Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1930/1931
Serie A
14-12-1930 - Giornata: 12 - Napoli - Giorgio Ascarelli


Napoli AC - Alessandria US 3 - 2 (1 - 1)
RETI: 5. Mihalich M. [Na] , 49. Vojak (I) A. [Na] , 67. Vojak (I) A. [Na] 15. Cattaneo R.[A], 50. Cattaneo R.[A]

Alessandria US Balossino Natale, Gallino Luigi, Borelli Michele, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (II) Ettore, Autelli Mario, Chierico Carlo Angelo All.: Révész Béla

Formazione avversaria
NAPOLI AC: Marietti; Vincenzi, Castello; Buscaglia Carlo, Roggia, Fontana; Innocenti, Vojak (I) Antonio, Sallustro (I) Attila, Mihalich, Tansini. All.: Garbutt William.

Arbitro: Giorgi Piero (Milano)
Note
Giornata di pioggia e vento, terreno viscido. Inizio gare ore 14:30 (14:40 effettive).

Commento
Non erano ancora scomparse dalla pista le policrome magliette dei podisti partecipanti a un cross-country (ecco una simpatica iniziativa pro-atletica di cui bisogna render grazie all’on. Serracapriola e all’ing. Amedeo D’Albora, attivissimo presidente del C.R. della Fidal) che già Giorgi fischiava l’inizio, alle 14:40, dell’incontro tra bleu e grigi. Partita dura, emotiva, a certi punti drammatica. Gli episodi si sono succeduti con crescendo rossiniano e il povero spettatore ha fatto veramente una indigestione di tifo. Basti dire, così perché il lettore si faccia subito un’idea della partita, che ogni goal napoletano è stato, a distanza di pochi minuti, rimontato; e che il terzo, quello della vittoria, solo per poco, e non una volta sola, ha potuto evitare la sorte dei precedenti. Chi si ricorda, poi, di un incontro Napoli-Lazio, sostenuto anni fa all’Ilva e terminato con la sconfitta dei nostri calciatori, potrà anche verosimilmente figurarsi lo stato del cielo e del terreno. Pioggia, vento a raffica, un’ira di Dio! Tempo e terreno hanno influito in modo decisivo sullo svolgimento dell’incontro. E da questo stato di cose è logico arguire che i più favoriti sono stati i grigi, più adusi che non noialtri napoletani alle inclemenze atmosferiche. Se a questo aggiungiamo la infelice giornata di Marietti, convalescente da una noiosa indisposizione perciò scusatissimo, non desterà meraviglia l’apprendere che un solo goal di distacco ha diviso le due tenaci contendenti. Battaglia di cuori senz’altro. Al 5’, dopo che il Napoli s’era visto già una volta sfuggire il successo con una geniale, improvvisa diversione di fronte ad opera di Attila, Tansini sparava in rete, traversando la abusata «selva di gambe». C’è chi ha visto Mihalich dare il colpo di grazia, ma per noi il goal è merito di Tansini: la palla aveva già battuto contro il paletto e iniziava il suo rotolio dentro la rete. Dopo nove minuti, l’Alessandria pareggiava. Bisogna però tener presente che il Napoli, fino al 16’, aveva stretto in una morsa la tenace difesa grigia che compiva, in Balossino, parate miracolose. Al minuto accennato, Cattaneo raccoglieva un allungo di Lauro e, un po’ per merito suo, un po’ aiutato dall’acquitrino in cui si dibatteva, riusciva a mettere al centro un forte pallone. Marietti s’impaperava e riusciva a far sua la palla, ma un metro dentro la rete. Goal fortunoso, ma sempre goal: uno a uno. Se pene hanno mai sofferto spettatori di foot-ball, se imprecazioni alla sfortuna sono state mai pronunziate, questo è stato proprio nel periodo che va dal goal alessandrino alla fine del primo tempo. Non dobbiamo esser tacciati di esagerazione dicendo che il Napoli ha perduto tre o quattro occasioni «sicure» per segnare: Vojak e Mihalich hanno fatto a gara per sciupare palloni da goal, un po’ per sfortuna – è vero – ma soprattutto per loro indecisione e imprecisione. Con Balossino, che sembra riserbi a Roma e a Napoli le sue migliori partite, la rete alessandrina non può essere battuta che decisamente. Né d’altra parte ci si dica che anche i grigi, in questo periodo abbiamo pronunziato un’autorevole parola. I loro timidi tentativi si sono infranti su Castello e Vincenzi e mai, ad eccezione di una sola volta, e per nulla pericolosa. Marietti è stato costretto ad impegnarsi… Come Dio ha voluto, ed era proprio il caso di pensare ad un intervento superiore così violento diventata l’uragano, Giorgi, in perfetto orario (15:40) ha avuto il coraggio di fischiare la ripresa. La palla perveniva a Vojak che, senza tentare di scavalcare i terzini, tirava in rete raso terra con felice risultato. Il goal di vantaggio sembrava definitivo, invece la sorte ha ancora una volta messo a prova le resistenze dei tifosi. Sulla palla al centro, Banchero II spediva a Cattaneo, duello favorevole con Fontana e cannonata all’ala. Noi non giureremmo che l’ala grigia avesse tirato in goal; quel che è certo è che Marietti, dopo aver tentato, saltando a ritroso, di correggere lo sbaglio della sua posizione, era costretto a raccogliere per la seconda volta la palla alle sue spalle. Ancora una volta omettiamo di descrivere il contrattacco dei bleu (il Napoli ha cambiato i suoi colori azzurri in altri più scuri) per fermarci al terzo ed ultimo goal dei cinque a cui oggi abbiamo assistito. Da un allungo di Roggia è scaturita una fase bellissima. Fuga d’Innocenti che smista a Tansini e tiro in corsa di quest’ultimo. Balossino impeccabilmente respinge a pugni chiusi ma Vojak, che ha seguito l’azione dell’ala sinistra, è pronto di testa a rimettere in rete. Era la vittoria. I grigi non hanno accusato il colpo, anzi è stato dopo il terzo goal che hanno mostrato in pieno i loro grandi pregi. Due volte, una Chierico e l’altra la coppia Banchero-Avalle, si sono trovati soli di fronte alla rete. Ma due volte hanno mancato le facili occasioni. Ottimo l’arbitraggio di Giorgi. (C.B., «Il Littoriale», 15 dicembre 1930) NAPOLI-ALESSANDRIA: 3 A 2 La partita è stata combattutissima. Il tono vivace che ha caratterizzato l'inizio non è mai calato lino agli ultimi minuti. Conviene dire subito che il fattore tecnico ha notevolmente influito sul regolare andamento dell'incontro: il terreno acquitrinoso e la pioggia accompagnata da violente raffiche di vento, hanno ostacolato il ritmo e lo stile del gioco. Assai più che gli alessandrini, avvezzi a questo genere di terreno, hanno risentito tale svantaggio la difesa napoletana e principalmente Marietti, in pessima giornata. Solo nella linea di attacco e in parte nella mediana si è affermata la classe dei napoletani. Gli ospiti sono stati pericolosi nell'attacco e solidi nella difesa ove Balossino è apparso in ottima forma. La compagine alessandrina se pure qualche volta ha ecceduto in gioco pesante e perciò falloso, ha confermato il suo indubbio valore. Favorita un po' dalla sorte e sicura del difensore della sua rete, essa ha ottenuto il duplice pareggio più per il lavoro individuale dei singoli atleti che per il suo collegamento organico. Il Napoli Invece deve la meritata vittoria all'irruenza e alla coesione della linea attaccante che ha avuto Sallustro e Vojak in ottima forma. Non sono trascorsi quattro minuti dall'inizio che i napoletani segnano il primo goal per merito di Tansini. L'ex milanista, ricevuto un pallone di Sallustro, lo indirizza in rete con tiro preciso e fulmineo. La reazione alessandrina trova ostacolo nella mediana napoletana che al 15° minuto non riesce a impedire una fuga di Cattaneo. Questi tira un lento pallone che Marietti blocca a terra. Ma nella foga della parata la palla sfugge al portiere e finisce in rete. Lo smacco provoca la reazione degli azzurri che tentano una serie di pericolose azioni che donne occasione a Balosslno di esibirsi in abili parate. Ad eccezione di un calcio d'angolo a favore del Napoli al 28° minuto, che non aveva esito, e di un alternarsi di azioni d'ambo le squadre, Ano al termine del primo tempo, non accade altro di notevole. Nella ripresa è il Napoli che prende subito l'iniziativa e coglie per la seconda volta il successo al terzo minuto. Una perfetta centrata di Tansini è raccolta a volo da Vojak che batte imparabilmente Balosslno. Gli alessandrini ripetono la controffensiva e dopo avere usufruito di un calcio d'angolo al sesto minuto, pareggiano ancora per merito di Cattaneo. L'ala destra alessandrina tira forte da lontano verso la porta degli azzurri e la palla va ad infilarsi in un angolo alto della rete prima che il portiere in errata posizione possa tentare la parata. Gli uomini del Napoli ritornano all'attacco. Dopo un calcio d'angolo a favore al 13° minuto essi al 18° mancano per poco sotto la casa di Balossino di segnare il terzo goal. Questo è conseguito invece chiaramente al 21° minuto. Una centrata di Tansini a Sallustro dà modo al centro-attacco napoletano di impegnare Balossino con un colpo di testa. Questi respinge con i pugni, ma Vojak di sorpresa raccoglie e di testa segna. Altri tre calci d'angolo di cui due contro il Napoli non danno altro risultato. Negli ultimi minuti sono gli alessandrini che insistono nell'area napoletana dove Vincenzi riesco a salvare un pericoloso tiro di Chierico. Arbitro Giorgi di Milano. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) Per poco, la giornata nerissima in cui è incappato ieri il portiere napoletano non è costata un’amara sorpresa agli azzurri. Solo poche volte la palla è stata degli avanti grigi, eppure essi hanno portato di frequente e con ottimo stile attacchi alla rete partenopea e, in due di queste occasioni, proprio quando i tiri non avevano eccessiva pretesa di sorprendere il guardiano napoletano, due grossolani errori di questo consentivano ai grigi di pareggiare. Con un tempo nuvoloso, la partita si è iniziata agli ordini di Giorgi con gli azzurri in favore di vento. Incerte battute degli ospiti, che stentano ad arginare l’iniziale calata del Napoli che, al 5’, si porta in vantaggio. Innocenti che, come a Torino, ha dovuto cedere il posto di terzino a Castello, ricevuto un lungo passaggio di Vojak, stringe al centro e tira. La palla schizza sulla trave e cade sui piedi di Tansini, che non indugia a sparare in porta; sopraggiunge fulmineo Mihalich che corregge il tiro e mette in rete. Azione alterna con leggera prevalenza del Napoli. Un corner per parte e al 16’ abbiamo il fortunoso goal del pareggio. Il duo di destra alessandrino, che gioca con perfetta intesa e che è il reparto più attivo della linea, scende verso l’area napoletana. Dall’angolo, Cattaneo centra a parabola, Marietti blocca la palla, ma per il terreno viscido scivola e va in rete col pallone. L’infortunio è una doccia fredda per giocatori e per pubblico, mentre la gioia più schietta regna nel campo alessandrino. Con questo nulla di fatto si chiude il primo tempo. Alla ripresa, il Napoli appare più deciso e sferra una vivacissima offensiva. Sallustro distribuisce con mirabile precisione il gioco, ora a Vojak, ora a Tansini, ora a Mihalich, ma Balossino è ovunque e si salva con spettacolose parate. Ma al 3’ il quintetto azzurro ha ragione di questo strenuo difensore. È Sallustro che lancia Innocenti, il quale passa al centro, Vojak raccoglie al volo e sfonda la rete con un fantastico tiro. Ma è destino che questa partita debba serbare agli spettatori le più impensate emozioni. Non è passato un minuto dal goal di Vojak che l’Alessandria riagguanta il pareggio. Un lungo centro di Cattaneo spiove sul fronte della porta napoletana, Marietti esce per bloccare il facile pallone, poi ci ripensa e fa per tornare in porta per afferrare la palla sul rimbalzo, ma questo è già avvenuto e la palla schizza in rete. Nuovo disappunto in campo azzurro e rabbioso contrattacco che s’infrange sui piedi dei due terzini e in Balossino. Due corners per parte, qualche facile occasione perduta dall’una come dall’altra squadra, e finalmente il Napoli si porta definitivamente al comando con un magistrale goal di Vojak. Qualche periodo di pericolosa attività degli ospiti. Banchero sciupa al 33’ un’azione d’oro per agguantare il pareggio, poi la fine. Gli ospiti hanno destato un’ottima impressione e la sconfitta di misura è adeguata al loro comportamento nei confronti col più forte avversario. Il migliore uomo è apparso Balossino, poi nell’ordine Gallino, Lauro, Avalle, Cattaneo e Gandini. Nel complesso, solida squadra piemontese, ricca di impeto, di cuore, di stile. L’esodo dei campioni non isterilisce questa pianta rigogliosa; è sempre la vecchia casacca grigia; non importa che la indossino i Baloncieri, i Banchero, i Ferrari oppure i Chierico, gli Autelli, i Borelli, che combattono alla pari coi più forti. Il Napoli, senza gl’infortuni capitati a Marietti, poteva superare con maggiore disinvoltura l’avversario. Assente Colombari squalificato, la mediana ha costituito la consueta barriera, se pure il rifornimento all’attacco ha fatto notare l’assenza del pisano. Dei tre, il migliore è stato Fontana, preciso e instancabile, Innocenti all’attacco ha notevolmente soddisfatto ed è stato l’iniziatore delle azioni di due dei tre goal napoletani. Sallustro ha giocato una partita piena d’impegno e ha avuto momenti brillantissimi. È stato però mal servito in area di rigore dai compagni, ai quali ha distribuito il gioco con grande intelligenza. Poderoso come sempre nel tiro Vojak, freddo Tansini che si cristallizza in un gioco monotono. L’arbitro Giorgi ha diretto con perfetta noncuranza. («La Stampa», 15 dicembre 1930) L’arbitro Giorgi fischia l’inizio e subito gli azzurri invadono l’area alessandrina ottenendo al 2’ il primo goal. L’azione parte da Tansini che, imbeccato da Mihalich, opera un centro che spiove sul fronte di Innocenti che si è portato verso il centro. Questi, con perfetta parabola, riporta il pallone sulla sinistra; Tansini tira forte e Mihalich devia in rete il pallone. L’Alessandria non si smonta e si porta nel campo azzurro impegnando Marietti. All’8’ il Napoli è in corner. Registriamo al 15’ un bel tiro di Sallustro che, poco dopo, è rudemente atterrato prima del limite dell’area di rigore. La punizione è ribattuta dall’Alessandria e la palla vola ad Avalle che passa all’ala. Quasi all’altezza del corner, Cattaneo opera un centro che Marietti riceve sull’entrata della porta; il terreno viscido ne tradisce lo slancio e così il pallone, in un primo tempo bloccato, sfugge a Marietti e finisce in rete. La reazione del Napoli è pronta e veemente. Al 43’ Balossino trasforma in corner una nuova punizione calciata da Buscaglia, ma il calcio d’angolo non ha effetto. È ancora il Napoli ad attaccare; ripetuti tiri di Tansini, di Vojak e di Mihalich sono sempre respinti dalla difesa grigia. All’inizio della ripresa, il Napoli dà l’impressione di volersi portare in vantaggio. Innocenti, sotto rete, è atterrato rudemente. Poi al 3’, sebbene ostacolato, Tansini riesce a centrare. Gallino risponde corto di testa. Vojak, che è sulla traiettoria, ripiglia e fulmina in rete a mezza altezza un pallone imparabile. Al 4’ gli azzurri sono in corner, ché Vincenzi non ha potuto meglio arrestare un’azione di Avalle. L’Alessandria preferisce appoggiare le discese sulla destra, che risulta palesemente più efficace del reparto sinistro. Al 5’ riesce a cogliere il pareggio: Cattaneo, da venti metri, effettua un tiro molto forte che viaggia verso l’angolo sinistro della casa di Marietti. Questi, che è sulla destra, non si sposta abbastanza rapidamente sulla traiettoria ed il pallone, anche per effetto del vento, va ad insaccarsi nell’angolo. Il nuovo infortunio sprona gli azzurri che assediano Balossino. Al 22’ la palla perviene a Sallustro, che allunga ad Innocenti; questi invia a Tansini, che rimette al centro; Vojak, di testa, segna il goal della vittoria. Malgrado il vantaggio acquisito, gli azzurri non desistono dall’attaccare. Al 27’ Mihalich e Gandini sono a terra doloranti. Al 32’ Sallustro, che è stato sempre custodito a vista dagli avversari, è atterrato entro l’area di rigore. Giorgi fischia il fallo. Penalty? No! La palla è atterrata sul limite. Vojak batte la punizione mentre i grigi fanno barriera innanzi alla porta. C’è un solo spiraglio verso il quale indirizza un pallone micidiale. Ma Balossino, in tuffo, devia in corner. Il finale è di marca alessandrina. La fine è fischiata su una parata di Marietti. («La Gazzetta dello Sport», 15 dicembre 1930) RISULTATI: Bologna - Pro Patria 4-1 Brescia - Genova 1893 1-2 Juventus - Torino 2-0 Legnano - Lazio 0-1 Livorno - Casale 5-0 Milan - Triestina 2-0 Modena - Pro Vercelli 1-3 Roma - Ambrosiana 2-1 CLASSIFICA: Juventus 21; Roma 18; Bologna, Napoli 17; Lazio 16; Genova 1893, Modena 14; Brescia, Torino 12; Pro Vercelli 11; Alessandria, Ambrosiana, Milan 10; Pro Patria 9; Triestina 7; Casale, Legnano, Livorno 6. MARCATORI: 10 RETI: Volk (Roma); 8 RETI: Reguzzoni (Bologna), Orsi (Juventus); 7 RETI: Mazzoni (Modena), Vojak I (Napoli); 6 RETI: Ranelli (Brescia), Banchero I (Genova), Pastore (Lazio), Corsetti (Livorno), Mihalic (Napoli): Il punto sul campionato La dodicesima giornata si presenta con aspetti regolari in quasi tutti i suoi episodi. La classifica, poi, rimane pressochè immutata poiché le squadre di testa sono risultate vittoriose. L'unico cambiamento notevole si verifica in favore del Lazio e ai danni del Modena. Il Lazio vincitore a Legnano, dopo un incontro un po' burrascoso, passa avanti staccando il Modena, che invece ha perduto la prima partita della stagione sul proprio campo. A Modena, quest’anno, avevano ceduto tutti ad eccezione del Roma, che aveva chiuso alla pari; la Pro Vercelli ieri invece ha vinto e con due goals di scarto. E' questo l'unico risultato veramente inatteso della giornata. Il Modena perde così contatto col Lazio ed è raggiunto dal Genova, vincitore in campo bresciano. La nota curiosa è data dal fatto che a Brescia era riuscito a passare vittoriosamente nella presente stagione solamente il Modena. Il confronto fra le squadre torinesi è terminato con una netta vittoria della Juventus, che mostra, con questo nuovo successo, di aver superato nettamente la lieve crisi — se crisi si poteva chiamare — già neutralizzata, del resto, domenica scorsa dopo la sconfitta del Bologna. La Juventus ha tre punti di vantaggio sul Roma e cinque sul Bologna e sul Napoli e non mostra certamente l'intenzione di voler abbandonare tanto presto la sua posizione di privilegio. La si vedrà con interesse impegnata domenica sul campo del Lazio. Il Torino si è difeso con buon coraggio, ma non ha saputo confermare le buone prove di Legnano e Busto Arsizio: il Torino resta un undici non facilmente comprensibile e dai risultati contrastanti. L'Ambrosiana ha perduto a Roma contro il Roma; ma i campioni d'Italia, mancanti di Degani e non favoriti dal terreno e dalla fortuna, hanno combattuto, secondo quanto riferisce la cronaca, un bellissimo incontro. L'andamento della partita di Roma, dopo quello della partita di Milano contro il Napoli, conferma la ripresa dell'Ambrosiana. Con essa ora dovranno fare tutti un po' i conti; e se non altro, pur essendo il suo ritorno tardivo, potrà servire da terzo incomodo. Il Milan, ancora incompleto e in giornata non troppo felice, ha vinto però nettamente la Triestina. Più netti ancora i successi del Bologna e del Livorno. Stentata invece la vittoria del Napoli sull'Alessandria. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)