Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
03-05-2009 - Giornata: 32 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Pro Vercelli US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Servili Andrea, D'Aniello Pasquale, Cozza Fabio, Cammaroto Vincenzo, Schettino Alberto [62. Pelatti Matteo], Rodriguez Samon Reider [96. Motta Angelo Giovanni], Briano Mauro [74. Buelli Daniele], Mateos Aparicio Marcelo, Buglio Angelo, Rosso Daniele, Artico Fabio A disp.:Ciancio Simone, (P) Cicutti Alessandro, Moretti Andrea, Zappella Giuseppe All.: Foschi Luciano

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Castagnone, Labriola, La Marca, Bandirali, Mariani, Didu, Tedoldi, Ambrosoni, Altobelli [71. Larganà], Fabbrini [63. Ciolli], Chiaretti [90. Egbedi]. A disp: Randazzo, Canino, Magrin, Carini. All.: Motta Gianfranco

Arbitro: Lupo Antonello (Matera) [D'Amore, Crispo]
Note
Espulsi 45+1. Artico [A], 51. Tedoldi [P]. Ammoniti: Cammaroto [A], D'Aniello [A], Rodriguez [A], La Marca [P], Didu [P], Ambrosoni [P], Castagnone [P]. Angoli: 13-2. Recuperi: 1. + 6. Spettatori 2.300 Giornata di sole, terreno buono. Inizio gara ore 15.00

Commento
ALESSANDRIA, AGGANCIO FALLITO I grigi non sfruttano il pari al 91’ del Varese: ancora secondi a -2, ma Como e Rodengo risalgono Peccato. Permetteteci questa esclamazione. Perché poteva essere primato, insieme al Varese, e invece è ancora inseguimento, per giunta braccati dal redivivo Como e con alcune resurrezioni alle spalle, Rodengo, ma anche Itala San Marco. Il pareggio numero 11 al Moccagatta è quello che pesa di più, perché sa tanto di occasione mancata. Non perché l'Alessandria non abbia giocato: lo ha fatto tanto, per un’ora anche bene, più forte di una Pro Vercelli che tatticamente, però, ha fatto quasi tutto giusto, come deve fare chi cerca punti per tenersi la categoria e gli uomini di Motta, al 12° risultato utile consecutivo, meritano la conferma. L'Alessandria, invece, vuole la Prima e il pareggio del Carpenedolo, al 91', a Varese rende indigesto lo 0-0 nel derby con l'ammazzagrandi, che nella collezione delle vittime illustri toglie 4 punti anche i grigi. I due di ieri avrebbero significato aggancio in vetta e un campionato riaperto. Ch non è affatto chiuso, ma i minuti sono solo 180' e agli uomini di Foschi non basterebbe affiancare la capolista, che ha il vantaggio della miglior differenza reti. Nei 90' sono i padroni di casa a recriminare di più: un palo, due salvataggi decisivi di Castagnone, una collezioni di angoli, una supremazia che è stata netta anche quando l'Alessandria si è trovata in dieci, per un rosso a Artico che farà discutere e che divide, già adesso, anche i tifosi tra colpevolisti e innocentisti. Due rossi, due pesi diversi Dura una decina di minuti l'inferiorità numerica dei grigi, il tempo che passa tra l'espulsione del bomber e quella di Tedoldi, che sa tanto di compensazione. Perché togliere ai grigi Artico significa dimezzare il peso offensivo, mentre per il centrocampo vercellese Motta ha una soluzione alternativa, avanzando La Marca e inserendo Ciolli. Ancora un appunto sul rosso: Artico poteva e doveva evitarlo, uno con la sua esperienza deve sapere che certi movimenti sono pericolosi specie con un arbitro incapace, che, come fa notare anche il direttore generale Stefano Braghin, «è un quinto anno, senza alcuna possibilità di promozione. Quella al Moccagatta può essere stata l’ultima gara della sua carriera». Anche da certe designazioni arbitrali si intuisce chi è nelle grazie del Palazzo e chi, invece, meno. Comunque, come si è sentito in tribuna, invocare gli strali del giudice sportivo contro il bomber – che quasi sicuramente rimedierà due turni - non è corretto e viene da chi, forse, dimentica quante gare ha deciso l’attaccante. «Non è necessario sottolineare il peso di uno come Fabio nell’economia del nostro gioco. Un’espulsione - aggiunge Braghin - che ci ha condizionato, mi sento di dire più di quella di Tedoldi». Artico a Montichiari non ci sarà, e neppure Cammaroto. E c’è il dubbio Longhi, che sabato ha avvertito il riacutizzarsi del problema muscolare. «Ma noi siamo vivi e ci crediamo». In 180’ può succedere tutto. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Sta stretto il risultato di 0-0 al presidente Gianni Bianchi: «Mai un pizzico di fortuna, palo e fuori sulla punizione di Buglio». Il presidente poi fa una battuta sul finale di stagione: «Il campionato si deciderà all'ultima giornata, lo dicevamo da tempo e sarà così». Arriva Stefano Braghin ed è sulla stessa lunghezza d'onda: «Al 91' il Varese pensava di aver vinto il campionato che, invece, resta aperto. Credo tuttavia che dobbiamo essere contenti del nostro percorso». Il direttore generale poi entra nei dettagli: «Siamo stati sfortunati in alcuni episodi: non ricordo un tiro in porta della Pro Vercelli, una squadra reduce dal successo contro il Varese».E' la volta di Luciano Foschi che va dritto al sodo: «Ci abbiamo provato, abbiamo creato tanto ed in casa dobbiamo mettere in conto di concedere qualche contropiede». Grigi a trazione anteriore, a un certo punto con quattro punte: «Volevamo i tre punti, ci è mancato quel guizzo che ti permette di vincere. Ho contato 6-7 occasioni da gol contro una degli avversari: anche il numero dei corner è un dato significativo». Sull'espulsione di Artico: «Lui giura di non averlo fatto apposta: speriamo che il giudice sportivo ci faccia giocare senza di lui solo un turno». Infine Gianfranco Motta, tecnico della Pro: «Ottimo primo tempo della mia squadra e buon inizio di secondo con l'occasione di Didu, poi l'espulsione di Tedoldi ci ha messi in difficoltà». Sul duplice cartellino rosso, Motta ha le idee molto chiare: «Il nostro è stato a compensazione di quello di Artico». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) La Pro Vercelli esce dal Moccagatta con un punto prezioso in ottica salvezza, anche se lo 0-0 nel derby con l’Alessandria non permette all’undici di Motta di potersi cullare troppo sugli allori, visto che il vantaggio sull’Alto Adige (un punto, più lo scontro diretto favorevole) è troppo esiguo in vista degli ultimi 180’. Tantopiù che Alghero e Itala San Marco, rivali dei bianchi nei prossimi due match godono di ottima salute e, sia pure per opposte motivazioni, venderanno cara la pelle. Contro i grigi, rilanciati proprio dalla Pro Vercelli nei giochi primato, l’undici bicciolano ha disputato un eccellente primo tempo, nel quale «ai punti», avrebbero meritato qualcosa di più. E l’espulsione di Artico (brutto fallo su La Marca) era la testimonianza delle difficoltà, forse inattese, incontrate dalla vice capolista. A scompaginare i piani della Pro, l’espulsione ingenua di Tedoldi in entrata di ripresa che, oltre a ristabilire la parità numerica, ha dato coraggio all’Alessandria che, nel finale, ha creato più d’un pericolo dalle parti di Castagnone, autore per l’ennesima volta di una prestazione «monstre». Peccato solo per l’ammonizione che lo obbligherà a saltare lo scontro diretto di domenica al Piola contro l’Alghero. Ecco, se proprio un appunto si può muovere ai bianchi è quello di una remissività nel finale del confronto, peraltro già emersa contro Pavia e, in parte Varese. E sarà proprio sul fondo che Motta e il suo staff dovranno lavorare in vista del finale di regular season. La Pro Vercelli si presenta al Moccagatta confermando, indisponibili a parte, lo stesso undici che ha fermato il Varese, con Castagnone tra i pali, Labriola e Mariani esterni, Bandirali e La Marca centrali (anche se il biondo giocatore della Pro ricoprirà altri ruoli nel corso del match). A centrocampo fiducia a Tedoldi e Ambrosoni con Altobelli e Didu sulle fasce, in attacco il rientrante Fabbrini in coppia con Chiaretti. Pro più pimpante e pericolosa già al 2’: Mariani smarca Fabbrini in piena area, ma l’attaccante vercellese perde l’attimo e si fa rimpallare la conclusione da Servili. Ancora Fabbrini al 16’ ha sulla testa il pallone del vantaggio ma la deviazione sul centro di Ambrosoni non inquadra la porta. L’Alessandria prova a rompere il ritmo dei vercellesi con una conclusione dalla distanza dell’ex Artico. La gara resta viva con Fabbrini che costringe al «fallo di frustrazione» D’Aniello e Mateos che dal limite manda la sfera a sibilare vicino al palo di Castagnone. Nel recupero Artico sferra una gomitata sul volto di La Marca: rosso e Alessandria in dieci per l’intera ripresa. O questo è quanto pensano i tifosi della Pro sugli spalti visto che al 5’ del secondo posto Tedoldi colpisce «gratuitamente» Rodriguez sotto gli occhi dell’arbitro e viene espulso. Da questo momento l’incontro diventa un monologo dei grigi: Castagnone salva di piede su Rosso, quindi è il palo a respingere una punizione di Buglio, infine e Rodriguez di testa ad alzare la mira: tutto nei primi 16’. La pressione dell’Alessandria vive il proprio culmine intorno alla mezz’ora quando Rosso, servito da D’Aniello, spara alto da pochi passi. L’assedio alessandrino s’affievolisce, la difesa della Pro regge e lo 0-0 non si sblocca. (La Stampa -Ed. Cuneo) RISULTATI: Alghero - Pizzighettone 1-0 Canavese - Valenzana 1-0 Como - Sudtirol 3-2 Itala S. Marco - Olbia 3-1 Mezzocorona - Ivrea 0-1 Pavia - Montichiari 2-1 Rodengo S. - Sambonifacese 1-0 Varese - Carpenedolo 1-1 CLASSIFICA: Varese p.57; Alessandria 55; Como 54; Rodengo S. 52; Oòbia 51; Itala S. Marco, Sambonifacese 50; Canavese 43; Ivrea, Mezzocorona 39; Montichiari 38; Pavia 37; Pro Vercelli, Sudtirol 35; Alghero 34; Valenzana 32; Carpenedolo, Pizzighettone 29 Il punto sul campionato Ha steccato la capolista Varese contro il Carpenedolo, gli ospiti hannno agguantato il pareggio con Zubin al 90'; il Como è andato al terzo posto sconfiggendo il Sudtirol, il rigore di Franco al 75' ha deciso la sfida. La rete di Speranza ha dato la vittoria al Rodengo contro la Sambonifacese. Tris dell'Itala San Marco contro l'Olbia: i sardi erano passati in vantaggio con Palumbo, nella ripresa le reti dei padroni di casa con Peron, Carli e Pereira.