Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2006/2007
C. It. Serie D
27-09-2006 - Giornata: 1 - Casale Monferrato - Natale Palli
Secondo Turno


Casale Calcio AS - Alessandria US 1912 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 26. rig. Spinelli [Ca] , 59. La Tartara [Ca] 44. rig. Lorieri F.[A]

Alessandria US 1912 Campana Emiliano, Grillo Antonio [88. Marcat Christian], Rodighiero Gabriele, Cesari Damiano, Ponte Giulio [61. Giurato Gianluca], Kyeremateng Basty, Friso Vincenzo [68. Viscomi Damiano], Aliotta Fabiano, Taormina Giovanni, Montante Marco, Lorieri Fabio A disp.:(P) Binello Gianluca, Boyomo Landry Merlin, Ragnoli Maurizio, Todesco Luca All.: Tufano Felice

Formazione avversaria
CASALE CALCIO AS: Fusetto, Lanciato, Lerda Alessandro, Ianni [70. Panzanaro], Ebagua, Basile, Latartara, Tondi, Maniero, Spinelli [46. Coletto], Rotundo [79. Zampella]. A disp.: Pettinari, Cusano, Costa, Spinaci. All.: Lerda Franco

Arbitro: Fiamingo Alfredo (Pisa) [Disposti, Mascheri]
Note
Espulsi: 44. Ebagua [C], 64. Lorieri [A], 74. Lerda A. [C]. Ammoniti: Friso [A], Campana [A],Grillo [A], Basile [C], Panzanaro [C] Angoli: 7-4. Recuperi: 3.+ 5. Spettatori: 400 Giornata soleggiata, terreno in ottime condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
GRIGI SOLO PER MEZZORA. POI COMANDA IL CASALE Due rigori, tre espulsioni, un palo, una traversa e una deviazione - di Rodighiero – influente sul gol che consegna la vittoria al Casale. Non che ci fossero dubbi in proposito, nonostante qualche assenza da una parte e dall’altra: in Coppa Italia è stato derby vero e il risultato premia la squadra migliore, quella che fa girare palla e ragiona, quella che ha un regista vero, La Tartara, quella che riesce a cambiare il ritmo a piacere e subisce poco anche nei molti minuti di inferiorità numerica. Un atteggiamento che aumenta il divario tra nerostellati e grigi, perché gli ospiti sono impacciati, Lorieri manifesta un nervosismo eccessivo e ingiustificato, in mezzo al campo la coppia Friso – Aliotta perde il duello con quell'asse Tondi – La Tartara che è l'ossatura e la mente di tutta la manovra casalese. Non c'è supremazia totale, su questo aspetto ha ragione Felice Tufano, tecnico dei grigi, quando sostiene che Fusetto, nei 90’, è chiamato in causa più volte, e con più rischi, rispetto a Campana. Ma non è certo la mera somma delle occasioni create a determinare il verdetto, perché le partite si costruiscono e si vincono giocando diversamente: l'Alessandria, per ammissione anche del suo allenatore, «fa l'Alessandria» - o, almeno, dà l'impressione di provarci – solo per una mezzora scarsa, in avvio, fino al vantaggio dei padroni di casa, poi consegna la gara a chi sa interpretarla, gli uomini di Lerda. La svolta è il primo rigore, al 27': una palla vagante nella trequarti alessandrina, Tondi ci crede e la rimette in mezzo, Grillo azzarda un appoggio corto, Maniero si inserisce e finta il tiro, Campana si tuffa sui piedi e l'esterno vola. «Non l’ha neppure toccato: è andato sul pallone, il giocatore era già in volo», chiosa Tufano. L’impressione è questa, anche dagli spalti, ma resta una leggerezza difensiva pesante. Dal dischetto Spinelli non sbaglia, quattro minuti dopo il Casale prova a legittimare e Campana si salva in due tempi sulla punizione centrale, da 30 metri, di La Tartara. Quasi allo scadere, però, ci pensa Ebagua a rimettere i grigi in partita: mentre Fusetto fa ripartire l'azione per i suoi, il nigeriano sferra una gomitata in faccia a Cesari, che l'assistente vede e segnala all'arbitro. Rosso al difensore e rigore, Lorieri spiazza l'estremo difensore. Con l'uomo in più, l'Alessandria potrebbe cambiare le regole del gioco fino a quel momento comandato dal Casale, ma non lo fa, a parte una sgroppata, al 10' della ripresa, di Kyeremateng, che tira una prima volta e Fusetto ribatte corto, riprende e colpisce il palo. Solo una fiammata, al quarto d'ora un altro regalo grigio: la difesa non sale, a sinistra c'è il vuoto, Rodighiero sbaglia il movimento tenendo in gioco gli avversari e poi corregge di testa il sinistro tagliato di La Tartara, palla a scendere che s'infila nell'angolino alto, beffando Campana. La reazione dell’Alessandria è ancora più disordinata e confusa. Anche con i nervi a fior di pelle e la gomitata di Lorieri a Coletto, al 19', ristabilisce la parità in campo. Solo per 10', al 29' Lerda atterra Kyeremateng lanciato a rete in uno dei rari contropiedi e il Casale resta in nove. Ma resiste, rischiando solo sullo show personale di Montante al 31', che semina un paio di avversari, entra in area, ma centra la traversa da distanza ravvicinata. Troppo poco, finisce con i nerostellati che saltano sotto la curva e con i tifosi grigi che contestano il presidente Bianchi. E con l’Alessandria che l’11 ospiterà il Canelli, tre giorni dopo la stessa sfida, ma a campi invertiti, in campionato. Sala stampa: «Dobbiamo incominciare a fare l’Alessandria», sbotta Tufano dopo un derby perso male, perché non è la somma delle occasioni create a stabilire chi merita i tre punti e chi no. Già, ma come fanno i grigi a diventare i veri grigi? Quesito che, dopo Casale, non è solo pressante. È allarmante. Perché al ‘Palli’ la differenza l’ha fatta l’essere squadra, una identità che i grigi hanno perso. Nascondendosi dietro giustificazioni diverse: con la Castellettese il black out, era stato detto, era l’effetto della troppa tensione e pressione, handicap non ammissibili per chi si candida per un campionato di vertice non può avere questi limiti. Contro il Sestri, colpe scaricate sul sintetico, ma su quello stesso fondo il Savona ha battuto la Lavagnese. A Casale l’involuzione più grave: perdere così male al ‘Palli’, non tanto nel punteggio ma nel modo, è inaccettabile. E mette a nudo carenze che non sono solo la punta in più: serve, ma non basta. Prima si spieghi se il nervoso di Lorieri è sintomo di voglia di cambiare aria, se Binello prenderà in considerazione la proposta di fare il ‘terzo’ a Mantova, se la febbre a Marantino manda in tilt gli schemi, perché non c’è l’alternativa a destra, se Marcat e Boyomo hanno le valigie pronte. ‘I giocatori ci sono’, sottolinea Bianchi in una intervista radiofonica, che suona come una chiamata sul banco degli imputati di chi ha il compito di mettere in campo questi giocatori. Scena da un film già visto. E l’Alessandria non può essere una“seconda visione” (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Reduce dall’importante successo in campionato sul Canavese ed in vista del bigmatch casalingo di domenica prossima contro il Savona - squadra con la quale divide il primato in classifica a punteggio pieno dopo due giornate - il Casale di mister Franco Lerda mercoledì si è aggiudicato con pieno merito il derby di Coppa Italia contro l’Alessandria (la vittoria più attesa), incontro disputato anch’esso fra le mura amiche. Tre partite ufficiali dei nerostellati in soli sette giorni, tutte al Natal Palli! Non capita spesso e finora il divertimento non è certo mancato. Per continuare sulla strada intrapresa bisognerà far leva sul crescente entusiasmo, senza però montarsi la testa. Quello con il Savona è il classico incontro che, in caso venga affrontato con troppa sicurezza nei propri mezzi, rischia di trasformarsi in una doccia gelida. Occorrerà quindi mantenere alta la tensione, con la consapevolezza che le possibilità per fare bene ci sono tutte. La cronaca. La sfida contro i grigi mancava da ben quattordici anni ed il match ha riservato colpi di scena a ripetizione. Casale schierato come contro il Canavese, con quattro difensori, un centrocampista davanti alla difesa (Latartara), due interni a sostegno e tre giocatori d’attacco, ovvero una punta centrale e due esterni (Spinelli, Maniero ed il giovane Rotundo, alternatisi nelle tre posizioni offensive nel corso del primo tempo). Dopo qualche bella giocata in avvio di gara da parte del bomber grigio Lorieri, al 29’ giunge il vantaggio nerostellato: Spinelli trasforma un calcio di rigore assegnato per fallo del portiere Campana su Maniero, abile ad inserirsi su un retropassaggio errato di Grillo ed a conquistare con mestiere la massima punizione (1-0). Con il passare dei minuti sale in cattedra Latartara, splendido in particolare in un paio di giocate a centrocampo e nelle conclusioni dalla distanza, ma al 44’ è ancora Lorieri a liberarsi di tre uomini e ad essere steso al limite dell’area. Dagli sviluppi del calcio piazzato nasce un corner, sulla respinta del quale Ebagua commette un’ingenuità clamorosa. Il nigeriano, mentre il pallone viene riconquistato dai suoi compagni, pensa bene di colpire al volto l’esperto Cesari nella propria area. Espulsione e calcio di rigore contro. Multa in arrivo. Dagli undici metri tiro di Lorieri e palla in rete (1-1). Al rientro dagli spogliatoi non c’è più Spinelli, al suo posto Coletto (con Ianni a sinistra). L’intento è quello di puntellare la difesa e la mossa di Lerda ha buon esito. L’Alessandria non sfrutta il momento favorevole e, a parte uno spunto del ghanese Kyeremateng al 53’ - Fusetto si salva con l’aiuto del palo - non combina granché. Latartara è ispirato e ci prova su punizione da trenta metri, con Campana che mette in angolo. Dalla bandierina batte lo stesso Latartara, scambio con Tondi e tiro di destro, dal vertice dell’area. La sfera, complice una deviazione di Rodighiero, si infila sotto la traversa (2-1). Al 64’ saltano i nervi a Lorieri che si fa cacciare per una gomitata a Coletto, ma la parità numerica resiste soltanto nove minuti, poiché al 73’ Alessandro Lerda strattona per la maglia Kyeremateng lanciato a rete e prende anch’egli la via degli spogliatoi anticipatamente. Tondi copre l’out sinistro, mentre Panzanaro, entrato da qualche minuto, va al centro della difesa. Poi entra Zampella e la gara si chiude con il Casale schierato con un 4-3-1, con Tondi a centrocampo. Al 78’ Montante si libera in area, ma il suo tiro colpisce la traversa, mentre allo scadere ci prova Aliotta, ma la sua conclusione non è troppo insidiosa. Il Casale, pur in nove, chiude senza reale affanno e questa, al tirar delle somme, è la miglior dimostrazione di compattezza della squadra. (Il Monferrato - Gianluca Marchese) Il Casale conferma il momento magico e mette alle corde in Coppa un'Alessandria che palesa non pochi problemi di gioco e carattere. Finisce 2-1 e i nerostellati incamerano tre punti nel gironcino che comprende anche il Canelli. Eppure, in avvio i grigi sembrano ben disposti: all'8' numero di Lorieri che nasconde la palla a Ebagua e poi taglia per Montante, anticipato di un soffio da Fusetto. Al 12' Spinelli difende bene una palla sulla fascia e serve l'accorrente Lanciato che centra in mezzo, ma Tondi non trova la deviazione aera. Su ribaltamento di fronte ancora Lorieri in evidenza: si beve Lanciato e mette basso in mezzo, Ebagua spazza in angolo. Casale vicino al vantaggio al 26' con un gran destro da trenta metri di Latartara che sfiora l'incrocio. E' il prologo al vantaggio: Tondi, fra i migliori in campo, recupera una palla vagante e taglia in mezzo per Maniero che si getta sulla palla come un falco, ma Campana in uscita lo tocca mandandolo a terra. Non ha esitazioni l’arbitro a indicare il dischetto. Calcia Spinelli che infila di potenza nell'angolo destro, rendendo vano il gran tuffo di Campana. Il Casale ci crede e continua a spingere. Al 35' Latartara costringe il portiere alessandrino a una parata in due tempi con una punizione dalla lunga distanza. Al 37' ci prova Rotundo con un sinistro a girare che costringe Campana in angolo. I grigi, richiamati da Tufano, chiudono in attacco e trovano pareggio e vantaggio numerico. Ebagua colpisce a palla lontana in area Cesari, giusta espulsione e rigore. Calcia Lorieri che spiazza Fusetto. La ripresa si apre con il Casale «blindato»: fuori Spinelli e dentro Coletto. I grigi faticano a spingere e i locali si affidano alle ripartenze di Lartartara e Tondi. Al 55' grigi vicini al raddoppio. Kieremateng sfrutta un'incertezza difensiva e calcia dall'area piccola: Fusetto che respinge sul palo, poi Ianni spazza. Al 58' Latartara dà un saggio di balistica calciando da 30 metri e costringendo Campana al colpo di reni per deviare. Su azione d'angolo duettano Tondi e Latartara, il regista carica il destro e la deviazione di Rodighiero fa infilare la sfera nell'angolo destro. Per qualche istante, si torna poi in parità numerica. Lorieri colpisce in mischia Coletto e si vede sventolare sotto il naso il cartellino rosso. Passano otto minuti e tocca a Lerda raggiungre anzitempo gli spogliatoi. Si fa scavalcare da Kyeremateng e non può far altro che aggrapparsi alla maglietta. L'Alessandria prende fiducia e al 77' Montante semina mezza difesa poi dall'area piccola calcia a botta sicura, ma centra la traversa. I neri si affidano al gioco di rimessa e ai calci piazzati del solito Latartara che all'85 costringe Campana alla gran parata calciando quasi dalla bandierina dell'angolo. Alla fine è festa per i nerostellati, mentre i tifosi grigi iniziano a contestare squadra e dirigenza. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) CLASSIFICA: Casale p.3, Alessandria, Canelli 0.

Secondo Turno

Casale Calcio AS - Alessandria US 1912 2 - 1 (1 - 1)

RETI:

26. rig. Spinelli [Ca] , 59. La Tartara [Ca] 44. rig. Lorieri F.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

CASALE CALCIO AS: Fusetto, Lanciato, Lerda Alessandro, Ianni [70. Panzanaro], Ebagua, Basile, Latartara, Tondi, Maniero, Spinelli [46. Coletto], Rotundo [79. Zampella]. A disp.: Pettinari, Cusano, Costa, Spinaci. All.: Lerda Franco

Arbitro: Fiamingo Alfredo (Pisa) [Disposti, Mascheri]

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