Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
23-05-2018 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Playoff


Alessandria US 1912 - FeralpiSalò 1 - 3 (0 - 2)
RETI: 55. Sestu A.[A] 16. Raffaello D. [Fe] , 43. Guerra S. [Fe] , 73. Ferretti A. [Fe]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran, Piccolo Felice, Blanchard Leonardo [79. Chinellato Matteo], Barlocco Luca [70. Sciacca Giacomo], Gatto Emanuele, Gazzi Alessandro [46. Bellazzini Tommaso], Nicco Gianluca, Sestu Alessio [72. Fischnaller Manuel], Marconi Michele, González Pablo Andrés A disp.:Ahmed-Kadi Sofiane, Fissore Matteo, Gjura Kleto, Lovric Dragan, (P) Pop Ionut Alin, (P) Ragni Riccardo, Ranieri Roberto, Usel Xavier All.: Marcolini Michele

Formazione avversaria
FERALPISALO’: Livieri, Tantardini, Ranellucci, Marchi Paolo, Vitofrancesco [53. Martin], Raffaello [70. Rocca], Staiti, Magnino, Parodi, Ferretti, Guerra [86. Voltan]. A disp.: Arrighi, Capodaglio, Gamarra, Bagadur, Turano, Emerson, Loi, Ponce. All.: Toscano Domenico.

Arbitro: Capone Andrea (Palermo) [Pacifico, D'Alia; IV: Nicoletti]
Note
Ammoniti: 18. Tantardini [F], 59. Nicco [A], 60. Guerra [F], 61. Martin [F] Angoli: 5-1. Recuperi: 1. + 5. Spettatori: 3.545 paganti. Serata piacevole; terreno in ottime condizioni Inizio gara ore 20,30 QUALIFICATO: FeralpiSalò

Commento
LA FERALPI SBANCA IL MOCCAGATTA. GRIGI FUORI Dopo il vantaggio ospite la squadra esce dal campo. E regala anche i gol La corsa dell'Alessandria si ferma al primo ostacolo. Ai quarti va la squadra che gioca meglio gara2. Va avanti con merito, convinta di vincere fin dall'inizio, e la convinzione fa tanto. Come fa la scelta, non si sa quanto consapevole, di gestire, che proprio non appartiene all'Alessandria. I Grigi pagano, con gli interessi, i due gol subiti nel finale della gara di andata. Leggerezze inaccettabili da giocatori esperti come Blanchard e Piccolo, un ritmo almeno la metà degli ospiti.Due squadre che viaggiano a velocità diverse, una, la Feralpi, almeno il doppio dei Grigi. Aggiungendo regali come il terzo gol, il verdetto diventa quasi inevitabile. Così è stato. Per l'Alessandria l'obbligo di prendere il buono dei sei mesi di gestione Marcolini per rifondare. Ripartendo ancora una volta dalla C LE SQUADRE. Alessandria con un cambio obbligato, Blanchard per Giosa, e un ritorno gradito in mezzo, Gazzi. Si parte con Gonzalez a destra e Sestu a sinistra, con facoltà di scambiarsi. Nella FeralpiSalò l'unica novità è, anche questa, forzata: in attacco Ferretti per Mattia Marchi squalificato LA PARTITA. Ritmo subito altissimo, l'Alessandria prova un paio di ripartenze, orchestrate da Sestu e Gonzalez, ma senza esito. E al 16' una coltellata per i 3500 del Moccagatta: Guerra, con un movimento, apre la difesa, che si ritrova spiazzata, e Raffaello può infilare Vannucchi (16'). Adesso la gara è in salita anche perché i bresciani, come molte formazioni con il 3-5-2, sfruttano l'ampiezza del campo per il loro giro palla, molto difficile da interrompere. O, almeno, i Grigi che dimostrano di sentire la tensione della gara. Sono, soprattutto, Parodi e Ferretti i giocatori più fastidiosi. L'Alessandria cerca la soluzione sulle ripartenze, ma sono tentativi solitari, senza che gli autori abbiano il supporto dei compagni e così prima Nicco al 25' e poi Sestu al 29' vanno a sbattere contro la difesa della Feralpi. Che insiste e al 36' Vannucchi respinge un tiro cross di Parodi, mentre due minuti dopo ancora Raffaello mette i brividi con una conclusione a fil di palo. Un guizzo di testa di Marconi al 42', ma un minuto dopo la qualificazione ai quarti passa alla Feralpi: assist di Staiti per Guerra che infila ancora Vannucchi. Primo tempo da dimenticare, l'atteggiamento è molto simile a quello del primo tempo con la Viterbese. Servirà la stessa reazione, anche per riconquistare il controllo del centrocampo, totalmente concesso agli avversari. Per togliere questo dominio Marcolini toglie Gazzi e inserisce Bellazzini, a sinistram accentrando e abbassano Gatto. Avvisaglie di risveglio al 5' quando su un taglio di Sestu, la difesa anticipa Gonzalez. Al 10' si i accende l'Alessandria: Piccolo in profondità per Sestu, velo di Marconi e l'ex Chievo infila Livieri. Ma c'è da soffrire oprattutto sugli esterni che giocano alti . Due brividi al 20', sulla prima conclusione in mischia sbroglia Nicco, sul diagonale di Ferretti la palla sfila di un nulla sul fondo. Al 28' cala di nuovo il gelo sul Moccagatta: un regalo enorme, di Piccolo, che si lascia inspiegabilmente superare da Ferretti, e Vannucchi, che si fa infilare, permette alla Feralpi di riprendersi la qualificazione. Marcolini le prova tutte, anche quattro attaccanti, inserendo Chinellato per Blanchard che esce tra i fischi. Al 40', su una ripartenza, per tre volte ci prova Rocca, sempre respinto. Al 3' di recupero ci prova Marconi, in rovesciata. m senza esito. Finisce qui. La Fwralpi va avanti con merito. Per i Grigi, adesso, inizia la fase dei bilanci. E della ricostruzione (Il Piccolo – Mimma Caligaris) GRIGI SENZA BENZINA LA CORSA ALLA B FINISCE TROPPO PRESTO La Feralpisalò ribalta con merito il risultato dell’andata Sestu illude, i lombardi però sono micidiali in attacco Fine corsa con troppo anticipo: i grigi vengono surclassati dalla Feralpi al Moccagatta e danno l’addio ai playoff dopo 90’ quasi a senso unico. Bresciani in vena, sempre primi sul pallone e con un’organizzazione di gioco efficace. Per una sera, poi, la pessima difesa lombarda non va in affanno perché un’Alessandria compassata e timorosa non sa gestire il vantaggio dell’andata e non sfrutta i limiti altrui. Si parte con un ritmo indiavolato: i solisti Gonzalez e Sestu ci provano senza fortuna, sul fronte opposto gli ospiti lavorano ai fianchi i grigi con gli esterni Vitofrancesco e Parodi ma, a differenza della sfida del Turina, fanno male con gli inserimenti dei centrali di centrocampo. Il gol (16’) è una coltellata per i grigi: Guerra con un movimento repentino in area piccola «apre» la difesa e favorisce l’inserimento di Raffaello che davanti a Vannucchi non sbaglia. Il vantaggio regala morale ai bresciani che mettono in difficoltà l’Alessandria con un giro palla che vede 5-6 uomini impegnati. Ferretti è imprendibile per un Blanchard imbarazzante, i movimenti di Raffaello sono da orologio svizzero e i mandrogni soffrono. Quando la squadra di Marcolini prova le ripartenze, difetta in precisione. L’atteggiamento degli ospiti è da grande squadra: molta aggressività già a ridosso della linea di metà campo, fallo tattico non appena gli attaccanti avversari entrano in possesso di palla. Scende il gelo al Mocca quando Guerra segna il raddoppio e qualifica la Feralpi in un primo tempo da incubo. Con Bellazzini dentro a inizio ripresa, poco cambia dal punto di vista tattico: l’ex Pavia fa la mezzala sinistra mentre Gatto viene retrocesso davanti alla difesa. Il gol dei grigi (10’) che dimezza lo svantaggio è un’azione da manuale: palla in profondità di Piccolo per Sestu che di destro batte un incerto Livieri. La rete fa esplodere il Moccagatta che fino a quel momento aveva seguito con preoccupazione, mista a partecipazione, l’evolversi della sfida. Con le squadre più allungate fioccano le occasioni: Barlocco infatti è in palese difficoltà e Marcolini a metà tempo mette da quella parte un marcatore come Sciacca. Ma il 3-1 di Ferretti, con Piccolo che si lascia inspiegabilmente superare dal pallone, riporta il risultato dalla parte dei gardesani. Con l’ingresso di Chinellato per un fischiatissimo Blanchard, un confuso Marcolini si gioca il tutto per tutto: difesa a tre e due centravanti in campo per cercare il secondo gol che vorrebbe dire passaggio del turno. E invece è la Feralpi a sfiorare il poker. Giusto così. (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) IMPRESA FERALPI SALO’ RIBALTA L’ALESSANDRIA CON I SUOI UOMINI D’ORO Marcolini aveva vinto 3-2 in trasferta e crolla al Moccagatta Apre Raffaello, poi sono decisive le reti di Guerra e di Ferretti Impresa della Feralpi Salò, che passa il terzo turno dei playoff: nella storia non ne aveva mai superato uno. L’Alessandria esce in maniera rocambolesca, facendosi ribaltare in casa dopo aver vinto 3-2 in trasferta all’andata: oltre a questo k.o. interno, ha pesato la flessione negli ultimi minuti dell’andata, quando i grigi vincevano 3-0 e (dopo aver sprecato più occasioni per segnare il quarto gol) hanno incassato due reti che, alla resa dei conti, sono state decisive. LE MOSSE Nulla da eccepire sulla vittoria della squadra di Mimmo Toscano, sbarazzina e determinata a fare l’impresa. Il tecnico ha realizzato un piccolo capolavoro, presentando subito Guerra e Ferretti, che si sono rivelati vere spine nel fianco della difesa di casa. Così l’Alessandria ha quasi sempre subito la veemenza e la maggior freschezza atletica della Feralpi Salò, incappando in una serata negativa soprattutto nei due centrali difensivi Piccolo e Blanchard, che hanno sempre subito il maggior dinamismo della coppia d’attacco bresciana. LE RETI Il primo gol l’ha firmato Raffaello dopo una indecisione di Blanchard. Il raddoppio che ha indirizzato la partita è arrivato nel finale di primo tempo, stavolta con Guerra lesto ad anticipare l’uscita disperata del portiere. Nella ripresa Marcolini ha tolto uno spento Gazzi per Bellazzini e la gara si è riaperta grazie a Sestu, bravo ad accorciare le distanze riportando nei quarti l’Alessandria. La Feralpi Salò a quel punto ha messo alle corde la squadra di casa: ci ha provato Ferretti su mischia, quindi sciupando mettendo a lato di poco. Ma al 28’ lo stesso Ferretti, pescato da un lancio dalle retrovie, si è infilato tra i due centrali di casa e ha firmato il gol della qualificazione, oltre all’ennesima doccia fredda per un Moccagatta che alla fine (dopo che la Feralpi ha sfiorato il poker con Rocca) è stato teatro della disperazione dei grigi. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) I bresciani passano 3-1sul campo dell’Alessandria REMUNTADA FERALPISALO’, IL SOGNO CONTINUA Una notte da leoni. Una rimonta da urlo, che scrive il capitolo più bello nella storia della Feralpisalò, rimasta tra le otto squadre che possono ancora ambire alla promozione in B. Non erano parole di circostanza quelle di Domenico Toscano alla vigilia: «Ci crediamo, andiamo ad Alessandria per passare il turno». Così è stato. Dopo il 2-3 dell’andata a Salò serviva una vittoria con due gol di scarto al «Moccagatta», uno degli stadi più gloriosi della Serie C, dove i «grigi» non perdevano in campionato dal 19 novembre. È servita la felice incoscienza e la qualità offensiva dei gardesani per arrivare dove sembrava impossibile. Ma il 3-1 finale va persino stretto ai bresciani, che sono penetrati nella difesa avversaria come una lama nel burro caldo sin dal pronti via. Il passepartout per il miracolo è arrivato subito, al 16’, con il gol di Raffaello su splendida imbeccata di Guerra. La Feralpisalò non si è fermata, il bis per la qualificazione virtuale lo ha realizzato al 43’ il solito implacabile Guerra dopo un’evidente supremazia territoriale, proseguita anche nella ripresa sino alla rete dell’ex rondinella Sestu. Una doccia gelata durata 18 minuti, prima della perla di Ferretti che in precedenza si era divorato due occasioni in area. Poi ci ha pensato Livieri a blindare la porta. Oggi il sorteggio, i quarti di finale sono fissati per il 30 maggio e il 3 giugno (Corriere della Sera ed. Brescia – Luca Bertelli) ALESSANDRIA CHE CROLLO GOLPE FERALPI Le lacrime del presidente Di Masi sanciscono la fine del sogno coltivato dopo l’arrivo del tecnico Marcolini La corsa dell'Alessandria si ferma al primo ostacolo. Ai quarti va la squadra che gioca meglio gara 2. Va avanti con merito la Feralpisalò, convinta di vincere fin dall'inizio, e la convinzione fa tanto. Come fa la scelta, non si sa quanto consapevole, di gestire, che proprio non appartiene all'Alessandria. I Grigi pagano, con gli interessi, i 2 gol subiti nel finale della gara di andata. Leggerezze inaccettabili da giocatori esperti come Blanchard e Piccolo. La partita è stata giocata da due squadre che viaggiano a velocità diverse: la Feralpisalò andava almeno al doppio dei Grigi. Aggiungendo regali come il terzo gol, il verdetto diventa quasi inevitabile. Così è stato. Finisce il sogno, le lacrime del presidente Luca Di Masi raccontano la fine. Troppo presto, ma quando una squadra esce, con la testa, dal campo dopo il primo gol, l'epilogo è inevitabile. Per l'Alessandria l'obbligo di prendere il buono dei 6 mesi di gestione Marcolini per rifondare. Ripartendo ancora una volta dalla Serie C. La gara dei Grigi dura solo un quarto d’ora. L’avvio aggressivo, l’occasione per Gonzalez, poi il primo regalo: il movimento di guerra apre la difesa e Raffaello infila Vannucchi. La reazione non c’è, è solo affanno e oca lucidità, con il centrocampo interamente concesso agli ospiti, che attaccano con gli esterni molto alti. E il colpo del ko prima dell’intervallo, Guerra sposta la qualificazione nelle mani dei bresciani. Marcolini cambia, toglie Gazzi spento, abbassa Gatto, inserisce Bellazzini: segnali di risveglio, al 10’ Sestu riporta i quarti nella mani dei Grigi. Ma torna l’affanno e la sofferenza, tanta. E al 28’, con un regalo, incomprensibile, di Piccolo, Ferretti fa calare amaramente il sipario sulla stagione dei Grigi. (Tuttosport – Mimma Caligaris) ALESSANDRIA – FERALPISALO’ 1-3 GAME OVER Finisce qui. Forse nel peggiore dei modi. Con i grigi che buttano alle ortiche una qualificazione praticamente in tasca. L'Alessandria poteva far tutto. Tranne perdere con due o più gol di scarto. E invece l'impronisticabile, l'inaspettato, l'insuperabile è accaduto. Merito del Feralpisalò, vero, ma soprattutto demerito dei grigi. Qui non ci piove. Anzi, non ci deve piovere. Perché i grigi hanno affrontato questa partita nel modo più sbagliato possibile. Prima provando a segnare il possibile gol del ko, poi dopo aver subito al 15' la rete di Raffaello, gestendo la partita. Peccato che la gestione non è nelle corde dei grigi. Non lo è mai stato. E allora si piega così il raddoppio della squadra di Toscano che piega un'Alessandria troppo schiacciata a ridosso della propria area di rigore e in balia degli avversari. Che prendono coraggio e anche dopo l'1-2 dei grigi, valido per un pass dei mandrogni alla fase successiva dei playoff, ritornano a macinare gioco e trafiggono per la terza volta Vannucchi. Il dramma sportivo è bello che consumato. Diverso da quello della passata stagione, ma comunque cocente. Così tanto da far sembrare un ricordo lontano nel tempo la vittoria della Coppa Italia nella doppia finale contro la Viterbese. Pazienza, è andata così. Ancora una volta è andata così. (GrigiOnLine – Federico Capra) TOP&FLOP DI ALESSANDRIA - FERALPI La gara tra Alessandria e Feralpisalò, match di ritorno degli ottavi di finale dei playoff di serie C, si è chiusa sul punteggio di 1-3. Si partiva dal 3-2 per l’Alessandria, maturato nella gara di andata giocata domenica scorsa, perciò è la Feralpisalò ad approdare ai quarti di finale. Gli ospiti partono con grande intensità e passano al 17’ con Raffaello, ben servito da Guerra. L’Alessandria prova, senza troppa convinzione, ad amministrare ma, al 43’ lo stesso Guerra raddoppia sfruttando un suggerimento di Staiti. I padroni di casa provano ad approcciare la ripresa in maniera diversa ed accorciano le distanze con Sestu al 54’. I salodiani sbandano appena, ma fanno in tempo a ritrovarsi al 73’, quando Ferretti li riporta avanti di due reti. È il colpo del k.o. per l’Alessandria che non ha più idee nè forze per reagire. Inaspettata ma certamente molto meritata, alla fine, la qualificazione dei salodiani che proseguono nel loro sogno. Inevitabile, invece, la delusione per i grigi. Ecco Top & Flop della gara. TOP Nessuno nelle fila dell’Alessandria: la formazione di Marcolini è scesa in campo quasi timorosa e l’inevitabile conseguenza è stata quella di non riuscire a difendere il vantaggio della gara di andata. TIMIDI Ferretti (Feralpisalò): Segna il gol della qualificazione, e già questo basterebbe. Ma lui non si accontenta ed è autore di una prestazione maiuscola. Davvero benissimo tutti i giocatori i maglia verdeblu, con Guerra, Staiti e Raffaello che si sono distinti particolarmente. SQUALO BIANCO FLOP L’atteggiamento dell’Alessandria: l’approccio alla partita è stata quasi la continuazione degli ultimi minuti della gara di andata, con i grigi attestati a ridosso della propria area e gli avversari ad attaccare. Da lì in avanti è stata tutta salita. DELUSI Nessuno nelle fila della Feralpisalò: i ragazzi di mister Toscano hanno dimostrato di credere nell’impresa e l’hanno compiuta con pieno merito. LEONI DEL GARDA (Tutto C – Fabrizio Pozzi) DELUSIONE GRIGI: CON LA FERALPI FINISCE 1-3 Il sogno dei Grigi finisce già al primo turno dei playoff. Alla Feralpisalò riesce l'impresa al Moccagatta Delusione cocente per i Grigi che non riescono a difendere il risultato ottenuto nella gara d'andata e vedono purtroppo sfumare il sogno della promozione al primo turno. LA CRONACA DELLA PARTITA Un vantaggio che poteva essere più corposo ma che si è ridotto al minimo nei dieci minuti finali della gara di andata è il viatico dell’Alessandria in questa gara di ritorno degli ottavi di finale playoff di serie C: al Moccagatta l’avversario di turno è la Feralpisalò che per qualificarsi deve espugnare con due reti di scarto la roccaforte dei grigi. La prima emozione arriva all’8’ quando Bellazzini recupera un pallone sulla sinistra vicino alla linea di fondo ma Tantardini cade a terra e anche se l’arbitro non fischia fallo Sestu appoggia in calcio d’angolo per consentire le cure all’avversario. All’11’ Sestu in accelerazione lascia indietro due giocatori avversari e poi taglia al centro per Gonzalez che salta anche Livieri ma poi perde l’attimo per il tiro e sul cross successivo la difesa della Feralpisalò riesce a liberare. La risposta degli avversari arriva al 14’ con Vitofrancesco che crossa sul primo palo per Guerra che non ci arriva per un soffio, poi Celjak con un doppio passo si libera al tiro ma la palla è centrale e facile per il portiere. All’improvviso la Feralpisalò trova scoperta la difesa dell’Alessandria e sull’assist di Guerra è un gioco da ragazzi per Raffaello saltare Vannucchi e depositare in diagonale nella porta vuota fra due difensori. L’Alessandria ha subito l’occasione per pareggiare: Tantardini stende Sestu e rimedia un giallo, Gonzalez si incarica della battuta ma la conclusione è da dimenticare. Passato il momento di smarrimento i grigi ricomiciano a macinare gioco e sempre più spesso penetrano in profondità non riuscendo però a trovare la conclusione pericolosa o l’appoggio ad un compagno: in cronaca risaltano la rovesciata di Marconi sul fondo e le progressioni di Nicco e Sestu. La Feralpisalò attende paziente che la mareggiata grigia si plachi e poi va vicino al raddoppio con un colpo di testa di Ferretti su assist dalla destra di Guerra, poi Vannucchi deve stendersi per disinnescare un cross teso dalla sinistra di Parodi, infine Ferretti raccoglie un pallone che Marchi porta avanti fino al limite dell’area e cerca un sinistro a giro che sibila accanto al palo. Le azioni sono il preludio al raddoppio degli ospiti che arriva al 43’: Staiti vede lo scatto di Guerra e lo serve in piena area alessandrina, la punta controlla, si allarga sulla destra e con un tiro sul primo palo fredda Vannucchi e porta a 20 il totale dei suoi gol stagionali. Dagli spogliatoi non rientra in campo Gazzi che pure non aveva deluso, al suo posto Bellazzini che al 5’ su un cross dalla destra di Gonzalez colpisce bene ma manda la palla sul fondo sfiorando la porta avversaria. Ci vuole un lampo per raddrizzare la partita ed arriva al 10’: una verticalizzazione improvvisa di Piccolo trova Sestu pronto a controllare e appoggiare in diagonale in rete con un gol fotocopia di quello del vantaggio della Feralpisalò. La partita si incattivisce e ne fanno le spese Nicco, Guerra e il neoentrato Martin per altrettanti falli al limite del regolamento; i pericoli per l’Alessandria comunque sono tutt’altro che finiti perchè intorno al 20’ la Feralpisalò va vicino al terzo gol per tre volte con Ferretti che prima viene stoppato al momento del cross, poi murato da Piccolo al tiro ed infine scarica troppo largo il diagonale dalla sinistra che si perde sul palo lontano. Marcolini inserisce Sciacca e Fischnaller ma ad andare ancora in gol è la Feralpisalò: su un lancio lungo dalla difesa Piccolo rovina quanto di buono ha fatto finora lasciandosi scappare Ferretti che solo davanti a Vannucchi non ha pietà e lo trafigge ribaltando il verdetto sulla qualificazione. La mossa della disperazione per i grigi è l’ingresso di Chinellato per un Blanchard imbarazzante a poco più di dieci minuti dal termine, ma il tiro di Gonzalez dalla sinistra al 38’ frutta solo un calcio d’angolo perchè Livieri devia in angolo. Non è da meno Vannucchi pochi istanti dopo quando un contropiede della Feralpisalò porta Rocca solo davanti a lui che si oppone per due volte prima che Piccolo muri la terza conclusione e liberi l’area. I cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Capone rivitalizzano l’Alessandria a cui basterebbe un gol per trovare la qualificazione: l’ultimo tiro, con il pubblico che già inizia ad abbandonare mestamente lo stadio, è sui piedi di Marconi che spara altissimo ed il sogno dei grigi finisce già al primo turno playoff. (AlessandriaNews – Fabrizio Merlo) ALESSANDRIA: NEANCHE STAVOLTA E OGNI VOLTA FA SEMPRE PIU’ MALE Contro i Leoni del Garda l’Orso è diventato un agnello: la svolta vera non arriva mai. E non si capisce perché I trofei sono belli ma alla lunga finiscono solo per prendere polvere se poi al momento giusto non si vince. La gara con la Feralpisalò doveva essere una pratica da liquidare senza problemi. Invece l’orso è diventato un agnello e anche quest’anno si racconta una stagione insapore. L’orgoglio di essere grigi, una maglia unica, un presidente serio, tutto vero ma se poi non vinci quando serve allora non sei nulla di speciale, allora hai perso. C’è poco da fare. All’uscita dal Moccagatta gli sguardi dei tifosi strisciavano in terra, i pensieri erano gli stessi dell’anno prima e di quelli prima ancora: quando sembra di poter sognare ci si sveglia. Il dolore è talmente forte da desiderare di non provare neanche più a sognare. Come quando ti lasciava la fidanzata e giuravi di stare solo a vita. Non ci sono parole per consolare la delusione di una stagione imbellettata dalla vittoria in Coppa Italia, ma sbugiardata dalle illusioni più ambite che svaniscono. Il trofeo c’è ma finisce in bacheca, in una saletta, sugli almanacchi; la cruda verità è che l’anno prossimo l’Alessandria dovrà tornare a sputare sangue per cercare quella B che non arriva mai. Passerà una nuova estate col dubbio dell’abbonamento da fare o non fare. Con una società invidiabile ma con altre squadre da invidiare, ancora una volta. Perché ad Alessandria la svolta vera non arriva mai. E non si capisce perché. E ci si chiede sempre perché. Diciamo la verità, il tifoso grigio ha un grande cuore perché passa la vita ad aspettare. Una vita in sala d’attesa in cui le poltrone potranno essere anche nuove, morbide ed eleganti, ma se alla fine i risultati non arrivano pure gli effetti speciali finiscono per annoiare. Riconosciamolo, ci vuole coraggio a essere tifosi dell’Alessandria perché, alla fine, ogni anno sarà per il prossimo anno e i capelli diventano grigi, molto più grigi della maglia. (Radio Gold) LA FERALPISALO’ NON HA LIMITI È UN RIBALTONE-CAPOLAVORO Ha coltivato un sogno, la Feralpisalò, ed è riuscita in un’impresa impossibile: imporsi per 3-1 in trasferta ed eliminare L’Alessandria che aveva vinto al «Turina», e alla quale bastava perdere con un gol di scarto per qualificarsi tra le 8 migliori dei play-off. Al termine le lacrime si sono mescolate a una gioia incontenibile. In casa degli orsi, i leoni hanno lasciato una zampata indimenticabile. È una squadra che non muore mai, quella di Domenico Toscano e del presidente Giuseppe Pasini. E nel prossimo turno affronterà una tra Siena, Sudtirol, Catania (seconde in campionato) e Sambenedettese, la migliore delle terze. C’è un pubblico numeroso al «Moccagatta». Dopo la conquista della Coppa Italia, lo stadio che ha visto debuttare Gianni Rivera, sta vivendo un periodo felice. L’Alessandria, che l’anno scorso ha sfiorato il salto in B, sconfitta dal Parma nella finale di Firenze, ha conosciuto l’ultimo «ko» interno il 19 novembre (1-3 con la Viterbese). CON L’ARRIVO di Marcolini non ha più perso nessuno degli ultimi 16 match ufficiali. L’ex allenatore del Lumezzane recupera Gazzi, ex Torino (al posto di Ranieri), e parte subito col difensore Blanchard, ex sia della Feralpisalò che del Brescia. Toscano schiera la stessa formazione delle ultime 4 gare, con una sola novità: Ferretti sostituisce lo squalificato Mattia Marchi. Mancano Dettori (problema muscolare) e Legati, infortunato di lungo corso. I riflettori sono puntati soprattutto su Pablo Gonzalez. L’argentino, che nel 2015 a Novara ha ottenuto la promozione in Serie B, guidato proprio da Toscano, al «Turina» è stato incontenibile. Con un gol su punizione ha sbloccato il punteggio, fornendo poi gli assist a Bellazzini (per il 2-0) e Marconi (3-0). Proprio Gonzalez procura il primo brivido. All’11’ sbuca dinanzi a Livieri, e lo supera, ma si decentra, così cerca l’appoggio a un compagno (Marconi), senza trovarlo. Poi Celjak calcia dal limite: centrale. Al 16’ la Feralpisalò sblocca. Splendido lancio a spiovere di Guerra per Raffaello, che arriva davanti a Vannucchi, lo dribbla e infila. Un lampo sotto lo spicchio di curva occupato dai tifosi della Vecchia Guardia. La Feralpisalò è intraprendente. Nel finale un’incursione di Paolo Marchi semina scompiglio: Ferretti conclude a lato. Al 43’ il 2-0. Staiti serve alla perfezione Guerra, che giunge davanti a Vannucchi e lo fulmina nell’angolino basso. Con 2 reti di scarto, sarebbe la Feralpisalò a passare. IN AVVIO di ripresa dentro Bellazzini (per Gazzi) e Martin al posto del dolorante Vitofrancesco (Parodi si sposta sulla destra). Al 10’ l’Alessandria accorcia le distanze con Sestu, lanciato da Piccolo: forse Livieri avrebbe potuto fare di meglio per rintuzzare il radente. Ora sono qualificati i piemontesi. La partita si inasprisce per qualche scontro ruvido e si accende. Al 20’ furioso batti e ribatti nell’area dell’Alessandria, poi Ferretti sciupa da posizione favorevole. Lo stesso Ferretti si riscatta al 28’: raccoglie un lungo lancio di Martin, e supera di potenza il portiere. Adesso qualificata è di nuovo la Feralpisalò. Al 39’ Gonzalez impegna Livieri. Un minuto dopo Rocca potrebbe chiuderla, ma non ha la lucidità per segnare. Negli ultimi l’Alessandria si butta all’assalto, ma Ranellucci e soci reggono con carattere e temperamento. (BresciaOggi - Sergio Zanca) RISULTATI: Playoff, Primo turno Nazionale – Ritorno Pisa – Viterbese 2-3 Qualificata: Viterbese Reggiana – Juve Stabia 1-1 Qualificata: Reggiana Sambenedettese – Piacenza 3-1 Qualificata: Sambenedettese Trapani – Cosenza 0-2 Qualificato: Cosenza

Playoff

Alessandria US 1912 - FeralpiSalò 1 - 3 (0 - 2)

RETI:

55. Sestu A.[A]
16. Raffaello D. [Fe] , 43. Guerra S. [Fe] , 73. Ferretti A. [Fe]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

FERALPISALO’: Livieri, Tantardini, Ranellucci, Marchi Paolo, Vitofrancesco [53. Martin], Raffaello [70. Rocca], Staiti, Magnino, Parodi, Ferretti, Guerra [86. Voltan]. A disp.: Arrighi, Capodaglio, Gamarra, Bagadur, Turano, Emerson, Loi, Ponce. All.: Toscano Domenico.

Arbitro: Capone Andrea (Palermo) [Pacifico, D'Alia; IV: Nicoletti]

Note

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2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Playoff

Alessandria US 1912 - FeralpiSalò 1 - 3 (0 - 2)

RETI:

55. Sestu A.[A]16. Raffaello D. [Fe] , 43. Guerra S. [Fe] , 73. Ferretti A. [Fe]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

FERALPISALO’: Livieri, Tantardini, Ranellucci, Marchi Paolo, Vitofrancesco [53. Martin], Raffaello [70. Rocca], Staiti, Magnino, Parodi, Ferretti, Guerra [86. Voltan]. A disp.: Arrighi, Capodaglio, Gamarra, Bagadur, Turano, Emerson, Loi, Ponce. All.: Toscano Domenico.

Arbitro: Capone Andrea (Palermo) [Pacifico, D'Alia; IV: Nicoletti]

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16. Raffaello D. [Fe] , 43. Guerra S. [Fe] , 73. Ferretti A. [Fe]