Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1930/1931
Serie A
08-02-1931 - Giornata: 18 - Brescia - Stadium


Brescia FBC - Alessandria US 7 - 3 (3 - 0)
RETI: 2. Giuliani L. [Br] , 28. Maffioli M. [Br] , 41. Scaltriti B. [Br] , 49. Maffioli M. [Br] , 60. rig. Frisoni (II) E. [Br] , 65. Ranelli R. [Br] , 70. Ranelli R. [Br] 53. Banchero (II) E.[A], 75. Scagliotti C.[A], 82. Banchero (II) E.[A]

Alessandria US Chiodi Teresio, Ballerio Giuseppe, Gallino Luigi, Marchina Libero, Borelli Michele, Bertolini Luigi, Panzetti Guglielmo, Avalle Edoardo, Banchero (II) Ettore, Scagliotti Cinzio, Autelli Mario All.: Révész Béla

Formazione avversaria
BRESCIA FBC: Peruchetti; Gadaldi, Pasolini; Frisoni (II) Evaristo, Scaltriti, Morselli; Maffioli, Giuliani, Bianchi, Ranelli, Bossini. All.: Schoffer Imre.

Arbitro: Gonani Giovanni (Ravenna)
Note
Rigore sbagliato al 40. da Morselli [B]; sulla ribattuta Scaltriti ha segnato. Inizio gara ore 14:30. Per ragioni ignote, nel corso di tutta la stagione 1930-31, il difensore alessandrino Ballerio venne chiamato dalla stampa «Ansaldi».

Commento
Il risultato imprevisto dell’incontro può far pensare ad una partita strana e disordinata, ma è invece necessario stabilire sin dal principio che l’esito corrisponde esattamente al valore delle forze in campo; e se la differenza di punteggio non è nettissima, se ne può trovare agevolmente la spiegazione nella sopravvenuta inevitabile rilassatezza del gioco bresciano per due terzi del secondo tempo, quando cioè il vantaggio era tale da lasciar tranquilli gli azzurri da ogni sorpresa. La squadra alessandrina non è esistita realmente che per una parte del secondo tempo, durante la quale hanno avuto agio di emergere maggiormente Banchero all’attacco e Bertolini nella mediana; questi giocatori, del resto, si sono prodigati durante tutto l’incontro incessantemente, in più tentativi per riordinare le file della loro squadra che si andava sbandando paurosamente, così da rimanere completamente in balia dell’avversario. La rentrée di Giuliani ha evidentemente servito a ridare alla prima linea bresciana un nuovo tono di gioco, imperniato soprattutto sulla velocità delle azioni, sapendo di poter contare sul valido appoggio dei mediani. Anche oggi, difatti, tale linea ha assolto magnificamente il proprio compito, condotta com’era da un Scaltriti all’altezza del suo nome. La difesa bresciana, raramente impegnata, si è comportata abbastanza bene. Fra gli avanti abbiamo parlato di Giuliani, ma non va certo dimenticato il gioco di Ranelli e di Maffioli: quest’ultimo specialmente ha saputo sfoggiare un gioco autoritario e redditizio. Nel complesso, il Brescia è stato oggi volitivo e veloce, ed ha pienamente soddisfatto per la condotta del suo gioco che ha dato, sino dalle prime battute, la sensazione della superiorità sull’avversario, specialmente quando ha fatto uso del gioco raso terra, evitando gli scherzi che il vento poteva giocare. Davanti a questi uomini decisi, l’Alessandria ha tentato di rintuzzare validamente le azioni ben congegnate e ben condotte, anche se non sempre eccellentemente realizzate, dagli avanti bresciani. La difesa alessandrina ha alternato a qualche grave errore delle azioni di buona marca, e certo se due goals potevano essere evitati da Chiodi, gli altri non gli sono affatto imputabili. Il Brescia attacca col sole contro ed il vento in favore e, dopo un minuto, mette in corner l’Alessandria, tramutando poi il tiro in goal, al 2’, per merito di Giuliani. Rimessa la palla al centro, le azioni sono ancora in favore dei bresciani e, al 6’, all’11’ e al 16’, attacchi azzurri finiscono a vuoto; gli alessandrini sembrano volersi liberare dal gioco imposto dai bresciani, ma non riescono ad organizzare le loro file ed il gioco ne esce farraginoso. Le azioni bresciane pare vadano poi allentandosi e i grigi tentato approfittare di questa rilassatezza, ma il Brescia reagisce e riordina le sue azioni; al 28’ Maffioli indirizza una cannonata a Chiodi da 20 metri e il pallone si insacca nella rete. Dopo vane azioni di Bianchi e di Bossini, al 37’ Gadaldi è chiamato a fermare di precisione un tentativo di Gallino. Al 39’ ed al 40’, corners contro l’Alessandria, poi una melée sotto la porta di Chiodi nella quale Borelli tocca con una mano il pallone: viene concesso il penalty che, battuto da Morselli, tocca il palo superiore ed il pallone rientra in campo dove, dopo aver toccato varie teste, trova quella di Scaltriti che lo indirizza di precisione nella rete. L’inizio della ripresa costringe ancora ancora Chiodi a respingere un tiro di Bossini su centro di Maffioli e poi, al 3’, è il Brescia in corner, con esito nullo per l’intervento pronto di Scaltriti; subito dopo, con una fuga rapidissima, Maffioli al 4’ indirizza un tiro nella rete alessandrina e segna. Il vantaggio notevole ha l’effetto di far rallentare sensibilmente le azioni bresciane, tanto che Banchero, all’8’, ha modo di sfruttare un errore della difesa bresciana, segnando imparabilmente. Null’altro di notevole fino al 13’, quando l’Alessandria è ancora in corner; al 15’ Frisoni segna su calcio di rigore il quinto goal. Da questo momento, la partita si può dire non abbia più storia: ci limitiamo a notare i due goals di Ranelli al 20’ ed al 25’, e poi una ripresa notevole dell’Alessandria, la quale approfitta della svogliatezza bresciana per sferrare un serrate deciso durante il quale, al 30’ per merito di Scagliotti e al 37’ per merito di Banchero, riesce a ridurre il peso della grande sconfitta. Va notato infine che la pronta fermezza dell’arbitro ha valsa ad evitare qualsiasi accenno al gioco pesante. («La Gazzetta dello Sport», 9 febbraio 1931) La folla che gremiva oggi lo stadio è rimasta pienamente soddisfatta della prova fornita dagli azzurri nel primo incontro del girone di ritorno, poiché i bresciani hanno dimostrato di avere raggiunto ormai una forma notevole in tutti i reparti, compreso anche l’attacco che era rimasto sino ad ora il punto debole della squadra. Le previsioni di una partita difficile e incerta sono andate totalmente sconvolte ed il risultato, che può sembrare effetto di una partita strana e disordinata, corrisponde all’esatto valore delle due compagini in campo. Bisogna aggiungere che il vantaggio già notevole del Brescia poteva essere più notevole se verso la metà del secondo tempo i bresciani, posti al sicuro ormai da ogni prevedibile sorpresa, non avessero allentato sensibilmente il tono del loro giuoco, permettendo agli alessandrini di riordinare le loro fine, nelle quali si era prima manifestato uno sbandamento pauroso, e di ottenere due punti in un deciso serrate. La squadra alessandrina, nella quale figurava però qualche riserva, ha infatti ceduto fin dal principio di fronte alla pressione dei bresciani, e non è esistita in campo che per una parte del secondo tempo, quando i coraggiosi tentativi di Banchero fra gli attaccanti e di Bertolini fra i mediani sono riusciti a riassettare le file e ad arginare la sconfitta entro limiti meno gravi. Il Brescia ha il sole contro e, partendo all’attacco, dopo un minuto mette in corner l’Alessandria. Il corner è poi tramutato in goal al 2’ per merito di Giuliani. Ripreso il giuoco, le azioni sono ancora a favore dei bresciani, e al 6’ e a 12’ e al 17’ dei tentativi degli azzurri finiscono a vuoto. Gli alessandrini sembrano volersi liberare del giuoco raso terra imposta dai bresciani, ma non riescono ad organizzare le loro file e svolgono un giuoco farraginoso. Gli attaccanti hanno un periodo di rallentamento ed i grigi tentano di profittarne, ma al 28’ Maffioli, con un tiro da venti metri, sorprende Chiodi e segna il secondo punto. Dopo vari tentativi di Bianchi e di Bossini, al 37’ Gadaldi ferma di precisione un tentativo di Gallini. Al 39’ ed al 40’ vengono segnati altri due corner contro l’Alessandria. L’ultimo corner provoca una melée sotto la porta di Chiodi, nella quale Borelli tocca con una mano la palla. Viene concesso il penalty che, battuto da Morselli, tocca il palo superiore ed il pallone rientra in campo dove, dopo essere passato per varie teste, trova quella di Scaltriti che indirizza di precisione in porta. L’inizio della ripresa costringe ancora Chiodi a respingere un tiro di Bossini e poi, al 3’, è il Brescia in corner, con esito nullo. Subito dopo, con una fuga rapidissima, Maffioli al 4’ indirizza un tiro nella rete alessandrina. La prevalenza bresciana è più che mai accentuata ma all’8’ Banchero, sfruttando un errore della difesa azzurra, segna imparabilmente. Però al 15’ Frisoni, su calcio di rigore, porta a cinque il numero dei goals bresciani. Altri due goals vengono poi segnati al 20’ ed al 25’ da Ranelli, sinché l’Alessandria riesce con un ultimo tentativo ad avere ragione dell’avversario sferrando un deciso serrate durante il quale, al 30’ per merito di Scagliotti ed al 37’ per merito di Banchero, riesce a portare a tre il numero dei propri goals. Va notata la fermezza dell’arbitro, signor Gonani, che valse ad evitare qualsiasi accenno a giuoco pesante. («Il Littoriale», 9 febbraio 1931) Il risultato della partita corrisponde esattamente al valore delle forze in campo. Il Brescia, nel secondo tempo, quando il vantaggio ormai conseguito lo garantiva da ogni sorpresa, ha svolto un gioco veloce, volitivo e redditizio, dando la sensazione della sua superiorità, specialmente quando ha praticato il gioco raso terra, evitando gli scherzi che il vento avrebbe potuto giocargli. L’Alessandria ha opposto alla decisione dell’avversario una bella e tenace difesa, tentando di rintuzzarne le azioni ben congegnate e meglio sviluppate, quantunque non sempre condotte felicemente a termine. Partiti in velocità col sole contro e il vento in favore, i bresciani costringono subito in corner l’Alessandria, tramutando il tiro in goal al 2’ per merito di Giuliani. Dopo tre attacchi del Brescia andati a vuoto, l’Alessandria tenta il contrattacco, ma il Brescia riordina le sue azioni e al 28’ Maffioli, da venti metri, riesce a battere il portiere avversario. Al 39’ e 40’, corners contro l’Alessandria, poi una mischia sotto la porta di Chiodi nella quale Borelli tocca con una mano il pallone: viene concesso il calcio di rigore che, battuto da Morselli, tocca il palo superiore; il pallone rientra in campo, permettendo a Scaltriti di mandare di precisione in rete di testa. L’inizio della ripresa costringe ancora Chiodi a respingere un tiro di Bossini su centro di Maffioli. Al 3’ è il Brescia in corner, con esito nullo per l’intervento pronto di Scaltriti. Con una fuga rapidissima, Maffioli, al 4’, tira e segna. Il vantaggio notevole ha, per effetto, di rallentare le azioni bresciane, tanto che Banchero, all’8’, sfruttando un errore della difesa bresciana, segna. Al 13’ l’Alessandria è ancora in corner; al 15’ Frisoni segna su calcio di rigore il quinto goal. Ranelli segna ancora due goals al 20’ e al 25’, poi l’Alessandria, in un serrate deciso, riesce, al 30’ con Scagliotti e al 37’ Con Banchero, su azioni personali, a ridurre il peso della sconfitta. («La Stampa», 9 febbraio 1931) BRESCIA-ALESSANDRIA: 7 A 3 Il Brescia ha svolto un gioco veloce, volitivo e redditizio, dando la sensazione della sua superiorità, specialmente quando ha adottato il gioco raso terra per annullare lo svantaggio derivante dal vento. L'Alessandria ha opposto una tenace difesa, tentando di neutralizzare l'azione dell'avversario ben congegnata e meglio sviluppata, quantunque non sempre condotta felicemente a termine. Iniziato il gioco con decisione, col sole contrario e il vento in favore, il Brescia ha ottenuto subito un corner che ha dato modo a Giuliani di realizzare il primo goal. Dopo vani tentativi dell'Alessandria di liberarsi dalla prevalenza avversaria, il Brescia ha riordinato la sua azione e al 28° Mattioli ha indirizzato un tiro risoluto, da venti metri, nella porta alessandrina, ottenendo il secondo punto. Al 40° minuto, durante una mischia nell'area alessandrina, Borelli ha commesso un fallo di mano. il calcio di rigore 6 stato battuto da Morselli: il pallone, respinto dal palo superiore, è stato ripreso da Scaltriti, che lo ha indirizzato con precisione nella rete avversaria mediante un colpo, di testa. Al quarto minuto della ripresa, Maffioli ha marcato il quarto goal degli ospitanti. Il vantaggio notevole ha causato il rallentamento dell'azione bresciana, tantoché Banchero all'ottavo minuto ha segnato. Al 15° minuto Frisoni, su calcio di rigore, ha ottenuto il quinto goal. Due altri ne ha segnati, al ventesimo e al venticinquesimo minuto, Ranelli. In un animoso serrate l'Alessandria ha portato a 3 i suoi goals per merito di Scagliotti e di Banchero in seguito ad azioni personali. Arbitro: Gonani. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) IL PODEROSO SQUADRONE DELLA ROMA AD ALESSANDRIA Il campionato italiano sta entrando nella stia, fase culminante. Domenica scorsa si è iniziato il girone di ritorno coi risultati che tutti conoscono. Il Napoli sonoramente battuto dalla Pro-Vercelli, l’Ambrosiana battuta dal Casale, la-Roma e la Juventus nettamente vincitrici dei Modena e della Pro Patria, e l’Alessandria cappottata a Brescia. Si è riscontrata nella prima giornata la sicurezza delia Juventus, l'energico contegno della Roma per la caccia al primato ed il furioso inseguimento del Genova che non ha perduto ancora nessuna speranza di raggiungere sul traguardo finale gli attuali leaders del girone. Il Bologna, che a stento ha .strappato un match pari a Trieste, ed il Napoli, che è stato nettamente sconfitto a Vercelli, banni perduto terreno sui diretti avversari juventini si da pregiudicare non poco la loro candidatura al titolo. Queste le note dominanti della prima giornata del girone di ritorno. La seconda giornata si annuncia sommamente interessante, per le numerose partite di cartello nelle quali sono impegnate .le .squadre più quotate. Partita numero uno: Napoli-Genova. Il Genova, dopo gli infortuni dell’inizio di stagione .si è ottimamente ripreso e marcia ora alla caccia del leader. Il Napoli, invece, colle sconfitte di Torino e di Vercelli, denuncia, la sua crisi, inevitabile per tutte le squadre nel corso di un’annata. Questa partita ci dirà se effettivamente il Genova potrà ancora vantare le pretese di raggiungere lo squadrone bianco-nero. Partita numero due: Juventus-Milan. Il Milan con la vittoria sorprendente di Roma e quella di domenica sul Livorno, è ritornato il vecchio combattente Milan. Sarebbe una sorpresa se domani dovesse piegare la Juventus, ma non impossibile a verificarsi dato l’attuale suo ottimo, grado di forma. Partita numero tre: Alessandria-Roma La grande partita di domani E’ questa la partita che senza dubbio attira piu interesse; non per giudicare il rendimento dell’Alessandria, ormai relegata alle posizioni di centro, ma per vedere quali sono le possibilità della Roma in questo campionato. A parte l’interesse nazionale che può destare, questa partita è attesa nella nostra provincia con interesse morboso. II pubblico -alessandrino da diversi mesi brama vedere all’opera questo squadrone che tanti commenti ha destato per il suo alto valore tecnica. Vuol vedere questa famosa squadra, dai nomi altisonanti, dal giuoco brillante e possente. Vuol giudicare, egli stesso i progressi compiuti (da questo squadrone nel brave spazio di una annata. E finalmente la curiosità sarà appaltata. Domani sul campo del Littorio i grigi e giallo-rossi si daranno battaglia. Sarà questa senza dubbio una delle più affascinanti partite cui hanno assistito in quest’annata gli sportivi alessandrini. (Il Piccolo, 14/02/1931) RISULTATI: Casale - Ambrosiana 1-0 Genova 1893 - Legnano 5-0 Milan - Livorno 5-0 Pro Patria - Juventus 1-3 Pro Vercelli - Napoli 6-3 Roma - Modena 4-0 Torino - Lazio 2-0 Triestina - Bologna 1-1 CLASSIFICA: Juventus 31; Roma 27; Bologna, Napoli 25; Genova 1893 23; Lazio, Modena, Torino 20; Brescia, Milan, Pro Vercelli 17; Alessandria, Triestina 15; Ambrosiana 14; Pro Patria 12; Casale 10; Legnano 9; Livorno 7. MARCATORI: 16 RETI: Volk (Roma); 13 RETI: Vojak I (Napoli); 11 RETI: Orsi (Juventus); 10 RETI: Reguzzoni (Bologna), Ranelli (Brescia); 9 RETI: Meazza (Ambrosiana), Banchero I (Genova), Ferrari Giovanni (Juventus); 8 RETI: Banchero II (Alessandria), Fasanelli (Roma)