Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
29-05-2011 - Giornata: 1 - Salerno - Arechi
Playoff Semifinale


Salernitana Calcio 1919 - Alessandria US 1912 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 35. Martini M.[A], 65. aut. Servili A.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Romeo Samuele [72. Bondi Renato Rafael ], Cammaroto Vincenzo, Damonte Loris, Barbagli Mirko, Croce Daniele [86. Segarelli Gianluca], Camillucci Cristiano, Scappini Stefano, Martini Marco [46. Ghinassi Tommaso], Negrini Matteo A disp.:Artico Fabio, Cuneaz Andrè, (P) De Marco Juri, Menassi Roberto All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
SALERNITANA CALCIO 1919: Caglioni, Altobello, Pippa, Montervino, Jefferson [77. Litteri], Accursi, Ragusa [73. Ragusa], D'Alterio [64. Szatmari], Fabinho, Carrus, Fava, A disp.: Iuliano, Peccarisi, Carcuro, Russo. All.: Breda Roberto

Arbitro: Di Paolo Alejandro (Avezzano) [Raparelli, Palazzoni]
Note
Espulsi: 45. Pucino [A], 59. Barbagli [A]. Ammoniti: Damonte [A], Ragusa [S], D'Alterio [S], Accursi [S], Fabinho [S], Camillucci [A], Barbagli [A]. Angoli: 8-5. Recuperi: 1.+ 6. Spettatori: 17.785 paganti, (incasso 224.182 euro) Giornata di sole, terreno discreto Inizio gara ore 16.00 Minuto di silenzio per Luciano Sipolino, dirigente grigio scomparso in settimana.

Commento
"GARA CHE ENTRA NELLA STORIA" ‘Se pensiamo di aver già chiuso i conti in anticipo, rischiamo di non essere più noi’ Noi possiamo dirlo. Possono dirlo gli oltre che - recitava uno striscione - si sono fatti “850 chilometri per tifare Forza Grigi”. Possono ribadirlo anche coloro che, sul canale 849, hanno vissuto l’impresa a distanza. Tutti noi abbiamo visto gli ‘eroi dell’Arechi’. Perché l’impresa di ieri è di pochi, solo di coloro che hanno il cuore e la tecnica, l’intelligenza e la capacità di combattere, una forza straordinaria che, prima ancora che fisica, è mentale. Sono uomini unici quelli che vestono la maglia grigia. Questi uomini, e questo staff, che conquistano un pareggio pesante come una vittoria, emozionante come una goleada. “Commoventi”. “Straordinari”. “Unici”: gli aggettivi si sommano e non bastano mai, sembrano tutti un po’ riduttivi di fronte all’impresa di una squadra che è entrata nella storia. Comunque andrà domenica prossima, anche se un’idea ce la siamo fatta tutti: perché non è da gente comune resistere, per quasi un tempo, in ove contro undici senza perdere la testa. Anzi, conservando una lucidità e una solidità che sono la conferma di qualità senza precedenti, di valori morali che esaltano quelli tecnici. Chiediamocelo: chi avrebbe retto con alle spalle il muro granata dei quasi diecimila della Curva Sud, con la percezione, ogni secondo che passava, che la battaglia era non solo di 9 contro 11, ma anche di 9 contro 12? Perché se Nario Cardini, tirato per la maglia, si sbilancia in un «arbitraggio un po’ troppo casalingo» e Maurizio Sarri parla di «due misure diverse di giudizio per episodi non solo simili, ma addirittura identici», noi andiamo oltre: direzione assolutamente inadatta, la conferma che, anche a parità di difficoltà societarie, la Salernitana pesa qualcosa in più e quel punto restituito subito dopo la fine della stagione regolare doveva essere il segnale inequivocabile anche per chi ha continuato ad illudersi sulla parità di trattamento e sul rispetto. Non l’una e, soprattutto, non l’altra: l’Alessandria, questa Alessandria, ha imparato che deve fare sempre qualcosa più degli altri. Deve fare l’impresa: eroica, come quella di ieri, in una partita che, 11 contro 11, ne siamo convinti, i grigi avrebbero chiuso con il risultato pieno. Fin quando restano in parità non rischiano, sfiorano il vantaggio, segnano un gol da rivedere all’infinito, e potrebbero anche chiudere la partita in anticipo, anche quando sono già in 10 contro 11. In 9 contro 11 ci si può solo difendere, eppure l’Alessandria, nell’interminabile recupero, ha anche una palla gol. Incredibile questa prestazione che appartiene già storia quasi centenaria. «Non mi ricordavo, da anni, di essermi emozionato così», scrive un tifoso al triplice fischio. È vero, siamo emozionati e fieri, felici e orgogliosi. E convinti che la strada è ancora lunga. Adesso, però, c’è bisogno della gente di Alessandria. Di tutta la gente di Alessandria, che prima dovrà dare a questa squadra, domenica al Moccagatta, la spinta verso la finale e poi quella, ancora più decisa, verso un futuro stabile, tranquillo e ambizioso. È il minimo che tutti possiamo fare per ringraziare gli eroi dell’Arechi. Gente bella, gente vera, gente che fa piangere di gioia, gente da abbracciare. Gente da sostenere in uno stadio in cui non ci dovrà essere spazio neppure per uno spillo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Grigi «eroi» dell'Arechi. In nove contro undici, in una bolgia incandescente, la squadra di Sarri getta il cuore oltre l'ostacolo ed esce imbattuta (1-1), ponendo un’ipoteca sul passaggio alla finale dei playoff per il salto in B. Si comincia con una coreografia da serie A nella curva di casa: Sarri rinuncia a Bondi e propone Negrini titolare per avere più copertura sulle fasce. In casa Salernitana ce la fa Carrus nonostante una settimana difficile e vince il ballottaggio con Carcuro. L'avvio è di marca campana con i giocatori di casa incessantemente sostenuti da una muraglia umana in curva: l'Alessandria contiene però le sfuriate dei padroni, cercando di alleggerire la pressione sulla difesa con le incursioni di Croce e Negrini. A metà tempo, gli ospiti alzano il baricentro e presidiano la metà campo avversaria conquistando due corner consecutivi che non vengono adeguatamente sfruttati. La partita è piacevole e ci sono continui capovolgimenti di fronte: su uno di questi, al 29', Fava ha una buona occasione: ben lanciato nel cuore della retroguardia avversaria, l'ex Udinese è anticipato da un attento Servili. Rispondono i grigi al 33' con una splendida conclusione a giro di Scappini che costringe Caglioni alla deviazione in angolo. Al 35' l’Alessandria passa: bella azione corale che porta Martini nel cuore dell'area di rigore, tocco vellutato a mandare fuori tempo il diretto marcatore e a beffare con un pallonetto Caglioni, forse un po' incerto nell'uscita. Tatticamente i grigi dominano, ma al 43' arriva la prima «tegola»: dopo una palla persa malamente da Camillucci a centrocampo, Pucino affronta Ragusa fuori area stendendo l'avversario: per il direttore di gara è rosso diretto per fallo da ultimo uomo. Nel recupero si scaldano gli animi in campo per un fallo su Croce, poi il direttore di gara fischia la fine del tempo e tutti si calmano. Alla ripresa del gioco, entra Ghinassi da difensore centrale a fianco di Cammaroto con Romeo che va a fare il terzino destro e Negrini costretto al sacrificio in aiuto alla difesa. Attacca sotto la propria curva la Salernitana, nei grigi sale in cattedra Damonte che ha un paio di intuizioni importanti non sfruttate da Croce. Al 13' Fabinho si divora un'occasione gol: Ragusa vola sulla sinistra, serve un rasoterra d'oro al brasiliano che cicca clamorosamente la conclusione sotto porta. Al 14' grigi in nove: Barbagli, già ammonito, si becca il secondo giallo per un fallo su Fabinho e deve lasciare anzitempo la partita. Alessandria senza esterni di difesa, così Negrini viene sistemato in pianta stabile in al posto del compagno finito negli spogliatoi. Devono soffrire gli uomini di Sarri ed al 18' Carrus tira clamorosamente su Servili da ottima posizione. Due minuti dopo ecco l’1-1: cross dalla sinistra del nuovo entrato Szatmari per la testa di Fabinho che da posizione impossibile fa passare il pallone tra palo e portiere, favorito da un rimpallo del pallone sulla coscia di Servili. Alessandria in otto a metà tempo con Romeo fuori: al suo posto Bondi e la difesa ospite è veramente rabberciata. Al 29' Servili si riscatta con una parata decisiva su Szatmari mentre molti compagni sono vittima dei crampi. Ormai è un assedio da parte degli uomini di Breda che però si infrangono contro un’avversaria che ormai sta lottando con i denti in doppia inferiorità numerica e con due esterni d'attacco, Negrini e Croce, costretti in difesa. Servili è decisivo nel primo minuto di recupero nel volare a deviare una conclusione dal limite di Carrus: trovano la forza di conquistare ancora un corner al 49' gli uomini di Sarri, poi finisce l'interminabile recupero ed è un 1-1 strameritato. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Il primo round si blocca sull' 1-1, l' Alessandria lo finisce addirittura in 9. Ma la curiosità è un' altra: «segnano» i due portieri. Caglioni e Servili i «protagonisti» negativi sulle due reti. Il salernitano esce a vanvera su un pallone che Martini gli soffia, alzandolo e disegnando una traiettoria-sombrero che zittisce lo stadio. Il pareggio nella ripresa: cross di Pippa, Fabinho di testa indirizza verso la porta e Servili, saltando, arpiona la palla che però gli sfugge, infilandosi tra corpo e palo. E pensare che di miracoli ne firma a raffica su Aurelio (due, appena entrato) e Carrus (tre tiri velenosissimi), più prodezze varie. La chiave L' Alessandria gioca al calcio, la Salernitana... con i sentimenti. Da una parte trame logiche, ragionate, geometriche; dall' altra slanci, furore, passione, assalto garibaldino al cospetto d' una città riversatasi nell' Arechi con quasi 18mila spettatori accorsi a tifare per i granata. Dura 15' la Salernitana, poi l' Alessandria ipnotizza tutti. Non molla nemmeno in 10 (rosso a Pucino che blocca Ragusa avviato in area a 2' dal riposo), anzi... Stategie Breda tarda le sostituzioni (e perché fuori Ragusa migliore dei suoi?), l' Alessandria regge l' urto. Solo quando Barbagli becca la seconda ammonizione, e Montervino si piazza a crossare da destra, arriva il pari e l' Alessandria va alle corde. 9-2 il conto delle azioni-gol finale, però ad uscire tra gli applausi è Sarri con la sua band in grigio (ma solo di maglia). (La Gazzetta dello Sport)

Playoff Semifinale

Salernitana Calcio 1919 - Alessandria US 1912 1 - 1 (0 - 1)

RETI:

35. Martini M.[A], 65. aut. Servili A.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

SALERNITANA CALCIO 1919: Caglioni, Altobello, Pippa, Montervino, Jefferson [77. Litteri], Accursi, Ragusa [73. Ragusa], D'Alterio [64. Szatmari], Fabinho, Carrus, Fava, A disp.: Iuliano, Peccarisi, Carcuro, Russo. All.: Breda Roberto

Arbitro: Di Paolo Alejandro (Avezzano) [Raparelli, Palazzoni]

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