Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1930/1931
Serie A
07-12-1930 - Giornata: 11 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Casale FBC 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 26. Avalle E.[A], 62. Chierico C.[A]

Alessandria US Balossino Natale, Gallino Luigi, Borelli Michele, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (II) Ettore, Riccardi (I) Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Révész Béla

Formazione avversaria
CASALE FBC: Roletto; Roggero, Ticozzelli; Boltri, Castello, Borgo (II) Ezio; Montiglio, Demarchi, Mattea, Gardini, Patrucchi. All.: Dietrich Jenő.

Arbitro: Turbiani Giuseppe (Ferrara)
Note
Infortunato: 15’ Riccardi I [A]. Giornata grigia e fredda; terreno buono. Inizio gara ore 14:30.

Commento
I grigi hanno meritatamente vinto il duro incontro che li opponeva ai casalesi. Il risultato dice già chiaramente quale sia stato l’andamento dell’ardente disputa e fissa esattamente i valori in campo dei contendenti. La battaglia è stata una volta ancora tenace, veloce e sostenuta com’è nella lunga tradizione tra grigi e nerostellati e, ad eccezione di qualche duro scontro verificatosi tra i più accesi, la partita si è conclusa regolarmente e con la giusta vittoria dei migliori. Una volta ancora l’Alessandria ha dovuto presentare una formazione di ripiego per l’assenza del terzino Ansaldi, gravemente contuso domenica a Roma contro i laziali; così Borelli è retrocesso a fianco di Gallino, cedendo il suo posto abituale a Riccardi, il giovane puledro degli allievi e già maturo ai più grandi cimenti. Il suo debutto in prima squadra, però, non è stato fortunato, poiché al 15’ del primo tempo veniva azzoppato da un avversario e fu di nessun aiuto pei compagni, tanto che nella ripresa ha dovuto rientrare negli spogliatoi. Praticamente, i grigi hanno condotto quasi tutta la partita con soli dieci uomini, ma anche così ridotti di numero non hanno affatto ceduto all’incalzare delle irruenti folate degli avversari, lanciati alla conquista di qualche tangibile affermazione, anzi hanno mantenuto prevalentemente le ostilità nella metà campo casalese. Il Casale non ha tradito l’attesa, manifestando spesso il suo tenace spirito battagliero, la forte volontà che lo domina, l’abilità di alcuni elementi che hanno saputo elevarsi dalla mediocrità e creare situazioni imbarazzanti per qualunque difesa; solo ha difettato nella conclusione delle azioni, perdendosi in vani palleggi, in lenti spostamenti, in tiri errati che hanno finito di sciupare una pregevole attività sviluppata a metà campo. Alle ore 15, l’arbitro Turbiani di Ferrara fischia l’inizio delle ostilità: la palla è ai grigi che, dopo alcune schermaglie, subiscono al 3’ il primo corner; due minuti dopo è il Casale che deve difendersi da un calcio d’angolo che determina una tremenda mischia sotto la rete di Roletto: il pallone è più volte calciato dagli attaccanti grigi e sempre respinto dall’estremo difensore nerostellato, finché l’arbitro ferma il giuoco per un fallo. L’azione torna in campo casalese ed al 19’ i grigi usufruiscono di un altro calcio d’angolo; le file si stringono e matura il primo punto: un passaggio in profondità di Cattaneo richiama al 25’ l’intervento di Chierico che, a sua volta, devia il pallone ad Avalle, questi raccoglie e, con un secco colpo di testa, manda la palla in fondo alla rete di Roletto, uscito intempestivamente. Riprende l’attacco grigio, benché ridotto a quattro uomini, ma le pregevoli azioni di Cattaneo e di Banchero a nulla approdano per il poderoso intervento di Ticozzelli ed i sicuri rimandi di Roggero. Nella ripresa, il Casale si lancia all’assalto della rete avversaria per tentare di superare il distacco: i grigi, da parte loro, intensificano le azioni offensive. L’Alessandria, che dispone di una linea mediana possente ed instancabile, ha ancora il sopravvento ed al 16’ conquista il secondo goal in modo sorprendente. Una fuga di Cattaneo, non contenuta in tempo, dà modo a Chierico di saettare fulmineo il secondo pallone nella rete di Roletto. I grigi attaccano ancora audacemente; Roletto ci fa assistere ad una serie di parate spettacolose. Giornata grigia e fredda; terreno buono; pubblico discretamente numeroso; tra le autorità notate il Segretario federale console comm. Natale Cerruti, l’on. Rocca, il console Passeroni, il cav. Lauro (segretario di prefettura). (Giovanni Camagna, «La Stampa», 8 dicembre 1930) I grigi hanno meritatamente vinto il duro incontro che li opponeva agli eterni avversari casalesi, scesi ad Alessandria con l’intenzione di potere condurre vantaggiosamente in porto la nuova ardua competitive. Il risultato dice già chiaramente quale sia stato l’andamento dell’ardente disputa, fissando i valori in campo dei contendenti. La battaglia è stata una volta ancora tenace, veloce, sostenuta, come è nella lunga tradizione fra grigi e nerostellati, ma la partita si è conclusa regolarmente e con la giusta vittoria dei migliori. Una volta ancora l’Alessandria ha dovuto presentare una formazione di ripiego per l’assenza del terzino Ansaldi, gravemente contuso domenica a Roma contro la Lazio; così Borelli è retrocesso a fianco di Gallino, cedendo il suo posto abituale a Riccardi. Questo giovane, già maturo ai cimenti, non ha avuto però nel suo debutto in prima squadra una grande fortuna, perché verso il 15’ del primo tempo veniva azzoppato da un avversario e fu di nessun aiuto ai compagni, tanto che nella ripresa ha dovuto rientrare negli spogliatoi e farsi curare l’arto infortunato. Praticamente, i grigi hanno quindi condotto la partita con soli dieci uomini, ma anche così ridotti di numero non hanno affatto ceduto all’incalzare delle irruenti folate degli avversari, lanciati alla conquista di una tangibile affermazione, anzi hanno mantenuto prevalentemente le ostilità nella metà campo casalese. Il Casale non ha tradito l’aspettativa, manifestando in più contingenze il suo tenace spirito battagliero e la forte volontà che dominava la squadra, alcuni elementi della quale hanno saputo elevarsi dalla mediocrità creando situazioni imbarazzanti per qualunque difesa. Alle ore 15, l’arbitro Turbiani di Ferrara fischia l’inizio delle ostilità. La palla è ai grigi che, dopo alcuni scambi, subiscono al 3’ il primo corner. Due minuti dopo è il Casale che deve difendersi a sua volta da un calcio d’angolo che determina una tremenda mischia sotto la rete di Roletto. Vivace lotta a metà campo per ravvivarsi ancor più sotto la rete dell’Alessandria. La porta di Balossino è in pericolo, ma questo viene finalmente sventato da uno di quei decisi tiri di Gallino che sollevano l’animo e mandano in visibilio. L’azione ritorna così in campo casalese ed al 19’ i grigi usufruiscono di un altro calcio d’angolo. Le file si stringono e matura il primo punto. Un passaggio in profondità di Cattaneo richiama al 25’ l’intervento di Chierico che, a sua volta, devia il pallone ad Avalle, questi raccoglie e, con un preciso colpo di testa, manda la palla in fondo alla rete casalese. Al 32’ i grigi sono in corner senza esito, quindi, verso il 40’, è concesso all’Alessandria un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore. Il tiro di Avalle rasenta il palo superiore. Nella ripresa, si nota subito un rinnovato ardore nelle file dei contendenti. Il Casale si lancia all’assalto della rete avversaria per tentare di superare il distacco. Nessuno cede in questo ardente susseguirsi di azioni rapide e veloci nei due campi. L’Alessandria, che dispone di una linea mediana possente ed instancabile collaboratrice assidua e preziosa della linea difensiva e offensiva, ha il sopravvento ed al 16’ conquista il secondo goal sorprendente. Una fuga di Cattaneo, non contenuta in tempo, dà modo a Chierico, insinuatosi fra i terzini avversari, di saettare fulmineo il secondo goal. I grigi attaccano ancora, e l’audace Roletto ci fa assistere ad una serie di parate e di rimandi in alto, in basso ed a media altezza con acrobatica bravura. Poi, l’attacco dei grigi si placa alquanto e di ciò approfittano i nerostellati per tentare di salvare, ma inutilmente, l’onore della giornata. («Il Littoriale», 8 dicembre 1930) I grigi, presentatisi in campo con Borelli, Bertolini e Gandini in menomate condizioni fisiche e con l’allievo Riccardi al ruolo di mezzo sinistro avendo dovuto Borelli retrocedere al posto di Ansaldi [Ballerio], impossibilitato di scendere in campo, hanno portato in porto la vittoria superando i volenterosi avversari con un giuoco ricco di azioni tecniche nonostante il piccolo Riccardi, toccato duro all’inizio del match, abbia dovuto abbandonare il campo. L’Alessandria, salda nel trio difensivo dove Borelli si è dimostrato colpitore sicuro, ha avuto il reparto migliore nei mediani, rinforzati col ritorno di Bertolini. All’attacco, il giovane Riccardi ha dimostrato di possedere le astuzie del giocatore di classe e ha collegato ottimamente il gioco coi compagni. Avalle, Chierico, Banchero e Cattaneo hanno fatto miracoli passando tra i reparti avversari in ottimo stile. Gli ospiti, pur difendendosi rabbiosamente, non hanno potuto salvare l’onore della giornata per le deficienze nel tiro in porta palesate da tutti gli attaccanti. L’inizio è di marca grigia, ma Castello allontana ed il contrattacco costringe l’Alessandria in corner: un minuto dopo, la stessa punizione tocca ai nerostellati. I grigi insistono ed in seguito un’azione sulla sinistra tra Chierico e Ricardi, la palla staziona nell’area casalese, contesa in mischia tra i difensori e sei giocatori alessandrini. Roletto, in tuffo, arresta l’errabonda palla sulla linea fatale. Al 26’ Riccardi lancia Banchero, che allarga a Chierico; questi, prontissimo, alza al centro dove Avalle batte Roletto, uscito fuori tempo dalla rete. Tentativo dei nerostellati sventato da Lauro, brillante parata di Balossino e tiro di Cattaneo sulla traversa. Nel secondo tempo, dopo alcuni minuti di presenza in campo, Riccardi esce definitivamente; poi anche Banchero, colpito alla testa, è costretto ad uscire dal campo per rientrare fasciato. Registriamo un corner contro il Casale, un tiro sulla traversa di Banchero, un perfetto centro di Cattaneo in velocità intercettato da Ticozzelli ed il serrato contrattacco casalese: Mattea e Gardini indugiano e Bertolini salva con un intervento superbo. Al 17’ Gandini ha la meglio su Demarchi e passa ad Avalle, che s’attira due avversari addosso e poi serve Cattaneo in profondità. Il centro è raccolto da Chierico, che manda in rete di precisione. Arbitro attento Turbiani. («La Gazzetta dello Sport», 8 dicembre 1930) ALESSANDRIA-CASALE: 2 A 0 La vittoria alessandrina, contenuta in un punteggio limitato per la strenua difesa opposta dai casalesi, è ben meritata, poiché i concittadini si sono mostrati nettamente superiori. Giova aggiungere anche che l'Alessandria ha giocato virtualmente con 10 uomini. Infatti l'allievo Riccardi, — che sostituiva alla mezz'ala sinistra Borelli, retrocesso a terzino al posto di Ansaldi ancora dolorante per una contusione riportata domenica scorsa a Roma — è rimasto contuso a una gamba al 30° minuto del primo tempo ed ha dovuto più tardi abbandonare il campo, zoppicante. Il primo tempo é terminato con un punto all'attivo dell'Alessandria, segnato al 27° minuto da Avalle su centrata di Chierico. Nella ripresa la superiorità alessandrina si è fatta ancora più notevole e si è conclusa con un altro punto segnato al 17° minuto con un colpo di testa da Chierico su centrata di Cattaneo. Il Casale ha avuto circa 10 minuti di predominio, ma non è riuscito a segnare per l'incertezza dei suoi avanti e per l'energico intervento dei difensori avversari. La squadra casalese. benché dominata costantemente, si è dimostrata tuttavia salda in difesa e nella linea mediana. L'attacco dell'Alessandria, anche quando fu ridotto a soli quattro uomini, ha svolto un gioco di pregevole fattura tecnica impegnando frequentemente il portiere casalese che si è salvato più volte miracolosamente. Della squadra alessandrina ha emerso soprattutto la linea mediana, apparsa in una forma eccellente. Il giocatore Banchero nel secondo tempo è rimasto contuso da un colpo involontario alla testa. Arbitro: Turbiani. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) IL MONDO DEI GRIGI La battaglia provinciale fra grigi e nerostellati si è risolta ancora una volta con una netta e convincente vittoria degli alessandrini. Tale vittoria non era neppure messa in dubbio, alla vigilia dell’incontro, dalla falange dei supporters grigi, ma i casalesi non disperavano in un successo dei loro beniamini per il fatto che essi avevano dimostrato, nelle ultime partite di trovarsi in piena efficienza. Alla partita presenziava una numerosa coorte di supporters casalesi scesi ad Alessandria per salutare vittoriosi i suoi atleti. Dire che la partita sia stata, nel complesso, tecnicamente bella, cadremmo in errore. In compenso però è stata combattuta fino allo spasimo dai ventidue atleti che si sono prodigati fino all’esaurimento. Una superiorità definita L’importanza di questa partita è spiegata non solo dalla necessità di conquista dei due punti, ma dal fatto che le due squadre volevano stabilire la loro superiorità. II Casale da molti anni si trova in uno stato di inferiorità di fronte ai grigi, ma ha sempre anelato alla rivincita con quell’antagonismo che è proprio delle squadre provinciali. Ma anche questa volta nonostante le sue bellicose velleità, non è riuscito nel suo intento. C’è da credere che colla partita di domenica i casalesi si siano definitivamente convinti che la squadra grigia sta nettamente al di sopra della squadra nero-stellata I grigi si sono dimostrati superiori in tutto: tecnica di giuoco, svolgimento di azioni, valore individuale di ogni giocatore, volontà ed ardore di combattimento. Seppure ridotti a io uomini per due per due terzi dell’incontro ed a 9 per qualche minuto, i grigi non hanno avuto un attimo di smarrimento e mai si sono lasciati bloccare dagli avversari. Per tutta la partita hanno dimostrato una superiorità di giuoco veramente eccezionale. E se essi avessero potuto disporre per tutta la partita del prezioso ausilio del piccolo e astuto Riccardi indubbiamente il numero dei goals all’attivo sarebbe stato ben superiore. I due goals dei grigi La squadra grigia ha giuocato domenica una bella partita seppure non abbia potuto esplicare in pieno il suo giuoco abituale per l’assenza di Ansaldi e per l’uscita dal campo di Riccardi. Fin dai primi minuti di giuoco ha messo in atto il suo stile travolgente costringendo i casalesi ad una serrata difesa finché Avalle non riusciva a violare la rete sfruttando un accorto passaggio di Chierico. La superiorità dei grigi continuava anche nella ripresa e Chierico portava a due i goals raccogliendo di testa un tiro a parabola di Cattaneo. II Casale aveva poi un disperato ritorno per tentare almeno di salvare l’onore della giornata ma a nulla riusciva per l’energico intervento della difesa alessandrina dimostratasi in una forma spettacolosa. Ha particolarmente meravigliato Borelli nel posto insolito di terzino. Anche l'attacco grigio si è dimostrato in ottima forma nonostante mancasse ad esso il prezioso aiuto di Borelli. Cattaneo, Avalle, Banchero e Chierico hanno svolto un gioco ottimo tanto nello sviluppo delle azioni in linea quanto in quelle individuali (Il Piccolo, 13/12/1930) DOPO L’INSUCCESSO DI ALESSANDRIA Una convinzione errata Un numero imponente di appassionati casalesi ha voluto recarsi ad Alessandria a sostenere i nostri colori nella asprissima lotta con quelli grigi. E ci è di conforto il constatare come l’appello da noi rivolto, allo scopo di ottenere che i giovani guidati da Mattea si trovassero circondati dal caloroso incitamento dei concittadini e sorretti durante le alterne vicende del giuoco, sia stato sentito e messo in esecuzione. Però la folla di casalesi, che per numero e per entusiasmo ha quasi eclissato quella formata dagli ospitanti, è partita dalla nostra città formandosi un criterio inesatto del valore della squadra alessandrina nutrendo la certezza che la giornata sportiva si sarebbe chiusa con una vittoria nerostellata o, quanto meno, con un abbastanza redditizio, nei riguardi della classifica, risultato pari. Quando i fatti si sono incaricati di smantellare a poco a poco il castello delle illusioni, invece di ammettere lealmente che il successo premiava quelli che si dimostravano i migliori in campo, molti, trascinati dal disappunto, hanno cercato di far nascere incidenti, per fortuna soffocati sin dall’inizio dal buon senso sportivo della maggioranza presente. Non comprendiamo però come si contasse, a priori, su di un risultato favorevole ai nero-stellati. Che nelle previsioni della vigilia si lasciasse uno spiraglio di speranza, che è sempre l’ultima a morire, era ben logico e giusto. Non si può e non si deve dire ad una squadra che è in procinto di presentarsi ad un arduo cimento: «tu sarai irrimediabilmente battuta». Occorre sempre, ed in ogni caso, tenerne elevato il morale. Ma da questo al nutrire la certezza di vederla fare bottino di punti, corre un abisso. Forse la classifica non troppo brillante dell’Alessandria, separata dagli stellati di due sole lunghezze, aveva fatto ritenere che lieve e facilmente colmabile fosse il distacco di classe tra le due compagini. Si è dimenticato che i grigi, tentennanti nella estrema difesa, posseggono una linea mediana di forza eccezionale, ed un attacco che gareggia per affiatamento e capacità di penetrazione con quello famoso della Juventus. È stato scritto, e non del tutto a torto, che la squadra alessandrina è dal lato tecnico la migliore tra quelle concorrenti al massimo campionato. Datele una difesa degna del reparto di sostegno e di quello offensivo e la vedrete tosto giganteggiare su tutte le avversarie. Il cattivo funzionamento della nostra prima linea. Orbene, i nostri rappresentanti, pure impegnandosi con tutte le forze (e questo è il miglior titolo in loro onore) hanno fin dalle prime battute dimostrato di non possedere la capacità di travolgere la facile barriera opposta da due terzini indecisi, che alternavano a qualche buona entrata dei madornali errori; da un portiere il quale, con parate a palme aperte, pareva volesse loro presentare occasioni facilissime per segnare. Nel primo quarto d’ ora dell’incontro, per l’inaspettato aiuto loro porto dai difensori avversari, il Casale avrebbe potuto assicurarsi la vittoria. Non è riuscito a sfruttare il momento propizio, e non è perciò il caso di perderci in recriminazioni. Castello, lavorando da par suo, Borgo attivissimo, e Boltri, sempre redditizio anche se in giornata non troppo felice, continuavano a rifornire i loro avanti. Ma con costanza degna di miglior causa, perché se Patrucchi e Montiglio, quest’ultimo specialmente, traevano buon partito dai palloni loro affidati convergendoli verso l’area di rigore, il centro attacco si dimostrava completamente nullo (e non sapremmo fargliene eccessivo carico dato che l’età giuoca il pessimo scherzo di far alternare a giornate da estate di San Martino, altre nerissime ed infelici), i due interni si facevano campioni della indecisione, arruffando, esitando, cincischiando, fino a quando un avversario, il più sovente Gandini rotto a ben altre difficoltà, infrangeva con semplicità derisoria un groviglio che avrebbe potuto costituire un affare ben serio per Balossino. I grigi, avuta la chiara e netta impressione che, ad onta delle virgole di Gallino e del suo compagno di fianco, che per la prima volta occupava il difficile posto, e delle incertezze del portiere, pur tanto raramente impegnato, i loro avversari non erano in grado di violare la rete, hanno sguarnito le retrovie, passando decisamente all’attacco. Da quel momento è svanita anche la possibilità di aspirazione ad un risultato nullo. Il valore dell’attacco grigio. Magnifico il giuoco dei grigi che consiste in un rapidissimo smarcamento, con la consegna del pallone all’uomo in migliore posizione. Né questi tenta di avanzare, ben sapendo l’inutilità del tentativo di forzare la vigilanza del mediano avversario. Passaggio alle ali, proprio nel momento in cui la difesa opposta si è ammassata nella parte centrale del campo. Il centramento degli estremi trova pronti a sfruttare l’occasione non soltanto i tre avanti, ma pure la seconda linea, che trasforma il proprio lavoro di rincalzo decisamente in quello diretto ad assaggiare la resistenza del portiere avversario. Delineatosi così il giuoco dei grigi, era generale la sensazione che il goal non tardasse a sanzionare la loro superiorità. Le attenuanti per Roletto. Ne sono venute due, ed in verità non troppo convincenti, perché non presentavano affatto i caratteri della imparabilità. E molti casalesi sentono ancora il bruciore della ferita loro inferta dalla constatazione che con una maggiore prontezza di Roletto l‘incontro sarebbe finito con un risultato nullo. Mettiamo le cose a posto. Anzitutto la vittoria alessandrina è stata ben meritata. Il football, che non è un giuoco d’azzardo, deve premiare senz’altro quelli che si sono dimostrati i migliori in campo. In secondo luogo si deve tener presente che il portiere nerostellato ha riscattato i due errori con parate meravigliose, eseguite in extremis. Ricordiamo, tra le altre, una presa a terra, di una violenta cannonata a fil di palo, in seguito a corner. Roletto infine ha dimostrato di possedere un ben alto sentimento della sua responsabilità, rimanendo al proprio posto in condizioni fisiche assai menomate. Egli è stato fino dai primi minuti dell’incontro vittima di una distorsione al piede, in seguito ad uno scontro casuale con un avversario. Solo – e queste sono sue parole – la grande passione per la gloriosa casacca stellata, gli ha impedito di abbandonare il campo. Egli desidera che gli appassionati sappiano dell’incidente che lo ha privato del suo scatto, per evitare antipatici commenti sulla sua responsabilità in merito alla sconfitta di domenica. Per conto nostro non possiamo che fare ampie lodi a Roletto per essersi prodigato, in condizioni tutt’altro che liete, per tenere alta la bandiera stellata. In fondo la sconfitta, d ’altronde prevedibile, di Alessandria non deve abbattere i nostri rappresentanti. Portiere, terzini e seconda linea si sono pure dimostrati all’altezza della situazione. E così pure le ali di attacco. L’opera del trainer sig. Dietrich deve essere rivolta allo scopo di ottenere che il giuoco delle mezze ali e del centro di prima linea diventi realizzatore. E non è uno scopo irraggiungibile. Allora soltanto si potrà prevedere e scrivere poi di brillanti vittorie casalesi. L’insuccesso coi grigi non può contare molto nel bagaglio passivo dei nerostellati. I competenti avevano già da tempo messo uno zero nella casella della classifica riguardante tale incontro. (Sem, «Il Monferrato», 13 dicembre 1930) RISULTATI: Ambrosiana - Napoli 2-1 Brescia - Triestina 1-0 Genova 1893 - Milan 2-1 Juventus - Bologna 2-0 Modena - Legnano 4-1 Pro Patria - Livorno 0-0 Pro Vercelli - Torino 1-0 Roma - Lazio 1-1 CLASSIFICA: Juventus 19; Roma 16; Bologna, Napoli 15; Lazio, Modena 14; Brescia, Genova 1893, Torino 12; Alessandria, Ambrosiana 10; Pro Patria, Pro Vercelli 9; Milan 8; Triestina 7; Casale, Legnano 6; Livorno 4. MARCATORI: 9 RETI: Volk (Roma); 8 RETI: Reguzzoni (Bologna), Orsi (Juventus); 7 RETI: Mazzoni (Modena); 6 RETI: Ranelli (Brescia), Banchero I (Genova), Pastore (Lazio), Il punto sul campionato Con le partite di ieri la Juventus ha aumentato, lievemente, il suo vantaggio, grazie alle sconfitte subite dal Napoli e dal Bologna — battuto questo dalla stessa Juventus — ed all'incontro nullo ottenuto dal Roma con la concittadina Lazio. L'undicesima giornata è stata quindi nettamente sfavorevole ai tre inseguitoli della squadra torinese. La Juventus ha oggi tre punti di vantaggio sul Roma, che sopravanza a sua volta di un punto la coppia Bologna-Napoli. La squadra torinese ha vinto Ieri con netto punteggio l'incontro coi bolognesi ed ha dimostrato di essersi ripresa dopo l'arresto cui la hanno obbligata nelle ultime due giornate di gare, il Napoli e là Triestina. L'Ambrosiana ha ottenuto sul Napoli ila prima importante e convincente vittoria della stagione, conseguita su una squadra che occupa una delle primissime posizioni di classifica. E' peccato che l'incontro abbia avuto un andamento un po' burrascoso; la squadra milanese ha dimostrato di trovarsi in una felice giornata ed in netta ripresa e la partita meritava un miglior epilogo. L'incontro fra le due squadre romane s'è svolto alla presenza del Duce. La gara è inaspettatamente terminata alla pari; il Lazio ha tenuto bravamente in iscacco la squadra avversaria e per poco la partita non ha avuto un esito ancora più sorprendente. il Milan — sempre con la linea mediana incompleta — ha ceduto onorevolmente a Genova dopo aver segnato il primo goal della giornata ed aver chiuso alla ipari il primo tempo: il ritorno graduale di Magnozzi alla miglior forma sta portando un notevole giovamento alla vivace compagine rosso-nera. Un risultato nullo, pure esso imprevisto, ha ottenuto il combattivo Livorno con la Pro Patria a Busto Arsizio, mentre la Pro Vercelli, in una partita che ha visto la sua netta prevalenza, ha costretto alla sconfitta il Torino. Facile la vittoria modenese e regolari quelle dell'Alessandria e del Brescia. Da notarsi che tutte le partite, ad eccezione di quella di Busto, sono terminate a favore delle squadre ospitanti (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)