Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
22-10-2017 - Giornata: 10 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US 1912 - Pisa 1909 AC 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 39. De Vitis A. [Pi] , 53. Eusepi U. [Pi]

Alessandria US 1912 Agazzi Michael, Celjak Vedran, Gozzi Simone, Piccolo Felice, Casasola Tiago Matias, Sestu Alessio, Cazzola Riccardo, Gazzi Alessandro, Bellomo Nicola [67. Russini Simone], Branca Simone [54. González Pablo Andrés], Bunino Cristian [67. Marconi Michele] A disp.:Fissore Matteo, Giosa Antonio, Gjura Kleto, Nicco Gianluca, Pastore Andrea, (P) Pop Ionut Alin, Ranieri Roberto, Rossetti Matteo, Sciacca Giacomo All.: Stellini Cristian

Formazione avversaria
PISA 1909 AC: Petkovic, Birindelli [62. Sabotic], Lisuzzo, Carillo, Filippini, De Vitis [74. Izzillo], Gucher, Di Quinzio [70. Maltese], Mannini, Eusepi [70. Negro], Masucci [62. Giannone]. A disp.: Reinholds, Voltolini, Peralta, Cernigoi, Zammarini, Nacci, Favale. All.: Pazienza Michele.

Arbitro: Massimi Luca (Termoli) [Michieli, Sartori]
Note
Ammoniti: 22. Cazzola [A], 51. Bellomo [A], Mannini [P], 83. Gazzi [A], 93. Russini [A]. Angoli: 7-2. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 2.800 circa (1.464 paganti, 1.280 abbonati). Circa 300 i tifosi pisani. Serata fresca, terreno in ottime condizioni. Inizio gara ore 20,30

Commento
IL PISA RISORGE, L’ALESSANDRIA SPROFONDA In partita fino al vantaggio ospite, poi la squadra si scioglie e rischia un ko più pesante Le strade, che già erano lontane, si separano definitivamente: il Pisa gioca per la B, l'Alessandria per tenere la C. Compito adesso ancora tremendamente più difficile per una squadra che, nonostante la scrollata del presidente Di Masi, continua a non avere né capo e né coda, e questo, certo, dipende dalla guida tecnica. Ma neppure personalità, perché dopo una prima mezzora accettabile, anche con una occasione, l'unica di tutti i 90 minuti, con Branca, i Grigi scompaiono dal campo. E il Pisa, che si trova, forse insperatamente in vantaggio, gestisce senza affanno, raddoppia con un altro regalo e potrebbe ancora segnare. L'Alessandria no, riesce solo a rivitalizzare i nerazzurri, che sette giorni prima avevano solo pareggiato con l'ultima in classifica prima di essere eliminati dalla Coppa dal Pontedera. Notte fonda sul Moccagatta e sui Grigi, irriconoscibili e preoccupanti: terza sconfitta in casa, la curva prima rimodella il coro dedicato a Martini e a Bocalon - "intervengo da Alessandria, ma nessuno segna mai" - poi contesta il presidente. E, alla fine, anche la tribuna urla a Sensibile "meno supponenza, più competenza" . Per Stellini, che anche in questa gara ha tentato l'ennesima alchimia tattica, fallita, bocciando inizialmente Gonzalez, la strada è tutta in salita. E di quelle che avrebbero bisogno altro passo e altri interpreti, non di questi Grigi che adesso fanno paura L'illusione di un avvio accettabile, l'occasione enorme al 20' quando, sulla conclusione di Branca dalla lunetta, salva sulla linea Filippini, con Petkovic battuto e sembra che ci sia anche un tocco di mano del difensore, ma le proteste sono sterili Nel momento di massima pressione dei Grigi, quando Bellomo, ma soprattutto Sestu, mettono in area alcuni palloni e la difesa pisana si salvain angolo, al 39' ecco il vantaggio del Pisa, ancora con molta complicità alessandrina. Di Quinzio imposta dalla trequarti, testa di Masucci, sponda per De Vitis, che infila Agazzi in uscita. Il portiere non velocissimo e pronto nella lettura della traiettoria e i due centrali tutt'altro che immuni da colpe. Il contraccolpo si sente, l'Alessandria sbanda, in almeno due occasioni rischia di andare ancora sotto: al 44' Di Quinzio mette sul secondo palo per il colpo di testa di Eusepi, che esce di un nulla. Fischi, tanti, soprattutto dalla Nord. Un giro di lancette nella ripresa e Bellomo va giù in area, schiacciato da Carillo, ma per l'arbitro è tutto regolare. Subito dopo, su rinvio sbagliato da Agazzi, la palla va sui piedi di Eusepi e buon per i Grigi che la conclusione è centrale, ma non fortissima. Disarmante, però, l'azione del raddoppio, all'8': su palla filtrante, Eusepi si incunea in una difesa immobile e si trova senza fatica davanti a Agazzi e lo infila. Fuori Branca, dentro Gonzalez. Ma gli effetti non si vedono, neppure quando Stellini gioca la carta Marconi e Russini. Applausi ironici per il primo tiro in porta, di Sestu, al 39', parato da Petkovic senza affanno. E al 41' Negro, entrato al posto di Eusepi a metà tempo, colpisce il palo esterno. L'Alessandria? In campo non c'è più, dal 39' del primo tempo: da quando il Pisa decide che questa gara la deve vincere. E i Grigi lo permettono (Il Piccolo – Mimma Caligaris) ALESSANDRIA A PICCO E LO STADIO CONTESTA Mister Stellini e il ds Sensibile invitati ad andar via L’Alessandria rivitalizza anche il Pisa, che arrivava al Moccagatta reduce da un pareggio in casa col Gavorrano, dall’eliminazione in coppa e dal cambio di allenatore. Eppure i toscani dominano (2-0) e per i grigi è notte fonda. Forte la contestazione di tutto lo stadio, verso mister Stellini, il direttore sportivo Sensibile («meno supponenza, più competenza» gli urla un tifoso della tribuna) e persino verso il presidente Di Masi, invitato a «svegliarsi» per porre rimedio a una situazione preoccupante. Due tiri nello specchio della porta in 90’ e pure gli sfottò agli attaccanti della curva che «rimodella» un coro dedicato a Martini prima e a Bocalon dopo quando gonfiavano le reti avversarie. Per Stellini, nonostante la fiducia incassata in settimana, la strada è irta e piena di ostacoli perché la sua squadra, nonostante l’ennesima alchimia di formazione, fa acqua da tutte le parti. L’allenatore spariglia le carte in avvio lasciando in panchina Gonzalez e proponendo un 4-4-2 «corretto» nella parte offensiva in 4-2-3-1 con Branca dietro l’unica punta Bunino. L’inizio di partita dei grigi è a ritmo basso, ma il Pisa non fa di più. Ci vogliono una ventina di minuti, nei quali Branca sfiora anche la rete (purtroppo resterà l’unico guizzo del match per l’Alessandria) per vedere Bellomo e Sestu che si prendano la responsabilità di giocate più difficili: la squadra sembra beneficiarne anche se resta evidente la difficoltà a concludere a ridosso dei sedici metri. Chi mantiene un raggio d’azione molto avanzato è Sestu, che però viene servito a sprazzi mentre Bellomo è piuttosto mobile: l’ex Bari cerca di non dare punti di riferimento a Brindelli retrocedendo spesso il proprio raggio d’azione per andare a recuperare palla. Gli ospiti, sornioni, colpiscono al 39’ con DeVitis col concorso di colpa dei centrali di difesa di casa e di Agazzi che dà l’impressione di non essere prontissimo nella lettura della traiettoria della palla prima che la stessa arrivi all’autore del gol. Ripresa disarmante e inevitabile raddoppio toscano con la totale immobilità della difesa di casa che lascia strada a Eusepi, bravo a incunearsi e a dribblare Agazzi. Se già l’Alessandria faceva fatica sullo 0-0, le due sberle rimediate rendono tutto ancora più difficile ed i cambi non sortiscono alcun effetto anche perché Marconi non entra nel vivo del gioco e Russini è troppo evanescente, oltre che leggero. L’unico a inventare qualcosa è Sestu ma la capacità di raddoppio degli ospiti spegne sul nascere ogni velleità del tornante di destra che poi si perde anche in alcuni falli di frustrazione. Il triplice fischio arriva quasi come la liberazione da un incubo. (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) PISA, PAZIENZA PARTE CON IL BOTTO ALESSANDRIA: STELLINI A RISCHIO Comincia con il botto l’avventura del traghettatore Michele Pazienza sulla panchina del Pisa: una netta vittoria per 2-0 sul campo dell’Alessandria e il diritto di guidare la squadra anche nella prossima trasferta di Piacenza. A quel punto la dirigenza deciderà che cosa fare, se andare avanti con lui o puntare su un altro tecnico. Chi invece rischia di perdere la panchina è Cristian Stellini dopo l’ennesima brutta figura della sua squadra e l’ennesima sconfitta con una toscana (dopo quelle con Livorno e Arezzo). La fiducia del presidente Di Masi potrebbe essere finita. L’Alessandria non ha gioco e va avanti con le (poche) individualità. Il Pisa ha meritato la vittoria in virtù di un gioco a tratti spumeggiante, con Masucci, Mannini ed Eusepi sempre pronti ad infierire sulla difesa dei padroni di casa. CONTESTAZIONE. L’Alessandria ha tirato in porta una sola volta nel primo tempo con Branca, ma Filippini ha spazzato sulla linea. Il vantaggio toscano al 39’: il colpo di testa ravvicinato di Masucci è stato raccolto da De Vitis, che in spaccata ha infilato un incerto Agazzi. Nella ripresa 2-0 di Eusepi, al primo gol in campionato, bravo a scartare tutta la difesa, Agazzi compreso, e a mettere nel sacco. I cambi di Stellini sono serviti a poco, anzi è stato ancora il Pisa a rendersi pericoloso con Negro (palo). A fine partitta contestazione dei tifosi di casa all’indirizzo della squadra. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti). I nerazzurri si sono ritrovati in casa dell’Alessandria Pazienza festeggia la prima volta in panchina con tre punti DE VITIS ED EUSEPI, È UN ALTRO PISA Avanti con Pazienza non è solo uno slogan che richiama al momento transitorio del Pisa, con un nuovo allenatore. Va anche visto come possibile nuovo inizio, al netto di una domenica sera che restituisce nerbo mantenendo classifica buona e indicazioni per la difesa ancora migliori. Non certo scontato, uscire dal campo dell'Alessandria senza prendere gol. La squadra di Pazienza invece fa tutto questo, va a punti nella settimana del benservito a Gautieri. Con De Vitis ed Eusepi, una rete per tempo, si gettano le basi per ripartire. C'è anche una traversa sul conto dei toscani, quella che prende Negro a 3’ dalla fine. Il gol di De Vitis è la degna chiusura a un primo tempo che il Pisa trascorre con la volontà di tornare alla vittoria. Mancano 6’ all'intervallo, quando lo scambio rapido tra Filippini e Masucci libera al tiro il centrocampista che supera Agazzi. La difesa dell'Alessandria va in bambola nel momento in cui Eusepi prende il pallone che diventa il 2-0. Una sentenza, nella serata che serve al Pisa per guadagnare autostima con vista sul prossimo anticipo contro il Piacenza, venerdì al Garilli. (Corriere dello Sport – Federico Vaccari) Pisa: Pazienza debutta bene ALESSANDRIA È CRISI I TIFOSI CONTESTANO STELLINI IN BILICO Le reti di De Vitis nel primo tempo e di Eusepi nella ripresa condannano i grigi. Le strade, che già erano lontane, si separano definitivamente: il Pisa gioca per la B, l'Alessandria per tenere la C. Compito difficilissimo per una squadra che, nonostante la scrollata del presidente Di Masi, continua a non avere né capo e né coda e questo, certo, dipende dalla guida tecnica. Ma neppure personalità, perché, dopo una prima mezzora accettabile, anche con una occasione, l'unica di tutti i 90 minuti, con Branca, i Grigi scompaiono dal campo. E il Pisa, che si trova, forse insperatamente in vantaggio, gestisce senza affanno, raddoppia con un altro regalo e potrebbe ancora segnare. L'Alessandria no, riesce solo a rivitalizzare i nerazzurri, che sette giorni prima avevano solo pareggiato con l'ultima in classifica. Notte fonda sul Moccagatta e sui Grigi, irriconoscibili e preoccupanti: terza sconfitta in casa, la curva prima rimodella il coro dedicato a Martini e a Bocalon, poi contesta il presidente. Per Stellini, che tenta l'ennesima alchimia tattica, fallita, bocciando inizialmente Gonzalez, la strada è tutta in salita. E di quelle che avrebbero bisogno di un altro passo e di altri interpreti, non di questi Grigi che adesso fanno paura. Lo stadio, tutto, urla: contro la squadra, contro Sensibile. SPROFONDO GRIGIO. L’illusione di un avvio accettabile, l’occasione enorme al 20’ quando, sulla conclusione di Branca dalla lunetta, salva sulla linea Filippini con Petkovic battuto. Nel momento di massima pressione dei Grigi, il vantaggio del Pisa, ancora con molta complicità alessandrina: Di Quinzio imposta dalla trequarti, testa di Masucci, sponda per De Vitis, che infila Agazzi in uscita. Il portiere non velocissimo e pronto nella lettura della traiettoria e i due centrali tutt’altro che immuni da colpe. Il contraccolpo si sente, l’Alessandria sbanda, in almeno due occasioni rischia di andare ancora sotto. Disarmante il raddoppio, al 7’ della ripresa: Eusepi si incunea in una difesa immobile e si trova senza fatica davanti ad Agazzi e lo infila. Fuori Branca, dentro Gonzalez. Ma gli effetti non si vedono, neppure quando Stellini gioca la carta Marconi e Russini. E al 41’ Negro colpisce il palo esterno. L’Alessandria? In campo non c’è più. Se mai c’è stata (Tuttosport – Mimma Caligaris) La sfida al “Moccagatta” GRINTA E PAZIENZA: PISA, TORNA IL SORRISO I nerazzurri espugnano con merito Alessandria, a segno De Vitis ed Eusepi. Nel finale anche un palo colpito da Negro Una squadra ordinata e grintosa il giusto, con le dovute distanze tra i reparti: il Pisa ha la... Pazienza per aspettare al varco un’Alessandria in crisi e costretta a fare la partita, colpendola con freddezza e costringendola ad uscire tra i fischi del pubblico piemontese ormai sfiduciato dopo una partenza choc. La serie B persa incredibilmente nella stagione scorsa, prima nella regular season a beneficio della Cremonese e poi ai playoff del Parma, è uno spettro che non dà requie alla squadra di Stellini, la cui panchina ieri sera appariva fortemente traballante. De Vitis ed Eusepi (primo gol stagionale del Re) in gol, Negro nel finale vicinissimo a timbrare a sua volta (fermato solo dal palo) sono i protagonisti più in vista, ma tutta la squadra ha giocato su livelli veramente ottimi. Sorpresa tra i grigi alla lettura delle formazioni: oltre all’assenza di Fischnaller, l’attacco era privo anche del bomber Gonzalez. 4-4-1-1 il modulo: davanti ad Agazzi una difesa con Celjak, Gozzi, Piccolo e Casasola; Sestu, Gazzi, Cazzola e Bellomo in mediana, e in attacco Bunino era assistito da Branca. In casa nerazzurra Pazienza, che non poteva contare su Ingrosso (ko anche Cuppone), ha cambiato rispetto al 4-3-3 di Gautieri passando ad un 4-4-2 flessibile, ma soprattutto semplice da assorbire per i giocatori: difesa immutata con Birindelli, Lisuzzo, Carillo e Filippini; a centrocampo Mannini, De Vitis, Gucher e Di Quinzio (un po’ ala e un po’ mediano a sostegno), e in attacco Masucci, molto più a suo agio nel ruolo di seconda punta insieme ad Eusepi. Dopo un paio di buone iniziative del Pisa, solo al 20’ del primo tempo la porta del Pisa (che ieri esibiva per la prima volta la divisa tutta rossa) ha tremato: merito di una conclusione ravvicinata di Branca dopo un batti e ribatti in area, Petkovic veniva superato ma sulla linea Filippini sventava in tuffo addirittura con il volto. Poi per i locali più nulla, mentre il Pisa prendeva quota: al 37’ Gucher spaventava Agazzi, troppo fuori dai pali, con un tiro da quasi 40 metri che terminava fuori di poco, e al 39’ De Vitis sbloccava il risultato in scivolata, su una sponda di testa di Masucci bravissimo a mettere fuori tempo la difesa avversaria dopo il cross di Filippini dalla trequarti. Al 44’ Eusepi avrebbe potuto anche raddoppiare: cross tagliato da sinistra di Di Quinzio, stacco imperioso e palla fuori di un soffio sul palo opposto. Nella ripresa l’Alessandria provava a partire con rabbia e Bellomo chiedeva subito un rigore per una presunta spinta in area; subito dopo però era Masucci a spaventare i locali intercettando al limite un rinvio basso di Agazzi e tirando forte ma non abbastanza angolato. All’8’ il Pisa metteva il risultato in banca: Eusepi si inseriva su un pallone vagante in posizione centrale, si beveva Piccolo in dribbling e una volta in area metteva a sedere Agazzi prima di deporre i rete per il 2-0. Il resto era accademia: via ai cambi, difesa anche a tre quando i crampi di Birindelli lasciavano un posto per Sabotic e, nel finale, una discesa solitaria di Negro finiva con un destro che si stampava sul palo. Oltre quattrocento i pisani al Moccagatta: un tifo caldissimo e un sorriso che torna dopo lo scivolone casalingo con il Gavorrano (Il Tirreno – Massimo Berutto) ALESSANDRIA, BUIA E’ LA NOTTE CON IL PISA La squadra di Stellini cede ai toscani di Pazienza. Reti di De Vitis ed Eusepi. Grigi in crisi. La rabbia dei tifosi Il Pisa ha battuto l’Alessandria per due a zero dominando senza mai essere contrastata. Giocatori senza idee e senza mordente: l’Alessandria al cospetto dei toscani è stata solo il ricordo della squadra dei vecchi tempi. La gara in notturna disputata ieri sera al “Moccagatta” dall’Alessandria con il Pisa porterà sicuramente delle novità sul futuro di mister Cristiano Stellini e su alcuni giocatori, visto il loro comportamento in campo, anche se Di Masi per il momento nicchia. I grigi hanno disputato un primo tempo all’insegna delle tante indecisioni soprattutto in difesa. Basti pensare che ai primi 45’ di gioco l’Alessandria non ha effettuato un solo tiro in porta ed ha subito la pressione dei pisani, i quali hanno letteralmente stretto alle corde la formazione grigia, facendo emergere la fragilità e le indecisioni del settore di retroguardia. Gli ospiti hanno più volte insediato la porta di Agazzi, che si è salvato come ha potuto. Dopo tanti assalti alla porta grigia il Pisa è riuscito a portarsi in vantaggio. L’azione dei toscani è stata tecnicamente perfetta: traversone di Filippini, sponda di testa di Masucci per De Vitis, che tutto solo con il destro ha collocato la sfera in rete. Nella ripresa si aspettava la reazione dell’Alessandria ma sono stati i toscani a mantenere il pallino della partita. L’Alessandria era davvero in bambola e gli ospiti ne hanno approfittato per raddoppiare con Eusepi, il quale, dopo essersi impossessato della palla, ha letteralmente superato l’intero settore difensivo e depositato la sfera alle spalle di Agazzi. Il resto non ha storia se non cercare, per i grigi, di cambiare il passo e trovare idee nuove visto che non ne hanno mai avute. A dieci minuti dalla fine il pubblico ha abbandonato lo stadio e per il presidente dell’Alessandria è iniziata la lunga notte di riflessione e soprattutto per decidere se davvero vuole mantenere la situazione così, come aveva detto alla vigilia della gara. Durante l’incontro con la stampa il patron Di Masi, interrompendo il silenzio nel quale si era calato, è intervenuto affermando. “Anticipo subito la vostra prima domanda che sicuramente riguarderà la sorte del mister. Bene, vi dico che l’allenatore adesso non è in discussione, né lo metterò in discussione domani o nei prossimi giorni. Stellini – ha detto il presidente dei grigi – è un tecnico che ha idee innovative e fa lavorare al meglio la squadra. Se i risultati non sono stati soddisfacenti la colpa non è dell’allenatore. E’ troppo facile trovare nel tecnico il capro espiatorio … “ Ora dopo l’amara sconfitta Di Masi ha lanciato un severo monito ai giocatori affermando di voler incontrare, al più presto, tutti. E poi deciderà il da farsi. (Il Secolo XIX – Franco Capone) ALESSANDRIA-PISA 0-2 E’ CRISI GRIGIA Quando si dice che vincere è la migliore medicina per uscire dalla crisi. Peccato che questo fantomatico rimedio galenico l'Alessandria non lo riesca a trovare nemmeno nella prestigiosa farmacia del Pisa. Stellini prova così a cambiare ancora una volta modulo e interpreti, soprattutto davanti dove i gol scarseggiano e faticano ad arrivare. Ma lo fa schierando una sola punta di ruolo, Bunino, aiutata da un trequartista che trequartista non è: Branca. Eppure qualche cosa sembra dare inizialmente ragione al nn tecnico dato che proprio sul piede del platinato centrocampista arriva la palla più nitida per i grigi nel primo tempo. Anzi, forse di tutta la partita. Il salvataggio di Filippini di faccia però nega ai mandrogni la gioia del vantaggio. Ad arrivare, come un pugno in pieno volto, è il gol del Pisa che sfrutta la mollezza della retroguardia grigia: cross di Filippini, sponda di Masucci e rete di De Vitis. Siamo al 38' e i grigi vanno al riposo in svantaggio sommersi dai fischi. Poi arriva anche il gol di Eusepi a chiudere definitivamente i giochi nel secondo tempo. E soprattutto ad aprire ancora di più una ferita nel petto del vecchio orso grigio. (GrigiOnLine – Federico Capra) CHE BRUTTA ALESSANDRIA. IL PISA LE “REGALA” ALTRI DUE CEFFONI Ennesima debacle interna della squadra di Stellini, che incassa un gol per tempo e resta in zona playout E' difficile anche stasera riuscire a scrivere un commento obiettivo ed equilibrato sull'ennesima partita deludente dell'Alessandria. Difficile, perchè ciò che ogni tifoso medio può fare (ma anche gli stessi addetti ai lavori) è di scegliere se ridere dal piangere o piangere dal ridere. Dopo dieci giornate di campionato appare evidente la materializzazione dell'obiettivo per questa squadra: la sensazione che si ha è che, anzichè guardare in alto alla classifica, si debba cominciare (seriamente) a dare un occhio ai bassifondi della graduatoria, che si è accorciata stante l'inaspettata vittoria del fanalino di coda Gavorrano contro la Lucchese. Con questa mentalità e questa media punti, si rischia infatti la retrocessione diretta nei dilettanti. Difficile stare tranquilli, e difficile ormai credere alle parole che, settimanalmente ci vengono propinate da mister Stellini e dal ds Sensibile. Che il primo abbia delle colpe è palese, ma i responsabili principali del fallimento sportivo, l'ennesimo (per quanto in campo ci scendano i giocatori!) sono lo stesso Sensibile (che stasera si è preso in sala stampa tutte le colpe della situazione attuale) e patron Di Masi, che ha scelto un direttore sportivo il cui palmares parla abbastanza chiaro (basterebbe guardare i suoi risultati tra Sampdoria, Mantova e Trapani). Ma non dimentichiamoci le colpe di chi in società non c'è più, e stavolta si parla proprio dell'ex ds Magalini, che ha lasciato in eredità un buon numero di contratti pluriennali ancora da estinguere di giocatori che non hanno mercato e che gravano pesantemente sulle casse della società, così come hanno gravato l'estate scorsa nella gestione della campagna acquisti. Una squadra incompleta e costruita malamente, piena di calciatori esperti che, allo stato attuale delle cose, mostrano con prestazioni come quella odierna anche scarsa voglia di giocare (sì, stiamo parlando di voglia e di abnegazione, non di limiti tecnici!) e, quando non basta, esprimono anche i loro limiti tecnici: così la frittata è fatta e finita. Sono davvero in pochi a salvarsi nel marasma generale, anche perchè bisogna considerare quanti, tra di loro, vengano schierati fuori ruolo per le carenze di organico di cui abbiamo già dibattuto prima. Cosa ricordare, quindi, di una serata come quella odierna? La faccia cupa e imbronciata di patron Di Masi, più volte tirato in ballo dalla Gradinata Nord, oppure quella di Sensibile, costretto ad abbandonare anzitempo la tribuna d'onore del Moccagatta per evitare di prendersi tutta la rabbia dei tifosi sistemati in tribuna? Oppure le facce "soddisfatte" di alcuni sostenitori, che hanno abbandonato lo stadio addirittura al 29esimo del secondo tempo? O quanto accaduto al minuto 35 del secondo tempo, quando abbiamo visto battere due rimesse laterali in contemporanea? Per non parlare, ovviamente, delle azioni dei due gol toscani... Anche qui, comunque, è ardua la scelta. Di certo si vede la continuità con tutto ciò che di negativo si è potuto "godere" nella scorsa stagione, come molti errori tecnici e individuali, specialmente in difesa, che lo scorso anno sono costati alla squadra grigia la promozione in serie B. Se non altro bisogna dare atto che la squadra di Stellini ha prodotto qualcosa di interessante per la prima mezz'ora, andando anche vicina al gol con Branca, cui solo un difensore del Pisa sulla linea ha evitato la prima marcatura stagionale. Per il resto, davvero tanto da cestinare anche questa sera. Prova ne sono i due gol subiti (uno per tempo), e il palo colto nel finale dai nerazzurri. Insomma, il buio totale. Ancora una volta. Inutile dire che serva una svolta: più preoccupante è capire se e quando arriverà. Da parte di tutti, nessuno escluso. (Tuono News – Matteo Serra) TOP&FLOP DI ALESSANDRIA-PISA La gara tra Alessandria e Pisa, valida per il decimo turno del girone A del campionato di Serie C, si è chiusa sul punteggio di 0-2. Quello che poteva essere uno scontro al vertice, si trasforma nel trampolino di ri-lancio per il Pisa targato Michele Pazienza. I nerazzurri si impongono con troppa facilità al cospetto di un’Alessandria che, incassato il gol di De Vitis al 39’, non ha avuto la forza per reagire. Il colpo di grazia lo ha dato Eusepi al 53’ che, con il suo primo gol in campionato, ha definitivamente affossato la squadra grigia. La gara si chiude con l’inevitabile festa dei pisani giunti in Piemonte cui fa da contraltare la delusione dei sostenitori di casa. Ecco Top & Flop della gara. TOP Nessuno nelle fila dell’Alessandria: l’ennesimo assetto tattico interpretato dalla squadra di mister Stellini non produce alcun risultato. Alla prima difficoltà la formazione grigia si scioglie come neve al sole. BOCCIATI Eusepi (Pisa): Michele Pazienza non inventa nulla, semplicemente prova ad occupare meglio il campo con una disposizione quasi scolastica. L’attaccante guadagna diversi falli, mette spesso in difficoltà i centrali della difesa di casa ed ha il grande merito di chiudere i giochi con una rete di pregevole fattura in apertura di ripresa. CONCRETO FLOP L’Alessandria: dopo la conferenza stampa che il presidente Di Masi aveva tenuto in settimana ci si sarebbe aspettato un atteggiamento completamente diverso. Invece la formazione di casa non ha avuto la forza di reagire. PREOCCUPATI Birindelli (Pisa): patisce un po’ la verve di Bellomo e si lascia sorprendere in alcuni occasioni. Il modulo scelto da Pazienza, inoltre, limita un po’ sia Mannini che Gucher. INCERTO (TuttoLegaPro – Fabrizio Pozzi) GRIGI: INDIETRO TUTTA! Partita delicatissima per i Grigi dopo una settimana turbolenta. Partita delicatissima per i Nerazzurri dopo una settimana turbolenta. Per i padroni di casa martedi scorso conferenza stampa del Presidente il quale ha ribadito fiducia al settore tecnico regalando ancora più forza a Stellini; poi il giovedi amichevole contro una squadra di Eccellenza hanno disputato un primo tempo da incubi. Per i toscani invece, reduci da un pareggio interno contro la cenerentola Gavorrano, mercoledi arriva l’eliminazione in Coppa Italia ed il licenziamento di Gautieri con la squadra affidata al mister della Berretti Pazienza. Indovinate un po’ chi ha gioito oggi? Ma il Pisa, naturalmente, il quale si è preso i tre punti e, una volta andato in vantaggio, ha subito la miseria di un tiro in porta in 55 minuti e ha pure raddoppiato. E i Grigi? Hanno tenuto il pallino del gioco in mano per un pezzo del primo tempo, fino al 38’, quando De Vitis ha coronato con un tiro sottomisura finito in rete una lunghissima azione corale pisana. Di lì fino al riposo i nerazzurri hanno ancora inanellato due palle gol (al 42’ ed al 44’ ) con l’Alessandria ancora tramortita dalla rete del vantaggio ospite. Domanda legittima: fino al gol di De Vitis i Grigi meritavano di essere sotto, vista anche l’occasione che si è mangiato Branca quando il suo tiro è stato ribattuto sulla linea dal corpo di un difensore avversario? No, purtroppo però i toscani hanno legittimato il vantaggio dopo, quindi la sostanza non cambia. L’Alessandria è parsa, almeno nei suoi momenti migliori della partita, più aggressiva del solito. Dopo il primo gol subito però si è allungata troppo, i centrali difensivi non accorciavano verso la mediana lasciando libera una fetta di campo che diventava terra di nessuno, o meglio, terra sulla quale ha costruito la vittoria il Pisa. La ricetta dettata da Sensibile a fine partita per uscire dalle peste è un classico: il lavoro. Viene automatico chiedersi cosa ha fatto Stellini fino adesso se non lavorare e far lavorare i suoi, al punto che c’è chi sostiene che la squadra si allena troppo e troppo intensamente. In settimana affronteremo comunque i temi scottanti che riguardano il cammino di questa Alessandria sempre più lontana dagli obiettivi estivi. Per la cronaca contro il Pisa Stellini ha schierato ancora una volta una squadra diversa dal solito (ma va?), con quattro difensori, due mediani centrali, due esterni d’attacco, una punta e, sorpresa!, Branca mezza punta. Poi, dopo un’ora di gioco, due gol sul groppone e 4 cambi siamo passati al 3-4-3. Giusto per vostra informazione. (Lacantera.club – Jimmy Barco) DERIVA GRIGIONERA: IL PISA AFFONDA UN’ALESSANDRIA FANTASMA Un po' a sorpresa mister Stellini lascia in panchina Gonzalez e si affida a Bunino unica con punta con Branca a svariare sulla trequarti. Bellomo a sinistta, Gazzi e Cazzola al centro con Sestu esterno destro. Quasi trecento i tifosi ospiti, in tribuna centrale fa il suo esordio la pitch view. Pronti-via ed è Eusepi al 2' a provarci di testa, si distende Agazzi ma il guardalinee segnala l'offside. Più arrembante il Pisa nei primissimi minuti, bassi e guardinghi i padroni di casa. Contropiede grigio al 7', Bellomo dai 20 metri fa partire la conclusione, la palla viene deviata da un difensore e termina in corner. Pericolo in area mandrogna al 17', batti e ribatti dal limite che si risolve con una mezza rovesciata di Mannini bloccata a terra da Agazzi. Il Pisa inizia a mettere la porta nel mirino. Al 20', però, episodio clamoroso in area pisana: Branca conclude a rete su ribattuta di Petkovic, la palla è diretta nello specchio ma Filippini in scivolata ci mette il braccio ed evita il gol, Per l'arbitro è tutto regolare ma il tocco è sembrato evidente, probabilmente Massimi ha optato per l'involontarietà. Al 22' giallo a Cazzola per fallo su De Vitis. Al 30' doppio pericolo nei 16 metri nerazzurri, Sestu per due volte mette la palla sul secondo palo dopo un bel dialogo con Branca, il primo pallone scivola via, sull'altro ci mette una pezza Mannini mandando in angolo. Al 39' ospiti in vantaggio: traversone di Filippini, sponda di testa di Masucci per De Vitis che si allunga e con la punta del piede la mette alle spalle di Agazzi in uscita. Dormita della difesa di casa che lascia via libera ad un Pisa cinico e meritatamente in vantaggio. Chiude in vistoso affanno l'Alessandria, al 43' vicina a subire il secondo gol sul colpo di testa di Eusepi servito da Di Quinzio. Subito emozioni nei primissimi minuti della ripresa: prima Bellomo cade in area a contatto con un difensore, Massimi fa segno che si può continuare, poi Agazzi un minuto dopo sbaglia il rinvio servendo Masucci che dal limite lascia partire un tiro forte ma non troppo angolato, blocca il portiere grigio. Al 50' Birindelli rimane a terra per un presunto colpo al volto, Bellomo viene ammonito per proteste. Al 53' il raddoppio toscano: Eusepi su ribaltamento di fronte va via facile a Gozzi e compagnia, entra in area a tu per tu con Agazzi, il portiere si butta troppo presto a sinistra lasciando libera la parte destra dello specchio, proprio dove la infila l'attaccante pisano con un colpo da biliardo. Stellini capisce che senza di lui non ci sarebbe più nessuna speranza ed allora manda dentro Gonzalez per un Branca fischiatissimo. Al 58' prova battere un colpo l'Alessandria: cross di Casasola per Bunino: una deviazione non permette il colpo di testa dell'attaccante grigio. Dopo 22' escono Bunino e Bellomo, al loro posto Marconi e Russini. Alla mezzora i tifosi tolgono lo striscione alle spalle della porta in segno di protesta, molta gente lascia lo stadio in anticipo. Nell'ultimo quarto d'ora l'Alessandria accenna una timida reazione, Marconi all'82' e Sestu all'85' provano ad impensierire Petkovic, senza fortuna. Negro all'87' colpisce il palo, saltare Gozzi con un colpo di tacco è un gioco da ragazzi ma una volta sul fondo l'attaccante pisano centra il primo palo. Fino al termine dei 4' di recupero è un'agonia della quale si attende solo la fine. Un'altra serata da dimenticare per i tifosi alessandrini, che a fine partita trasformano il Mocca in una bolgia di fischi e proteste. Commentare la prova della squadra diventa quasi superfluo, ancora una volta nell'undici messo in campo da Stellini ha funzionato poco o nulla. Urge una profonda analisi interna allo spogliatoio così come anche alla dirigenza. La strigliata di Di Masi sembra non essere servita. Ora si inizieranno a prendere i provvedimenti annunciati per tentare di recuperare in qualche modo una situazione che sembra sempre più incontrollabile? (Alessandria News – Alessandro Francini) ALESSANDRIA-PISA 0-2 I NERAZZURRI RISORGONO E SBANCANO IL “MOCCAGATTA” CN UNA PRESTAZIONE PERFETTA Il Pisa cancella la pessima settimana appena trascorsa, centrando il blitz esterno in Piemonte con un gol per tempo. Personalità, cinismo e attenzione le armi dei nerazzurri Il Pisa è davanti al primo grande bivio della propria stagione. La trasferta sul campo dell'Alessandria arriva al termine della settimana più difficile per la società nerazzurra, che dopo le scialbe prestazioni contro Gavorrano in campionato e Pontedera in coppa ha deciso di sollevare dall'incarico il tecnico Carmine Gautieri. Mannini e compagni, diretti per l'occasione da Michele Pazienza (promosso dalla formazione Berretti per questa partita, in attesa dell'ufficialità del nuovo allenatore), devono dimostrare di volersi mantenere nelle zone alte della classifica. I risultati maturati nel pomeriggio costringono il Pisa a cercare la vittoria: la vetta, con qualsiasi altro risultato, si allontanerebbe troppo. E dovrà farlo sul campo di un'altra big del Girone A profondamente delusa dall'avvio della stagione: un Alessandria ancora stordito dall'enorme delusione della scorsa stagione, impantanato nelle sue problematiche di spogliatoio e ambiente. Si sfidano due fra gli attacchi più asfittici del campionato: piemontesi fermi a sole 4 reti siglate, nerazzurri a quota 7. La partita Mister Stellini ripropone, dopo il 4-4-2 della scorsa settimana, il 3-5-2 che nell'ultima uscita casalinga aveva consentito di piegare la resistenza del Prato (1-0). A sorpresa l'ex vice di Conte lascia in panchina la stella della squadra, Gonzalez, optando per Bellomo al fianco di Bunino. Tutte in campo le grandi firme del reparto mediano: Gazzi, Cazzola e Branca, con Sestu e Casasola a spingere sulle corsie laterali. Michele Pazienza risponde con un 4-4-2 che, in fase di possesso della palla, si trasforma in 4-3-3, con Daniele Mannini libero di svariare sia alle spalle del tandem Eusepi - Masucci, sia sull'esterno destro. Confermati in mediana Gucher, Di Quinzio e De Vitis; nessuna variazione nello schieramento difensivo, dove Carillo continua a fare le veci dell'infortunato Ingrosso. Le prime fasi di gioco mettono in mostra un Pisa attento e più pimpante dei padroni di casa, bravo a manovrare con la palla a terra e ad arrivare con continuità sulla trequarti offensiva. I nerazzurri impongono un pressing alto ai grigi, che si impegnano in una fitta serie di passaggi rasoterra senza però riuscire a smarcare l'uomo. Il primo quarto d'ora di gara fila via quindi sul filo dell'equilibrio, interrotto soltanto da tre corner battuti dai piemontesi e terminati in un nulla di fatto. Il primo squillo arriva al 17', e porta la firma di Mannini. Eusepi è bravo a credere su un pallone apparentemente innocuo che sembrava spegnersi sul fondo, e crossa rasoterra in area di rigore. Il primo compagno pronto a rimorchio è Filippini: il terzino caparbiamente conclude due volte verso la porta di Agazzi, ed il secondo rimpallo arriva sul destro del capitano nerazzurro. Il numero 7 si esibisce in una giravolta volante che trova la presa sicura del portiere alessandrino. I padroni di casa sembrano avvertire il pericolo, e al 20' rispondono. Azione simile a quella costruita tre minuti prima dal Pisa: Branca raccoglie la sfera al limite dell'area e conclude a botta sicura, trovando prima la deviazione di Petkovic e poi il salvataggio decisivo di Filippini sulla riga di porta, bravo ad intervenire col volto evitando l'intervento col braccio. Dopo questa occasione, gli uomini di Stellini prendono un po' di coraggio e di fiducia, manovrando con più continuità la sfera e costringendo il Pisa ad alcuni errori di misura nel fraseggio. In particolare si fanno vedere Branca e Sestu, bravi a dialogare con intensità sull'out destro. La difesa nerazzurra però riesce a proteggere la propria porta senza subire alcun tiro in porta. Dopo aver lasciato il pallino del gioco all'Alessandria nella fase centrale del primo tempo, il Pisa piazza la zampata del vantaggio. Eusepi è di nuovo bravo e caparbio a proteggere il pallone al limite dell'area piemontese, scaricando poi sulla trequarti per Gucher. Il lob dell'austriaco trova lo stacco puntuale di Masucci, che di testa spizza la sfera tagliando fuori tutta la difesa grigia. De Vitis è bravissimo a credere nell'azione, e in scivolata anticipa l'uscita di Agazzi e sigla il vantaggio pisano al 39'. Ancora Pisa al 44', con Eusepi che sfiora la segnatura personale. L'Alessandria sbanda vistosamente, ed i nerazzurri affondano con Di Quinzio sulla sinistra. Il numero 10 pennella il cross sulla testa del suo centravanti, che anticipa Piccolo e incrocia di testa sul secondo palo: palla che sfila di pochissimo sul fondo. La seconda frazione si apre con il Pisa di nuovo vicino al gol con Masucci. L'attaccante nerazzurro al 47' raccoglie la palla al limite dell'area dopo l'errato rinvio del portiere avversario, e cerca la porta con il destro: la conclusione è potente ma centrale, ed Agazzi fa buona guardia. E' soltanto la prova generale del raddoppio nerazzurro, che si concretizza al 53' con la prima rete in campionato del 'Re', Umberto Eusepi. Il centravanti raccoglie il rinvio di Petkovic, si gira finalmente con la fronte alla porta e salta secco Piccolo. Entrato in area elude Agazzi e deposita in rete la sfera, mandando in delirio i circa 400 sostenitori giunti in Piemonte. Mister Stellini corre ai ripari, provando a scuotere la sua squadra gettando nella mischia dalla panchina Gonzalez, aumentando il peso specifico in zona offensiva. Ma i grigi appaiono storditi dal doppio vantaggio degli ospiti, e faticano a costruire azioni ragionate e pericolose. Il pubblico del 'Moccagatta' fa partire la contestazione verso la squadra e l'allenatore, appesantendo ulteriormente l'atmosfera. Il Pisa controlla senza troppa apprensione, distendendosi con personalità anche in contropiede ogni volta che ne ha la possibilità. Ed al 65' sfiora il tris ancora con Eusepi. Sugli sviluppi di un corner Di Quinzio penetra in area e serve a rimorchio il 'Re': la sua conclusione trova il grande intervento in tuffo di Agazzi. L'Alessandria trotterella per il campo, cercando senza troppa convinzione di riaprire una gara che dopo il doppio vantaggio nerazzurro sembra in cassaforte. I grigi non riescono ad andare oltre ad alcune palle alte indirizzate verso l'area pisana, che sono ben controllate da una linea passata a tre con l'ingresso di Sabotic al posto di Birindelli. Pazienza ridisegna il Pisa con un più coperto 3-5-2, che vede Filippini e Mannini presidiare gli esterni. La prima vera conclusione della ripresa verso la porta nerazzurra arriva al minuto 85. Lisuzzo e Izzillo si infastidiscono sul cross di Casasola, facendo arrivare la palla sul sinistro di Sestu, che è bravo a girarsi in un fazzoletto e concludere a rete. Petkovic blocca senza problemi. Ma due minuti è ancora il Pisa ad andare vicinissimo al terzo gol nerazzurro. Negro con una magia addomestica di tacco il lancio lungo di Mannini, saltando con lo stop Gozzi e presentandosi in posizione defilata davanti ad Agazzi. Il destro del numero 29 è preciso, ma si infrange sul palo. La sfida termina di fatto con questa emozione. Il 'Moccagatta' saluta il triplice fischio del signor Massimi con una bordata di fischi clamorosa. L'Alessandria esce dal campo letteralmente annientata dai propri limiti e dalla prestazione quasi perfetta del Pisa, che allunga a nove la striscia dei risultati utili consecutivi e si porta a quota 19 punti in classifica. Nerazzurri mai in sofferenza in Piemonte, ottimi interpreti di una grande prova per personalità, cinismo e tattica (Pisa Today – Andrrea Martino) RISULTATI: Carrarese – Arzachena 2-1 Gavorrano – Lucchese 1-0 Livorno – Giana Erminio 2-1 Monza – Arezzo 0-3 Olbia – Cuneo 4-1 Pontedera – Pistoiese 2-2 Pro Piacenza – Prato 2-2 Viterbese Castrense – Robur Siena 1-3 RIPOSA: Piacenza CLASSIFICA: Robur Siena p. 24, Livorno° 23, Olbia 20, Pisa 19, Viterbese Castrense 18, Carrarese° 16, Monza 15, Piacenza°, Arzachena, Arezzo 13, Lucchese 12, Pistoiese° 11, Cuneo, Giana Erminio° 9, Alessandria° 8, Pro Piacenza° 7, Prato°, Pontedera° 6, Gavorrano° 4. ° = una partita in meno per turno di riposo MARCATORI: 8 reti: Ragatzu (Olbia), 6 reti: Ceccarelli (Prato), 5 reti: Murilo (Livorno), Marotta (Siena), Jefferson (Viterbese). Il punto sul campionato La partita principale della decima giornata era quella di Viterbo, scontro diretto tra terza (Viterbese) e prima (Siena). La Robur ha segnato dopo pochi minuti alla prima occasione gelando letteralmente le speranze della Viterbese. I laziali, in difficoltà difensiva anche a causa dell’assenza di Galabimov, fermatosi per infortunio all’ultimo momento, con le loro amnesie hanno addirittura consentito ai bianconeri di raddoppiare sul finale del primo tempo. Nella ripresa un calcio di rigore trasformato da Jefferson ha riaperto per poco i giochi fino al gol definitivo di Campagnacci. Il Livorno secondo vince nuovamente in rimonta ma faticando tantissimo contro una Giana Erminio tornata ad essere la squadra coriacea della scorsa stagione. Passati in vantaggio con un azione di contropiede finalizzata da Iovine i milanesi hanno subito il pareggio di Doumbia e poi il gol di Murilo nati a conclusione di azioni insistite in area. La Giana, forse, avrebbe meritato anche il pareggio alla luce delle due traverse colpite rispettivamente sullo 0-0 e sull’ 1-0 e del gol del possibile pareggio segnato da Gullit ma annullato per fuorigioco. L’eroe della giornata è comunque Daniele Ragatzu che si porta a casa il pallone di Olbia-Cuneo per aver segnato una tripletta nel secondo tempo. I sardi hanno schiantato la resistenza del Cuneo che nel primo tempo ha soltanto difeso (ed in maniera efficace visto il parziale di 0-0). Bella la prova del giovane Biancu, un classe 2000 autore del cross che ha consentito al bomber olbiese di segnare la seconda rete personale. l’Olbia così scavalca la Viterbese e si insedia al terzo posto in classifica mentre Ragatzu con 8 gol svetta solitario tra i marcatori.. Che dire della Lucchese? Disputando una prova assolutamente incolore a Grosseto ha consentito al Gavorrano di incamerare la prima vittoria stagionale. Intendiamoci, il successo dei padroni di casa è del tutto meritato, legittimato oltre che dal bel colpo di testa di Salvadori anche da un paio di altre occasioni da gol non sfruttate. Terza e ultima vittoria esterna della giornata è quella dell’Arezzo che ha violato il Brianteo di Monza per la prima volta nell’anno. La formazione toscana malgrado i molti problemi societari sta onorando al meglio gli impegni esibendo anche delle brillanti prestazioni sul campo. La Carrarese ha mantenuto fede al pronostico che la dava favorita ma per riuscirci ha dovuto rimontare una brillantissima Arzachena con una doppietta di Biasci; i galluresi avrebbero meritato miglior fortuna. L’unico pareggio del turno il 2-2 tra Pro Piacenza e Prato. I padroni di casa hanno sprecato l’inverosimile, gli ospiti hanno tenuto botta nel primo tempo e si sono rianimati nella ripresa, agguantando per la seconda volta il pareggio grazie ad una deviazione di Messina che ha messo fuori causa il proprio portiere. I lanieri hanno così interrotto una striscia negativa di tre sconfitte. Il posticipo del lunedi tra Pontedera e Pistoiese non ha mancato di suscitare emozioni. Arancioni avanti 2-0 dopo 8 minuti grazie a Luperini e Vrioni. I granata hanno accorciato poco dopo la mezz’ora con Corsinelli e segnando il punto del definitivo 2-2 al quarto d’ora dell ripresa con Pinzauti. Ha riposato il Piacenza.

Girone A

Alessandria US 1912 - Pisa 1909 AC 0 - 2 (0 - 1)

RETI:

39. De Vitis A. [Pi] , 53. Eusepi U. [Pi]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

PISA 1909 AC: Petkovic, Birindelli [62. Sabotic], Lisuzzo, Carillo, Filippini, De Vitis [74. Izzillo], Gucher, Di Quinzio [70. Maltese], Mannini, Eusepi [70. Negro], Masucci [62. Giannone]. A disp.: Reinholds, Voltolini, Peralta, Cernigoi, Zammarini, Nacci, Favale. All.: Pazienza Michele.

Arbitro: Massimi Luca (Termoli) [Michieli, Sartori]

Note

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