Il tifo alessandrino, in Torretta, in occasione della sfida-promozione vinta 1-0 contro il Pavia nel 1981.
Dopo le travagliate gestioni dell’astigiano Bruno Cavallo, lo stesso che nell’Astimacobi scoprì e lanciò Giancarlo Antognoni ma che portò l’Alessandria addirittura per la prima volta in C2, una folata di passione che fece illudere la piazza in una rinascita è datata campionato 1980-‘81. Cambia la presidenza, arriva Sandroni e la squadra viene assemblata da Alfredo Quaglia che in richiama in panchina niente poco di meno che Dino Ballacci. Fra gli obiettivi primari comunque non c’è la risalita in C1, ma come spesso capita nel calcio, è il campo a sovvertire i pronostici. La squadra, sin dalle prime gare, dimostra di poter lottare per la promozione, con Zerbio che diventa sempre più l’uomo-chiave.
Alessandria-Pavia 1-0 nel 1980 -’81: le formazioni sono appena scese in campo.
Alla penultima giornata lo scontro diretto contro la Carrarese è drammatico. Sotto la cappa di un caldo asfissiante il forte portiere Adriano Zanier para un rigore e alla fine i Grigi riescono a pareggiare 1-1. Resta solo più da battere il Pavia, le cui rispettive tifoserie non si soffrono troppo, nell’ultima partita, proprio per evitare l’ennesimo spareggio. L’impresa si concretizza all’ 89’, grazie al rigore realizzato dal mastodontico Primo Pasquali, per tutti “Pasqualone”. Ancora una volta ci si è affidati ai poteri taumaturgici dello stadio ed ancora una volta il “Mocca” ha fatto il miracolo, grazie a quel costante … Leggi >