Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
25-04-1954 - Giornata: 29 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Fanfulla AC 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 34. Lerici R.[A], 67. Campagnoli C.[A] 33. Santagostino A. [Fa]

Alessandria US Ravera Vincenzo, Garzena Bruno, Nicolazzini Antonio, Giraudo Ernesto, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bey Carlo, Mirabelli Walter, Lerici Roberto, Campagnoli Cesare, Tuberosa Franco All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
FANFULLA AC: Toros (II) Riccardo; Norbiato, Pugliese Adilio; Maronati, Claut, Russi; Carta, Rabitti, Santagostino, Genero, Lulich. All.: Perazzolo Mario.

Arbitro: Pieri Riccardo Cesare (Trieste)
Note
Infortunato al 63’ Santagostino [F], passato all’ala destra. Angoli: 10-3. Spettatori: 5.000. Giornata soleggiata con vento impetuoso, terreno brullo. Inizio gara ore 15:30.

Commento
DI MISURA L'ALESSANDRIA SUPERA IL FANFULLA: 2-1 Con il successo ottenuto ieri sul proprio campo di fronte al Fanfulla, l’Alessandria ha compiuto un altro passo avanti, forse decisivo, verso la salvezza. Non è stata una vittoria facile per i grigi: i bianconeri lodigiani penalizzati – come è noto – di cinque punti, come conseguenza al «caso Gaggiotti», tenevano a ben figurare sul terreno alessandrino oltre che per le necessità della classifica anche per una ragione «polemica». I ragazzi di Perazzolo non sono riusciti a ottenere un risultato utile, ma la buona figura la hanno fatta senz’altro, impegnando a fondo la squadra di Neri, segnando per primi e cedendo soltanto nella ripresa quando il loro miglior attaccante, Santagostino, venne messo fuori combattimento da uno stiramento muscolare. Si temevano incidenti per la partita tra grigi e bianconeri, ed era stato quindi predisposto un imponente servizio d’ordine. Gli agenti di polizia hanno potuto però godersi tranquillamente la correttissima e avvincente gara, senza dover intervenire nemmeno una volta. Fischi ce ne sono stati, è vero, ed anche numerosi, ma erano quasi tutti indirizzati all’arbitro Pieri di Trieste, cui la temporanea retrocessione in Serie B non ha certo restituito la forma migliore. Pieri, come è noto, si trova sotto osservazione e ieri è stato esaminato dal vice presidente del CAN ing. Rossi. L’Alessandria, iniziando il gioco in sfavore di vento, si è trovata ben presto a disagio, specie in difesa, ed ha dovuto subire per lunghi periodi la supremazia dei velocissimi e ben preparati avversari. Salvo qualche calcio di angolo ed un paio di tiri piazzati infruttuosi, non si sono però avute occasioni da rete fino alla mezz’ora, quando un tiro di Bey, dal quale il portiere lodigiano risultava ormai irrimediabilmente battuto, finiva di poco fuori bersaglio, per effetto del vento. Tre minuti dopo il Fanfulla passava improvvisamente in vantaggio e non si può dire che il fatto sorprendesse eccessivamente: un allungo in profondità di Maronati trovava Santagostino prontissimo ad incunearsi tra Bagliani e Nicolazzini e a battere Ravera (sostituto, assai bravo, dell’infortunato Dalla Fontana) con un preciso tiro angolatissimo. La risposta dell’Alessandria era però immediata; dopo la «palla al centro», Masperi allungava di precisione al centravanti Lerici, appostato al limite dell’area: l’ex vicentino si fermava la palla col destro e, girandosi di scatto, di sinistro batteva il portiere in uscita con un beffardo pallonetto. I grigi fallivano ancora il goal al 37’ con uno stupendo tiro al volo di Campagnoli respinto da una schiena anonima e al 45’ quando il portiere fanfullino, dopo aver deviato un tiro di Bey ed esser stato salvato dalla traversa sulla successiva ribattuta di testa di Tuberosa, sventò con un ardito tuffo l’intervento decisivo di Campagnoli. Si dovette attendere fino al 23’ della ripresa perché l’equilibrio fosse nuovamente rotto. Il Fanfulla – come già abbiamo accennato – giocava praticamente in dieci dai primi minuti del secondo tempo per un incidente a Santagostino, scambiatosi di ruolo con l’ala destra Carta. I grigi dal canto loro aumentavano sempre più il ritmo del loro gioco, sospinti dal magnifico Masperi (il migliore della squadra insieme a Campagnoli, Bey e Garzena), tuttavia la rete della vittoria doveva essere un regalo dell’arbitro Pieri. L’interno destro Mirabelli, sul limite dell’area, si aggiustò il pallone con entrambe le mani e poi tirò debolmente verso la rete: Tuberosa deviò il pallone verso Campagnoli che insaccò di precisione. Punto convalidato nonostante le giustificatissime proteste dei bianconeri i quali però, a titolo compensativo, si videro annullare sei minuti dopo il terzo goal alessandrino, segnato da Tuberosa, per una ragione che nessuno è riuscito a capire bene. Chiarissimo invece il fuorigioco che ha portato all’annullamento di una rete del bianconero Genero (già autore di un altro goal non valido, nel primo tempo). Gli ultimi dieci minuti videro una gara di prodezze tra il portiere alessandrino Ravera e quello lodigiano Toros (il migliore tra i lombardi con Santagostino, Maronati e Carta). Se il punteggio non subì altre modificazioni, lo si deve a loro, meritatamente applauditi più degli altri, al termine della gara. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 26 aprile 1954) Sole e vento talvolta impetuoso, gioco vivacissimo nei due campi con parecchi scontri e qualche contuso senza serie conseguente. Qualche spostamento nei due settori è avvenuto nella ripresa. Ha vinto l’Alessandria per un vivace risveglio decisivo verificatosi specialmente nella ripresa, allorché il Fanfulla, sempre presente nel vivo della lotta, manteneva aperte le sue offensive con risoluti spiegamenti e veloci fughe tanto da far temere da un momento all’alto un nuovo successo degli ospiti. Poi il predominio è passato ai grigi, che hanno agguantato la vittoria, nonostante un magnifico punto inspiegabilmente annullato dall’arbitro. Sul finire dell’ardente tenzone, come già Toros II aveva salvato due sicure reti con i suoi audaci interventi tra i piedi degli avversari, così anche Ravera nel settore opposto ha sbrogliato due perigliose situazioni, gettandosi arditamente a capofitto sulla palla mentre stava per essere calciata in rete. Inizio veloce da parte degli ospiti, che giocando col favore del vento a volte veramente impetuoso, così da conferire strane traiettorie alla palla. Al 33’ abbiamo la prima azione risolutiva: palleggio tra Robotti e Lulich, che rinvia la sfera a Santagostino; tocco deciso dell’attaccante lodigiano e il punto è segnato. Il pareggio è conquistato un minuto dopo: la palla viene rinviata dal mediano laterale lodigiano e perviene a Lulich [sic] che, senza indugiare, sferra il tiro. Toros II esce dai pali e tenta ghermire la preda, ma il pallone prosegue la sua corsa, passa sotto il corpo del portiere e rotola nella rete incustodita. Nella ripresa si lotta nei due campi senza esclusione di colpi: gli ospiti appaiono alquanto provati e cominciano a difettare di fiato e di interventi precisi come prima, mentre i grigi sono scatenati alla ricerca del successo. Dopo molte occasioni sciupate, l’Alessandria ottiene il punto della vittoria al 22’, dopo una nuova arruffata situazione sotto la rete di Toros II. Si registrano tiri e respinte affannose, finché Campagnoli, avuta la palla da Mirabelli, la manda nel sacco. Proteste dei lodigiani per un precedente fallo di mano di un giocatore grigio: l’arbitro, però, convalida il punto. Al 29’ l’Alessandria segna il più bel gol della giornata, ma l’arbitro annulla per gioco pericoloso nei confronti del portiere. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 26 aprile 1954) La vittoria alessandrina ha nome Pieri: il direttore di gara, con le sue strambe decisioni, ha falsato il risultato finale della gara. Con questo non intendiamo minimamente accusare i grigi di avere frodato i due punti. I padroni di casa hanno infatti disputato una grande partita, in cui non difettarono né di brio né di tecnica e tanto meno di fiato, ma se seppero impostare un gioco brillante e travolgente, gli ospiti non furono certo inferiori. I bianconeri lodigiani, oltre al grande impegno impiegato nel combattimento, furono altresì eccellenti costruttori di azioni di pregevole fattura. La prima linea degli ospiti ha assolto il suo compito egregiamente e se avesse cincischiato un tantino meno nei momenti decisivi, forse alcune azioni si sarebbero concretizzate. Eccellente si è pure palesata la difesa, dove Toros, in felice giornata, ebbe a salvare la sua rete da situazioni di estrema gravità. Meno appariscente è stata la mediana. Dei grigi sono piaciuti tutti: comunque, una menzione particolare va attribuita agli attaccanti, dove Lerici, Bey, Tuberosa e Campagnoli ebbero la possibilità di farsi notare per il loro gioco sbrigativo e le loro azioni ben congegnate. La mediana ha avuto in Bagliani e Masperi i suoi uomini migliori, mentre la difesa è emersa con Garzena e il temerario Ravera. Il calcio d’inizio veniva battuto dall’Alessandria che giocava con vento a favore e già al 1’ il Fanfulla subiva un calcio d’angolo. Al 9’ su calcio di punizione tirato da Tuberosa, Masperi intercettava di testa e mandava la palla a sfiorare la traversa della rete di Toros. Immediata reazione dei lodigiani che al 10’ costringevano i grigi in angolo. Il gioco si manteneva veloce e Genero e Santagostino si recavano tra le maglie della difesa grigia, impegnandola seriamente. Al 32’ l’onnipresente Santagostino segnava la rete per i lodigiani. Spronati dallo smacco, i grigi contrattaccavano rabbiosamente. Al 34’ Masperi dosava un’ottima palla a Lerici, il quale prontamente la insaccava pareggiando. Nella ripresa il livello di gioco delle due contendenti rimaneva immutato. Al 5’ una bella azione Lerici-Mirabelli veniva sciupata da quest’ultimo. Al 16’ altra parata di Ravera su tiro insidioso di Santagostino. Al 18’ lo stesso giocatore si scontrava con un attaccante alessandrino, per cui doveva uscire dal campo; rientrava poco dopo, ma zoppicante e completamente nullo. Al 22’ il gol beffa che ebbe a sancire la vittoria dei padroni di casa. L’area dei bianconeri era invasa dai giocatori di entrambe le squadre. Su un rinvio debole di Pugliese, Mirabelli arrestava la palla colle mani in maniera evidentissima, quindi calciava in rete. Respingeva Toros e Campagnoli la raccoglieva e la scaraventava nella rete. A nulla valsero le legittime proteste dei lodigiani: l’arbitro Pieri fu inflessibile. Demoralizzati, gli ospiti perdevano molto del loro mordente, per cui era facile per i grigi controllarli. Solo verso la fine Genero ebbe la possibilità di realizzare il pareggio, ma un attimo di incertezza permise a Ravera di buttarglisi fra le gambe e soffiargli la palla. (Romolo Vite, «La Gazzetta dello Sport», 26 aprile 1954) PARTONO DOMANI I GRIGI PER PIOMBINO Anche il Fanfulla è caduto al Moccagatta, nella partita che si poteva definire decisiva per entrambe le contendenti circa la permanenza in Serie B. Finalmente in Alessandria giocatori e pubblico si sono fusi in un solo intento, ed il grido «forza grigi» è tornato a portare fiducia alla nostra compagine, che è riuscita a rimontare lo svantaggio della rete iniziale, ed a superare l’avversaria con magnifica forza di volontà. Tirando le somme, quella di domenica è la quinta vittoria consecutiva che i grigi ottengono sul proprio campo: si pensi che col punteggio pieno in casa i grigi si troverebbero al terzo posto in classifica. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 30 aprile 1954) RISULTATI: Cagliari-Pro Patria 3-0 Como-Brescia 2-0 Lanerossi Vicenza-Messina 2-0 Modena-Marzotto 0-1 Monza-Verona 1-0 Pavia-Padova 2-1 Piombino-Salernitana 5-3 Treviso-Catania 3-2 CLASSIFICA: Catania 40; Pro Patria 36; Cagliari 35; Como, Lanerossi Vicenza, Verona 33; Marzotto 32; Monza 30; Brescia, Modena 28; Salernitana 27; Alessandria, Messina 26; Pavia, Treviso 24; Padova, Piombino 21; Fanfulla (-5) 20 MARCATORI 14 gol: Manenti (Catania) 12 gol: Rosa (Pavia) 11 gol: Bassetti (Catania), Hofling (Pro Patria), Mannucci (Pro Patria) 9 gol: Genero (Fanfulla), Lerici (Alessandria) 8 gol: Campagnoli (Alessandria), Carta (Fanfulla), Deprati (Marzotto), Fabris (L.R. Vicenza), Lonardi (Verona), Maselli (Messina), Pratesi (Pro Patria), Zecca (Verona) Il punto sul campionato La ventinovesima giornata aveva visto la sconfitta delle prime due squadre della classifica. Il Catania era stato sconfitto a Treviso: decisivo Bodini a un minuto dalla fine e la Pro Patria che era stata nettamente battuta dal Cagliari a segno con Gennari, Loranzi e Friugali: i sardi avevano ridotto ad un punto il distacco dai bustocchi. Successo del Como che aveva sconfitto il Brescia con Caprile e Boniardi: i comaschi avevano agganciato il Verona sconfitto a Monza da Cuzzoni. Colpo esterno del Marzotto in casa del Modena: decisivo Grisa. Spettacolo, gol ed emozioni a Piombino con i padroni di casa che avevano battuto la Salernitana portandosi al penultimo posto scavalcando il Fanfulla.