Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1930/1931
Serie A
08-03-1931 - Giornata: 21 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Genova 1893 CdC 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 79. Rosso [Ge]

Alessandria US Balossino Natale, Panzetti Guglielmo, Ballerio Giuseppe, Marchina Libero, Borelli Michele, Bertolini Luigi, Avalle Edoardo, Grillo Giuseppe, Banchero (II) Ettore, Scagliotti Cinzio, Chierico Carlo Angelo All.: Révész Béla

Formazione avversaria
GENOVA 1893 CdC: Bacigalupo, Pratto, Gilardoni, Barbieri, Albertoni, Frisoni (I) Berardo, Patri, Banchero (I) Elvio, Stabile, Casanova, Rosso. All.: Szekany Geza

Arbitro: Rovida Felice (Milano)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
I GRIGI A VERCELLI Ancora una volta la squadra grigia è stata piegata dalla sfortuna. E’ questo un ritornello che dura da mesi e mesi come le canzoni di moda; un ritornello che pare non trovi un'altra canzone più bella e più piacente che lo sostituisca. Da quanto tempo l’Alessandria è sotto questo incubo? Dalla partita d’andata contro la Pro Vercelli. Da quella giornata infausta, l’Alessandria non ha avuto un quarto d'ora di fortuna. Delle diciassette partite: giuocate da allora ad oggi, in nessuna ha avuto un po' d’aiuto dalla Dea bendata. E’ anzi stata bersagliata, in modo più che sfacciato, dalla cattiva sorte. Le tre partite contro le migliori squadre d’Italia (Juventus, Roma e Genova), per non citare che quelle che più si ricordano, hanno visto la netta superiorità della squadra grigia e la vittoria, nettamente in contrasto coll’andamento delle partite, delle squadre avversarie. E’ veramente impressionante l’accanimento con cui si è scagliata contro i grigi quest'anno la sfortuna. E’ una cosa che non trova spiegazione. Chi non ha visto le partite sul campo del Littorio, non può farsi un concetto di questa strana nemica che combatte cosi atrocemente i grigi. Domenica contro il Genova i grigi sono apparsi i dominatori in campo. Per contro il Genova ha vinto per un goal a zero. Questo non perché l’Alessandria sia stata incapace di inviare palloni nella rete avversaria, ma unicamente per il fatto, che la porta del Genova pareva stregata. Infatti innumerevoli tiri in porta hanno effettuato gli avanti grigi; e non tutti deboli e parabili; alcuni fortissimi ed improvvisi, altri da pochi metri, altri ancora di pochi centimetri a lato dei pali, e qualcuno respinto dai pali. La porta del Genova è stata assediata per tre quarti della partita e continuamente bersagliata. Solo il miracolo è riuscito a mantenerla inviolata. I grigi in piena azione Ciò che hanno 'fatto domenica gli undici grigi per conseguire la vittoria, ha veramente del meraviglioso. Questi undici ragazzi in maglia grigi, consci del grave compito loro imposto, non hanno esitato a sacrificare ogni loro energia per sopperire alla loro apparente inferiorità tecnica. L’animo del combattente si è sprigionato dal loro petto, ed in campo sono apparsi undici leoni. Ma non solo la volontà ha ingigantito la forza dei grigi. Sul campo essi hanno saputo svolgere un giuoco veramente bello, puramente stilistico, superbamente tecnico. Il Genova, che era annunciato come uno squadrone tecnico per eccellenza, è stato nettamente sgominato. Sul campo non si ammirava che il giuoco dei grigi, un giuoco travolgente, ubriacante, un giuoco insomma da grande squadra. Il Genova non credeva certo di trovarsi di fronte ad una squadra così agguerrita. Riteneva forse di dover affrontare la squadra che nella partita d’andata aveva dominata a piacimento. Ma ha trovato invece di fronte undici ragazzi pieni di fede e di ardimento, undici campioni già temprati a tutte le fatiche, undici leoni disposti al sacrificio pur di strappare la vittoria, undici veramente grigi. E sarebbe stato duramente sconfitto se non avesse trovato nella Dea Orobica, una fedele alleata. L’Alessandria ha domenica dimostrato di essere ritornata l’Alessandria dei tempi migliori. Seppure privata, fin dai primi minuti di giuoco, di Borelli, un centro sostegno che avrebbe fatto pesare non poco, sulla bilancia del risultato, la sua presenza al suo posto, e con l’attacco forzatamente riformato per il conseguente necessario spostamento di uomini, la squadra grigia non ha avuto un attimo di smarrimento. Ha continuato, imperturbabile il suo giuoco, ha accettato la sfida dei genoani, ne ha sconvolto le azioni offensive ed ha imposto il suo giuoco chiaro, bello, tecnico, veloce e travolgente. Su novanta minuti, per circa settanta il giuoco si è svolto nel campo del Genova. Otto grigi (i cinque avanti ed i tre mediani) erano continuamente in cerca del tanto sospirato goal. Per due, quattro, dieci volte la vittoria è stata sfiorata. Pareva che il goal dovesse venire da un momento all’altro. Il Genova (nel secondo tempo) era tutto asserragliato in difesa e pareva mirasse solo a portare in porto il match nullo. Su questo non parevano d’accordo i grigi che continuavano a martellare la rete avversaria. Quand’ecco, a pochi minuti dalla fine, la palla giunge nell’area grigia. Panzetti e l’ala sinistra del Genova la rincorrono; Panzetti la calcia, ma la palla rimbalza sul .piede dell’avversario; va in aria e ricade ai piedi dello stesso genoano che con un fortunoso tiro riesce a mandarla nella rete. Questa la beffarda sorte toccata ai grigi. La squadra grigia, nonostante la sconfitta, ha giuocato forse la sua più bella partita dell’annata. Tutti gli undici atleti hanno meritato il massimo encomio. Balossino ha compiuto alcune parate sorprendenti; Panzetti duro come un macigno e Ansaldi ritornato in,ottima forma dopo un breve periodo di crisi. Nella linea mediana ha giganteggiato Bertolini nell’insolito posto di centro sostegno ed ha fatto una grande impressione l’ex allievo Grillo. Questo giovane (non ha che 19 anni) è già un grande giuocatore. Ha debuttato contro la Roma ed è stato una rivelazione; domenica è stato fra i migliori in campo. E' un atleta che ha un avvenire radioso, perché, oltre ad una ferrea volontà, ha anche una acuta intelligenza. Grillo non è solo più una promessa ma è già un giuocatore completo. Anche Marchina, retrocesso dopo pòchi minuti a mediano, ha giuocato in modo brillante. » . Del quintetto attaccante il migliore è stato senza dubbio Avalle. Animatore di un giuoco travolgente, creatore di quasi tutte le azioni, Avalle non solo ha portato sui p:»“di dei compagni... occasioni d’oro, ma ha anche cercato più volte la via del goal con tiri potenti e precisi. Scagliotti e Banchero, hanno dimostrato di essere già dei provati campioni. Più fine e più tecnico il primo, più duro e più deciso il secondo. Banchero ha però peccato qualche volta di individualismo, anhe quando un passaggio al compagno meglio piazzato avrebbe forse fruttato l’azione decisiva. Ottimo pure il giuoco di Chierico. Per ultimo Borelli : il tenace centro half, dopo pochi minuti di giuoco ha dovuto lasciare il campo per la frattura del naso. Ritornato dopo venti minuti, è stato confinato all’ala sinistra, e nonostante la grave contusione ha tenuto il campo con bravura. E’ davvero ammirevole lo spirito di sacrificio di Borelli. E' questa la più bella dimostrazione dell’amore che i grigi hanno per la loro squadra (Il Piccolo, 14/03/1931) RISULTATI: Lazio-Milan 1-2 Ambrosiana-Torino 3-0 Triestina-Casale 1-2 Napoli-Roma 3-0 Modena-Pro Patria 3-1 Alessandria-Genova 0-1 Bologna-Legnano 2-1 Brescia-Livorno 1-1 Juventus-Pro Patria 5-1 CLASSIFICA: Juventus p.36; Bologna, Roma 31; Genova 29; Napoli 27; Modena 25; Milan, Torino, Lazio 21; Ambrosiana, Pro Vercelli, Brescia 19; Triestina 17; Alessandria 16; Pro Patria 15; Casale 12; Legnano 11; Livorno 8