Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
Serie C
01-10-2017 - Giornata: 6 - Vercelli - Silvio Piola
Girone A


Alessandria US 1912 - Arezzo US 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 74. Di Nardo A. [Ar]

Alessandria US 1912 Agazzi Michael, Casasola Tiago Matias, Gozzi Simone, Piccolo Felice, Nicco Gianluca [79. Russini Simone], Branca Simone [59. Cazzola Riccardo], Ranieri Roberto, Bellomo Nicola [59. Sestu Alessio], Pastore Andrea, González Pablo Andrés, Bunino Cristian [79. Marconi Michele] A disp.:Celjak Vedran, Fischnaller Manuel, Fissore Matteo, Gazzi Alessandro, (P) Gjoni Samuele, (P) Pop Ionut Alin, Rossetti Matteo, Sciacca Giacomo All.: Stellini Cristian

Formazione avversaria
AREZZO US: Borra, Muscat, Varga, Rinaldi, Luciani, Foglia [69. D’Ursi], De Feudis, Corradi [58. Yebli], Sabatino, Di Nardo, Moscardelli, A disp.: Ferrari, Talarico, Cellini, Cenetti, Benucci, Criscuolo, Gerardini, Quero, Franchetti. All.: Pavanel Massimo.

Arbitro: Maggioni Lorenzo (Lecco) [Lombardo, Mokhtar]
Note
Partita giocata a Vercelli per l’indisponibilità del Moccagatta Espulsi: 93. Luciani [Ar] Ammoniti: 29. Muscat [Ar], 43 Sabatino [Ar], 55. Branca [A], 72. Yebli [Ar], 83. Cazzola [Al]. Angoli: 7-4. Recuperi: 0.+ 6. Spettatori: 1.000 circa (608 paganti) Giornata nuvolosa, terreno sintetico Inizio gara ore 16.30

Commento
SPROFONDA L’ALESSANDRIA. ADESSO E’ CRISI NERA Per l'Arezzo decide Di Nardo. Prestazione orrenda, la rabbia dei tifosi Dove si può andare quando non si tira mai in porta? Quando si fanno esperimenti nel momento in cui servono certezze? Dove si può andare quando l'Arezzo, stessa classifica, sembra di un'altra categoria perché ha un gioco e ha fame? Si va sul fondo, cancellando i segnali, timidissimi, di ripresa intravisti a Siena. Preoccupante questa Alessandria senza personalità, senza idee, senza gioco, che consegna la partita agli ospiti: una prestazione vergognosa per l'inconsistenza totale di un gruppo di giocatori, e di chi li guida, che definire una squadra è un assurdo non solo linguistico. Adesso c'è da avere paura. Tanta. Perché non si vede proprio come uscire dal tunnel: gli altri danno lezione, l'Alessandria subisce ed è brutta, inquadrabile, inaccettabile LE SQUADRE Il vestito tattico è lo stesso, 3-5-2, variando alcuni interpreti: in attacco torna Gonzalez al posto di Fischnaller, per la prima volta dall'inizio in coppia con Bunino. A centrocampo confermato Nicco largo a destra e Branca interno, la regia a Ranieri e Bellomo ancora mezzala, ma con Pastore largo a sinistra. Anche l'Arezzo si schiera con un modulo speculare, un 3-5-2 con De Feudis davanti alla difesa e Di Nardo in tandem offensivo con Moscardelli LA PARTITA Lo studio prolungato nella prima metà del primo tempo è interrotto solo da pochi sprazzi: dopo pochi secondi, traversone di Casasola da destra, la difesa anticipa Bunino. Al 9' occasione gol sul taglio di Branca, ma quando colpisce di testa Pastore, sull'esterno rete, è già in posizione irregolare. Al 22', angolo dalla destra, batte bene Corradi e Agazzi smanaccia. Al 27' Gonzalez si conquista una punizione dal limite, che batte un metro sulla traversa. Poco, molto poco, anche perché sulle fasce Nicco e Pastore viaggiano poco, anche perché raramente innescati dai compagnie Branca e Bellomo avulsi dal gioco, tanto che Stellini inverte la loro posizione. L'unico a dare pressione alla difesa avversaria è Gonzalez, con un paio di giocate, come al 33' quando da sinistra mette sul secondo palo per la girata di Casasola, che impatta bene, ma la palla è sul fondo. E il finale è tutto dell'Arezzo, con due occasione enormi sui piedi di Moscardelli: al 38' Sabatino aziona Moscardelli, che controlla e calcia alla destra di Agazzi, di pochissimo. Tre minuti dopo è Corradi ad azionare il capitano degli amaranto, che grazia il portiere grigio da pochi passi. Brutta davvero questa Alessandria, più gioco, più possesso e più pericolosità per l'Arezzo. All'inizio della ripresa Stellini riporta Bellomo a sinistra. Al 3' Alessandria vicina al gol: Bellomo azione Nicco, che mette in area per Pastore, provvidenziale, per l'Arezzo, l'anticipo di Borra. Ma ben più decisivo è l'intervento di Agazzi sulla conclusione di Corradi. Il cambio invocato a gran voce dai poco più di 600 tifosi avviene al 13': Stellini richiama Branca e inserisce Cazzola, e anche Sestu per Bellomo, di fatto una bocciatura per i due interni di centrocampo. Anche se lascia perplesso vedere un uomo di fascia come l'ex Chievo giocare interno. Cambia poco, anzi, il leit motiv della gara è identico alla prima frazione,l'Arezzo che accorcia bene gli spazi e arriva sempre prima sulle seconde palle. E al 29' segna: nasce da un fallo laterale battuto da Piccolo, nessun compagno è piazzato, Yebli conquista palla e serve in profondità Di Nardo che, tutto solo, infila Agazzi. E' una mazzata che toglie le ultime, poche certezze, perché tracolla anche il reparto meno peggio, la difesa, che si fa infilare. Ci sono ancora 20 minuti a disposizione, ma la reazione non c'è. L'Arezzo gestisce senza affanno, prova anche un paio di ripartenze. Il nulla totale. E, alla fine, come due settimane fa , i giocatori vanno sotto la curva a raccogliere la rabbia di chi vede i Grigi colare a picco e non ci sta. Dagli spalti un coro, "Sensibile devi andare via anche tu" (Il Piccolo – Mimma Caligaris) Serie C, altra prova sconcertante GIOCATORI FUORI RUOLO E MISTER NEL PALLONE L’ALESSANDRIA SPROFONDA CONTRO L’AREZZO Alessandria a picco al Piola contro l’Arezzo, non tanto nel punteggio quanto nel gioco. Lo 0-1 col quale gli amaranto escono meritatamente vincitori non rende l’idea della pochezza dei grigi che, contro una rivale in crisi, riescono a far trascorrere al portiere toscano una giornata da spettatore non pagante. Terza partita consecutiva senza segnare, molti passi indietro rispetto alla trasferta di Siena. Naufraga l’Alessandria e con lei mister Stellini il cui inizio tra i professionisti è da incubo. Pronti via e si fa fatica sulle corsie esterne dove Nicco e Pastore, oltre ad essere innescati dai compagni con aperture imprendibili, non trovano mai il tempo del cross. Uomini statici, passaggi prevedibili e svarioni continui. Dieci errori individuali, alcuni del quali anche marchiani, nel primo quarto d’ora sono il frutto di eccessiva precipitazione nella giocata. Avulsi dal gioco sia Bellomo sia Branca che non verticalizzano mai: quando vengono invertiti di ruolo non cambia il refrain tanto che ad inizio ripresa i due ripartono dalla posizione iniziale. Un paio di accelerazioni di Gonzalez sono troppo poco anche perché resteranno le uniche iniziative del «cartero» nell’arco del match. Grigi che soffrono pure la fase difensiva sulla corsia destra dove Nicco e Casasola arrancano nell’inseguire le incursioni di Sabatino che dialoga sempre con molta velocità col compagno Corradi andando a creare superiorità numerica. Alla fine dei primi 45’ è l’Arezzo ad avere avuto due occasioni con Moscardelli che, per fortuna, ha la mira difettosa. C’è una fiammata ad inizio secondo tempo, ma tale resta perché è l’Arezzo che, accorciando gli spazi, conquista sempre le seconde palle e mette pressione ai grigi. Stellini corre ai ripari inserendo Sestu e Cazzola, il loro ingresso al quarto d’ora però non sortisce alcun effetto. Quando l’Arezzo passa in vantaggio con Di Nardo, la mazzata per i grigi è totale poiché la rete amaranto, nello sviluppo dell’azione, fa emergere un errore della difesa, che fino a quel momento il reparto meno peggiore. Ma, se la retroguardia si fa trovare completamente impreparata e con le maglie larghissime, c’è un problema di fondo: con una difesa a tre e un centrale che va a battere la rimessa laterale (sbagliandola), la lettura dell’azione non è corretta. A fine partita buona parte del pubblico si spazientisce e molti invocano il cambio di allenatore: «Prendere provvedimenti non è neanche nei nostri pensieri, abbiamo anche impegni ravvicinati» dirà il ds Sensibile nel dopo gara. Probabile invece che si vada verso un ritiro lungo che però era già preventivato in vista delle tre partite in sette giorni. Stellini nel dopo gara non muove alcuna critica ai suoi sull’impegno: «La soluzione sta nell’andare alla ricerca degli episodi e capitalizzarli come ha fatto l’Arezzo». (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) CROLLO ALESSANDRIA: ALTRA CONTESTAZIONE AREZZO, E’ LA SVOLTA L’Alessandria, ancora in esilio a Vercelli, non sa vincere ed anche l’Arezzo ne ha approfittato: prima gioia per Pavanel. La squadra di Stellini è parsa priva di idee, con giocatori fuori ruolo e a corto di condizione. L’Arezzo è stato trascinato da Corradi e da Moscardelli, che ha sfiorato il gol due volte. La rete della vittoria alla mezz’ora della ripresa: Yebli ha invitato nel corridoio Di Nardo, che ha trafitto Agazzi. Dopo la partita per l’Alessandria c’è stata una nuova contestazione. (Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) L’AREZZO CI CREDE: PREMIATO È UN’ALESSANDRIA CHE FA PAURA A SE STESSA E AI TIFOSI Il ds Sensibile conferma Stellini: «Lontanissimi dal pensare a un’altra soluzione» Inguardabile, inaccettabile. Come quando si supera la soglia della preoccupazione e si entra in quella della paura. Perché questa Alessandria spaventa: prima di tutto se stessa e poi i suoi tifosi. Sicuramente anche chi l'ha costruita, perché affrontare la partita della possibile svolta senza mai un tiro vero nello specchio della porta è una contraddizione, peggio, è la negazione sul campo degli obiettivi annunciati. La partita che avrebbero dovuto giocare i Grigi la fa l'Arezzo, che è in crisi e con molti problemi, ma prova a giocare, sa soffrire, cerca l'episodio decisivo e lo trova con merito, cancellando i segnali, timidissimi, di ripresa dei Grigi intravisti a Siena. Preoccupa questa Alessandria senza personalità, senza idee, senza gioco, che consegna la partita agli ospiti. Tre punti in cinque gare, zero reti nelle ultime tre, nessuna vittoria e, Siena a parte, nessun segnale della capacità di cambiare rotta. E, invece, in 48 ore bisogna farlo, per non cadere ancora più all'indietro: cambiando gli obiettivi, certo, ma soprattutto cambiando la testa di chi oggi porta la maglia grigia come un peso. Il Monza è dietro l'angolo, possibile anche la decisione di andare subito in ritiro. La posizione di Stellini, però, è solida. «Siamo lontanissimi dal pensare a una soluzione diversa», sottolinea Sensibile, anche lui molto contestato. MAI UN TIRO L’identità tattica è la stessa, ancora insistendo con alcuni interpreti che non danno ragione alla fiducia del tecnico. Le due novità, rispetto a Siena, sono Pastore a sinistra e Gonzalez di nuovo titolare. Con effetti nulli, anche perché, sulle fasce, sia Nicco, sia Pastore sono poco innescati dai compagni e i due interni, Branca e Bellomo, avulsi. Solo al 33’ Casasola impatta su un buon taglio di Gonzalez, ma la palla è sul fondo. Anche nella ripresa sono i toscani ad accorciare meglio e arrivare sempre primi sulle seconde palle. L’Alessandria non ha peso, gli errori sono anche banali. Come al 29’, rimessa laterale sbagliata, difesa con le maglie allungate. Yebli si inserisce e serve in profondità per Di Nardo che infila Agazzi. Ci sono ancora 20 minuti per reagire, ma non c’è l’Alessandria. (Tuttosport – Mimma Caligaris) Il giovane attaccante al fianco di Moscardelli ha sbloccato il risultato nella ripresa. Poi gli amaranto hanno tenuto attenzione e risultato riportando a casa i tre punti FINALMENTE RIECCO L’AREZZO DI NARDO SECCA L’ALESSANDRIA E’ QUESTA LA VERA SVOLTA? Il cavallino non vinceva dalla seconda giornata. Buona prova Pavanel cambia modulo e qualcosa comincia a funzionare Una rete di Di Nardo regala all’Arezzo la seconda vittoria stagionale al termine di una match delicatissimo tra due squadre che restano comunque nelle zone rosse della classifica. Il risultato premia chi ha creduto di più ai tre punti, chi fino all’ultimo ha dimostrato di conoscere il peso di questa sfida mai esaltante sotto il profilo del gioco, ma ben presto diventata ossigeno puro per la squadra di Pavanel. Le due formazioni scendono in campo a specchio, 3-5-2 per i padroni di casa e stesso modulo per l’Arezzo, dove sono Di Nardo e Moscardelli a comporre la coppia d’attacco: il primo tentativo è dell’Alessandria che ci prova con Branca da fuori area. Bissa Casasola che dalla destra pennella un cross per Pastore, ma l’esterno casalingo, da pochissimi metri, colpisce fuori. Scampato il pericolo, l’Arezzo si presenta nell’area di Agazzi per due volte con Moscardelli che va vicinissimo al vantaggio. Nella ripresa stessi 22 e al 2’ Alessandria pericolosa con Nicco che si invola sulla destra, cross in area dove, con qualche impaccio di troppo, la difesa amaranto libera. Un minuto sopo ancora Arezzo pericoloso con Luciani ma la conclusione del numero 16 è debole, per fortuna dei piemontesi e Agazzi blocca senza difficoltà. Dopo una parentesi di gioco decisamente avara di episodi si arriva al 28’ con la rete del vantaggio aretino. Yebli, da posizione centrale, serve Di Nardo che infila Agazzi. Le sorti del match non mutano più e nel finale di gara da segnalare solo l’espulsione per l’Arezzo di Luciani per uno stupidissimo fallo da dietro su Pastore. E mercoledì al Comunale arriva il Pontedera. (Corriere di Arezzo) L’AREZZO TORNA A CORRERE: DI NARDO PIEGA L’ALESSANDRIA Vince con merito l'Arezzo che sbanca Alessandria con una rete di Di Nardo al culmine di una grandissima azione: Moscardelli per Yebli, geniale intuizione del francese che buca a sinistra la linea difensiva mandrogna e libera al tiro vincente Di Nardo, autore di uno splendido movimento. E' il giusto premio per una squadra che stenta nella prima mezz'ora concedendo ai padroni di casa due ghiotte occasioni da gol, ma poi prende saldamente in pungo le redini della partita e niente più rischia fino al sesto dei minuti di recupero concessi dall'arbitro. E' proprio l'Arezzo ad andare vicino al gol per due volte con Moscardelli nella parte finale del primo tempo e a costringere Agazzi a una bella parata sul tiro di Corradi a inizio ripresa. E' proprio Corradi, comunque protagonista di una buona gara, il primo amaranto a uscire lasciando spazio a Yebli per un cambio che sul momento non parrebbe giustificato ma che si rivelerà determinante nell'economia della gara. Pavanel inserisce poi anche D'Ursi al posto di Foglia e chiara appare al volontà di vincere il match, cosa che avverrà di lì a poco. Nel finale l'Arezzo si chiude ma non rischia nulla, tanto che Borra concluderà la partita senza effettuare neanche una parata seria. Bravi tutti, dunque. A cominciare dall'allenatore Pavanel che giustamente si peoccupa di puntellare la difesa, gioca a cinque con Varga centrale insieme a Muscat e all'ottimo Rinaldi. E non è un caso se per la prima volta in stagione l'Arezzo esce dal campo senza aver subito gol. Ma è piaciuta non solo la fase difensiva, ma anche la grinta messa in campo dai giocatori e la capacità di pungere in diverse situazioni. E' questa, senza dubbio, la miglior partita amaranto del campionato e adesso arriva una bella occasione per mettere a frutto i tre punti esterni: altri tre col Pontedera e i fantasmi della crisi sarebbero definitivamente scacciati. Tre assenti per Pavanel come tre sono i turni che vedono l'Arezzo uscire sconfitto in campionato. Amaranto a caccia del riscatto in casa dell'Alessandria, altra formazione protagonista di un avvio decisamente in salita. (La Nazione.it) L’ALESSANDRIA NON C’E’: AL PIOLA PASSA ANCHE L’AREZZO Una troppo modesta Alessandria lascia via libera a Di Nardo che al 74' sigla il gol della vittoria per l'Arezzo di Pavanel. A fine gara squadra contestata, Stellini sul banco degli imputati Come preannunciato alla vigilia del match Stellini conferma l’undici sceso in campo domenica scorsa a Siena con la sola eccezione di Pastore che torna a presidiare la fascia sinistra con Nicco spostato a destra al posto di Sestu lasciato in panchina. Circa 200 i tifosi mandrogni in curva nord, una cinquantina i supporters amaranto. Dopo 30 secondi primo brivido in area aretina, cross di Nicco dalla destra, libera la difesa toscana dopo un pericoloso batti e ribatti. All’ 8’ occasionissima per i Grigi: cross di Casasola dal limite dell’area sul secondo palo dove arriva Pastore che da tre metri la mette di testa a lato. Primi 20’ decisamente di marca alessandrina, Arezzo che non riesce a penetrare nella trequarti avversaria. Al 22’ interessante contropiede sprecato però dai padroni di casa con Gonzalez, l’assist per l’accorrente Bunino è troppo arretrato e l’azione termina con un fallo laterale per gli ospiti. Calcio di punizione di Gonzalez al 27’, palla ben oltre la traversa. Al 34’ Alessandria di nuovo vicina al vantaggio con Casasola che in scivolata acrobatica non riesce a deviare a rete un suggerimento dalla linea di fondo di Gonzalez. Al 38’ è l’Arezzo a sfiorare la rete dell’1-0 dopo un errore di Pastore che si fa rubare palla da Sabatino, traversone per Moscardelli che dopo lo stop ci prova con un destro da fuori che manca di poco l’incrocio dei pali alla sinistra di Agazzi. Ancora Arezzo al 41’: Corradi serve un lob in area per Moscardelli che al volo di destro calcia sul primo palo, sfera sull’esterno della rete. Altro rischio per la retroguardia di casa. Al 43’ secondo ammonito tra le fila aretine: Sabatino trattiene Nicco e dopo Muscat finisce sul taccuino dell’arbitro. Al 44’ sinistro debole di Nicco dai 16 metri, blocca Borra senza problemi. Primo tempo che si chiude a reti inviolate. Dopo un iniziale predominio mandrogno negli ultimi dieci minuti della prima frazione è l’Arezzo a sfiorare per due volte la rete del vantaggio con Moscardelli. A tre minuti dal rientro in campo Alessandria pericolosa in area toscana con un rasoterra di Nicco dalla destra sul quale chiude in qualche modo la difesa amaranto. Al 51’ prima incursione degli ospiti in avanti con il tiro a volo di Luciani su traversone dalla sinistra, la conclusione del numero 16 termina abbondantemente sul fondo alla destra di Agazzi. Giallo a Branca per un fallo da dietro su Foglia al 55’. Poco dopo gran sinistro dai 25 metri di Sabatino, risponde Agazzi in tuffo. Un minuto più tardi ancora Arezzo con Luciani, blocca Agazzi. Alessandria in evidente difficoltà. Al 59’ fuori Branca e Bellomo (entrambi insufficienti), dentro Sestu e Cazzola. Al 62’ i grigi tornano a farsi pericolosi sugli sviluppi di un corner, dal limite ci prova Nicco ma la palla termina sul fondo alla sinistra di Borra. Dopo il 60’ l'Alessandria guadagna campo ma la retroguardia toscana riesce a contenere gli affondi dei piemontesi. Al 74’, però, l’Arezzo passa in vantaggio: su ribaltamento di fronte Moscardelli vede libero Yebli sulla trequarti, il numero 6 amaranto serve in tutta tranquillità Di Nardo che, liberissimo sul filo del fuorigioco entra in area e di sinistro infila Agazzi. Dormita colossale della difesa grigia, punita dal cinismo della squadra di Pavanel. Al 79’ esce Nicco ed entra Russini, fuori Bunino e dentro Marconi. Fino al 93’, quando Luciani si fa espellere per un fallo da dietro su Pastore, non succede più nulla. Seconda sconfitta in campionato per l’Alessandria di Stellini, che resta in fondo alla classifica a soli tre punti. Arezzo che ai punti ha meritato la vittoria, se non altro per aver saputo concretizzare le pur poche occasioni da gol create. Grigi in sostanza anonimi, ancora una volta troppo timidi in avanti. Bunino sta facendo rimpiangere la concretezza di Bocalon, Gonzalez sembra la fotocopia sbiadita di quello visto l’anno scorso, i nuovi innesti paiono ancora estranei in un gruppo che stenta a ritrovare se stesso. Stellini non sarà a rischio esonero, ma è chiaro che a questo punto diventano decisive le prossime due partite con Monza (mercoledì nell'infrasettimanale) e Prato domenica 8. Alla fine dura contestazione dei tifosi, il coro è uno solo: "Fate ridere, fate ridere". (Alessandria News – Alessandro Francini) ALESSANDRIA-AREZZO 0-1 I GRIGI RIVITALIZZANO GLI AMARANTO L'abbiamo invocata, sognata e pregata. Qualcuno, magari, anche maledetta. Perché la vittoria, che serve come il pane all'Alessandria di Stellini, in questa stagione non sembra arrivare. Solo pareggi, tre, e due sconfitte: una netta e pesante contro il Livorno, l'altra meritata contro l'Arezzo. Troppo poco per chi vuole lasciare la Lega Pro e ambire a categorie superiori. Contro l'Arezzo, in crisi di risultato proprio come i grigi e con un nuovo allenatore in panchina da poco più di due settimane, l'Alessandria non coglie l'occasione per dimostrare di aver assimilato le tante lezioni di concretezza impartite da alcune squadre di caratura inferiore incontrate sinora. Anzi l'undici di Stellini mette in campo una prestazione scialba e priva di quel giusto pizzico di pepe e incoscienza per cambiare un trend sin qui negativo. E quando al 75' gli amaranto passano in vantaggio con Di Nardo si capisce che la gara finirà con il secondo ko consecutivo dei grigi. I quali sono rei di non reagire e vivere passivi il loro momento negativo. Colpa dei calciatori, vero, ma anche di chi li guida da questa estate. Perché Stellini in ormai quattro mesi di lavoro non è riuscito a dare un gioco convincente alla squadra e soprattutto di trasmettere quella fame e quella aggressività che ci si aspettava da un discepolo di Antonio Conte. Ora la panchina di Cristian Stellini si fa sempre più calda. Ma la vera domanda è: chi prendere eventualmente al suo posto? Ai poster l'ardua sentenza. (GrigiOnLine – Federico Capra) TOP&FLOP DI ALESSANDRIA-AREZZO La gara tra Alessandria ed Arezzo, valida per il sesto turno del girone A del campionato di Serie C, si è chiusa sul punteggio di 0-1. Si gioca al ‘Piola’ di Vercelli per l’indisponibilità del ‘Moccagatta’ di Alessandria oggetto di ristrutturazione. Modulo speculare per le due squadre che, nella prima frazione, non sono particolarmente pericolose. Solo Moscardelli, nel finale di frazione, prova a rendersi pericoloso pur senza impegnare Agazzi. La ripresa comincia con gli stessi 22, ma il copione non cambia. Gli amaranto sembrano più decisi e trovano il vantaggio al 75’ con Di Nardo che sfrutta bene un assist di Yebli. Con questa rete, che l’Arezzo difende senza alcun problema, si apre definitivamente la crisi dell’Alessandria alla seconda sconfitta consecutiva interna. Bene, invece, l’Arezzo che grazie al successo riprende fiato. Ecco Top & Flop della gara. TOP Nessuno nelle fila dell’Alessandria: mister Stellini ci prova in tutti i modi ma il materiale del quale dispone probabilmente non è in linea con le attese. Ed ora la classifica comincia a preoccupare davvero. ZONA PLAY-OUT Corradi (Arezzo): interpreta al meglio il ruolo di interno e riesce anche ad innescare gli avanti amaranto. Ha piedi interessanti, lo dimostra sui calci piazzati e si rende pericoloso in prima persona. Tutto questo prima di essere sostituito, a sorpresa, dopo neanche un’ora di gioco. Bisogna però dire che la mossa di mister Pavanel è azzeccata perchè Yebli si rivela decisivo. CONCRETO FLOP La fase offensiva dell’Alessandria: anzichè fare un elenco che comprenderebbe buona parte di coloro che sono scesi in campo, preferiamo sottolineare il fatto che per la terza gara consecutiva l’Alessandria non segna. Oggi senza nemmeno tirare in porta... SPUNTATI Nessuno nelle fila dell’Arezzo: il cambio sulla panchina amaranto, porta i suoi frutti. Cambio di modulo e soprattutto di approccio da parte degli amaranto. BUONA LA SECONDA! (TuttoLegaPro – Fabrizio Pozzi) FALSA “RIPARTENZA”: L?ALESSANDRIA ESCE SCONFITTA DAL PIOLA CON L’AREZZO ED E’ CRISI NERA Dove sono finite le discese e le belle giocate di Nicco, le invenzioni di Gonzalez, la sicurezza di Cazzola, le sgroppate di Sestu o le “sportellate” di Marconi? Come mai il tanto lavoro settimanale non paga in termine di risultati e bisogna risalire al secolo scorso per trovare una partenza peggiore in campionato? Sono tanti gli interrogativi che assillano il “popolo grigio” dopo l’ennesima delusione del “Piola” di Vercelli che relega l’Alessandria in piena zona retrocessione in un campionato che la doveva vedere protagonista con squadre che ora invece sorridono dalla vetta. Le certezze di poter tifare una squadra ancor più compatta ed organizzata rispetto alla gara di Siena si sono sciolte come “neve al sole” davanti alla caparbietà ed alla concretezza di un Arezzo che pur, tra mille difficoltà tecniche e societarie, ha saputo far quadrato nello spogliatoio ed interpretare tatticamente nel modo giusto un incontro decisivo sotto il punto di vista psicologico per risalire verso posizioni più consone al reale potenziale dell’organico a disposizione. Un Arezzo bravo ad attendere l’attimo giusto per colpire e sfruttare a dovere l’ennesima disattenzione difensiva di un’Alessandria che oltre a non vincere non ha convinto sotto ogni punto di vista. Il modulo messo in campo da Stellini non è cambiato, sono solamente variati gli interpreti e così i cori di incoraggiamento dagli spalti si sono nuovamente tramutati in sonori fischi, come contro il Livorno, al termine del match con i giocatori che mestamente si sono recati sotto la curva ad esprimere il “mea culpa”. Ma colpa di chi? Non sta certo a noi dirlo però sicuramente ci sono delle problematiche alle quali non ci si può sottrarre e che impongono risposte immediate a cominciare dalla trasferta di Monza. Il primo tempo di Alessandria-Arezzo ha dimostrato che entrambe le squadre erano arrivate a questa partita con notevoli difficoltà e che la “fame di vittoria” poteva fare la differenza. La maggior convinzione nei propri mezzi ed una miglior condizione fisica degli amaranto hanno fatto la differenza nella seconda frazione. Sì, perché per lunghi tratti ci è parso che la squadra toscana arrivasse sempre prima sui palloni e con maggiore lucidità, ne è esempio il vantaggio aretino alla mezzora della ripresa siglato da Di Nardo su imbeccata di Yebli, su azione di rimessa laterale alessandrina mal gestita e con la difesa mandrogna “scombinata”. Più che di moduli o giocatori l’impressione è che a questa Alessandria manchi (o stenti a decollare) un’organizzazione di gioco che possa far esprimere ai singoli le qualità per le quali sono stati portati in grigio. Fatto è che quella che poteva essere una settimana decisiva per il rilancio grigio registra una partenza ad handicap imbarazzante e difficile da colmare. (Tuono News – Mauro Bavastri) GRIGI E’ NOTTE FONDA Sul sintetico di Vercelli si sono incrociati i destini di due squadre date per favorite nel girone e che invece, dopo appena sei turni, sono sull’orlo di una crisi di nervi. Gli ospiti hanno già cambiato mister, sono in piena crisi societaria e patiscono defezioni importanti. I Grigi invece arrivavano dal “brodino” di Siena che, se pure ha portato un punticino, non ha invece risolto nessuno dei dubbi ormai cronici di Stellini (e spero che il nostro mister i dubbi ce li abbia davvero e non pensi di averli già risolti nella sua testa in attesa che un futuro radioso gli dia ragione). Passiamo al match, con i primi 25’ di gioco dedicati allo studio reciproco e a duelli virtuali nei quali non vince mai nessuno, tranne che la noia. Poi sono gli aretini a prendere coraggio e cominciare a menare la danza, atteggiamento nobilitato da un’occasione da rete (autentica) capitata sui piedi vellutati di Moscardelli (40’) che però tira di poco a lato con Agazzi fuori causa. Lo 0 a 0 del primo tempo quindi, nonostante un’opportunità da rete a testa, non offre nessuno spunto che possa anche lontanamente indicare momenti di gloria per i Grigi. I toscani giocano fin qui la loro partita magari pensando che il diavolo, a volte, non è poi così brutto come lo si dipinge. Impressione confermata nella ripresa in cui si vede lo stesso andamento della seconda parte del primo tempo. Che l’Arezzo soffra psicologicamente la sua crisi lo si vede dai rinvii dei suoi difensori, sempre in affanno del tutto ingiustificato. Poi arriva l’imbucata di Di Nardo al 75’ e per i Grigi è notte fonda. Fino al fischio finale infatti per i nostri giocatori sembra una via Crucis, incapaci di costruire un’azione degna di nota o di una qualche reazione quanto meno basata sui nervi. Delle due malate quindi una ne esce in piedi, benché barcollante, l’altra invece è trattenuta in nosocomio afflitta da ulteriori complicazioni. E indovinate quale delle due….. (CorriereAl – Jimmy Barco) L’ALESSANDRIA E’ CATAFRATTA E L’AREZZO NON FATICA A BATTERLA L’Alessandria è stata fermata anche dall’Arezzo che ha vinto con merito dopo aver cambiato modulo, passando dal cervellotico 3-5-2 al più semplice 4-4-2. Un 3-5-2 sul quale invece si incaponisce mister Stellini nonostante che i Grigi non riescano ad interpretarlo a dovere. Si tratta di un modulo all’italiana, con 3 difensori centrali di cui 2 in marcatura ad uomo sugli attaccanti avversari ed uno “libero” cui si aggiunge un esterno fluidificante. In fase di non possesso palla la linea difensiva diventa spesso a 5 (o a 4), con l’esterno del lato opposto a quello d’attacco che arretra in diagonale difensiva dando vita in effetti ad un 5-3-2, ovvero al catenaccio. In questa situazione se davanti non ci sono dei frombolieri è difficile uscire dalla propria metà campo se pressati. E l’Alessandria, di frombolieri di mediana o di centrocampo in grado di partire in contropiede, non ne ha, o almeno, non se ne sono ancora visti. Quindi, data la rosa a disposizione, o si torna al 4-4-2 o non si vince. Il primo tempo è stato guardingo e piuttosto noioso, coi Grigi vicini al gol con Casasola che al 34′ non riusciva a concretizzare un bel lancio di Gonzalez, mentre i toscani rispondevano al 39′ con Moscardelli che riceveva da Sabatino e dal limite dell’area di rigore faceva partire una conclusione che finiva sul fondo. Nella ripresa la musica non cambiava ma verso l’ottavo minuto il mister ospite rompeva gli indugi passando dal 3-5-2 (scelta quasi obbligata per le assenze di Ferrario, Disanto e Cutolo) al 4-4-2 con l’inserimento di Yebli e D’Ursi. Scelta azzeccata perché l’Arezzo si faceva subito più aggressivo e dopo un quarto d’ora arrivava il vantaggio con il gol propiziato proprio da Yebli che lanciava il giovane Di Nardo pronto a liquidare l’incolpevole Agazzi. (Alessandria Oggi – f.f.) YEBLI-DI NARDO GIOCATA VINCENTE L’AREZZO FA IL COLPACCIO A VERCELLI E SI TIRA SU Gli amaranto conquistano un successo pesantissimo contro l'Alessandria, contestata a fine gara dal pubblico. Pavanel sceglie il 3-5-2 e la squadra risponde con una prestazione ordinata e compatta. Nella ripresa una bella combinazione dei due under porta al gol da tre punti. Nel finale espulso Luciani per rosso diretto Pavanel cambia modulo a Vercelli. 3-5-2 con Rinaldi a dirigere la difesa, dove si rivede l'under Varga. In attacco Di Nardo affianca Moscardelli. Scelte dettate anche dalla contingenza, viste le assenze di Ferrario, Disanto e Cutolo. Dall'altra parte Stellini opta per un modulo a specchio, con Bellomo mezz'ala pura e Bunino in avanti insieme a Gonzalez. I grigi non hanno ancora vinto in campionato e partono a spron battuto, ma l'Arezzo si assesta in fretta e, a parte una punizione alta di Gonzalez, non rischia nulla. L'unico brivido lo crea l'argentino, che al 33' scodella in area una palla pericolosissima che Casasola non riesce a spingere in porta. Poi viene fuori l'Arezzo, ordinato in mezzo al campo e con un Moscardelli molto mobile. Il capitano sfiora il gol due volte, entrambe di destro: la prima con un tiro dai venti metri che sibila vicino all'incrocio e la seconda con un colpo al volo, su assist di Corradi, che si spegne sul fondo. Al riposo le squadre vanno sullo 0-0. L'Arezzo comincia bene la ripresa, aumenta la spinta sugli esterni e Agazzi deve intervenire in più circostanze, specialmente sulla bordata da fuori di Corradi al minuto 55. Anche Luciani aumenta l'intensità a destra, mentre comincia la girandola delle sostituzioni. Stellini dà spazio a Cazzola e Sestu, mentre Pavanel (un po' a sorpresa) toglie Corradi e inserisce Yebli, piazzandolo in regia con De Feudis a destra. A parte qualche mischia, i grigi non creano altro. Nell'Arezzo entra anche D'Ursi per Foglia. E al 28' una bella rpartenza, avviata da Moscardelli, viene rifinita da Yebli: palla filtrante per Di Nardo che di sinistro incrocia il tiro e firma il primo gol da professionista, poche ore dopo aver festeggiato il 19esimo compleanno. Nel finale è solo battaglia, ma l'Arezzo si difende bene. Peccato solo per l'espulsione inutile di Luciani al 47' st: calcione da tergo su Russini e rosso diretto. Mercoledì, oltre a Ferrario, Muscat e Cutolo, mancherà anche lui. Ma gli amaranto di Pavanel, perlomeno, respirano un po'. (Amaranto Magazine) L’AREZZO RIALZA LA TESTA. DI NARDO REGALA I TRE PUNTI CONTRO L’ALESSANDRIA L’Arezzo torna al successo dopo tre turni. Una rete di Di Nardo regala il successo in casa dell’Alessandria. Torna a correre l’Arezzo. Massimo Pavanel conquista la prima vittoria della carriera in Serie C e lo fa nella giornata più importante andando a prendersi tre punti in casa dell’Alessandria in quello che era a tutti gli effetti uno scontro diretto. Pavanel archivia il 4-3-3 per passare al 3-5-2 a causa anche delle assenze di Ferrario, Disanto e Cutolo. In difesa tornano dall’inizio Rinaldi e Varga, mentre Di Nardo debutta dal primo minuto andando a far coppia con Moscardelli. Novità anche tra le fila dell’Alessandria. Stellini preferisce Gonzalez a Fischnaller, dentro Bellomo e Pastore sugli esterni al posto di Sestu e Celjak. Il primo brivido porta la firma di Pastore. Casasola dal limite crossa sul secondo palo dove Pastore di testa manca di poco il bersaglio. Corradi testa i riflessi di Agazzi direttamente dalla bandierina ma senza impensierire troppo il portiere dei piemontesi. Rispondono i grigi con Gonzalez che quando va sull’esterno riesce a mettere al centro palloni interessanti. Poche emozioni a dire la verità alla fine del primo tempo dove ai grigi va il possesso palla, ma agli amaranto il maggior numero di occasioni da gol (due per la verità). In entrambe lo occasioni c’è lo zampino di Moscardelli che dopo aver sfiorato l’eurogol da fuori area coglie la rete esterna nel giro di pochi minuti. Ad inizio ripresa dopo aver sfiorato il gol con Bunino, l’Alessandria subisce il ritorno dell’Arezzo. Corradi e Luciani da fuori area cercano la porta e trovano due interventi decisi di Agazzi. Pavanel passa al 4-4-2 inserendo Yebli e D’Ursi ed ecco il gol. Yebli per vie centrali serve Di Nardo che a tu per tu con Agazzi non sbaglia: 1-0 Arezzo. Prima rete da professionista per il 18enne arrivato dalla Sampdoria. L’Alessandria accusa il colpo e si proietta in avanti senza però trovare spazi per colpire. L’Arezzo soffre fino al 96′ con un uomo in meno a causa dell’espulsione di Luciani, ma alla fine può far festa sotto il settore ospiti. (Arezzo Notizie – Matteo Marzotti) RISULTATI: Arzachena – Monza 1-0 Carrarese – Robur Siena 1-2 Gavorrano – Viterbese Castrense 0-3 Lucchese – Piacenza 0-1 Pisa – Prato 2-0 Pistoiese – Cuneo 1-1 Pontedera – Livorno 2-3 Pro Piacenza – Olbia 1-3 RIPOSA: Giana Erminio CLASSIFICA: Livorno p. 16, Robur Siena 14, Olbia 13, Viterbese Castrense 12, Pisa11, Piacenza 10, Arzachena, Carrarese 9, Pistoiese°, Cuneo, Monza 8, Lucchese 7, Arezzo 6, Pro Piacenza°, Prato° 5, Giana Erminio 4°, Alessandria 3°, Pontedera 2, Gavorrano 0°. ° = una partita in meno per turno di riposo MARCATORI: 4 Reti: Tavano (Carrarese), Murilo (Livorno), Ragatzu (Olbia), Ferrari (Pistoiese), Jefferson (Viterbese). 3 Reti: Curcio, Sanna (Arzachena), Dell’Agnello (Cuneo), Bruno (Giana), Giudici (Monza), Pesenti (Pontedera), Marotta (Siena). Il punto sul campionato Sei vittorie esterne in una domenica caratterizzata anche da 4 rigori (uno decisivo sbagliato) e 3 espulsioni: Livorno alla quarta vittoria di fila che si conferma prima in classifica dopo la rimonta di Pontedera; 2 i punti di vantaggio sul Siena e 3 sull’Olbia. In coda agli ultimi tre posti le uniche squadre che non hanno ancora vinto. Che impresa quella della squadra di Sottil: sotto di 2 gol al 74’ (Calcagni e Posocco per il Pontedera) ecco la fantastica tripletta del brasiliano Murillo (77’, 84’, 86’) che proietta la capolista a 16 punti mentre il Pontedera rimane a quota 2. Doppio Marotta e il Siena passa a Carrara e sale a 14 punti, alla spalle del Livorno. Per la seconda volta in stagione la squadra di Mignani vince in inferiorità numerica: avanti con il capitano al 44’, i bianconeri subiscono il pari di Tavano (quarto gol), rimangono in 10 per l’espulsione di D’Ambrosio (67’) ma vincono, dagli 11 metri, ancora con Marotta. Carrarese ferma a 9 punti. L’Olbia (13) vince a Piacenza contro il Pro (5): quarto centro stagionale di Ragatzu al 14’ e pari di Barba al 26’. Isolani avanti con Ogunseye al 64’. Poi l’episodio decisivo: al minuto 81’ rigore per il Pro Piacenza e Olbia in 10 per l’espulsione del francese Leverbe, ma Alessandro calcia alto e nel recupero classica ripartenza ospite con gol di Feola per il definitivo 1-3. Terza vittoria di fila per il Pisa (11) che regola il Prato (5) nel secondo tempo grazie a Giannone al 63’ e Mannini, su rigore, al 79’. L’ingresso di Mora consente al Piacenza di salire a 10 punti, espugnando il campo della Lucchese (7): il gol partita (77’) del difensore ex Renate, 6 minuti dopo la sostituzione. Tutta straniera la vittoria della Viterbese (12) a Grosseto contro il Gavorrano, sempre a zero punti: a segno il bulgaro Atanasov, il brasiliano Jefferson (uno dei cinque capo cannonieri con 4 reti) e il belga Vandeputte. Sorpasso dell’Arzachena (9) sul Monza (8) con un gol del capitano Bonacquisti a 4 minuti dal termine ma successo meritato della neo promossa che ha colpito una traversa e recrimina per un gol annullato. Pareggio tra Pistoiese e Cuneo, con coppia appaiata a 8 punti: a segno gli ospiti con Dell’Agnello al 64’ e raggiunti, 11 minuti dopo, da Ferrari (4 gol anche per lui) dal dischetto. Il “Piola” di Vercelli non porta fortuna all’Alessandria (3) battuta dall’Arezzo (6): gol partita firmato Di Nardo su assist del neo entrato Yebli al 75’. Arezzo in 10 nel recupero per l’espulsione di Luciani. (Alessandria US 1912)

Girone A

Alessandria US 1912 - Arezzo US 0 - 1 (0 - 0)

RETI:

74. Di Nardo A. [Ar]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

AREZZO US: Borra, Muscat, Varga, Rinaldi, Luciani, Foglia [69. D’Ursi], De Feudis, Corradi [58. Yebli], Sabatino, Di Nardo, Moscardelli, A disp.: Ferrari, Talarico, Cellini, Cenetti, Benucci, Criscuolo, Gerardini, Quero, Franchetti. All.: Pavanel Massimo.

Arbitro: Maggioni Lorenzo (Lecco) [Lombardo, Mokhtar]

Note

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