Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
29-03-2018 - Giornata: 33 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US 1912 - Lucchese Libertas AS 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Sciacca Giacomo [85. Fischnaller Manuel], Piccolo Felice, Giosa Antonio, Barlocco Luca, Nicco Gianluca [85. Gatto Emanuele], Gazzi Alessandro, Bellazzini Tommaso [74. Chinellato Matteo], González Pablo Andrés [65. Russini Simone], Marconi Michele, Sestu Alessio A disp.:Ahmed-Kadi Sofiane, Fissore Matteo, Gjura Kleto, Lovric Dragan, (P) Pop Ionut Alin, (P) Ragni Riccardo, Ranieri Roberto, Usel Xavier All.: Marcolini Michele

Formazione avversaria
LUCCHESE LIBERTAS AS: Albertoni, Espeche, Bertoncini, Baroni, Dell’Amico [90. Mingazzini], Nolè [73. Bortolussi], Damiani, Buratto, Tavanti, Arrigoni, Fanucchi [86. Parker]. A disp.: Di Masi, Palumbo, Razzanelli, Mugelli, Russo. All.: Lopez Giovanni.

Arbitro: Di Cairano Michele (Ariano Irpino) [Guddo, Donato]
Note
Ammoniti: 35. Damiani [L], 41. Albertoni [L]. Angoli: 8-2. Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 1.020 paganti, 1.280 abbonati. Pomeriggio sereno, temperatura mite; terreno in ottime condizioni. Inizio gara ore 18,30

Commento
I GRIGI VANNO A SBATTERE CONTRO IL MURO ROSSONERO Quarto pareggio casalingo dell'era Marcolini. Poco brillanti, occasioni rare Se non è una frenata, di sicuro è un rallentamento netto per l'Alessandria. Che pareggia la quarta gara casalinga della gestione Marcolini e, come già contro il Monza, dimostra di soffrire molto le squadre con la difesa a tre, che si chiudono molto bene. Ha ragione Marcolini a ricordare che anche il Pontedera dell'andata, travolto alla vigilia di Natale, aveva lo stesso atteggiamento, ma a differenza di quella gara i Grigi non riescono mai ad entrare nelle maglie, molto fitte, dei rossoneri, che ottengono quello che vogliono, una prestazione e un risultato che aiutano nella corsa prima alla salvezza e poi, chissà, anche ai playoff. Un po' di sano catenaccio, e non c'è da scandalizzarsi, soprattutto se oltre che a pensarlo gli avversari permettono di realizzarlo. Alla Lucchese il punto serve sicuramente più che ai Grigi, che nella ripresa passano anche al 4-2-4, ma senza impegnare davvero Albertoni Primo tempo avaro di emozioni. Dopo un avvio intenso, la Lucchese svela la sua vera strategia, dieci uomini sempre dietro la linea della palla, a protezione della metacampo. Agisce di rimessa e chiude gli spazi. E per l'Alessandria è molto difficile sviluppare gioco, nonostante una circolazione anche veloce del pallone. C'è Tavanti da limitare a destra e questo obbliga spesso anche Bellazzini a sacrificarsi in copertura. Poche opportunità, un paio di spunti personali di Sestu, un suo taglio da sinistra che fa volare Albertoni per anticipare Marconi sul secondo palo (23') e un destro di Nicco dal limite (40') che il portiere allunga in angolo. Nella ripresa Marcolini prima prova a invertire le fasce di Gonzalez e Sestu, poi richiama l'argentino, un po' opaco e, forse, anche condizionato dal non riuscire a trovare la giocata in grado di scardinare il fortino lucchese. Anzi, sono gli ospiti a rendersi pericolosi all'11', con un angolo battuto bene da Arrigoni, su cui Vannucchi compie l'unico intervento della gara, una uscita di pugno. Con gli innesti prima di Russini, perb Gonzalez, e poi di Chinellato, al posto di Bellazzini un po' troppo lezioso, il volto tattico dell'Alessandria cambia, verso un 4-4-2 che, in fase offensiva, è un 4-2-4, affidandosi ancora alle invenzioni di Sestu. Ma sulle palle alte la Lucchese vince, nettamente, il confronto e in area arriva davvero poco per Marconi e Chinellato. L'occasione l'avrebbe, nel finale, Russini, ma manca clamorosamente la conclusione vincente. E nel recupero si rischia anche la beffa, su una punizione laterale che finisce sul fondo, comunque con Vannucchi pronto. Per Marcolini "la squadra ci ha provato. Ho scelto due mezzeali in grado di inserirsi meglio e bucare la difesa a tre", ma non ha funzionato: un po' più Nicco, occasioni alla mano il più pericoloso, quasi nulla Bellazzini. Per Gonzalez questo è "un punto guadagnato". Sicuramente più per la Lucchese che per i Grigi. Che non si fermano perché martedì si deve tornare alla vittoria al Moccagatta, nel recupero con l'Arzachena (IlPiccolo.net – Mimma Caligaris) I GRIGI CONTRO LA LUCCHESE SI PRENDONO 90’ DI PAUSA Manovra lenta e poche idee, avversari tutti dietro la linea della palla Frenata dei grigi contro la Lucchese, forse imprevista alla vigilia ma logica per quanto visto sul prato del Moccagatta. Per la prima volta nella gestione Marcolini, il gioco latita e ai rossoneri toscani basta stare compatti dietro la linea della palla per evitare guai al portiere, mai seriamente chiamato in causa. Nel complesso, l’Alessandria ha sempre in mano il pallino e il possesso palla è sbilanciato a favore dei mandrogni, ma la manovra si dipana lentamente e ciò favorisce gli ospiti, che sono senza attaccanti di ruolo e interpretano il match con un eloquente «primo, non prenderle». Non che i padroni di casa siano svogliati, anzi provano ad allargare il campo ma lo fanno con prevedibilità e senza guizzi, non riuscendo di fatto mai ad «aprire» lo schieramento avversario. Dall’altra parte, gli inserimenti di Tavanti obbligano Barlocco a limitare le sortite offensive, così è la mezzala Bellazzini a occupare quella porzione a sinistra, accanto a un Sestu che sulla fascia «sbagliata» è meno incisivo. Se, però, l’ex Siena ha qualche guizzo interessante, non si può fare analoga valutazione per Gonzalez, che non riesce mai a saltare l’uomo a destra, sbaglia anche qualche cross ed è in un pomeriggio complicato. A inizio ripresa Marcolini non azzarda cambi immediati provando semplicemente a invertire la posizione a Gonzalez e Sestu nel tentativo di trovare qualche soluzione offensiva in più, ma il refrain è identico. Col passare dei minuti, poi, Bellazzini e il «cartero» sbagliano quasi tutte le giocate e s’intestardiscono. Con l’ingresso di Chinellato i grigi passano ad un classico 4-4-2 con Russini (anche lui subentrato a match in corso) e Sestu a fare gli esterni ma, nonostante la mole di gioco prodotta, il gol non arriva. Nei minuti finali si vede addirittura un 4-2-4 generoso e anche applaudito dal pubblico che spera nel golletto in extremis. La Lucchese però fa buona guardia, concedendo metri di campo all’Alessandria ma senza correre pericoli, anzi facendo correre un brivido con una pericolosa punizione in pieno recupero. Si allunga la striscia positiva di risultati, ma in casa grigia c’è da analizzare bene lo 0-0. Contro certe avversarie, serve qualcosa in più o, forse, qualcosa di diverso. (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) BRUTTA ALESSANDRIA LUCCHESE, DA’ FRUTTI LA TATTICA DIFENSIVA L’Alessandria rimane a bocca asciutta contro la Lucchese. Se i toscani sono giunti in Piemonte per il pari, i padroni di casa hanno disputato una delle più brutte prestazioni della stagione. Lopez, con una tattica ultra difensiva, è riuscito a frenare il super attacco alessandrino che, in una sola occasione, è riuscito ad impegnare Albertoni con incursione di Nicco. Per tutta la partita l’Alessandria ha cercato la via della rete, senza peraltro riuscirvi. La Lucchese si è difesa con ordine portando a casa un punto importante. (La Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) IL BUNKER ROSSONERO FRENA LE AMBIZIONI DELLA CORAZZATAALESSANDRIA La fitta ragnatela ideata da Lopez assicura il pari a reti bianche e impedisce all’Alessandria di rendersi pericoloso in attacco L’Alessandria poteva giocare sino all’alba e inserire anche altri tre attaccanti oltre ai tre entrati nella ripresa, ma il risultato non sarebbe cambiato. Perché la disposizione tattica della Lucchese e l’applicazione maniacale e perfetta dei suoi interpreti avrebbe impedito qualsiasi tentativo di andare in porta ai padroni di casa. Alla fine infatti il portiere rossonero ha dovuto impegnarsi davvero su una conclusione da fuori del centrocampista grigio Nicco, deviata in corner. Al resto ci ha pensato la retroguardia guidata da un Bertoncini sempre più padrone dell’area di rigore e il centrocampo dove il bimbo Damiani ha disegnato semplici ed efficaci geometrie tenendo uniti i reparti senza mai gettar via un pallone. Davanti poi standing ovation al solito generoso e indomito Fanucchi che, a dispetto dell’età e degli acciacchi, continua a fornire un altissimo rendimento e sopratutto guida con mano ferma e sicura i compagni tenendo alto il baricentro e aiutando, alla bisogna, anche in fase difensiva. L’impiego da finto attaccante del centopolmoni Arrigoni, ormai collaudato nel ruolo in precedenti trasferte finite male a causa di errori da parte dei singoli, è stato decisamente geniale: utile nella fase di non possesso, indispensabile in occasione delle poche ripartenze. Lo 0-0 finale al Moccagatta è la logica conseguenza di quanto si è visto sul rettangolo verde. L’Orso grigio che attacca, ma che non trovando il bandolo della matassa inizia ad innervosirsi e a perdere i punti di riferimento offensivi (Marconi e Gonzalez inviati alla trasmissione «Chi l’ha visto?»). CERCASI PUNTA. La domanda e il conseguente rimpianto sorgono spontanei. Ma in un campionato così mediocre con le formazioni di testa che hanno scelto di giocare a «ciapa no» (Livorno e Robur Siena ancora sconfitte, la prima all’Ardenza con il Monza, la seconda al Mannucci con il Pontedera ormai matematicamente salvo e con 900mila euro in cassa per valorizzazioni e minutaggio) dove sarebbe oggi la Lucchese se avesse un attaccante in grado di andare in doppia cifra? È il rammarico più grande in una stagione che potrebbe anche non andare in archivio il 5 maggio. Perché l’undicesimo posto - utile per conquistare la post season in virtù della finale di Coppa Italia tra l’Alessandria e la Viterbese che libera di conseguenza un posto nella griglia degli spareggi - è ancora a portata di mano. A patto però che il 3 aprile al Porta Elisa la formazione di Lopez riesca a superare la Pistoiese, la principale candidata a conquistare l’ultimo posto utile per evitare le vacanze anticipate. Il dilemma però è sempre lo stesso: gli orange schierano Ferrari (piace alla Virtus Entella), i rossoneri, privi di Shekiladze (Del Sante ormai non lo consideriamo neanche più) devono affidarsi agli infanti Bortolussi e Parker o più semplicemente sperare in una nuova magia di Houdini-Fanucchi. EMOZIONI CON IL CONTAGOCCE. Senza mezza squadra fermare una corazzata come l’Alessandria - che vale 6-7 volte la Lucchese come monte stipendi - poteva sembrare un’eresia. Invece Nolé e compagni sin dal primo minuto hanno mostrato una migliore organizzazione di gioco. Dell’Amico, l’ultimo arrivato, schierato sull’out sinistra ha limitato al massimo un giocatore di valore come Gonzalez e il giropalla dei mediani ha impedito ai piemontesi di prendere in mano il pallino del gioco e farsi pericolosi dalle parti di Albertoni. Tanti cross, diversi angoli, ma alla fine i grigi sono parsi irretiti e non ci hanno capito più nulla. Nella ripresa, nonostante l’inserimento di Fischnaller, Chinellato, Rossini e Gatto, tutti elementi dall’alto potenziale offensivo, soltanto negli ultimi dieci minuti si è assistito ad un pressing dei padroni di casa. Un forcing confuso con tentativi da fuori o da calcio d’angolo quasi sempre del tutto velleitari. Alla fine gli applausi sono per i 30 tifosi giunti da Lucca per incitare i propri beniamini. (Il Tirreno Ed. Lucca – Luca Tronchetti) I GRIGI NON VANNO OLTRE LO 0-0 Contro una Lucchese ben messa in campo l'Alessandria non va oltre uno scialbo 0-0. Un pareggio che, a dirla tutta, un po' stride con le parole di mister Marcolini che incitava i suoi a prendersi con le unghie e con i denti il terzo posto in vista dei playoff. Èvero anche che vincere non è sempre possibile. Soprattutto contro chi si difende a lunghi tratti ad oltranza portando un pressing a volte asfissiante e lasciando ben pochi spazi affidandosi a sporadiche ripartenze. Hai voglia, in partite così, a buttare dentro tutta la tua artiglieria e passando da un già offensivo 4-3-3 all'attacco totale di un 4-2-4 dove Sestu è finito a fare addirittura il terzino. In un certo modo questo è comunque un punto importante perché dà a Marcolini ulteriori elementi di lavoro in vista di partite così. Di partite dove trovare uno spiraglio a volte è davvero impossibile. (GrigiOnLine – Federico Capra) TOP&FLOP DI ALESSANDRIA – LUCCHESE La gara tra Alessandria e Lucchese, match del trentatreesimo turno del girone A del campionato di Serie C, si è chiusa sul punteggio di 0-0. Match avaro di emozioni, con i padroni di casa piuttosto contratti e gli ospiti molto accorti. Poche occasioni per i grigi che con l’andare del tempo hanno alzato il baricentro ma senza rendersi mai davvero pericolosi. Alessandria che forse abbandona le ambizioni di terzo posto e Lucchese che, invece, vede aprirsi uno spiraglio in ottica play-off. Ecco Top & Flop della gara. TOP Sestu (Alessandria): pur al di sotto dei recenti standard è sempre nel vivo dell’azione, opera profondi ripiegamenti e svaria su tutto il fronte d’attacco e chiude la gara addirittura come esterno basso a destra. Ma non è abbastanza sostenuto dalla prestazione dei compagni. ISOLATO Baroni (Lucchese): il figlio d’arte torna nello stadio dove ha giocato con la Nazionale Under 20 tre giorni fa e si presenta con grande attenzione al cospetto di avversari di grande esperienza. Ottima, comunque, la prova di tutto il reparto arretrato dei rossoneri. MATURO FLOP La brillantezza dell’Alessandria: con Gonzalez e Bellazzini un po’ sotto tono, attaccare la difesa schierata si è rivelata la maggiore difficoltà evidenziata dai grigi, apparsi imprecisi e poveri di idee. Nemmeno quando la squadra è passata ad un 4-2-4 ultra offensivo. SPUNTATI Nessuno nelle fila della Lucchese: gli uomini di mister Lopez interpretano la gara con la giusta umiltà in chiave di contenimento pur non rinunciando del tutto alla fase offensiva. ACCORTI (Tutto C – Fabrizio Pozzi) ALESSANDRIA – LUCCHESE 0-0, PUNTO D’ORO PER I ROSSONERI La Lucchese porta a casa un punto d’oro dalla trasferta al Moccagatta contro l’Alessandria, giocando un ottimo match e non correndo quasi mai pericoli. Nolè e compagni conquistano un risultato positivo che allunga le distanze dalla zona calda della classifica. Lopez decide di cambiare qualcosa e rinforza soprattutto il centrocampo, giocando soltanto con una punta Fanucchi. Anche Marcolini cambia qualche giocatore, dando così spazio a Sestu al posto di Fischnaller che si accomoda in panchina. I rossoneri riescono a giocare molto bene e non si fanno assolutamente sorprendere dagli avvrsari, chiudendo praticamente tutti gli spazi. L’Alessandria si va vedere al 22’ quando Marconi che protesta su un’inesistente fallo da rigore commesso da Dell’Amico, ma l’arbitro, fa giustamente cenno di proseguire. Gli uomini di Lopez cercano il gol poco dopo. Bell’azione di Fanucchi, che grazie ad un’incertezza di Piccolo, riesce a servire Arrigoni, ma Gioiosa, chiude bene. L’Alessandria torna dalle parti di Albertoni al 32’ con un cross di Sestu che non trova nessuno. Al 35’ ci prova anche Gonzalez su punizione, ma non inquadra lo specchio della porta. Ancora i grigiorossi pericolosi al 39’ con una conclusione insidiosissima di Nicco, che costringe Albertoni alla deviazione in tuffo in angolo. L’Alessandria cerca di partire subito in avanti, ma è la Lucchese che all’11’ ha una grande occasione. Gli uomini di Lopez hanno due calci d’angolo consecutivi, sul secondo Arrigoni dalla sinistra chiama Vannucchi alla parata sul primo palo. Gli uomini di Marcolini cercano di impostare il gioco, ma la Lucchese fa buona guardia e cerca di servire Fanucchi nelle ripartenze. Ancora l’Alessandria pericolosa al 37' con il neo entrato Russini, ma un difensore rossonero spazza via. Mister Marcolini decide di far entrare anche Fischnaller per dare maggior peso offensivo. Ma nonostante l'ultimo assalto finale dei grigiorossi, il match termina in parità con la Lucchese che conquista un punto prezioso in ottica salvezza. (La Nazione.it Ed. Lucca) GRIGIO OPACO … E LA LUCCHESE STRAPPA IL PARI ALL’ALESSANDRIA Un'Alessandria meno brillante del solito ed un po' sprecona non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro una Lucchese che fa tutto quello che serve per uscirne indenne e portare a casa un punto quasi insperato Cerca la vittoria che potrebbe rilanciarla definitivamente in orbita podio l’Alessandria, ma la Lucchese ha bisogno di punti per non retrocedere e viene al “Moccagatta” con l’intenzione di non fare la vittima sacrificale. I primi minuti di gara scorrono placidi con i padroni di casa che non premono troppo e gli ospiti che cercano di rendersi pericolosi in contropiede: ne esce una partita nervosa e spezzettata da molti falli sul cui campo fa capolino il primo sole primaverile. Appena prima del quarto d’ora la prima vera occasione è per la Lucchese con Tavanti che dalla destra crossa teso e sul primo palo Fanucchi non ci arriva per un soffio. Al 22’ bella azione manovrata dell’Alessandria con Gonzalez che innesca Sestu sulla sinistra il cui cross costringe Albertoni ad uscire di pugno, la palla arriva al limite dell’area proprio a Gonzalez che cerca una improbabile conclusione di destro e mette la palla sul fondo. Alla mezz’ora nel tentativo di vivacizzare un po’ il gioco Marcolini scambia di posizione Sestu e Gonzalez sulle fasce ma l’esperimento dura poco ed al 33’ uno spunto personale del numero 7 alessandrino si perde sul primo palo. Una progressione di Barlocco poco prima del 35’ porta al primo giallo della gara per Damiani e ad una punizione dal limite sulla destra: nulla di fatto mentre cinque minuti dopo ci prova Nicco da fuori trovando pronto Albertoni alla deviazione con un tuffo in angolo. L’intervallo fra i due tempi scuote dal torpore gli spettatori dopo quarantacinque minuti tutt’altro che brillanti dei grigi, ai quali va comunque concessa l’attenuante di venire da un periodo molto felice dal punto di vista realizzativo. Dopo venti minuti della ripresa Marcolini azzarda il primo cambio: fuori un Gonzalez apatico, dentro Russini e pochi minuti dopo Nicco avrebbe la palla buona per il vantaggio ma Dell’Amico si immola deviando in angolo. Poco dopo arriva la risposta tattica di Lopez che inserisce Bortolussi per Nolè e l’Alessandria rischia con Chinellato per Bellazzini. I grigi continuano a premere e si rendono pericolosi con un colpo di testa di Giosa ben controllato da Albertoni, ma rischiano con Sciacca che anticipa di un soffio Arrigoni ben appostato sul secondo palo. La serie di occasioni sprecate dall’Alessandria si arricchisce con un liscio di Russini su una bella sponda aerea di Marconi, poi a cinque minuti dal termine con il punteggio ancora bloccato sullo 0-0 entrano anche Gatto e Fischnaller. L’arbitro assegna generosamente altri cinque minuti oltre il novantesimo ma la Lucchese seppur con qualche brivido - in particolar modo un retropassaggio di testa di Bertoncini che rischia di mandare fuori tempo Albertoni - sembra reggere ed anzi avrebbe l’occasione per un clamoroso colpaccio con una punizione di Arrigoni a giro dalla destra che esce sul fondo. Al fischio finale la tattica difensiva di mister Lopez premia i suoi che escono indenni dal “Moccagatta”: al giorno d’oggi non è poco. (Alessandria News – Fabrizio Merlo) ALESSANDRIA: RESISTE IL FORTINO LUCCHESE. SOLO 0-0 AL MOCCAGATTA Gara senza gol tra i grigi e i toscani, bravi a chiudere ogni spazio e a resistere ai tentativi dei padroni di casa. La squadra di Marcolini rallenta la sua corsa alle posizioni di vertice ma conquista comunque il 15^ risultato utile consecutivo. Quarto pareggio interno nelle ultime cinque gare casalinghe per l’Alessandria, bloccata nel turno pre pasquale da una Lucchese coriacea e battagliera in fase difensiva. I toscani hanno puntato al pari e ci sono riusciti, portando a termine la gara perfetta dal punto di vista difensivo. Per i grigi qualche rimpianto per non essere riusciti a trovare la combinazione giusta per aprire la cassaforte rossoblu. In classifica i grigi scendono al sesto posto, superati dalla Carrarese. Primo tempo con poche occasioni degne di nota allo stadio Moccagatta. I grigi danno però sempre la sensazione di poter essere pericolosi, soprattutto con Sestu, come sempre uno dei più propositivi. Proprio lui al 22^ impegna in uscita Albertoni. La Lucchese prova a pungere ma il possesso palla dei rossoneri è sterile. Per i grigi solo qualche piccolo brivido al 25^ con Barlocco che liscia la palla in area ma Giosa spazza via. Sul finale i ragazzi di Marcolini premono e Albertoni si deve allungare sulla sua sinistra per deviare in angolo un sinistro insidioso di Nicco dalla distanza. Nella ripresa lo spartito non cambia: è sempre l’Alessandria a tenere in mano il pallino del gioco mentre la Lucchese si difende con ordine. I ragazzi di Lopez si fanno vedere dalle parti di Vannucchi con un tiro dalla bandierina di Arrigoni direttamente in porta ma Vannucchi non si fa sorprendere. Due minuti Nicco calcia di destro una sassata al volo da fuori area ma Dell’Amico si immola e respinge col corpo. Mister Marcolini getta nella mischia anche Chinellato al fianco di Marconi. All’80 il colpo di testa di Marconi viene bloccato da Albertoni ma è quattro minuti dopo che Russini ha sui piedi la palla del vantaggio ma l’ex Lumezzane non aggancia una splendida torre di Marconi e spreca la chance più ghiotta della partita. Entrano anche Fischnaller e Gatto ma il risultato non cambierà più. (Radio Gold) ROSSONERI. PUNTO PREZIOSO IN TERRA PIEMONTESE Nel calcio ci sono 0-0 e 0-0. Se quello ottenuto contro il Gavorrano aveva lasciato delusione nei tifosi rossoneri, quello colto dalla Lucchese in casa dell’Alessandria è da esaltare per la straordinaria applicazione tattica della Pantera, messa in campo magistralmente da Giovanni Lopez. Risultato che legittima e accresce le rinnovate ambizioni di aggancio alla zona play-off di Nolè e compagni. Monumentale la prova offerta specialmente dai tre marcatori centrali, con un Bertoncini insuperabile nel gioco aereo e un ritrovato Riccardo Baroni. Resta l’amaro in bocca per i locali, incapaci di trovare la variabile giusta per fare saltare il banco. Mister Marcolini, sconfitto soltanto in una circostanza tra campionato e Coppa Italia da quando siede sulla panchina dei grigi, cambia qualche interprete del suo 4-3-3 rispetto alla vittoria di Olbia. Lasciata intatta la retroguardia, le novità sono a centrocampo dove partono dall’inizio Nicco e Bellazzini; nel tridente delle meraviglie, 33 gol in tre, turno di riposo per Fischnaller sostituito da Sestu. Lopez, dal canto suo, spariglia le indicazioni della vigilia relative al reparto offensivo. Tra i piemontesi assenti per infortunio Blanchard, Cazzola e Celjak. Precisamente il doppio gli indisponibili della Lucchese, ovvero sia Russu, Del Sante, Strada, Shekiladze, Cecchini e Capuano. Nel 3-5-1-1 imbastito dal tecnico romano è Arrigoni che agisce come rifinitore alle spalle di Fanucchi. Centrocampo rossonero folto con la presenza di capitan Nolè, Buratto e Damiani. In difesa scelte obbligate per Lopez che, privo dello squalificato Capuano, schiera Baroni reduce dagli impegni con la nazionale Under 20. Buono l’avvio di partita della Lucchese che fa girare bene e con personalità il pallone. Non appena l’Alessandria recupera il pallone è quasi immediata, partendo anche dai difensori centrali, la ricerca della verticalizzazione su capitan Gonzalez che si muove sulla corsia destra del fronte di attacco dei piemontesi. Al 22’ proteste tanto veementi quanto immotivate di Marconi per il presunto contatto con Dell’Amico. In realtà è il centravanti cresciuto nell’Atalanta a perdere da solo l’equilibrio. Ci prova Sestu a rompere la monotonia del match con una serpentina sulla sinistra e terminata con una conclusione rivedibile. La Pantera si muove bene e lascia pochi sbocchi offensivi alle manovre corali dei grigi che devono affidarsi alle giocate dei singoli, in particolare ad un ispirato Alessio Sestu. Al minuto numero quaranta ci prova dalla distanza Nicco con Albertoni (ammonito sul finire del primo tempo per perdita di tempo nda) che si rifugia in corner. È una delle poche occasioni di un primo tempo che ha visto le due difese prevalere sui rispettivi attacchi avversari. I secondi quarantacinque minuti si aprono senza variazioni nei 22 in campo. Al 56’ Arrigoni prova a fare il bis del gol direttamente dalla bandierina del corner come contro la Carrarese ma Vannucchi non si fa sorprendere e respinge con i pugni. Adesso il possesso palla è prevalentemente dei grigi, incapaci però di trovare il pertugio giusto per innescare il trio d’attacco. Marcolini prova ad inventarsi qualcosa togliendo uno spento Gonzalez ed inserendo Russini. Al minuto numero sessantasei Dell’Amico si immola per la causa rossonera respingendo con il corpo il destro a botta sicura di Nicco. Lopez decide di giocarsi la carta Bortolussi, dentro al posto di Nolè, passando così ad un vero e proprio 3-5-2. Come una partita a scacchi, arriva puntuale la replica del tecnico dei grigi che opta per il doppio centravanti inserendo Chinellato. Proprio il subentrato cicca il pallone da buona posizione su un traversone calibrato dal solito Sestu. Nei cinque minuti di recupero Bertoncini rischia di combinare il più clamoroso degli autogol con un retropassaggio di testa verso Albertoni. Finisce 0-0 al Moccagatta e tutta la Pantera va a ricevere l’applauso dei supporters rossoneri, presenti anche in questa difficile trasferta. (La Gazzetta di Lucca – Michele Masotti) RISULTATI: Arzachena – Prato 1-1 Carrarese – Piacenza 2-0 Gavorrano – Cuneo 2-0 Giana Erminio – Pisa 2-4 Livorno – Monza 0-2 Pistoiese – Viterbese Castrense 0-0 Pontedera – Robur Siena 1-0 Pro Piacenza – Arezzo 1-2 RIPOSA: Olbia CLASSIFICA: Livorno°* p. 60 Robur Siena* 58, Pisa 55, Viterbese Castrense* 51, Carrarese° 49, Alessandria°* 47, Monza** 45, Giana Erminio° 41, Piacenza°* 40, Pontedera°, Olbia°* 39, Pistoiese°* 37, Lucchese, Arzachena° 36, Pro Piacenza°* 35, Gavorrano° 30, Cuneo° 28, Arezzo°*** (-9) 26, Prato°* 21. * = una partita in meno; ° = una partita in meno per turno di riposo effettuato; Arezzo 9 punti di penalizzazione (-6 comminati in settimana per irregolarità amministrative) MARCATORI: 18 reti: Tavano (Carrarese), 15 reti: Vantaggiato (Livorno), 14 reti: Ragatzu (Olbia), 13 reti: Bruno (Giana), 12 reti: Gonzalez (Alessandria), Curcio (Arzachena), Alessandro (Pro Piacenza), 11 reti: Marconi (Alessandria), Moscardelli (Arezzo), Perna (Giana), Murilo (Livorno), Giudici (Monza) Il punto sul campionato Vigilia pasquale ricca di sorprese e colpi di scena: ancora sconfitte le prime della classe in un giovedì favorevole al Pisa, unica di testa a raccogliere i 3 punti e con in panchina il nuovo allenatore Mario Petrone. Cade nuovamente in casa il Livorno, mentre il Siena perde la terza gara delle ultime quattro disputate. Il Monza (45) si conferma ostacolo tosto per le grandi: vince a Livorno (60), dopo aver battuto anche il Siena e fermato sullo 0-0 Viterbese ed Alessandria. A segno Giudici (11) nel primo tempo e D’Errico, nella ripresa, con una magistrale ripartenza. Da segnalare il gol annullato a Morelli al 64’ (era il possibile 1-1), mentre si distingue il portiere ospite Liverani quale migliore in campo. Siena (58) k.o. a Pontedera (39): gol partita di Frare al 89’. Nel recupero espulso il bianconero Damian. La squadra di Maraia si affaccia per la prima volta in zona play off. Pisa (55) travolgente a Gorgonzola e nuovamente in corsa per la serie B con un 2-4 che dà fiducia e, soprattutto, morale. In gol Eusepi (7) dopo 16 minuti. Pari di Bruno (13) al 42’, ma partita in ghiaccio nel secondo tempo con due palle inattive trasformate dai colpi di testa dei centrali Lisuzzo e Sabotic al 59’ e al 67’. Ancora l’autorete di Bonalumi e il gol di Perico nel recupero a completare il tabellino. La Carrarese (49), senza Tavano, supera nel finale il Piacenza (40) con le reti di Coralli (8) al 86’ e Biasci (8) al 93’. Espulso mister Baldini e annullato agli ospiti un gol nel primo tempo. Apuani soli al quinto posto dopo lo 0-0 casalingo dell’Alessandria (47), fermata dalla barriera difensiva della Lucchese (36) che mister Lopez ha schierato senza punte di ruolo e con il solo Fanucchi a pungere nel settore offensivo. Grigi meno brillanti rispetto alle ultime uscite, ma con il pensiero anche al calendario che propone un mese di aprile fitto di impegni, tra recupero e finale di Coppa Italia. Altro allenatore esordiente è stato Giannichedda sulla panchina della Viterbese (51): senza gli infortunati Jefferson e De Sousa non va oltre lo 0-0, in trasferta, contro la Pistoiese (37), al termine di una partita con poche emozioni. Sussulti in coda: sesto risultato utile consecutivo per il Gavorrano (30) che batte e sorpassa il Cuneo (28). Succede praticamente tutto nel secondo tempo con l’espulsione di Sarzi Puttini al 67’ che lascia i piemontesi in inferiorità numerica. I toscani passano dal dischetto con Damonte al 74’ e raddoppiano con Remedi nel recupero. Nel primo tempo clamoroso “autopalo” di Mori. Per la compagine di Viali 2 punti nelle ultime 5 partite. Veemente reazione dell’Arezzo (26) dopo la penalità di 6 punti comminata in settimana: pur privo del capitano Moscardelli, il team toscano passa al “Garilli” contro il Pro Piacenza (35) e muove la classifica in attesa di recuperare tre partite nel prossimo mese. Amaranto avanti con Cutolo (6) su rigore ma raggiunti da Musetti dopo soli 3 minuti. Gol partita di Semprini al 60’. Nel pomeriggio di venerdi la sfida tra Arzachena e Prato ha chiuso la giornata. Gli ultimi della classe con un uomo in meno dopo l’espulsione di Ghidotti (37’) sono passati in vantaggio su rigore con Ceccarelli in apertura di ripresa. L’Arzachena ha rischiato il Ko, poi si è ripresa ed ha agguantato il pareggio con Peana nell’ultimo quarto d’ora. (Alessandria US 1912)

Girone A

Alessandria US 1912 - Lucchese Libertas AS 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

LUCCHESE LIBERTAS AS: Albertoni, Espeche, Bertoncini, Baroni, Dell’Amico [90. Mingazzini], Nolè [73. Bortolussi], Damiani, Buratto, Tavanti, Arrigoni, Fanucchi [86. Parker]. A disp.: Di Masi, Palumbo, Razzanelli, Mugelli, Russo. All.: Lopez Giovanni.

Arbitro: Di Cairano Michele (Ariano Irpino) [Guddo, Donato]

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