terra di Valeriani. Una discesa Maselli-Mistrali-Baruzzi, al 7’, finisce con una parata di Curti a terra dentro la linea ed è seguita da una fuga del velocissimo Chierico al 9’. Ottime occasioni per Maselli; al 10’, a due passi dal goal, è mancata con un tiro troppo debole respinto alla meglio da Curti. Fuga di Benatti: al 13’, l’intervento di Viviano che mette a terra l’ala destra reggiana. Al 15’, fuga e tiro fulmineo di Chierico: respinta di Valeriani e goal di Banchero II da due metri. Il ritmo del gioco rallenta, ma la Reggiana attacca. Tuttavia, un lungo tiro di Avalle da lontano è parato da Valeriani difettosamente, provocando un corner. Subito dopo, al 25’, Maselli centra e Bajardi tira al volo: Curti respinge col pugno e Mistrali riprende di testa, poi spedisce la palla in rete, marcando il pareggio. Al 31’, incidente Banchero-Vannini, terminato come tutti sanno. Attacchi dei grigi interrotti da una azione serrata dei nostri al 41’, finita con un tiro alto di Bottazzi. Al 1’ della ripresa Reggio attacca ma Benatti tira debolmente e al 5’, su identica azione, lo stesso Benatti calcia fuori per fretta. La Reggiana resiste ed attacca fino al 15’, quando i grigi, di comune accordo, di ridanno al gioco scorretto. Al 18’ una azione confusa al centro finisce con un passaggio a Chierico, che si è appostato in netta posizione di offside a due metri dalla rete e non ha difficoltà a segnare. La Reggiana attacca ancora con la forza della disperazione e ottiene un calcio d’angolo al 25’, e al 32’ Bajardi è a terra, caricato da tre avversari contemporaneamente. Ma ormai la Reggiana ha sparato le ultime cartucce e la difesa è ferma. Al 37’ i grigi battono un corner e al 41’ segnano il terzo goal con Banchero I. (Giuseppe Marzi, «Il Mirabello», 8 ottobre 1927) La Reggiana, priva di Mazzoli e Cornetti, ha resistito coraggiosamente nonostante abbia giocato quasi tutta la partita con dieci uomini. L’Alessandria ha svolto un gioco veloce e redditizio, ma non molto tecnico e a volte eccessivamente rude. Il primo tempo si è chiuso alla pari: al 14’ ha segnato Banchero II per l’Alessandria; i reggiani hanno pareggiato al 21’ con Mistrali. Al 30’ Vannini è stato espulso per un alterco con Banchero I. La ripresa ha visto per venti minuti la superiorità d’attacco dei reggiani, e soltanto nella seconda parte del tempo l’Alessandria ha potuto raccogliere la vittoria con due punti segnati da Chierico e da Banchero I. Arbitro Ferro. («Corriere della Sera», 3 ottobre 1927) La seconda fatica del campionato italiano di calcio è stata superata dalla squadra grigia in modo più che brillante. Dopo la vittoria di Vercelli, alcuni sportivi ancora increduli della forza dei grigi volevano attendere una conferma; e la conferma non si è fatta troppo attendere. La squadra alessandrina ha così iniziato clamorosamente il campionato con due vittorie veramente sensazionali. Essa si è subito imposta fra i migliori squadroni aspiranti al girone finale; ha ripreso il cammino vittorioso iniziato nel torneo per la Coppa CONI e marcia a spron battuto verso le più elevate vette del calcio italiano. Onore e vanto di Alessandria! La squadra grigia si è così installata al primo posto della classifica, primato che difenderà con tutte le sue forze, e, senza dubbio, saprà conservarlo. Il cammino da percorrere è duro e faticoso. Dure e faticose erano pure le prime due partite, e l’Alessandria le ha superate con facilità sorprendente; ha imposto la sua classe ed il suo nome, lui vinto e stravinto, ha dettato ovunque quella legge ferrea che la vuole invitta su tutti i campi d’Italia. Colle due recenti consecutive vittorie, la squadra alessandrina ha stabilito un nuovo record nella sua carriera sportiva. Non si è infatti mai riscontrato, nei precedenti campionati, che l’Alessandria abbia riportate vittorie così clamorose. Solo nell’annata 1923-24 ha conquistato quattro vittorie su campi avversari, ma contro squadre in quell’epoca appena mediocri (Casale, Novara, Sampierdarenese, Virtus) e classificandosi infine al quinto posto dietro le squadre di Genova, Padova, Internazionale e Livorno. Le due recenti vittorie (quella di Vercelli in speciale modo) segnano quindi per l’Alessandria una nuova vita: una vita colma di soddisfazioni morali e materiali, di orgoglio, di passione viva e sana che fa dimenticare le poco felici prove di due anni fa e rivivere la sfrenata passione vissuta nella annata in cui l’Alessandria riusciva a classificarsi finalista. In soli quindici giorni, nella falange degli sportivi alessandrini è ritornata la più serena, completa fiducia nella squadra grigia. Le due vittorie hanno infuso nel pubblico una nuova passione viva di emozioni, un senso di amore e di orgoglio mai raggiunti finora. Con un morale così elevato, non v’è dubbio che la squadra grigia saprà conquistare nuove brillanti vittorie che la riporteranno su quella vetta dalla quale da alcuni anni era precipitata, ed alla quale ora tende con tutte le sue forze. (Teresio Pelizza, «Il Piccolo», 8 ottobre 1927) RISULTATI: Brescia-Genoa 0-1 Lazio-Padova 0-3 Milan-Napoli 5-1 Torino-Cremonese 2-2 Riposa: Pro Vercelli CLASSIFICA: Alessandria, Genoa 4; Cremonese, Padova 3; Milan, Napoli 2; Brescia, Torino 1; Pro Vercelli, Lazio, Reggiana 0. *una gara in meno Il punto sul campionato Anche la seconda giornata del campionato ci porta qualche risultato inatteso. Specialmente notevole è il match nullo che l'U.S.Cremonese ha saputo strappare a Torino sul campo dei campioni d'Italia. Nel girone A, un undici che promette bene è quello dell'Alessandria che e riuscito a raccogliere quattro punti vincendo due incontri su terreni avversari. Il Genoa ha potuto superare il difficile ostacolo bresciano, confermando la sua attuale attuale efficienza. Una vittoria che per il punteggio non era del tutto prevista e quella del Padova che contro la Lazio, a Roma, ha vinto con tre punti di scarto. Il Napoli a Milano, dopo una brillante difesa nel primo tempo, ha ceduto nella ripresa. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone A

Reggiana AC - Alessandria US 1 - 3 (1 - 1)

RETI:

22. Mistrali T. [Re] 14. Cattaneo R.[A], 65. Chierico C.[A], 87. Banchero (II) E.[A]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Avalle Edoardo, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Banchero (II) Ettore, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

REGGIANA: Valeriani (I) Archimede; Vannini, Vacondio; Bottazzi, Casanova, Bezzecchi; Benatti, Bajardi (II) Alfredo, Mistrali, Baruzzi, Maselli. All: Zsigsmond Vilmos.

Arbitro: Ferro Camillo (Milano)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone A

Reggiana AC - Alessandria US 1 - 3 (1 - 1)

RETI:

22. Mistrali T. [Re] 14. Cattaneo R.[A], 65. Chierico C.[A], 87. Banchero (II) E.[A]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Avalle Edoardo, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Banchero (II) Ettore, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo AngeloAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

REGGIANA: Valeriani (I) Archimede; Vannini, Vacondio; Bottazzi, Casanova, Bezzecchi; Benatti, Bajardi (II) Alfredo, Mistrali, Baruzzi, Maselli. All: Zsigsmond Vilmos.

Arbitro: Ferro Camillo (Milano)

Note

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Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Avalle Edoardo, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Banchero (II) Ettore, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo