Scegli

La politica calcistica di Bruno Cavallo è per nulla gradita. I tifosi lo contestano e ne chiedono l'allontanamento, ma il Commenda di Piepasso non si scompone e procede sulla sua strada. Anzi per gestire ancor meglio le sue "scommesse" si affida a Guido Capello un tecnico impegnato da sempre a livello di settore giovanile a cui affida i giovani rimasti dalla stagione precedente più altri volti nuovi e sconosciuti arrivati in estate. Citiamo il centravanti Picco e il difensore Gardiman. Sul campo l'esperienza di qualche anziano però serve e così Cavallo pesca tra mezzi ex-calciatori che sperano di racimolare ancora qualche ingaggio prima di chiudere la carriera. Citiamo l'ala Calisti, il mediano Ferrari, la punta Pandolfi e il terzino alessandrino di nascita Natalino Fossati. Tutti elementi tecnicamente validi ma ormai sul viale del tramonto. I loro ingaggi sono bassi, si spera però in un ritrovato entusiasmo. Il lavoro di mister Capello paga mentre la lungimiranza e l'occhio di Bruno Cavallo paiono essere vincenti. A nove giornate dal termine la squadra arriva addirittura a sfiorare il vertice della classifica!! I tifosi paiono riconciliarsi con l'imprenditore astigiano, ma improvvisamente il giocattolo si rompe. C'è chi sostiene che a romperlo sia stato lo stesso presidente che per non salire in Serie B dove avrebbe sofferto ben più importanti impegni finanziari, avrebbe preferito perdere sette volte e pareggiarne due nelle ultime nove partite di campionato. Nulla è certo, ma il dubbio su come siano andate realmente le cose rimane.