Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1992/1993
Serie C1
13-12-1992 - Giornata: 15 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Vicenza Calcio 1902 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 79. Serioli G.[A]

Alessandria Calcio US Battistini Graziano, Bertotto Valerio, Maddè Emiliano, Zanuttig Andrea, Siroti Paolo, Tonini Devis, Perugi Paolo [84. Bonadei Fabio], Sabato Antonio, Serioli Gianfranco, Didonè Oreste [67. Banchelli Giacomo], Avallone Salvatore A disp.:(P) D'Amico Alessandro, Maurino Romano, Mezzetti Lorenzo All.: Mazzola Ferruccio

Formazione avversaria
VICENZA CALCIO 1902: Sterchele, Di Carlo, D'Ignazio, Valoti, Frascella, Lopez, Civeriati, Berretta, Gasparini, Viviani, Briaschi [88. Cecchini]. A disp: Bellato, Ferrarese, Mastrantonio, Lemme All.: Ulivieri Renzo

Arbitro: De Prisco (Nocera Inferiore)
Note
Ammoniti: Serioli [A]; Siroti [A]; Sabato [A]; berretta [V]; Gasparini [V] Angoli: 4-4 Spettatori: 3.000 circa (2.234 paganti) per un incasso di 39.270.000 lire Giornata di nebbia, con visibilità nel finale al limite del regolamento Inizio gara ore 14.30

Commento
I grigi con Serioli superano l'ambizioso Vicenza e si riappacificano con i loro tifosi: 1-0 ALESSANDRIA, IL GOL SCACCIA POLEMICHE Quattro ex giocatori rivendicano premi non pagati Grigi ammazzagrandi. Dopo l'Empoli è la volta del Vicenza a uscire sconfitto (1-0) dal «Moccagatta». Il gol arriva nel finale, per merito di Serioli, in un momento in cui le squadre sembrano paghe, dopo un primo tempo vivace e maschio. La nebbia è scesa da una ventina di minuti, la visibilità è al limite della regolarità. Il successo premia la maggiore intraprendenza degli uomini di Mazzola e cancella le polemiche con i tifosi. Determinante a centrocampo l'apporto del nuovo acquisto Avallone. Il giovane incontrista si muove con grande disinvoltura, offre ottime palle ai compagni. Al suo fianco un inesauribile Zanuttig, che tiene il campo anche quando la squadra comincia ad essere affaticata: si propone sovente sulle fasce e proprio dal suo piede viene la palla del successo. È l'80' quando il direttore di gara fischia una punizione sulla trequarti sinistra a favore dei grigi. Batte il friulano, la palla spiove in area e tra un nugolo di giocatori svetta Serioli che mette in rete. Dalla tribuna si sentono soltanto le urla del pubblico della curva. La gente si domanda: ma chi ha segnato? Il dubbio resta fino al termine dell'incontro, quando sono gli stessi protagonisti a raccontare come sono andate le cose. Se Avallone è stato una spina nel fianco per la mediana vicentina, anche tutto il reparto difensivo si è comportato egregiamente. Ottima la marcatura riservata da Bertotto a Briaschi, altrettanto soffocante quella di Siroti sull'altra punta Gasparini. Preciso anche all'occorrenza Tonini che si sta dimostrando un buon libero. Ma la mossa azzeccata è venuta dalla panchina: al 67' Mazzola toglie Didonè (il fantasista è stato ancora una volta deludente) e inserisce Banchelli. Nella fase centrale della ripresa la presenza sempre più arretrata di Didonè consente al Vicenza di avanzare il baricentro. Per un quarto d'ora sono i veneti a comandare il centrocampo. La presenza di Banchelli nella metà campo avversaria, preclude gli sganciamenti dei difensori centrali avversari. Qualche spicciolo di cronaca. Al 6' Avallone si libera bene di un paio di avversari, serve per l'accorrente Maddè che dal limite crossa per Serioli. Il centravanti di testa mette fuori d'un soffio. Passa un minuto e i grigi hanno ancora l'opportunità per passare in vantaggio: Maddè crossa al centro per Serioli che colpisce al volo: palla ancora fuori. Al 19' gran tiro di Valori che Battistini respinge. Al 36' Serioli s'invola sulla destra, serve Zanuttig che vede il portiere fuori dei pali: calcia di piatto ma è bravo Sterchele in corsa a mettere in angolo. Nella ripresa il ritmo cala. Nei primi minuti è il Vicenza a rendersi pericoloso. Civeriati batte una punizione ad effetto, ma Battistini non si fa sorprendere. Al 61' Briaschi, servito da Di Carlo, mette fuori di poco. Al 76' Banchelli va vicino al gol: su angolo il toscano colpisce di testa; è bravo il portiere a mettere fuori. E' il preludio al gol che arriva 4 minuti dopo. Dal campo di gioco al pretore del lavoro. È delle ultime ore la notizia che quattro ex calciatori grigi, Mazzeo, Mazzeni, Bencina e Mariani, hanno citato in giudizio l'U.S. Alessandria per premi (varianti dagli 11 ai 41 milioni) non corrisposti nella stagione 90/91 in occasione della promozione in CI. Giovedì prossimo il primo dibattimento: in discussione il caso Bencina. (La Stampa - Ed. Sport - Piero Abrate) UN GOL NELLA NEBBIA E IL VICENZA CADE Il colpaccio dei grigi Mazzola insiste e un guizzo di Serioli lo premia Non l’ha visto praticamente nessuno il gol che ha dato all’ Alessandria il successo forse più importante della stagione. Ma fino a quando si è potuto giocare al calcio si è vista, nitidamente, un’Alessandria che a più riprese ha fatto le veci del Vicenza. Nel senso che ha costruito qualche azione apprezzabile e creato occasioni da gol, poi fallite da Serioli. Ferruccio Mazzola ha ripetuto la formazione modulo - Como, con un centrocampo munitissimo (fondamentali le marcature di Maddè su Valoti e di Zanuttig, che ha giocato febbricitante, su Civeriati) e una prima linea ad una punta e mezza: affiancato a Serioli un Didonè come al solito a corrente alternata: si avventano sulla palla Serioli e Banchelli ma è il centravanti, di testa, ad imprimere la deviazione vincente. Un rabbuiato Ulivieri contesta: punizione indiretta - pare abbia detto - che nessuno ha toccato. Quella rete non sarebbe stata valida. Sta di fatto che quel gol - fantasma. firmato dall’alessandrino “Dedico questa vittoria al nostro direttore generale - dirà - che qualcuno l'altra domenica ha ignobilmente attaccato”. Certo che fino a quando si è potuto vedere del calcio vero, nel primo tempo, quando splendeva addirittura il sole, è stata l’Alessandria di Mazzola a fare gioco. E sintomatico il fatto – spiega il tecnico dei grigi - che quando sono calate le marcature a centrocampo, abbiamo iniziato a correre dei rischi. Il gol, comunque, premia la nostra prestazione del primo tempo”. Un gol che pochi hanno visto e che Mazzola II ricostruisce in forse più in forma, permette ai grigi di agguantare un successo importantissimo e di ridimensionare un Vicenza apparso l’altro ieri troppo rinunciatario e fragile in attacco per poter puntare in alto. Contestazione? Se non spenta, perlomeno accantonata. È il presidente Vitale, comunque, a tenerla sempre viva: ranno al suo allenatore di citarle a legittimazione di un successo ad un certo punto inaspettato. Capitano sui piedi di Serioli le migliori occasioni della partita. Al 6’ il centravanti gira di testa, ad una spanna dal palo, un cross di Maddè servito dal neo acquisto Avallone; un minuto dopo l’attaccante dei grigi si ripete di piatto, su invito basso ancora di Maddè e spedisce fuori. Il Vicenza si fa vivo al 20’ con un gran tiro di Valoti che Battistini devia a fatica. Nella ripresa, la nebbia e il guizzo decisivo di Serioli. C’è stato posto anche per una quindicina di minuti di partita a beneficio degli spettatori sugli spalti. E in quei momenti era venuto fuori, tra qualche sbadiglio, anche il Vicenza. Due sole volte: con una punizione di Civeriati deviata da Battistini e con una botta bassa di Viviani, dopo una fuga solitaria, che provoca una mischia. Prima che sbucasse fuori la testa miracolata di Gianfranco Serioli si era anche “intuito” un colpo di testa di Banchelli (almeno così dicono quelli che si trovavano a bordo campo) che Sterchele aveva alzato sopra la traversa. Ma, episodi a parte, è stata proprio la disposizione tattica dei grigi a risultare vincente. Mazzola ha insistito con Bertotto e Siroti sulle due punte del Vicenza, Briaschi e Gasparini e ha lanciato subito tra gli undici il pupillo Avallone, che si è messo in mostra nei primi minuti con alcune buone giocate per poi calare, come prevedibile, alla distanza. Nel complesso, una squadra, quella grigia logica e motivata. La stessa che, squalifica di Sabato permettendo, Mazzola potrebbe confermare anche domenica prossima ad Arezzo. “Sto notando dei progressi - ha d’altra parte osservato il mister - che sono assai più confortanti dei risultati che otteniamo Arezzo? Si, può diventare un avversario ostico. Noi però non dobbiamo illuderci per questo successo, si deve andare avanti così”. Intanto la classifica toma ad accorciarsi. Spicca, tra i risultati delle squadre che interessano all’Alessandria, il due a zero della Pro Sesto in casa del Chievo Verona. Ma anche Carrarese e Palazzolo ottengono due punti importanti a spese della Samb e della Massese. L’Arezzo, ultimo in classifica e sempre più arrabbiato, cade al “Picco” di La Spezia e da oggi si prepara ad affrontare un’Alessandria sempre zoppicante in trasferta. A parte la febbre di Zanuttig (che domenica, a fine gara, accusava una temperatura corporea di 39 gradi) c’è qualche acciacco per Siroti, che lamenta una caviglia in disordine per via dell’estenuante corpo a corpo con il vivace Gasparini. Si ha comunque l’impressione che quella che ha beffato il Vicenza sia la formazione in cui crede Mazzola. Squadra corta e umilmente messa in campo. Che, vista l’aria che tira nel girone nordista della C1, ha davvero la possibilità di risalire. A patto che giochi con la grinta da ammazza - grandi anche con le avversarie dirette per la salvezza. Mister Ferruccio non ama i proclami e guarda avanti. Contano lo spinto e il modo di applicare gli schemi. La difesa di domenica sarà riconfermata in blocco ad Arezzo, dove potrebbe essere importante, a gara iniziata, l’innesto di Giacomo Banchelli. L’altro ieri, la presenza in campo del giovane toscano ha costretto il Vicenza ad arretrare il baricentro del gioco e a finire di farsi chiudere nella metà campo difensiva. L’effetto - sorpresa potrebbe risultare determinante anche in trasferta. Sarebbe la prima volta. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) ALESSANDRIA-VICENZA 1-0 Gol? Forse, chissà. A 6' dalla fine il tabellone si illumina: 1-0 il risultato, il gol c’è, non c’è dubbio, invisibile agli occhi dei presenti la rete ed il marcatore. Il Moccagatta è avvolto dall’inizio del secondo tempo da una foschia densa, 40’ ai limiti del regolamento. La zampata dell’orso grigio non l’abbiamo vista neppure noi ed è giusto descrivere l'azione come è stata raccontata dall’allenatore Mazzola: punizione indiretta di Zanuttig, Serioli e Banchelli svettano di testa nella nebbia contrastati da Lopez e Di Carlo, Serioli salta più in alto di tutti, spizzica la palla di testa ed insacca: immobile il portiere biancorosso, breve e vivace contestazione dei giocatori del Vicenza secondo i quali il pallone non sarebbe stato toccato da nessuno oltre a Zanuttig, quindi gol non valido. La differenza di valori in campo è venuta fuori solamente alla distanza, quando il pressing dei centrocampisti grigi sugli avversari di reparto è venuto meno con il calare della condizione atletica. Fino ad allora il carattere, la grinta, la volontà dei grigi era riuscita a tamponare le falle che si aprivano ogni volta che gli uomini di Ulivieri superavano in massa la metà campo. Ma non è bastato. Un cenno a parte merita la partita nella partita giocata da Salvatore Avallone, 23enne esordiente in questa stagione, tornato al calcio dopo 10 mesi per colpa di un cuore matto. Cuore che al Moccagatta ha permesso all'ex centrocampista del Casale e prima ancora della Juventus di Zoff di mettere in mostra le sue doti. (La Gazzetta dello Sport - Francesco Bramardo) RISULTATI: Carrarese - Sambenedettese 1-0 Chievo - Pro Sesto 0-2 Como - Ravenna 1-1 Empoli - Triestina 1-0 Palazzolo - Massese 2-1 Siena - Carpi 0-0 Spezia - Arezzo 2-0 Vis Pesaro - Leffe 0-0 CLASSIFICA: Empoli p.23; Triestina 20; Ravenna, Chievo, Vicenza 19; Sambenedettese 16; Como, Pro Sesto, Carpi, Spezia 15; Leffe, Siena, Carrarese 13; Vis Pesaro, Alessandria, Massese, Palazzolo 11; Arezzo 8 MARCATORI: 8 RETI Cappellini (Como); 7 RETI Gori (Chievo), Protti (Empoli, 5 con il Carpi), Murgita (Massese), Fiorio (Ravenna); 6 RETI Curti (chievo), Porfido (Pro Sesto), Labardi (Triestina) Il punto sul campionato Nemmeno la Triestina riesce a fermare !'Empoli. Pensate: l’unica sconfitta della capolista è giunta ad Alessandria e ieri, sullo stesso campo, ci ha lasciato le penne anche il Vicenza in una sconfitta veramente pesante per la squadra di Ulivieri. Cosi i ragazzini terribili di Walter Nicoletti hanno fatto fuori un’altra rivale e adesso si preparano ad affrontare un altro difficile esame a Ravenna, proprio in quella Romagna tanto cara al tecnico toscano. Ora però l’Empoli ha un vantaggio tale da potersi permettere di non dover scendere in campo con l'assillo di dover vincere sempre, come invece devono fare assolutamente i suoi inseguitori. Se quindi la verve dei baby azzurri è stata determinante per andare in fuga con ben 23 punti, adesso serve l’acume e l’esperienza dei «vecchietti», da Spalletti in giù. Ma Nicoletti dorme tranquillo. (La Gazzetta dello Sport)