Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
27-09-1953 - Giornata: 3 - Busto Arsizio - Comunale


Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria US 3 - 2 (2 - 2)
RETI: 4. Pratesi E. [Pr] , 11. Pin A. [Pr] , 61. Mannucci E. [Pr] 19. Amateis G.[A], 42. Tuberosa F.[A]

Alessandria US Ravera Vincenzo, Garzena Bruno, Vitto Luigi, Giraudo Ernesto, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bocchio Peppino, Lerici Roberto, Amateis Giacomo, Piatto Ottorino, Tuberosa Franco All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Danelutti; Mandich, Toros (I) Guglielmo; Frasi, Odone, Lavezzari; Mannucci, Pratesi, Höfling, Danova, Pin Alessandro. All.: Ellena Giacinto.

Arbitro: Arpaia Gilberto (Roma)
Note
Ammoniti: Piatto [A], Odone, Amateis [A], Pratesi. Angoli: 11-4 (5-4). Spettatori: 3.000. Inizio gara ore 15:30.

Commento
I tigrotti, pur denunziando molte pecche, non si sono mai illusi questa volta di poter vincere solo perché l’Alessandria non risultava un grosso calibro. Hanno tenuto ben fermo il piede sull’acceleratore, abolendo il superfluo, tamponando i punti deboli in difesa, giocando sbrigliatamente all’attacco, animato da un Mannucci che così a Busto non si era ancora visto. A girarla in qualsiasi modo la fotografia della Pro Patria di quest’anno non muta prospettiva: la squadra c’è, ma sembra senza basamento: slitta, frana a volte con grande pesantezza, altre quasi impercettibilmente, ma non per questo meno disastrosamente. La Pro Patria deve dunque rinfrancarsi in difesa se vuol mettere veramente a frutto quell’incomparabile quintetto di punta che sembra una macchina da gol. Una macchina cui Mannucci ha saputo infondere il moto perpetuo, un Mannucci deciso, coraggioso, ubriacante. Pratesi, Danova, Pin, Höfling gli sono rimasti a ruota. Nella retroguardia, salvo Odone, deciso e tempestivo, e tolto Mandich che, esordiente, ha superato il timor panico per finire più che discretamente, tutti hanno mostrato sfasature. È ora di parlare dei grigi. Il risultato li premia, perché un 2-3 contro la Pro Patria non è da buttar via: potevano perdere con maggior scarto, ma sarebbe stata una vera ingiustizia. Giovani e anziani hanno giocato l’intera puntata senza mai fermarsi, veloci, bene impostati, ordinati soprattutto. Tirano poco, forse, ma sanno giocare; un buon Bagliani e due ottimi laterali, specie Giraudo. La prima linea è fresca e veloce, ma difetta, come abbiamo detto, di tiri a rete. La cronaca. Al 4’ il primo gol: Höfling-Danova, pallone a Pratesi che al volo mette nel sacco. Replica bustocca: Pin in corsa è forse in linea Garzena, quindi in sospetto fuori gioco, tiro secco raso terra che batte imparabilmente il portiere dei grigi. Al 20’ punizione dal limite contro la Pro Patria. Batte Giraudo, para Danelutti. Arpaia fa ribattere dopo aver catechizzato a lungo Lerici. Batte di nuovo Giraudo e Danelutti questa volta tocca malamente: Amateis di testa insacca. Ci si chiede il perché della ripetizione. 42’: Mandich mette in angolo a spazzatutto. Batte dalla bandierina Bocchio: palla colpita di testa da Lerici, entrata a vuoto di Lavezzari e Tuberosa, rimasto solo in mezzo all’area, non ha difficoltà a infilare. 16’ della ripresa. Azione magnifica di Pratesi che scarta in area tre uomini e fulmina in rete. In tuffo respinge come può il portiere Ravera, riprende Mannucci che di forza insacca il gol della vittoria biancoblù. (Adamo Cocco, «La Gazzetta dello Sport», 28 settembre 1953) LA DIFESA DELL'ALESSANDRIA CEDE ALLA PRO PATRIA: 2-3 Dopo appena dieci minuti di gioco la Pro Patria era in vantaggio di due reti. I biancoblù di Busto erano partiti di gran carriera: un gioco velocissimo, con spostamenti rapidi di uomini, con smarcamenti improvvisi, con passaggi dosati; in breve una valanga di gioco che investiva la difesa alessandrina senza un attimo di pausa. Al primo minuto Mannucci colpiva la base di un montante; al 3’ Pratesi realizzava la prima rete con un tiro al volo, ed all’11’ toccava a Pin il merito di concludere con successo una magnifica intesa fra Danova e Pratesi: Pro Patria 2-Alessandria 0. Gli alessandrini stavano a guardare. Il pubblico incitava i beniamini ad insistere nella «vendemmia». La partita pareva ormai decisa, e tutt’al più si poteva giocare per stabilire l’entità numerica del successo dei padroni di casa. Ma il tifo esclude la logica; si volevano altri goals. C’è da dire che fino a quel momento la superiorità, dei bianco-blu era stata fin troppo evidente. Pratesi – in buona forma l’ex granata – dominava il suo settore, Pin si buttava su ogni passaggio, Mannucci sgusciava al suo guardiano con irrisoria facilità. Ansimava, invece, la difesa dei piemontesi. C’era uno zero a due da superare, occorreva vitalità e forza d’animo. Meno male che ci hanno pensato i lombardi a rallentare la loro azione. È stato così più facile per i piemontesi riprendere fiato. Al 20’ è venuto il primo goal alessandrino: su una punizione tirata da Giraudo (ripetuta per uno strano intervento dell’arbitro Arpaia), Amateis riusciva di testa a mettere in rete. Il risultato tornava in discussione, ma non si poteva sottovalutare come l’impianto di gioco alessandrino fosse fragile. La difesa della Pro Patria (quanti problemi per Ellena in questo settore!) ha… aiutato a rendere interessante la partita. Toros ha lasciato via libera a Bocchio, ma l’ala grigia ha ricambiato la cortesia tirando proprio addosso al portiere (30’), ma non altrettanto generoso è stato Tuberosa, che, approfittando di un duplice errore di piazzamento e di intervento di Odone, è riuscito a battere per la seconda volta l’indeciso Danelutti (42’). Due a due, la ripresa avrebbe deciso le sorti della gara. Ellena per dare maggior forza di penetrazione all’attacco ha presentato al centro Mannucci, spostando Höfling all’ala, e Mannucci ha voluto dimostrare di gradire il nuovo compito «agitandosi» ancora più del solito, e riuscendo anche a segnare la terza rete per la sua squadra, rete che doveva poi determinare il risultato dell’incontro (15’). La azione è stata di Pratesi, che ha anche tirato in porta; la palla sfuggita a Ravera è stata deposta in rete da Mannucci. Era impossibile protendere che l’Alessandria potesse rimontare lo svantaggio; mancava la continuità nella manovra, e questo perché il solo Giraudo cercava di dare man forte agli uomini di punta. Grossi guai non si sono più presentati per Danelutti. La Pro Patria: tre partite disputate, dieci reti segnate, sette subite. È evidente che Ellena dovrà pensare a rinforzare la difesa se vuole sperare in un brillante campionato. Per l’Alessandria i guai sono più gravi senza dubbio. La difesa con Dalla Fontana e Nicolazzini, che dovrebbero rientrare già domenica a Como, potrebbe assumere uno schieramento più omogeneo, ma dove difficilmente si potrà correre ai ripari è all’attacco. Non c’è gioco, la manovra è fragile, gli schemi troppo sovente si ripetono. (Giulio Accatino, «Stampa Sera», 28 settembre 1953) DIFFICILE TRASFERTA DEI GRIGI A COMO Àncora infortunato Della Fontana - Rimaneggiamenti in mediana e prima linea Ancora una volta l’Alessandria è tornata sconfitta, dopo aver sfiorato la possibilità di lasciare imbattuta il campo di Busto Arsizio. All’assenza del portiere titolare e del terzino Nicolazzini si sono aggiunte le prestazioni in tono minore di diversi uomini della retroguardia, cosa che ha provocato il frazionamento del reparto di attacco, perché i due interni ed in particolar modo Lerici. mancando l’apporto della linea di sostegno, hanno svolto un gioco arretrato, lasciando ad Amateis (che è stato il migliore in campo), Bocchio e Tuberosa il compito di portare l’insidia alla porta avversaria. Nonostante il mediocre funzionamento del quadrilatero, sono state realizzate due reti, che costituiscono comunque un successo. Nella ripresa i grigi hanno giocato in tono minore, il che denota che dovrebbero essere sottoposti ad un lavoro sulla palla più intenso, per giungere ad una tenuta di gara completa anche nelle partite di campionato, dove si gioca con maggior dispendio di energie. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 3 ottobre 1953) RISULTATI: Brescia-Fanfulla 4-2 Cagliari-Catania 3-1 Marzotto-Salernitana 3-1 Messina-Monza 0-0 Modena-Treviso 0-0 Padova-Lanerossi Vicenza 0-1 (giocata sul campo neutro di Treviso) Pavia-Como 0-1 Verona-Piombino 1-0 CLASSIFICA: Como 6; Brescia, Lanerossi Vicenza, Verona 5; Cagliari, Marzotto, Monza, Pro Patria 4; Catania, Messina, Salernitana 3; Modena, Pavia, Piombino 2; Alessandria, Treviso 1; Fanfulla, Padova 0 MARCATORI 5 gol Pratesi (Pro Patria) 3 gol Genero (Fanfulla), Ghiandi (Como), Golin (Cagliari), Mannucci (Pro Patria), Marchetto (Marzotto) 2 gol Astorri (Monza), Bettini E. (Brescia), Deprati (Marzotto), Farina E. (II) (Brescia), Manenti (Catania), Pin G. (Pro Patria), Testa L. (L.R. Vicenza), Turconi (Como) 1 gol Agnoletto (Padova), Amateis (Alessandria), Basile (Piombino), Bassetti (Catania), Battistella (Como), Bocchio (Alessandria), Cecconi (Verona), Colombo (Monza), Cuzzoni (Monza), Falchi (Piombino), Farinelli (Pavia), Fiorindi (Piombino), Giraudo (Alessandria), Guarnieri (Brescia), Kincses (Salernitana), Lavarino (Salernitana), Lerici (Alessandria), Mannocci (Messina), Marin (Catania), Maronati (Fanfulla), Massagrande (Salernitana), Matassoni (Brescia), Occhetta (Marzotto), Pallaoro (Modena), Parodi (Pavia), Pasolini (Monza), Paulinich (Treviso), Pavanello (Treviso), Pison (Padova), Ponzoni (Modena), Remonti (Marzotto), Rosa (Pavia), Tuberosa (Alessandria), Valli (Piombino), Zanollo (Como), Zecca (Verona) Il punto sul campionato Terza vittoria consecutiva e primato in classifica per il Como dopo la vittoria a Pavia: decisivo Ghiandi. A una lunghezza di distanza il Vicenza che aveva espugnato Padova con il gol di Testa, il Verona che, di misura, aveva avuto la meglio sul Piombino: a segno Zecca e il Brescia che aveva strapazzato il Fanfulla, ancora secco di punti cosi come il Padova. Efficace vittoria del Cagliari opposto al Catania bravo a rimontato lo svantaggio iniziale.