Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
08-10-2017 - Giornata: 8 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US 1912 - Prato AC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 94. rig. Marconi M.[A]

Alessandria US 1912 Agazzi Michael, Gozzi Simone, Giosa Antonio [68. Fissore Matteo], Piccolo Felice [60. Russini Simone], Celjak Vedran, Ranieri Roberto [60. Bellomo Nicola], Gazzi Alessandro, Branca Simone, Pastore Andrea, González Pablo Andrés [60. Fischnaller Manuel], Bunino Cristian [85. Marconi Michele] A disp.:Casasola Tiago Matias, Cazzola Riccardo, (P) Gjoni Samuele, (P) Pop Ionut Alin, Rossetti Matteo, Sciacca Giacomo, Sestu Alessio All.: Stellini Cristian

Formazione avversaria
PRATO AC: Sarr, Polo, Ghidotti, Martinelli, Badan, Guglielmelli [58. Bonetto], Gargiulo, Fantacci [84. Marini], Ceccarelli, Orlando [58. Vangi], Piscitella [70. Liurni]. A disp.: Bellesi, Cavagna, Cecchi, Rozzi, Demoleon. All.: Catalano Pasquale

Arbitro: De Angeli Paride (Abbiategrasso) [Mazzei, Guddo]
Note
In panchina per l’Alessandria Stefano Bettella al posto di Cristian Stellini squalificato Rigore parato al 75. a Bellomo [A]. Ammoniti: 16. Piscitella [P], 18. Gonzalez [A], 40. Gazzi [A], 71. Fantacci [P], 75. Bonetto [P], 79. Martinelli [P], 90. Sarr [P], 90. Russini [A]. Angoli: 2-1. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 2.000 circa (810 paganti, 1.210 abbonati) Stadio Moccagatta aperto solo parzialmente a causa dei lavori di ristrutturazione in corso. Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 14,30

Commento
UN RIGORE AL 94’ SALVA I GRIGI, BRUTTI, DAL QUINTO PAREGGIO Decide Marconi, dopo un errore dal dischetto di Bellomo. Squadra fischiata La prima vittoria quando nessuno ci crede più. Nessuno tranne Fischnaller, che va a mettere in mezzo un cross su cui Martinelli ci mette le mani: 3' di recupero, sul dischetto va Marconi, che spiazza Sarr. Servirà per il morale? Speriamo. Per l'autostima? Speriamo anche quello, perché non basta un rigore dopo 94 minuti, e dopo averne sbagliato uno alla mezzora della ripresa, a salvare una brutta prestazione, di una squadra ancora cambiata, con scelte discutibili. Una squadra che va sotto la Nord alla fine e i tifosi la salutano con un 'Fate ridere', dopo aver cantato per tutta la gara LE SQUADRE Cambia ancora il modulo, tornando al 3-5-2, almeno in fase di non possesso. E cambiano alcuni interpreti, anche imprevedibili, con la panchina al migliore fino ad ora, Casasola. Così la difesa ritrova Giosa al centro, Celjak e Pastore esterni, la regia affidata a Gazzi (che regista non è), Ranieri che ha una mezzora di autonomia e, in avanti, Gonzalez fuori dal gioco e Bunino che ci mette buona volontà, ma poco di più. Prato con il 4-3-3 e ancora Sarr tra i pali LA PARTITA Dieci minuti di studio, con supremazia, la prima occasione, al 10', è un lancio di Gonzalez per Bunino, anticipato dall'uscita di Sarr. Al 14' ancora Gonzalez suggeritore per Branca, conclusione toccata in angolo. Brivido al 19', sugli sviluppi di una punizione: Gozzi rinvia in mischia, raccoglie Fantacci ai 16 metri e Agazzi blocca in presa alta. Poi il nulla assoluto, a parte una conclusione del solito Fantacci (37') che obbliga Agazzi alla parata a terra. Alessandria senza gioca, senza idee, mai in grado di creare anche un minimo affanno alla retroguardia pratese. Che solo in avvio di ripresa ha un incertezza, con Martinelli, e Bunino conquista palla, ma il diagonale è facilmente controllato da Sarr. Al 9' la prima azione degna di questo nome: percussione di Celjak, che scarica su Gonzalez, quasi dalla linea di fondo un tiro che attraversa tutta l'area della porta senza nessuno pronto a toccare palla in rete. Gazzi, dal limite, calcia fuori, al 16' ci prova Ceccarelli, conclusione deviata, che Agazzi blocca. Girandola di cambi per provare a scuotere una squadra senza gioco e senza anima. Così si passa al 4-3-1-2, con pochi effetti, fino all'azione del rigore: al 30', intervento di due difensori del Prato su Bunino, che va giù in area. L'attaccante va sul dischetto con il pallone, ma Bellomo se lo prende e batte. Sarr, a mano aperta, respinge. Al 36' occasione per i Grigi, Bellomo lancia Russini, che scatta da dietro, controlla e incrocia, palla che sfila di un nulla sul fondo. Al 40', sul traversone di Bellomo, Badan per poco non fa autorete. Poi, quando ormai sembra inevitabile il quinto pareggio, e la Nord canta un eloquente 'Di Masi svegliati', Fischnaller, il più positivo, a un minuto dalla fine dei 4 di recupero, mette in area un cross teso da sinistra, che Martinelli intercetta con la mano. Rigore, batte Marconi, e segna, per la gioia in tribuna, di un tifoso speciale come Aureliano Camurati. Si gioca ancora pochi secondi: primo successo, ma Alessandria ancora piccola, in affanno e fischiata. (Il Piccolo.net – Mimma Caligaris) ALESSANDRIA FELICE SOLO PER I TRE PUNTI Grigi dominati per 70’, un rigore salva mister Stellini Arriva contro il Prato la prima vittoria stagionale in C dell’Alessandria che, però, dimostra anche contro i toscani palesi limiti di gioco. Il rigore di Marconi pochi istanti prima della fine (dopo un altro penalty sbagliato da Bellomo) non cambia di una virgola il giudizio sulla squadra e, soprattutto, sull’allenatore. Dopo tre mesi di lavoro, tra ritiro e partite ufficiali, Stellini non è riuscito a dare un’identità ai grigi che giocano compassati, avanzano unicamente per linee orizzontali, non provano a saltare l’uomo e ad andare oltre il «compitino». Alessandria prigioniera di se stessa e in confusione, anche perché alla settima partita giocata si assiste all’ennesimo cambio di formazione. Almeno due scelte iniziali fanno arrabbiare i tifosi tornati finalmente nel «loro» Moccagatta. Fuori Casasola, uno dei migliori finora, e capitan Cazzola che ha caratteristiche utili in mezzo al campo. Si torna al 3-5-2 con l’azzardo di Giosa al rientro dall’infortunio (uscirà anzitempo) ma soprattutto con un centrocampo a tre nel quale stupisce vedere Gazzi centrale. La linea verde scelta dagli ospiti, sia per valutazioni tecniche sia per necessità (mancano ai toscani ben 4 titolari), si traduce in molta dinamicità in campo, ciò che manca all’Alessandria che non viaggia sulle fasce ad eccezione di 15’ nel primo tempo. Celjak mette in area 2-3 cross interessanti ma, appena il mister ospite retrocede di una trentina di metri il raggio d’azione di Badan, per il croato dei grigi diventa notte fonda. Tra le varie scelte che lasciano perplessi anche quella («preparata in settimana» dirà Bettella, il vice Stellini, in sala stampa) di schierare una difesa a cinque avendo di fronte un’avversaria che gioca di fatto con una sola punta di ruolo. Ne deriva l’inferiorità numerica in mezzo (a volte anche di due uomini), così l’Alessandria assiste impotente al «torello» dei lanieri o, peggio, deve alzare il centrale difensivo Gozzi portandolo sulla linea del centrocampo, che per l’ex modenese equivale alla «terra di nessuno». Con questa improvvisazione, anche quando si recupera palla non c’è la prontezza di cambiare passo. Il Prato ha tutto il tempo per posizionarsi e proteggere i sedici metri a difesa schierata. Logico che gli attaccanti dei grigi siano i più penalizzati: vedono palloni col contagocce e non si rendono mai pericolosi. Ondivago anche il rendimento di chi subentra: da una parte Bellomo getta alle ortiche il primo rigore e si dimostra troppo precipitoso nelle giocate. Molta più verve la dà Fischnaller che si rende protagonista di alcune sgroppate sulla sinistra, facendo anche ammonire un avversario: sua, tra l’altro, la caparbia azione che porta al secondo penalty. Quando il bolide di Marconi si insacca, il «Mocca» tira un lungo sospiro di sollievo: ma c’è poco di cui sorridere. (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) ALESSANDRIA OK MA QUANTI FISCHI PRATO SFORTUNATO L’Alessandria ritrova la vittoria col ritorno al Moccagatta, ma quanta fatica. Una squadra, quella piemontese, priva di idee, gioco e personalità, confusionaria in tutti i settori e fischiata dai propri tifosi. Il Prato non meritava il ko. Ci sono voluti due rigori per aver ragione dei toscani: il primo viene parato da sarr. Il secondo, allo scadere (mano di Martinelli), è stato messo in rete da Marconi. (Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) DISCHETTO FATALE, BIANCAZZURRI PIEGATI DALL’ALESSANDRIA Bella prova dei lanieri al Moccagatta, Sarr para un rigore ma i grigi non falliscono quello concesso allo scadere Il Prato esce sconfitto dal Moccagatta di Alessandria solamente al 94’ su calcio di rigore trasformato da Marconi e per la formazione laniera arriva la terza sconfitta di fila. Un match a due facce, con i biancazzurri che hanno tenuto bene il primo tempo mentre nella seconda frazione l’Alessandria ha cercato il gol in numerose occasioni e poteva andare in vantaggio grazie ad un primo rigore neutralizzato da Sarr. Catalano mette subito in campo il nuovo arrivato Orlando al posto di Tchanturia, per il resto conferma la squadra che aveva giocato nelle precedenti gare. La partita inizia a ritmi blandi, Prato comunque autoritario con un ottimo possesso palla. Al 10’ ottima uscita di Sarr (che sarà il migliore in campo) che fa sua la sfera su Bunino imbeccato in verticale da Gonzalez. Miracolo di Sarr poco dopo che si distende su un tiro di Branca imbeccato ancora in verticale dopo una finta di Gonzalez ed un passaggio di Celjak. Si combatte a centrocampo, ma al 19’ c’è l’occasione per il Prato. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla tre quarti destra da Ceccarelli, la palla finisce sui piedi di Fantacci in area di rigore che lascia partire il sinistro da buona posizione, ma la palla rallentata dalla deviazione di uno dei grigi finisce fra le braccia di Agazzi. Il Prato prende coraggio. Ceccarelli cambia gioco per Piscitella sulla sinistra che mette una palla invitante per Fantacci in inserimento. Il centrocampista del Prato mette una palla tesa in mezzo, ma non arriva nessun biancazzurro a deviare. Al 24’ si rivede l’Alessandria in avanti: Bunino ha un rimpallo favorevole e si ritrova a tu per tu con Sarr leggermente defilato. La sua conclusione però è da dimenticare e finisce sopra la traversa. Al 32’ Ceccarelli per Fantacci sulla sinistra. Il numero 21 del Prato mette in mezzo con Agazzi bravo in uscita a bloccare in tuffo. I biancoazzurri al 38’ ci riprovano con Badan: sinistro da fuori, Agazzi blocca. Fischi al termine del primo tempo per l’Alessandria che torna in campo con un altro piglio. Al 1’ diagonale di Bunino su un errore in fase di impostazione del Prato: Sarr blocca in tuffo. Al 4’ conclusione coraggiosa di Badan che si inserisce sulla sinistra e calcia di poco sopra la traversa. Al 9’ Alessandria pericolosa sulla destra con Gonzalez che riceve palla entra in area e mette in mezzo una palla velenosa deviata da Sarr sul fondo. Controbatte il Prato al 13’ con Ceccarelli che mette in mezzo per Gargiulo dopo essersi liberato bene sulla destra. Il tiro del numero 8 pratese viene ribattuto. Al 15’ tripla sostituzione per l’Alessandria: Fischnaller per Gonzalez, Bellomo per Ranieri e Russini per Piccolo. Poco dopo Ceccarelli impegna Agazzi con un tiro da fuori. Il Prato gioca in contropiede e Fantacci pesca Ceccarelli sulla destra, il suo controllo non è preciso favorendo l’intervento di Giosa. Al 29’ rigore per i grigi per un sandwich ai danni di Bunino. Va sul dischetto Bellomo, ma Sarr intuisce il tiro e para. Ma l’Alessandria non si scoraggia e al 37’ Russini imbeccato in verticale sbaglia di poco il diagonale. I grigi ora spingono a fondo e al 41’ Bellomo mette in mezzo dalla sinistra. Sarr blocca dopo un batti e ribatti in area. Al 49’ altro rigore per l’Alessandria. Fischnaller crossa e Polo colpisce con la mano. Va sul dischetto Marconi che sigla il gol della vittoria per i piemontesi. (Il Tirreno ed. Prato – Vezio Trifoni) Battuto il Prato ARRIVA TRA I FISCHI LA PRIMA VITTORIA DELL’ALESSANDRIA Decide nel recupero un rigore di Marconi: prima dal dischetto aveva sbagliato Bellomo La prima vittoria quando nessuno ci crede più. Non certo i duemila nel Moccagatta riaperto, tutti a metà tra l'esterrefatto e l'arrabbiato per una prestazione assolutamente insufficiente e, per un'ora abbondante, incomprensibile. Nessuno ci crede, tranne Fischnaller, che va a mettere in mezzo un cross su cui Martinelli interviene con le mani: 3' di recupero, sul dischetto va Marconi, che spiazza Sarr. Servirà per il morale? Speriamo. Per l'autostima e per scacciare la paura, perché a sentire Bettella, il vice di Stellini, la squadra è impaurita? Ce lo auguriamo, perché non basta un rigore dopo 94 minuti, e dopo averne sbagliato uno alla mezz’ora della ripresa, a salvare una brutta prestazione, di una squadra ancora cambiata, con scelte discutibili. Una squadra che va sotto la Nord alla fine e rimedia un 'Fate ridere' da chi, per tutta la gara, ha cantato e incitato. Il Prato per un’ora fa la partita. Alessandria ancora cambiata, di nuovo con il 3-5-2, ma quando attacca nel tridente c’è pure Branca: una continua rivoluzione che toglie certezze e sottolinea la confusione che regna in casa grigia. Casasola, il migliore delle prime sette gare, tenuto in panchina - “scelta tecnica” - Pastore, a sinistra, lasciato a duellare con Guglielmelli, a cui lascia una quindicina di centimetri e qualche chilo, Cazzola e Sestu di nuovo panchinati, Ranieri con una autonomia di poco più di mezzora, Gazzi in regia (che regista non è), in attacco Bunino volenteroso e Gonzalez non pervenuto. Al quarto d’ora della ripresa tre cambi per spostare il controllo della gara: qualche segnale di manovra, al 30’ Bunino va giù in area e l’arbitro indica il dischetto. L’attaccante vorrebbe battere, ma Bellomo gli prende il pallone e calcia, male, e Sarr sventa. Quando sembra pareggio, il quinto, ecco un caparbio Fischnaller, che mette in area: Martinelli intercetta con la mano, secondo rigore, anche se il Prato protesta per un fallo su Ceccarelli, non rilevato. Sul dischetto Marconi, che non sbaglia: prima vittoria, ma c’è davvero poco da esultare. (Tuttosport – Mimma Caligaris) L’ALESSANDRIA VINCE, MA CHE FATICA COL PRATO Se Marconi non avesse segnato su rigore al 94' contro il Prato, ora saremmo qui a parlare di pareggite patologica. Una di quelle brutte e difficili da scrollarsi di dosso. Di quelle che entrano nelle menti dei giocatori e si insinuano come un tarlo pronto a minare ogni certezza. Anche di chi ha calcato sino a ieri palcoscenici superiori alla semplice Lega Pro. E a dirlo non siamo noi, ma i numeri: prima dei tre punti contro i lanieri i grigi avevano collezionato la miseria di quattro pareggi e due - sacrosante -sconfitte. Ma a preoccupare maggiormente la vena realizzativa assente (solo tre gol fatti) e una difesa tutt'altro che impermeabile (sette le reti insaccate). Così non è stato e a tempo praticamente scaduto, Michele Marconi si è caricato sulle spalle il peso di trasformare un rigore che, poche manciate di minuti prima (76'), Bellomo si era fatto parare da Sarr. E se la vittoria serve per ringalluzzire gli animi e smuovere una classifica deficitaria, sono ancora tante le lacune messe in campo dall'Alessandria. A partire dagli interpreti, nuovamente diversi e ancora sotto tono rispetto alle aspettative. Su tutti Pablo Gonzalez, lontano parente da quello devastante della passata stagione nel primo periodo di Braglia. Ma non diamo per venduta la pelle del vecchio orso prima del tempo. Perché se da una parte il gioco è stato ancora una volta il grande assente della partita - ad esclusione di alcune sporadiche giocate - dall'altro la vittoria permetterà ai grigi di lavorare con più calma e la mente sgombra. Il tutto nella speranza che vincere aiuti (davvero) a conquistare altre vittorie. (GrigiOnLine – Federico Capra) AL 93’ IL PRATO REGALA TRE PUNTI AD UNA BRUTTA ALESSANDRIA. COSI’ NON VA …. Dopo un primo tempo soporifero e un calcio di rigore fallito da Bellomo al 75' è il mani di Polo nel recupero a servire su un piatto d'argento i primi tre punti dell'era Stellini. Una vittoria che non può far stare tranquilli i tifosi e che premia in maniera eccessiva l'undici di casa In una giornata di sole primaverile l’Alessandria torna finalmente a calcare il prato del Moccagatta. Cornice insolita con il rettilineo completamente vuoto, qualche sparuto tifoso biancoazzurro nel settore ospiti. Il vice Bettella schiera Giosa titolare dal 1’ al centro della difesa, al suo fianco Piccolo e Gozzi. Pastore e Celjak sulle fasce; Gazzi, Ranieri e Branca alle spalle di Gonzalez e Bunino. Dopo i primi 10' in cui è il Prato a fare possesso, all'11' arriva il primo affondo dell'Alessandria con il filtrante di Gonzalez per Bunino in area, la punta grigia è anticipata in uscita da Sarr. Al 14’ ancora Alessandria in avanti, Sarr chiude in angolo su incursione di Branca. Dopo 5’ Prato pericoloso sugli sviluppi di un calcio da fermo, Fantacci appena dentro i 16 metri impegna Agazzi su respinta della difesa di casa. Traversone velenoso a mezza altezza di Fantacci al 23’, il pallone attraversa tutta l’area mandrogna senza alcuna deviazione e la sfera termina in fallo laterale Al 24’ Bunino si libera in area toscana e da posizione decentrata fa partire un destro sbilenco altro sopra l’incrocio dei pali. Prima mezzora quasi soporifera, manovra lenta e prevedibile da ambo le parti, davvero poco da raccontare. Molto deludente l'approccio al match dei padroni di casa, quasi irritanti tanta è la sufficienza di Gonzalez e compagni contro un Prato certo non irresistibile. Dalla curva già si sentono i primi cori di scherno. Al 40’ prima giallo in casa grigia, Gazzi entra duro su Ceccarelli. Si va negli spogliatoi dopo 45’ praticamente di nulla. Grigi molli e svogliati, meglio il Prato quantomeno dal punto di vista dell’impegno. Dopo 60’’ dal rientro in campo errore di Martinelli in disimpegno, ne approfitta Bunino che fa partire un diagonale a dire il vero non irresistibile bloccato a terra da Sarr. Al 51' Piscitella si libera sulla sinistra e conclude di destro oltre la traversa, controlla Agazzi. Al 55’ primo vero acuto di marca mandrogna: Gonzalez dalla destra mette un rasoterra in mezzo, la palla attraversa l’area e arriva a Bunino che vede Gazzi sui 16 metri, destro a giro fuori di un metro. Al 58’ Prato pericoloso: Gargiulo sguscia via sulla linea di fondo, serve al centro ma libera la difesa grigia con qualche affanno. Al 60’ triplo cambio per i padroni di casa: fuori Gonzalez, Ranieri e Piccolo, dentro Fischnaller, Russini e Bellomo. Tiro da fuori di Ceccarelli al 62’, leggera deviazione di un difensore mandrogno, parata a terra di Agazzi. Qualche emozione in più nei primi 15’ della ripresa. Al 67’ contropiede pratese, palla a Ceccarelli sulla destra, il numero 7 si allunga troppo il pallone, chiude in angolo la retroguardia alessandrina. Al 68’ esce un acciaccato Giosa, al suo posto Fissore. Cross di Bunino sul secondo palo al 73’, Russini di testa non ci arriva. Al 75’ atterramento in area di Bunino, per l'arbitro è calcio di rigore. Sul dischetto va Bellomo, tiro angolato ma non irresistibile, il giovane portiere senegalese Sarr si allunga e respinge. Occasione buttata alle ortiche dall’ex Vicenza. Il risultato resta sullo 0-0. Dopo lo shock prova a reagire l’Alessandria: cross in area di Russini all’80’, Bunino anticipato di testa da un difensore toscano. All’82’ sfiora la rete del vantaggio Russini servito in profondità da Branca, a tu per tu con Sarr la conclusione dell’esterno grigio termina sul fondo di pochissimo. All’83’ Marconi rileva Bunino. All’88’ pericolo in area laniera, dopo un'azione convulsa conclude Bellomo da limite, palla respinta dalla retroguardia ospite. Al 3’ di recupero altro regalo del Prato in area di rigore: sul cross di Fischnaller mani di Polo. Calcio di rigore. Stavolta va Marconi sul dischetto, tiro forte e centrale, Sarr non può nulla. Grigi in vantaggio in zona Cesarini. L’Alessandria strappa i primi tre punti della stagione solo grazie ad un’ingenuità di Polo a pochi secondi dal triplice fischio. Una vittoria che però non può nascondere le evidenti difficoltà di un squadra apparsa senz’anima per almeno trequarti del match. Prato punito in maniera eccessiva, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Domenica prossima c'è l'Arzachena in trasferta, e se questa è l’Alessandria di Stellini c’è ben poco da stare tranquilli. (Alessandria News - Alessandro Francini) GRIGI:PRIMA VITTORIA! BASTA CHE NON SIA QUELLA DI PIRRO… Si ritorna al Mocca e sfidiamo un club nostro avversario storico. Un Prato giovanissimo, poco più di una Berretti, che nel turno precedente si è beccato 5 gol in casa dalla Carrarese nonostante fosse andato in vantaggio per primo, e oggi deve far conto con l’assenza di 4 titolari. Tra le fila mandrogne reduci dal pareggino in rimonta di Monza invece, a parte il lungodegente Vannucchi e lo squalificato Nicco, tutti abili e arruolati. Vista così ci sarebbero tutti i presupposti per applaudire la prima vittoria grigia di questo campionato, ma adesso vediamo che succederà in campo: cosa che, è banale dirlo, è l’unica cosa che conta davvero. Comunque mi aspetto, al di là del risultato, una prestazione convincente da parte dei ragazzi di Stellini. Mi aspetto soprattutto di vedere una squadra equilibrata, organizzata, coraggiosa e consapevole dei propri mezzi che gioca al calcio e non si limiti a “giocare al pallone”, come abbiamo visto fare troppo volte in questo inizio di campionato dai Grigi. Se queste erano le aspettative prima della partita già leggendo la formazione mandrogna una cosa salta agli occhi: la confusione che regna nell’individuare formazione e interpreti adeguati per i ruoli. Infatti sta fuori Casasola (direi fin qui il giocatore più positivo ed eclettico di queste prime battute stagionali), si ritorna prepotentemente al 3-5-2 e stavolta con un difensore puro da una parte (Celijak) e un difensore di sopporto (Pastore) dall’altra. Ritorna in mezzo al campo Branca (mezzala sinistra, debbo ammettere che a Monza ci era mancato…) e Ranieri mezzo destro con Gazzi a fare il play. Quanto a squadre organizzate e coraggiose una al Mocca comunque l’abbiamo vista: il Prato. I toscani infatti, pur con i limiti dovuti alla giovane età media, ad una presenza “fisica” non certo erculea e a limiti tecnici evidenti sono arrivati in riva al Tanaro dotati di tanti ragazzini al loro primo impatto con il calcio professionistico e hanno “fatto” la partita, menando la danza e spostando sempre il pallone sotto gli occhi stralunati dei giocatori Grigi. I nostri, da parte loro, hanno aspettato il Prato appostati sulla propria tre quarti (così da ridurre i rischi dell’imbucata al minimo) ma assolutamente disarmati e incapaci di produrre una qualche azione che avesse la dignità di chiamarsi tale. Il tutto per…..un’ora di gioco. Poi però, direste voi senza aver visto la partita, li abbiamo asfaltati: macchè. Al 55’ invero abbiamo apprezzato un numero di Gonzalez che non ha portato a nulla, poi arriva il rigorino su Bunino ma Bellomo se lo fa parare da quel portiere giovanissimo, pittoresco e bravo che si chiama Sarr. Al 82’ una buona opportunità ancora per i Grigi capitata sui piedi (sbagliati) di Russini e poi De Angelis, un nome una garanzia, fischia un secondo rigore a favore dei padroni di casa per un mani in area toscana alla fine di un’azione evidentemente viziata da un fallo precedente sull’ottimo Ceccarelli. E il Prato non è mai stato pericoloso? Almeno una volta, all’11’, ma ho capito di non essere granchè ad individuare le occasioni da gol. Per cui mi limito a riportare quello sostenuto in sala stampa dal sostituto (in tutto e per tutto) di Stellini squalificato, secondo il quale abbiamo creato “parecchie occasioni da gol“. Purtroppo io dalla tribuna sono riuscito a vedere solo “qualche possibile opportunità da gol” oppure “qualche azione mandrogna con palla indirizzata nei pressi della porta avversaria”, ma forse a Coverciano hanno deciso di unificare tutte le vere e presunte azioni d’attacco in “occasioni da gol”. O almeno qualcuno vuole farcelo credere. L’importante è che questo qualcuno sappia che sta menando il can per l’aia. Perché, se così non fosse, quella ottenuta stasera contro il Prato sarebbe la vittoria più rovinosa dell’era Di Masi: meditate gente, meditate. (CorriereAl – Jimmy Barco) TOP&FLOP DI ALESSANDRIA-PRATO La gara tra Alessandria e Prato, valida per l’ottavo turno del girone A del campionato di Serie C, si è chiusa sul punteggio di 1-0. Uno splendido sole autunnale bacia il ritorno dell’Alessandria al Moccagatta, agibile solo parzialmente dopo i lavori di riqualificazione che sono in corso di ultimazione. Le emozioni più importante del match si registrano per i tiri dal dischetto concessi a favore dell’Alessandria. Nella prima occasione, al 76’, Sarr respinge in bello stile un rigore calciato da Bellomo e concesso per un fallo su Bunino. Al 94’, invece, Marconi con tiro potente e centrale trasforma il secondo rigore di giornata assegnato all’Alessandria, questa volta per un mani di Martinelli su cross di Fischnaller. Questa rete permette all’Alessandria di incamerare la prima vittoria stagionale, pur senza progressi sul profilo del gioco. Grande rammarico, invece, per il Prato che ha cercato di riscattare la pesante sconfitta infrasettimanale. Ecco Top & Flop della gara. TOP Nessuno nelle fila dell’Alessandria: non inganni la prima vittoria stagionale dei grigi. Quando ci sono troppi elementi fuori ruolo è difficile esprimere calcio. RIMANDATI Sarr e Fantacci (Prato): il portiere è superlativo a respingere il rigore calciato da Bellomo. Interessante prestazione del ventenne centrocampista dei lanieri. Ci mette corsa, tecnica e sostanza, come quando rimedia il giallo in fase di copertura. QUASI DECISIVI FLOP Lo staff tecnico dell’Alessandria: con Stellini squalificato è Bettella ad andare in panchina. Ma la confusione a livello tattico resta la stessa. Questa volta, però, la fortuna sorride ai grigi. DISORIENTATI Martinelli (Prato): oltre a rientrare, a diverso titolo, nelle due azioni decisive della gara, non da mai la sensazione di grande sicurezza. INCERTO (TuttoLegaPro – Fabrizio Pozzi) DESOLAZIONE GRIGIA L'Alessandria batte 1-0 il Prato con un rigore piuttosto generoso concesso a pochi secondi dallo scadere del recupero E' difficile capire cosa commentare al termine di una partita come quella odierna. L'Alessandria vince 1-0, al termine di una gara decisamente apatica e brutta, con zero tiri in porta pericolosi da una parte e dall'altra, un'occasione clamorosa e due rigori concessi (di cui uno fallito da Bellomo e l'altro piuttosto generoso) e la quasi totalità del Moccagatta in contestazione verso la squadra nonostante la vittoria. Insomma, oggi non si capisce se sia più facile parlare del tutto o parlare del niente. Di sicuro c'è che l'ambiente, nonostante i primi tre punti stagionali, rimane tutto fuorchè tranquillo. E siamo solo all'ottava giornata di campionato. L'unica nota positiva, oltre ai tre punti (che, se non altro, potrebbero ridare un po' di morale allo spogliatoio), appare essere la riapertura dello stadio Moccagatta, anche se ci vorrà ancora qualche giorno perchè i lavori di ristrutturazione vengano ultimati definitivamente. Per il resto, la prestazione (che per larghi tratti ha ricordato quelle della vecchia bassa serie C2 di qualche anno fa) è decisamente da rivedere sotto diversi aspetti, contro un Prato che dimostra di meritare la posizione di classifica che ha, ma che oggi non avrebbe meritato la sconfitta. Stellini (squalificato) manda in campo l'ennesima formazione stravolta della stagione, complice anche la squalifica di Nicco; in difesa ritorna Giosa, non ancora al meglio, affiancato da Gozzi e Piccolo (quest'ultimo un po' incerto in alcune occasioni). A centrocampo si rivede Gazzi titolare, autore della prova migliore da quando gioca in maglia grigia; bene anche Branca, mentre Celjak continua a palesare i suoi limiti in fase propositiva e dall'altra parte Ranieri non è stato autore di una buona prestazione, così così invece Pastore. Davanti i titolari restano Bunino (buona la sua prestazione, applaudito all'uscita dal campo) e Gonzalez (apparso ancora una volta in calo di condizione). Tra i subentrati, menzione per Fischnaller, unico a dare un po' di verve dalla manovra della squadra di Stellini, Bellomo (apparso decisamente in giornata no, come si è visto anche dal rigore fallito) e Marconi, che dopo un tiro in gradinata dal limite dell'area, segna su rigore, festeggiando indossando una maschera di Batman sotto la Gradinata, gesto goliardico che, però, non ha fatto altro che esacerbare ulteriormente gli animi sugli spalti. Russini fallisce l'1-0 davanti a Sarr, ma se non altro ci mette tanta corsa per i 35 minuti in cui scende in campo, mentre Fissore svolge il suo compito dopo aver sostituito Giosa. La prima frazione scorre via senza squilli nè da una parte, nè dall'altra: le azioni più pericolose sono di marca ospite e passano tutte dai piedi di Fantacci. Agazzi comunque c'è. Per i Grigi l'unico tiro porta la firma di Bunino. Nella ripresa gioca ancora meglio il Prato, che crea un paio di pericoli per Agazzi e compagni. Poi, al 29', Bunino va giù in area. E' rigore: Bellomo dagli undici metri calcia angolato, Sarr intuisce e mette il pallone fuori. Al 37' Russini avrebbe la palla dell'1-0 ma a tu per tu con Sarr, calcia sul fondo. Nel finale l'episodio che decide la gara: a 30'' dal fischio finale, Fischnaller mette un pallone in mezzo, l'arbitro vede un tocco di mano di un difensore e comanda il penalty. Marconi dal dischetto non sbaglia (Tuono News – Matteo Serra) I GRIGI VINCONO CON MERITO ANCHE SE SEGNANO SOLO NEL RECUPERO E SU RIGORE Esordio vincente per l’Alessandria finalmente davanti al suo pubblico dopo il restauro dello storico Moccagatta. Mister Stellini non ha voluto ancora rischiare scegliendo con decisione il 4-3-3, modulo adatto, secondo noi, a questa Alessandria, optando per un più prudente 3-4-3 che è una via di mezzo tra il 3-5-2 ed il prossimo 4-3-3. In questo modo ha ottenuto una maggiore velocità a centrocampo ed una capacità offensiva più marcata. Per questo motivo l’Alessandria è apparsa più efficace che in precedenza anche se ha prevalso sui toscani solo nel recupero grazie ad un rigore trasformato da Marconi. La partita è stata accettabile ma senza sussulti, il ritmo blando, scarse le idee. Le due squadre si sono affrontate soprattutto a centrocampo con gli ospiti apparsi un po’ meglio organizzati anche se le occasioni migliori sono state per i nostri che hanno spinto di più. Già al 4’ Branca imbeccato in verticale dopo una finta di Gonzalez ed un passaggio di Celjak impegnava l’ottimo Sarr in una straordinaria parata. Cinque minuti dopo era di nuovo Sarr (il migliore in campo) a intercettare la sfera su Bunino lanciato bene da Gonzalez. Finalmente, intorno al 20’, era il Prato a tentare la via del gol sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla tre quarti destra da Ceccarelli. La palla finiva in area di rigore sui piedi di Fantacci che lasciava partire un tiro di sinistro ma la sfera era deviata da un difensore e finiva smorzata fra le braccia di Agazzi. Al 29′ primo rigore per i Grigi, per un fallo in area ai danni di Bunino, battuto da Bellomo ma Sarr ancora una volta intuiva la traiettoria e parava. Tre minuti dopo era Agazzi ad esibirsi in un buon intervento in tuffo su un cross insidioso di Fantacci da sinistra. Nel secondo tempo l’Alessandria appariva più determinata anche se il ritmo della gara calava. Al 15′ tripla sostituzione per i Grigi con Fischnaller per Gonzalez, Bellomo per Ranieri e Russini per Piccolo. Gli uomini di Stellini erano alla disperata ricerca del gol e al 41′ Bellomo metteva in mezzo dalla sinistra ma l’ottimo Sarr bloccava in sicurezza dopo un batti e ribatti in area. Al 48′ altro rigore per l’Alessandria per un fallo di mano di un difensore su cross di Fischnaller e stavolta Marconi dagli undici metri non lasciava scampo all’estremo difensore ospite. (AlessandriaOggi – f.f.) ALESSANDRIA: FINALMENTE! COL PRATO MARCONI SFATA IL TABU’ VITTORIA Il numero 9 trasforma il rigore del definitivo 1-0 contro i toscani, al termine di un’altra prova opaca dei grigi e un penalty fallito da Bellomo. I tifosi della Nord hanno comunque contestato la squadra. Nel giorno della riapertura del Moccagatta l’Alessandria centra la prima vittoria stagionale, un successo strappato a fatica al Prato solo nei minuti di recupero grazie al gol di Marconi su calcio di rigore, dopo che Bellomo aveva fallito un penalty a un quarto d’ora dalla fine. L‘errore del numero 10 ha fatto scattare il dissenso della Gradinata Nord. Una contestazione che è proseguita anche dopo il triplice fischio, nonostante la vittoria conseguita in extremis. Per i grigi primo tempo ancora imbarazzante, ripresa più vivace ma la squadra denota limiti paurosi, con poco nerbo e sempre alla ricerca di soluzioni complicate. Prato aggressivo nei primi minuti di gioco: il più attivo è Piscitella, da lui passa la maggior parte dei palloni. Al 9^ azione di Gonzalez e velo per Ranieri che apre su Celjak libero sulla corsia di destra, il cross in mezzo viene respinto dalla difesa toscana. Un minuto dopo Sarr deve intervenire in uscita su Bunino, ben imbeccato da Gonzalez. Al 14^ triangolazione veloce Gonzalez-Celjak e servizio filtrante in area per Branca che a tu per tu con Sarr si fa rubare il pallone. Al 17^ occasione per il Prato: punizione di Ceccarelli e, dopo un batti e ribatti in area, la sfera finisce sui piedi di Fantacci che da buona posizione impegna Agazzi favorito anche da una deviazione di un difensore. In casa Prato è ancora Piscitella l’uomo più pericoloso e al 21^, dopo aver ricevuto il pallone da Ceccarelli, con un tocco delizioso favorisce l’inserimento sulla sinistra di Fantacci, il cui cross tagliato è pericoloso ma preda di nessun attaccante. Tre giri di lancette dopo l’occasione buona capita a Bunino che spara altissimo da ottima posizione, al limite dell’area piccola. Al 31^ il Prato si rende pericoloso con il solito Fantacci: altro cross tagliato in mezzo e pallone bloccato a terra da Agazzi. Toscani pericolosi nel finale di tempo con Badan che prima conclude centralmente su Agazzi e poi su taglio di Piscitella impegna la difesa alessandrina costretta in angolo. Ripresa che inizia con un’occasione per i grigi, Bunino prima sbaglia il controllo poi approfitta di un errore della difesa ospite e trova il pertugio giusto, ma la conclusione in diagonale è preda facile di Sarr. Al nono minuto della ripresa azione insistita grigia con Bunino che sfonda sulla corsia di destra e serve un delizioso pallone per Gonzalez. Dalla linea di fondo l’argentino prova a sorprendere Sarr che para. Prato pericoloso al 58^ con un’azione insistita di Ceccarelli: Gargiulo riceve e batte a rete ma la difesa dei grigi respinge. Poco dopo il Prato riparte con Fantacci che avanza indisturbato per 30 metri e libera Ceccarelli: fondamentale l’intervento di Giosa. Al 73^ si fa vedere l’Alessandria con un’iniziativa di Bellomo che scambia con Bunino, ottimo il cross tagliato per Russini che si inserisce bene ma manca lo stacco. A un quarto d’ora dalla fine arriva l’episodio che potrebbe cambiare la partita: Bellomo viene atterrato in area dopo un’azione insistita sulla corsia di destra. L’arbitro assegna il rigore e sul dischetto va proprio il numero 10: Sarr copre bene l’angolo e respinge con un intervento prodigioso. Al 78^ i ragazzi di Stellini vanno di nuovo vicini al vantaggio: Branca è bravo a vedere l’inserimento in area per Russini che, a tu per tu con Sarr, lo supera ma mette il pallone sul fondo. Poi arriva l’episodio finale con Polo che concede il rigore dopo un ingenuo fallo di mano di Martinelli. Marconi è glaciale e dal dischetto rompe il lungo digiuno di vittorie. (Radio Gold – Fausto Mamberti) IL PRATO PERDE AL 94’ CONTRO L’ALESSANDRIA Il rigore di Marconi decide la gara: finisce 0 a 1 Alessandria, 8 ottobre 2017 - Il Prato si arrende all'Alessandria e torna dalla trasferta con una sconfitta amara che di più non si può. Sì, perché fino al 94', la squadra di Catalano non ha demeritato, pur rischiando tantissimo al 75' quando Bellomo, dal dischetto, si fa parare da Sarr il rigore del possibile vantaggio. Poche occasioni da rete nei novanta minuti fino al 94' quando il fallo di mani di Martinelli in piena area vale il calcio di rigore realizzato poi da Marconi che regala all’Alessandria tre preziosissimi punti. La partita vede un Prato decisamente meglio organizzato nel primo tempo anche se è l'Alessandria ad avere le occasioni migliori. I primi quarantacinque minuti sono comunque davvero poco entusiasmanti con il gioco, spesso frammentato, che stenta a decollare. Nella ripresa, al 2', un liscio di Ghidotti permette a Bunino di involarsi tutto solo verso la porta avversaria ma il diagonale dell'attaccante grigio trova il pronto intervento di Sarr. La girandola di cambi operata a cavallo del quarto d'ora da Bettella e Catalano non sortisce gli effetti sperati. Il ritmo è blando, le due squadre in campo sembrano a secco di idee, il gioco è spezzettato e non favorisce lo spettacolo. Al 30' la gara si accende: Bunino viene ostacolato in piena area e l'arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri calcia Bellomo ma Sarr si supera e respinge la conclusione dell'attaccante di casa consentendo al Prato di rimanere in partita. A otto minuti dalla fine è ancora il Prato a rischiare: apertura di Bellomo per Russini, diagonale che esce di un soffio. In pieno recupero, l'episodio che decide la gara. Fallo di mani di Martinelli su cross di Fischnaller e calcio di rigore trasformato da Marconi. L’Alessandria vola, per il Prato cala il sipario. (La Nazione - Prato) RISULTATI: Gavorrano – Arzachena 1-4 Giana Erminio – Pistoiese 3-0 Livorno – Arezzo 1-1 Lucchese – Pisa 1-1 Olbia – Robur Siena 1-2 Pontedera – Piacenza 3-0 Pro Piacenza – Cuneo 1-1 Viterbese Castrense – Monza 0-1 RIPOSA: Carrarese CLASSIFICA: Siena p. 18, Livorno° 17, Viterbese, Pisa 15, Olbia 14, Piacenza 13, Carrarese°, Monza, Arzachena 12, Lucchese 11, Arezzo 10, Pistoiese°, Cuneo 9, Giana Erminio° 8, Alessandria° 7, Pro Piacenza °6, Prato°, Pontedera 5, Gavorrano° 0. ° = una partita in meno per turno di riposo MARCATORI: 5 Reti: Ragatzu (Olbia), 4 Reti: Curcio (Arzachena), Coralli, Tavano (Carrarese), Dell’Agnello (Cuneo), Murilo (Livorno), Giudici (Monza), Ferrari (Pistoiese), Pesenti (Pontedera), Marotta (Siena), Jefferson (Viterbese) Il punto sul campionato E’ Siena la nuova capolista: sbanca Olbia e approfitta del pari interno del Livorno contro l’Arezzo. Prime vittorie per Alessandria e Pontedera. Si parla sempre toscano in vetta ma è sorpasso: a 18 punti ecco ora il Siena, pur se con una partita in più rispetto al Livorno. Olbia (14) alla prima sconfitta casalinga: ospiti avanti nella ripresa con i gol di Marotta e Guberti (52’ e 68’) mentre i sardi provano a riaprirla con un rigore di Ragatzu (nuovo capocannoniere con 5 reti) al 76’. Dopo aver sofferto la supremazia della squadra di Mignani, i padroni di casa sfiorano il pari nel recupero con Dametto che centra la traversa. Frena il Livorno (17) dopo 4 vittorie consecutive: l’Arezzo (10) strappa un meritato pari, rimontando il gol, in apertura, di Maiorino (13’). Pari di D’Ursi al 67’, entrato in campo un minuto prima. Altra squadra che frena la rincorsa dopo 4 vittorie è il Pisa (15) che contro la Lucchese (11) non va oltre il pari: rossoneri avanti con Fanucchi al 15’ e raggiunti da Mannini al 51’. Derby correttissimo, senza ammoniti. La squadra di Gautieri aggancia la terza posizione grazie alla sconfitta interna della Viterbese (15) battuta dal Monza (12), alla prima vittoria fuori casa, grazie a Cori, in gol al minuto 82’. Sugli altri campi da segnalare le prime vittorie stagionali per Alessandria (7) e Pontedera (5): i Grigi superano il Prato (5), alla terza sconfitta consecutiva, grazie al rigore di Marconi (mani di Martinelli) all’ultimo minuto di recupero. In precedenza, al 31’ della ripresa, Sarr aveva parato il tiro dagli 11 metri di Bellomo (fallo su Bunino). I granata interrompono la serie positiva del Piacenza (13) con un eloquente 3-0 maturato della ripresa: a segno Corsinelli, Risaliti e Mastrilli. Sale a 12 punti la neopromossa Arzachena che vince a Grosseto contro il Gavorrano, cui non giova il cambio in panchina con Favarin al posto di Bonuccelli. Trascinato dalla doppietta di Vano, il team sardo si impone per 4-1. A segno anche Taufer e Curcio; per i padroni di casa il momentaneo pari di Brega. Giana (8) alla prima vittoria casalinga a spese della Pistoiese (9): 3-0 con i gol di Perna e Iovine nel finale del primo tempo; ospiti in 10 in avvio di ripresa per l’espulsione di Mulas e gara chiusa dal secondo centro personale di Perna al 71’. Parità fra Pro Piacenza (6) e Cuneo (9), tutto in 25 minuti: piemontesi avanti con il solito Dell’Agnello e pari di Alessandro. Ha riposato la Carrarese. Prossimo turno “spalmato” su tre giorni: venerdì la capolista Siena riceve il Pro Piacenza, mentre domenica il Livorno è di scena a Cuneo e il Pisa ospita il fanalino di coda Gavorrano. Alle 14,30 l’Alessandria, ad Olbia, fa visita all’Arzachena, Si chiude con il posticipo di lunedì tra Piacenza e Viterbese. (Alessandria 1912 US)

Girone A

Alessandria US 1912 - Prato AC 1 - 0 (0 - 0)

RETI:

94. rig. Marconi M.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

PRATO AC: Sarr, Polo, Ghidotti, Martinelli, Badan, Guglielmelli [58. Bonetto], Gargiulo, Fantacci [84. Marini], Ceccarelli, Orlando [58. Vangi], Piscitella [70. Liurni]. A disp.: Bellesi, Cavagna, Cecchi, Rozzi, Demoleon. All.: Catalano Pasquale

Arbitro: De Angeli Paride (Abbiategrasso) [Mazzei, Guddo]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.