Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1930/1931
Serie A
21-12-1930 - Giornata: 13 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Pro Patria et Libertate USB 4 - 1 (1 - 1)
RETI: 25. Banchero (II) E.[A], 52. Bertolini L.[A], 85. Banchero (II) E.[A] 5. Rossi I. [Pr] , 87. aut. Fizzotti A. [Pr]

Alessandria US Balossino Natale, Gallino Luigi, Ballerio Giuseppe, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (II) Ettore, Borelli Michele, Chierico Carlo Angelo All.: Révész Béla

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE USB: Colombo (III) Gaetano; Agosteo, Fizzotti; Borsani, Monza (II) Alfredo, Giani; Rossi Italo, Dusi, Molinari (I) Giovanni, Cazzaniga, Crosta (I) Valentino. All.: Bekey Imre János.

Arbitro: Carraro Albino (Padova)
Note
Espulsi al 70. Cattaneo [A] e Giani [P]. Giornata freddissima, terreno viscido. Inizio gara ore 14:30. Per ragioni ignote, nel corso di tutta la stagione 1930-31, il difensore alessandrino Ballerio venne chiamato dalla stampa «Ansaldi».

Commento
I grigi hanno vinto regolarmente il loro incontro coi bustesi dopo una lotta accanita che ha provocato molti falli, duri scontri fra vari contendenti e l’espulsione di Cattaneo e Giani. La disputa si era iniziata in tono piano: al quinto minuto la Pro Patria perveniva alla conquista del suo primo ed unico punto in seguito ad una veloce fuga dell’ala sinistra, Crosta. Un minuto dopo, Cazzaniga effettuava un potente tiro da una quindicina di metri che colpiva in pieno il palo laterale e faceva rimbalzare in campo il pallone: poco dopo, i grigi devono difendersi ancora da due calci di punizione finché, riordinate le file, iniziano una vigorosa offensiva che costringe, al 16’, la Pro Patria in corner; al 25’ Banchero II raccoglie un allungo di Bertolini e riesce a battere la difesa avversaria. Incoraggiati dal successo, gli alessandrini insistono efficacemente; Cattaneo e Banchero, specialmente, impegnano di continuo il portiere Colombo che ci fa assistere ad una serie di respinte veramente di classe. Il risultato non muta per tutto il resto del primo tempo. Alla ripresa delle ostilità, le due compagini, che sono alla pari, lottano gagliardamente. Gandini, intanto, ha dovuto cedere il suo posto abituale a Borelli ed assumere il nuovo ruolo di ala sinistra senonché, poco dopo, è di nuovo duramente colpito da un avversario e quando rientrerà in campo sarà azzoppato e poco redditizio. Intanto, la lotta si riaccende vivacissima in campo bustese: al 7’, in seguito ad un calcio di punizione semplice, Bertolini, smarcatosi da due avversari, riesce, con un magnifico traversone, batte per la seconda volta la rete degli ospiti. Il giuoco si inasprisce e dà luogo a continui falli e a scontri che lasciano i segni; così l’arbitro, al 25’, allorché Cattaneo viene travolto da Giani, espelle entrambi. L’attacco grigio, benché mutilato di uno dei suoi migliori elementi, continua la sua offensiva: la bravura di Colombo riesce, tuttavia, da sola a rimediare alle disperate situazioni che si determinano nella sua area. L’offensiva dei grigi trova il giusto premio al 43’; in seguito ad un ennesimo calcio d’angolo contro la Pro Patria, Bertolini perviene in possesso del pallone e lo allunga a Banchero: questi scarta Agosteo e saetta in porta. Un minuto dopo, lo stesso Bertolini, emulando il compagno Banchero, sferra un potente tiro a metà altezza: Fizzotti tenta deviare il pallone, che si insacca invece nella propria rete, malgrado il disperato intervento di Colombo. Poi, la fine. I grigi, in blocco, hanno disputato un bell’incontro; i bustesi si sono mostrati energici, e qualche volta anche troppo. (Giovanni Camagna, «La Stampa», 22 dicembre 1930) I grigi hanno vinto regolarmente il loro annuale incontro con i bustesi dopo una lotta accesissima nei due campi e che ha provocato molti falli durante gli scontri dei vari contendenti e l’espulsione di Cattaneo e Giani. La disputa si è iniziata in tono piano e normale, senza eccessiva acredine dalle due parti ed al 5’ la Pro Patria perveniva alla conquista del suo primo ed unico goal con una veloce fuga dell’ala destra, che mandava al centro un pallone spiovente: la difesa grigia era tagliata fuori cosicché Rossi, spostatosi dall’ala destra raccoglieva la palla e la infilava nella rete alessandrina. Un minuto dopo, Cazzaniga effettuava un potente tiro da una quindicina di metri che colpiva in pieno il palo laterale e faceva rimbalzare la palla. Poco dopo, i grigi devono difendersi ancora da due calci di punizione finché, riordinate le file, iniziano una vigorosa offensiva che costringeva, al 16’, la Pro Patria in corner. Al 25’ avviene il pareggio: è Banchero che raccoglie un giudizioso passaggio di Bertolini e riesce a battere irresistibilmente la difesa avversaria. Incoraggiati dal successo, gli alessandrini insistono a premere efficacemente nell’area dei biancoblù, che devono difendersi a tutt’uomo per evitare altri punteggi. La fine del primo tempo sopraggiunge però senza nulla di fatto. Alla ripresa delle ostilità, le due compagini, trovandosi alla pari, fanno sfoggio delle loro doti e abilità, per agguantare il successo. Gandini, intanto, ha dovuto cedere il suo posto abituale a Borelli ed assumere il nuovo ruolo di ala sinistra senonché, poco dopo, veniva di nuovo colpito duramente da un avversario e quando rientrava in campo era azzoppato e poco redditizio. Intanto, la lotta si riaccende vivacissima in campo bustese vivissima. Al 7’, in seguito ad un calcio di punizione semplice, Bertolini, smarcatosi da due avversari, riesce, con un magnifico traversone, a battere per la seconda volta la rete degli ospiti. Il giuoco si inasprisce e dà luogo a continui falli ed a scontri che lasciano i segni. L’arbitro fischia ripetutamente e frena le azioni troppo accese. Così, al 25’, in seguito ad un nuovo scontro tra Cattaneo e Giani, manda entrambi fuori del campo. L’attacco grigio, benché mutilato di uno dei suoi migliori elementi, continua la sua tattica offensiva, e così, al 43’, in seguito ad un nuovo calcio d’angolo contro la Pro Patria, Bertolini riesce ad allungare a Banchero, che saetta in porta. Un minuto dopo è ancora lo stesso Bertolini che ottiene il quarto punto e su questo punteggio termina la partita. Pubblico poco numeroso, giornata freddissima, terreno viscido. («Il Littoriale», 22 dicembre 1930) L’incontro non è stato certamente uno spettacolo di sport. È da molto tempo che ad Alessandria non si assiste, per fortuna, a simili partite, dove le buone norme del giuoco e della cavalleria sportiva debbono lasciare il passo alla gretta rudezza di gioco. Gli ospiti sono scesi in campo ben decisi a tutto osare per tentare l’affermazione, ma dopo aver segnato per primi a cinque minuti dall’inizio, hanno visto con rammarico la vittoria sfuggire sotto l’incalzante superiorità dei grigi. Ne è derivato l’inasprimento del gioco tra le proteste del pubblico e le punizioni dell’arbitro Carraro. I goals dei grigi sono sbocciati tutti da azioni di Bertolini, tornato nella sua forma migliore. Dopo alcune azioni a metà campo, Crosta, incustodito, metteva al centro di precisione e Rossi, di testa, collocava in rete. Finalmente, l’Alessandria dominava il campo. Due punizioni ed un corner contro la Pro Patria non avevano esito, poi Lauro, in seguito ad una sgroppata individuale, spostava la palla sulla destra, dove Bertolini lanciava in profondità Banchero. Il tiro di questi batteva il portiere avversario. Siamo al 20’: gli ospiti spostano Rossi a centrosostegno per salvare il match pari. Nella ripresa, Gandini, toccato duramente, passa all’estrema sinistra, lasciando il posto all’ottimo Borelli. Nei primi minuti, i biancoazzurri si liberano da un calcio di punizione e da un corner, poi Gandini, in uno scontro con Agosteo, esce dal campo dolorante. Nel frattempo, dopo reiterati attacchi, Bertolini, a ridosso della difesa avversaria, scaraventa da quindici metri un bolide sotto la traversa. Rientra il capitano dei grigi e Rossi, superbo di foga e di fiato, tenta di ristabilire il pareggio. Un suo tiro è respinto dal palo. Poco dopo, Banchero, nell’area di rigore, è travolto da Fizzotti, ma l’arbitro non punisce. Ora è Cattaneo che, sotto la porta avversaria, è fermato irregolarmente da Giani. Il pubblico fischia e Carraro interviene, espellendo entrambi i giocatori. L’Alessandria, nettamente superiore, minaccia con un tiro di Avalle respinto dal palo. Sicuri interventi di Gallino e di Borelli, buon gioco di Gandini e Chierico, due corners infruttuosi contro gli ospiti, poi Bertolini tira forte al centro, Fizzotti intercetta, Banchero raccoglie e segna (40’). I grigi insistono ancora e nuovamente Bertolini, ben servito da Gandini, tira da venti metri a mezza altezza. Fizzotti tenta di respingere, ma devia la palla in rete sorprendendo il portiere già pronto per la parata. («La Gazzetta dello Sport», 22 dicembre 1930) ALESSANDRIA-PRO PATRIA: 4 A 1 La Pro Patria ha subito attaccato con decisione e, approfittando del disorientamento della linea mediana e dei terzini alessandrini, ha dominato nel primo quarto d'ora, riuscendo a segnare un punto al 10° minuto per merito di Rosei su centro dell'ala sinistra Crosta. Poco dopo un tiro fortissimo di Cazzaniga è stato respinto dal palo. L'Alessandria allora ha riordinato le sue file e il gioco si è fatto più equilibrato. Quattro calci d'angolo, rimasti tutti infruttuosi, hanno messo al proprio attivo gli alessandrini, i quali al 25° minuto hanno ottenuto il goal del pareggio con un fortissimo tiro di Banchero 2° su passaggio di Bertolino. Nella ripresa l'Alessandria si è presentata in campo con Gandini, contuso, all'ala sinistra, Borelll a centro sostegno e Chierico a mezz'ala sinistra. Nonostante questi rimaneggiamenti, la superiorità alessandrina è stata continua. Al 7° e al 41° minuto, infatti, altri due goals sono stati ottenuti dall'Alessandria per merito di Bertolino e di Banchero; e a un minuto dalla fine un tiro di Bertolino è stato deviato in porta dal terzino bustese Fizzotti. Nonostante la grave sconfitta, la Pro Patria si è dimostrata veloce e combattiva. Un inopportuno spostamento di alcuni giocatori, dopo il brillante inizio, ha causato nella squadra un po' di sbandamento, che ha facilitato la controffensiva avversaria. L'Alessandria per altro, dopo il focoso o sorprendente inizio dei bustesi, ha superato il palese stato di smarrimento e ha imposto validamente la sua miglior classe. Al 24° minuto del secondo tempo l'arbitro Carraro ha espulso dal campo Cattaneo dell'Alessandria e Giani della Pro Patria. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) IL CAMPIONATO DI CALCIO E I “GRIGI” Quest’anno il campionato di calcio minaccia di diventare un... rompicapo per gli sportivi italiani. Di domenica in domenica le sorprese si avvicendano, la classifica cambia aspetto e gli sportivi possono sbizzarrirsi in commenti su questa o quell’altra squadra. La giornata di domenica scorsa, la tredicesima del calendario, è stata larga di sorprese e di insegnamenti. Una giornata veramente campale che rimarrà a lungo impressa nell’animo degli sportivi italiani. E ’ stata questa la giornata di gala delle squadre meridionali. Roma, Lazio e Napoli: tre squadre che ancora lo scorso armo non davano alcuna preoccupazione alle squadre del Nord, sono oggi le attrici principali di questo campionato che senza dubbio è il più interessante, il più attraente di tutti i campionati sinora disputati. La Roma, sulla quale oggi si appuntano gli sguardi di tutti gli sportivi, è la squadra più quotata a smantellare la fortezza Juventina dalla posizione di testa. Domenica era impegnata in una difficilissima partita a Torino contro i granata. Ebbene, la Roma senza incertezze, senza titubanze, con un giuoco superiore ad ogni elogio, è passata in grande stile, ha travolto lo squadrone granata. Mai, prima di domenica, il Torino aveva subito sul proprio campo una sconfitta cosi clamorosa. Questo conferma che la Roma, anche se il Torino non si trova attualmente nella sua migliore efficienza, è un grande squadrone che ha tutte le possibilità per raggiungere e sorpassare in classifica la Juventus. Episodio numero due: La Lazio ha battuto la Juventus. Per la seconda volta lo squadrone Juventino è caduto. La Lazio, che già nelle partite contro Genova, Alessandria e Roma aveva dimostrato di possedere una classe eccelsa, ha confermato in pieno i precedenti giudizi sul suo valore. Alla Juventus vanno però le attenuanti dell’assenza di Cesarini e Barale. Episodio numero tre : il Napoli, proseguendo la sua marcia vittoriosa, ha consegnato una brillante, se pure fortunosa vittoria, centro il Milan sul campo di S. Siro. La squadra del Napoli, formata in parte di giuocatori fuor: classe e guidata da un trainer di indiscussa competenza, rappresenta quest'anno una seria candidata al titolo di campione. Altro episodio è rappresentato dalla vittoria clamorosa del Bologna sul Brescia. La squadra rosso-bleu è tornata a splendere della stessa luce di cui splendeva due anni fa. Colla Juventus e colla Roma forma il terzetto delle squadre dalle quali dovrebbe uscire la squadra campione. La bellezza della lotta Le cinque squadre sunnominate formano la pentarchia delle squadre di testa. Poche settimane fa una sola squadra dominava il gruppo con un vantaggio che pareva incolmabile e che rendeva il campionato quasi senza interesse. Tale vantaggio è stato in poche domeniche quasi annullato ed oggi cinque squadre si trovano in un gruppo serrato. Esse sono poi seguite da una sesta squadra, il Genova, la cui ripresa in grande stile non è passata inosservata. Il Genova si trova oggi a soli due punti dalla Lazio, a cinque dalla Juventus. Si può quindi anch’esso considerare facente parte del gruppo. Queste sei squadre, in lotta serrata, danno al campionato un interesse morboso, senza precedenti. Si ricorda la pentarchia dello scorso anno che si sgretolò solo a metà strada del girone di ritorno, ma la sua compattezza non era così salda e la lotta non era così affascinante come quella di quest’anno, per il fatto che quest’anno vi è una lotta aperta per la conquista del titolo fra le squadre del Nord e del Sud. Ma come se non fosse sufficiente questa lotta per rendere affascinante il campionato, ecco altre squadre non meno quotate, e non meno brillanti delle precedenti, entrare nella mischia con passo sicuro e con velleità bellicose: sono esse l’Alessandria, la Pro Vercelli, l’Ambrosiana ed il Milan. Quattro squadre che seppure in ritardo, non hanno ancora detto l’ultima parola. Tutte e quattro si trovano in crescendo di forma ed in condizioni di poter dare 1 assalto alle migliori piazze della classifica. In particolare considerazione va tenuta la squadra grigia che, nonostante le varie sconfitte causate più dalla sfortuna che non dalla sua deficienza tecnica, si trova a ridosso del gruppo di testa con molte probabilità di entrare fra poche domeniche a far parte di esso. La netta vittoria dei grigi sulla Pro Patria Il primo sintomo della riscossa dei grigi si è avuto a Napoli dove la squadra cedeva di stretta misura. Domenica nella partita contro la Pro Patria, i grigi hanno confermato il loro ottimo grado di forma. Contrapposta ad una squadra fisicamente robusta e decisa a vender cara la sua pelle, la squadra grigia, dopo un inizio incerto, ha sfoderato tutte le sue possibilità tecniche e fisiche, si è lanciata all’inseguimento di uno svantaggio subito all’inizio, lo ha raggiunto, lo ha sorpassato per poi conseguire una vittoria clamorosa. Quattro goals a uno. E’ questa una bella vittoria perché conseguita contro una squadra scesa in campo con bellicose velleità. Vittoria che ha messo in luce la bellezza del giuoco dei grigi, la superba forza di penetrazione del quintetto attaccante, il meraviglioso giuoco dei mediani laterali e dei terzini, lo spirito di attaccamento ai colori sociali degli undici atleti che hanno posto nella lotta un impegno superiore per dare alla loro squadra la vittoria. Dopo un primo tempo tecnicamente bello, ma infruttuoso, per la serrata difesa degli avversari, i grigi, ridotti nella ripresa, virtualmente a dieci, per l’insufficiente rendimento di Gandini contuso, hanno imposto il loro giuoco e la loro classe, ed hanno violato ancora per tre volte la rete avversaria. Quattro goals hanno sanzionato la superiorità dei grigi. E tutti di fattura superba., Il primo di Banchero che con un tiro potente raso terra rendeva inutile l’intervento del portiere avversario. I! secondo con un prepotente tiro di Bertolini da una ventina di metri che sfondava la rete. Il terzo ancora di Banchero che deviava in rete un tiro di Bertolini. L ’ultimo ancora per merito di Bertolini con un tiro da una ventina di metri deviato in goal da un terzino avversario. Questa la storia dei quattro goals. La partita, ad eccezione del primo quarto d’ora di giuoco, è stata di dominio dei grigi che si sono sbizzarriti in azioni stilistiche ed in numerosi precisi e potenti tiri in porta. Anche quando l’attacco fu ridotto a tre uomini per l’espulsione di Cattaneo e l'insufficienza di Gandini all'ala sinistra, l’Alessandria non ha cessato il suo giuoco offensivo, anzi si è dimostrata ancora più aggressiva ed è proprio in questi momenti che ha segnato gli ultimi due goals. La Pro Patria, negli ultimi minuti di giuoco, sfiancata dal gioco irruente dei grigi, ha ceduto nettamente sì da subire l ’incontrastata superiorità alessandrina. Con questa vittoria la squadra grigia si è portata dall’undicesimo all’ottavo posto di classifica. Posizione questa) più che buona ma non ancora proporzionata al reale valore della squadra (Il Piccolo, 27/12/1930) RISULTATI: Bologna - Brescia 7-1 Casale - Modena 3-1 Genova 1893 - Pro Vercelli 1-0 Lazio - Juventus 2-1 Legnano - Ambrosiana 2-2 Milan - Napoli 2-3 Torino - Roma 1-4 Triestina - Livorno 1-0 CLASSIFICA: Juventus 21; Roma 20; Bologna, Napoli 19; Lazio 18; Genova 1893 16; Modena 14; Alessandria, Brescia, Torino 12; Ambrosiana, Pro Vercelli 11; Milan 10; Pro Patria, Triestina 9; Casale 8; Legnano 7; Livorno 6. MARCATORI: 12 RETI: Volk (Roma); 9 RETI: Reguzzoni (Bologna); 8 RETI: Orsi (Juventus), Vojak I (Napoli); 7 RETI: Meazza (Ambrosiana), Ranelli (Brescia), Pastore (Lazio), Mazzoni (Modena). Il punto sul campionato Il duplice successo delle squadre romane su quelle torinesi ha avuto una notevole ripercussione sulla classifica. Vittorioso nettamente a Torino, il Roma ha ridotto a un solo punto il distacco dalla Juventus, che ha subito a Roma, ad opera del Lazio, la seconda sconfitta del campionato. Dopo la tredicesima giornata il massimo torneo nazionale entra dunque in una fase di rinnovato interesse. L'inseguimento alla Juventus, che appena alcune domeniche fa sembrava lasciare alle altre squadre poche risorse, è diventato una lotta a breve distanza. A un punto, come si è detto, è ridotto il vantaggio dei « leaders » e dietro il Roma: distaccate di un altro punto, sono Bologna e Napoli. Delle quattro squadre in lotta serrata il Roma, — limitando l'indagine per ora al girone d'andata, — appare favorito dal calendario in quanto ha una sola partita difficile a Genova, mentre due incontri fuori campo aspettano Juventus, Bologna e Napoli, il quale ha superato ieri, non senza fatica, il confronto col Milan a San Siro. Nè bisogna dimenticare il Lazio, che, battendo la Juventus, ha completato il quadro bellissimo dell'affermazione delle squadre del centro sud, dando una nuova prova della sua efficienza e portandosi a tre punti dalla stessa Juventus, a ridosso della coppia Bologna-Napoli. L'incontro Lazio-Juventus e la trionfale prova del Roma a Torino costituiscono i risultati più salienti della giornata. Fra le altre partite occorre notare l'eccellente e sfortunata impresa del Milan contro la realizzatrice squadra napoletana, la buona difesa dei vercellesi a Genova, il largo punteggio del Bologna contro il Brescia. L'Ambrosiana, che aveva dato promettenti e convincenti segni di ripresa, ha avuto una nuova giornata oscura ed ha pareggiato contro la coraggiosa ed energica compagine legnanese. Stentato il successo della Triestina contro il Livorno e netto quello dell'Alessandria sulla Pro Patria. Il Casale, sul suo campo, ha ottenuto una lusinghiera vittoria contro il Modena, che da qualche domenica appare in declino. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)