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La stagione che vede l'Alessandria ritornare in serie C1 dopo due anni, è un'annata da dimenticare che parte male e finisce peggio. Dopo il licenziamento del mister della promozione, già nel ritiro pre-campionato, il destino dei Grigi è praticamente segnato. La confusione che regna in società, complice una visione tecnica e di mercato non certo chiara, scatena la tifoseria già alla prima di campionato quando al Moccagatta, ironia della sorte, arriva il Livorno - altro sodalizio dei patron - che maltratta Zirafa e i suoi e dice di che pasta è fatta la squadra di Pruzzo, allenatore subentrato a Maselli. Anche il momentaneo allontanamento del tecnico, sostituito per alcune domeniche da Sergio Rossetti, allenatore delle giovanili, non sortisce gli effetti sperati. Penultima all'andata e al ritorno, l'Alessandria retrocede da ultima, umiliazione accompagnata da tutti, o quasi, i primati negativi del girone. 33 tesserati, un deferimento agli Spinelli per la non edificante questione della proprietà di due società miltanti nello stesso raggruppamento, l'invito della tifoseria rivolto ai giocatori perchè non indossino il grigio sono le perle di questa stagione fotografata da un inequivocabile striscione esposto nella Nord: ULTIMISSIMI.