Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
10-10-1965 - Giornata: 6 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Modena FC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Codognato Sergio, Gori Carlo, Migliavacca Giancarlo, Tagnin Carlo, Di Cristofaro Carlo, Maddè Sergio, Bettini Lorenzo, Gorrino Fernando, Bonfanti Mario All.: Coscia Aristide

Formazione avversaria
MODENA FC: Colombo, Cattani, Vellani, Abbati, Borsari, Venturelli, Zani, Rognoni, Balsimelli, Merighi, Iseppi. All.: Maino Neri.

Arbitro: Possagno Rino (Treviso)
Note
Espulso: 71. Zani [M]. Inizio gara ore 15.00

Commento
ANCORA UN PAREGGIO AL MOCCAGATTA I grigi sono sfortunati! L’AVV. TESTA, CONFERMANDO COSCIA ALLENATORE, DICHIARA: « GIULIO CAPPELLI NON VERRÀ’ ALLA GUIDA DELL’ALESSANDRIA... » Il pareggio sta ormai di casa al ’’Moccagatta”. Stavolta è stato il Modena a conquistarsi un punticino e, dobbiamo riconoscerlo, lo ha fatto anche con una certa fortuna. Ridotti in dieci, i grigi, a causa di Bettini inutilizzabile, con due pali colpiti, non si può certo dire che non vi sia stata sfortuna. Che poi la squadra, tatticamente parlando, abbia giocato male con schemi di gioco inesistenti, questo, è un altro discorso. Anzi la constatazione torna a tutto merito degli undici in campo, i quali, pur arrancando in tutti i modi, sono riusciti ad impegnare una squadra organicamente compatta Lasciatecelo dire, per noi i grigi di domenica sono stati commoventi! Bisogna vivere nel loro ambiente per comprendere come quanto era successo tre giorni avanti potesse incidere in modo grave sui morale di tutti. Eppure, onorando la loro professione ed ancor più il pubblico, Tagnin e compagni sono scesi in campo lottando in tutti i modi. E per questo non siamo affatto retorici: anzi crediamo di essere ancora lontani dal presentare in giusta luce la giornata di domenica con il Modena. La gente, si sa, scombussolata dagli avvenimenti, forse ha... calcato la mano nel mugugnare sul non gioco, sulla mancanza di una etichetta classica che significa una idea ben precisa. Ma se in fondo a tutto — e ci ripetiamo ancora — si fosse ben osservato, forse si sarebbe anche scorto che grigi una idea ben precisa l’avevano: dimostrare a tutti la loro volontà di giocare, di vincere, di continuare questo campionato nato sotto una cattiva stella ed accompagnato da tante diatribe. Questo è quanto ci hanno detto i grigi di domenica, anche se alla fin fine mancavano di Oldani e Soncini, cosa questa da non dimenticare. Si è... sparato, poi, su Coscia. Ora non vogliamo discutere minimamente su certi precedenti e tanto meno confutarli. Il proverbio dice che un pazzo le cose di casa sua le sa meglio di un savio in casa degli altri. Quindi, noi restando dalla parte della così detta ragione pensiamo sia proprio il caso di limitarci ai fatti, a quelli di domenica. Con questo giro di parole vorremmo giungere al punto, e cioè chiedere quale imputazione si poteva avanzare nei confronti di Coscia se la squadra giocava in tale maniera. Evidentemente Allasio aveva idee precise su cosa avrebbe fatto contro il Modena, idee che non ha certo trasferito per ovvie ragioni al subentrante Coscia. Pensiamo dunque che l'allenatore grigio non possa essere chiamato alla sbarra per quanto è successo in campo. In seguito lo si vedrà, ed allora sarà permesso ad ognuno di esprimere un proprio giudizio. Il fatto, purtroppo, è che non sarà facile lavorare in ambiente simile. Vediamo esattamente la situazione dei grigi e poi comprenderemo il discorso. L'Alessandria, infatti, manca da tempo di un consiglio direttivo e come se non bastasse il Commissario nominato, anzi eletto, dalla assemblea straordinaria dei soci, non ha ancora ricevuto il conforto di una ratifica da parte della Lega calcio. Al colmo di tutto è successo quanto tutti sanno. Allasio è stato sollevato dall'incarico di direttore tecnico e Coscia si è trovato tra le mani un... leone da domare. - C’è stata forse precipitazio ne nell’assumere la decisione nei confronti di Allasio? Forse si doveva attendere la fine delle due trasferte nel Sud (Potenza e Trani)? Su questo argomento, il Commissario avv. Gino Testa, è letteralmente inviperito. — Ma come? — ci ha detto l’altro giorno — tutti parlano tutti scrivono e nessuno ha chiesto una notizia, dico una sola informazione al sottoscritto. Dai giornali sono stato assalito, accusato, e tutto perchè ho preso un provvedimento disciplinare nei confronti di un tecnico nostro il quale, secondo il mio punto di vista, e sopratutto secondo la mia veste di dirigente responsabile, aveva messo in atto un grave atto di indisciplina. — Allasio poteva anche avere ragione... — Io non discuto questo fatto della ragione o meno. Discuto il gesto in se stesso, il gesto che non può assolutamente essere tollerato sopratutto se portato alla presenza dei giocatori. — Comunque si diceva che lei aveva avuto approcci con Cappelli... — Sissignori, e con ciò? Non posso parlare con chi voglio? Con Cappelli, poi, -abbiamo ancora dei vecchi conti sospesi e quindi non pare per nulla illogico un mio incontro con lui. — Comunque, avete intenzione di riassumere Cappelli alla direzione tecnica? — Niente affatto. La squadra, adesso, verrà guidata da Coscia. Questo è tutto, punto e basta. — Ancora una cosa: lei verrà ratificato dalla Lega nell’incarico di Commissario? — Così mi è stato assicurato. Lasciamo l’avv. Testa alle sue grane. Ne ha fin troppe e certo nessuno lo invidia. Il fatto che purtroppo insospettisce è che fino a questo momento la Lega calcio non ha ancora regolarizzato la posizione del Commissario dei grigi. Cosa c’è sotto a tutto questo? Chi tira i fili in senso contrario? Sarebbe ora di uscire tutti dall’ombra e finalmente mettere le cose in chiaro. Così si sta rovinando l’Alessandria e certamente non sarà più possibile, domani, dimostrare che il tutto è stato a fin di bene. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Con Bettini zoppicante per tutta la ripresa ALESSANDRIA-MODENA: O-O La squadra grigia ha risentito dell'atmosfera tesa per la «sospensione» del d. li Allasio - Due pali colpiti dai piemontesi e uno dagli emiliani - Espulso a 20' dal termine il modenese Zani Era inevitabile che la situazione di emergenza in cui è venula a trovarsi l'Alessandria, in seguito alla sospensione per motivi disciplinari del direttore tecnico Allasio e alle aspre polemiche che ne sono scaturite, facesse sentire i suoi riflessi negativi sulla squadra. Il Modena era un avversario tutt'altro che insuperabile, eppure ì grigi non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0 — non senza rischiare addirittura la sconfitta — mostrando inoltre sintomi preoccupanti di sbandamento che solo l'entrata in scena di un nuovo tecnico di sicuro prestigio potrà frenare. Tagnin e compagni si sono battuti con entusiasmo, con indiscutibile buona volontà, con la chiara intenzione di dimostrare, con una gara positiva, la loro completa estraneità ad una crisi che non ha giustificazioni tecniche, ma. soltanto disciplinari. Quando la carica nervosa di è però esaurita, gli alessandrini sono andati progressivamente alla deriva. Coscia, un allenatore ben conscio della provvisorietà del suo incarico, ha invano tentato di rimetter ordine suggerendo alcuni spostamenti di ruolo. La confusione e aumentata, la partita è finita tra i fischi, le polemiche non si sono certo sopite. L'ambiente dei tifosi non arriva ancora, a comprendere l'esatto motivo dell'improvvisa sospensione di Allasio, ma vuole comunque che la squadra non resti abbandonata a. se stessa, anche, se non gradirebbe certo, come non lo gradiscono molti giocatori, il ritorno del dottor Cappelli alla direzione tecnica della squadra. Quest'eventualità, smentita dall'interessato qualche giorno fa a Affiano, ci è stata nuovamente esclusa ieri dal commissario straordinario dell'Alessandria avvocato Gino Testa. Sarebbe infatti una decisione dì scarso buon gusto, quella di imporre un tecnico non gradito. E' chiaro Di Cristofaro a contatto con il portiere avversario lo supera, ma il pallone va a lato però che qualcuno ci vuole, e al più presto. Un'Alessandria sbandata, ma anche poco fortunata. La partita con i gialli emiliani avrebbe infatti potuto incanalarsi su binari favorevoli ai piemontesi se il vecchio Bettini non avesse dovuto trascorrere tutti i secondi quarantacinque minuti praticamente immobile all'ala sinistra, in seguito al riacutizzarsi di uno stiramento. Già scesa in campo senza Pasquino, senza l'ammalato Oldani, senza lo squalificato Sonoini, l'Alessandria si è vista privata per metà partita dell'unico elemento in grado di decidere il risultato. Bettini è vecchio, non ha più scatto, tutto tinello che volete, ma il mestiere gli basta per non commettere quegli errori in cui invece cadono sovente i suoi inesperti compagni di linea. Nel primo tempo i grigi hanno avuto un paio di ottime occasioni, entrambe sbagliale per precipitazione dall'impetuoso Di Cristofaro e. do;"' aver imposto una netta superiorità territoriale, hanno rischiato di incassare un goal poco prima del riposo. Balsimelli, centravanti del Modena, è riuscito a sfuggire a Migliavacca ed il suo tiro di destro, tagliatissimo, ha picchiato nell'interno del palo, a portiere strabattuto, rimbalzando poi lontano sul campo. In apertura di ripresa, l'Alessandria dal canto suo, ha colpito addirittura due pali nello spazio di pochi secondi. Su allungo di Tagnin, avanza e. tira Codognato ed il pallone è respinto dal montante; la sfera rimbalza davanti alla linea di porta ed il terzino Vellani riesce a precedere. Maddé e a ricacciare il pallone qualche metro più in là: riprende ancora lo zoppo Bettini, che raccoglie tutte le sue forze in un tiraccio di sinistro, rasoterra, ma la base del palo, alla sinistra del portiere modenese, respinge definitivamente la. minaccia. Dopo questo scoppiettante inizio, l'Alessandria progressivamente va spegnendosi. Maddè — desolatamente solo — vede sprecati tutti i suoi tentatiti di fare del gioco mentre si fa strada ormai, fra i grigi, la rassegnazione allo 0-0. Sempre che si riesca almeno a questo, dato che il Modena riprende coraggio per il visibile calo degli alessandrini ed obbliga Nobili a due difficili parate in angolo su tiri di Iseppi al 6' e di Rognoni al 14'. I rischi per i grigi non diminuiscono neppure quando, al 26', l'ala destra emiliana Zani ristabilisce l'equilibrio numerico in campo facendosi cacciar via dall'arbitro per non aver gradito un'ammonizione ed avere chiaramente espresso tale sgradimento. Nel finale però i piemontesi cercano di riscuotersi e la partita si chiude con un disperato quanto vano € serrate » alessandrino. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) RISULTATI: Catanzaro-Pro Patria 3-1 Genoa-Monza 2-1 Lecco-Verona 0-0 Novara Mantova 1-3 Padova-Palermo 1-3 Pisa-Messina 0-0 Reggiana-Livorno 1-0 Reggina-Potenza 0-1 Venezia-Trani 3-0 CLASSIFICA: Mantova p. 11; Catanzaro 10; Venezia 8; Messina, Palermo, Genoa, Lecco, Potenza, Reggina 7; Novara, Reggiana 6; Monza, Verona, Livorno, Modena, Pisa, Alessandria 5; Trani 4; Padova 2; Pro Patria 1 Il punto sul campionato Un risultati che di solito non ammette recriminazioni: invece sembra, per il Novara, una ingiusta punizione contro il Mantova, capolista di Serie B: è bruciato tanto perdere dimostrando sul campo che le forze si sono equivalse. Il Genoa è tornato alla sconfiggendo il Monza, al termine di una gara piuttosto incolore, nel corso della quale gli unici episodi si sono potuti ricondurre ai tre gol.