Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2011/2012
Lega Pro 2ª Div.
02-10-2011 - Giornata: 6 - Casale Monferrato - Natale Palli


Casale Calcio AS - Alessandria US 1912 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Viviani Federico, Cammaroto Vincenzo, Barbagli Mirko, Segarelli Gianluca [63. Menassi Roberto], Roselli Fabio, Cuneaz Andrè [55. Simeoni Luca], Artico Fabio, Degano Daniele [85. Motta Angelo Giovanni], Martini Marco A disp.:(P) De Marco Tupac, Miceli Mirko, Pandiani Jurgen, Procida Stefano All.: Manueli Luigi

Formazione avversaria
CASALE CALCIO AS: Adornato, Garrone, Gonnella, Vignati, Naglieri, Gambadori, Iannini [74. Capellupo], Siega, Taddei, Rodriguez Samon [85. Peluso], Crocetti [74. Curcio]. A disp.: Pomat, Ciccomascolo, Napoli, Agnesina. All.: Buglio Francesco

Arbitro: Fabbri Michael (Ravenna) [De Franco, Tolfo]
Note
Ammoniti: Garrone [C], Barbagli [A], Siega [C]. Angoli: 1-3. Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 1.470 (incasso € 13.415). Giornata soleggiata, temperatura 28°. terreno in discrete condizioni, Inizio gara ore 15.00

Commento
Il derby ha deluso le attese. Chi non c’era, leggendo il risultato finale a reti inviolate, istintivamente e banalmente potrebbe pensarla così. E forse anche qualcuno dei presenti – tornato al Natal Palli con un po’ di distacco sull’eco delle gesta di Riccardo Taddei e del Casale capolista nell’ex Serie C2 – potrebbe essere rientrato a casa con un pizzico d’amaro in bocca. Nessuna prodezza in novanta minuti e una sola vera occasione da gol, per giunta di marca rossa. Pardon, grigia. Pochissime emozioni in campo, ma anche sugli spalti, dove c’è stata un’ottima risposta del pubblico casalese, caloroso e presente in circa millequattrocento unità come da tempo non si vedeva, ma orfano dei classici rivali, in quanto sulla sponda opposta la situazione di classifica e la coerenza nel rifiutare la tessera del tifoso - discutibile fin che si vuole – hanno fatto sì che il settore ospiti restasse sostanzialmente deserto. Sfida tattica ed equilibrata. Eppure il derby non ha deluso, a nostro parere. Non è stato spettacolare, questo no. Però ha regalato segnali confortanti in prospettiva futura, proponendo una sfida tattica ed equilibrata fra due ottime squadre. A tratti è sembrato un match di categoria superiore, fra due compagini molto rispettose l’una dell’altra. Non a caso, negli ultimi minuti, il pareggio è stato accettato di buon grado dai giocatori in campo e messo in cascina. A fare la differenza, il fondamentale dettaglio che il Casale ha finalizzato la ricca dieta del dottor Buglio “sette punti in otto giorni”, da domenica a domenica, mentre l’Alessandria ha ingurgitato un salutare brodino dopo tre sconfitte consecutive, l’esonero dell’allenatore e l’allontanamento del direttore sportivo. Nel primo tempo, il Casale ha osato qualcosa in più, ma le serpentine e gli scambi in velocità fra Siega (ammonito e diffidato), Taddei e Rodriguez, solitamente incontenibili, hanno cozzato su una retroguardia eccellente, forse la migliore vista al Natal Palli dallo scorso anno a oggi. L’Alessandria è parsa poco fantasiosa dalla metà campo in avanti, ma nel secondo tempo – com’era nell’aria – è riuscita a creare la palla-gol più nitida grazie a un assist di Artico per Degano, sul quale Adornato ha risposto presente. Al tirar delle somme, l’armistizio è giunto perché il Casale è ormai ben rispettato dall’alto del suo status di squadra d’alta classifica al cospetto della quale è rischioso scoprirsi troppo, mentre i grigi non hanno perso ulteriore terreno dalla zona promozione e hanno dimostrato che, se affronteranno il resto del campionato con umiltà, potranno risalire la china. Mister Manueli, traghettatore in attesa del subentrante Giuliano Sonzogni, ha compiuto un ottimo lavoro dal punto di vista psicologico e l’importanza del derby ha fatto il resto. Terzo jolly, bonus finito. Sul fronte casalese c’è nuovamente da ribadire un dettaglio sul quale finora abbiamo insistito molto, ritenendolo importante nell’economia di un lungo campionato e anche in quella della società. Domenica mister Buglio – che non riteniamo certo privo di coraggio, semplicemente riportiamo i fatti - ha giocato senza il terzo giovane ed ha esaurito i tre bonus stagionali a disposizione. D’ora in poi, se anche per un solo minuto delle restanti 32 partite, il Casale non avrà in campo tre giocatori nati dopo il 1 gennaio 1991, svanirà la possibilità di incassare i contributi federali, stimabili quest’anno in circa 200mila Euro. Nulla vieta, ovviamente, di rinunciare a questa possibilità per diventare ancora più forti, ma tutti in società per il momento negano un’eventualità simile. L’infortunio di Naglieri darà probabilmente spazio per qualche partita a Gabriele Napoli, classe ’92, ma d’ora in poi servirà attenzione massima anche con i cambi. A gennaio o ancor meglio prima, sarà poi indispensabile tesserare qualche altro giovane, in modo da offrire all’allenatore qualche opzione in più. Domenica nel frattempo si andrà a Portomaggiore, in provincia di Ferrara, per affrontare la Giacomense dell’ex Dal Rio, uscita un po’ ridimensionata dall’ultimo turno. Cronaca: Primo tempo: 9’: primo guizzo di Taddei che supera un avversario in area, spostato sulla destra, ma vede il suo tiro rimpallato da un difensore. 17’: gran giocata al volo di Siega, ma Crocetti non è pronto a sfruttare al meglio l’assist del compagno. 18’: Iannini perde un brutto pallone a centrocampo e Degano infila il corridoio centrale per Martini che, ben ostacolato, esita al momento del tiro a rete. 43’: il primo tiro nello specchio della porta è di Iannini da fuori area, debole e centrale. Nel frattempo il match vive qualche debole sussulto, prima con un’incursione di Cuneaz chiuso in corner da Vignati e poi con un affondo di Taddei fermato molto bene da Cammaroto. L’arbitro fa mugugnare il “Natal Palli” in chiusura di tempo per un mancato vantaggio concesso a Siega e per un’uscita di Servili sui piedi di Taddei in piena area, ritenuta regolare. Secndo tempo: 52’: Iannini, appostato in piena area, perde il momento buono per il tiro e si allarga troppo. 58’: cross di Ciancio e colpo di testa ampiamente a lato di Artico. 76’: l’estremo difensore di casa Adornato salva il risultato su Degano, imbeccato dal capitano dei grigi Artico con un filtrante rasoterra sul vertice sinistro dell’area di rigore. Tiro del numero sette dell’Alessandria e parata di piede a respingere il pallone diretto nell’angolo più lontano. 81’: colpo di testa di Vignati su punizione calciata da capitan Taddei e palla alta sulla traversa. 86’: Martini non arriva per un soffio su un cross proveniente da sinistra, poi il match si spegne definitivamente e il Casale lo chiude in dieci uomini per un infortunio alla caviglia di Naglieri. Sala stampa: Francesco Buglio (allenatore Casale): «La lettura della gara dice che le due squadre si sono studiate a lungo e hanno dimostrato di temersi a vicenda. Un bell’attestato di stima per noi, vista la forza dei nostri avversari che sono sempre i miei favoriti per la promozione, nonostante siano in ritardo in classifica. Oggi forse è un po’ mancato lo spettacolo in campo, ma sugli spalti i tifosi sono stati encomiabili e li ringrazio. Abbiamo faticato tanto nell’ultima settimana contro tre squadre di ottima caratura e si è visto nei ritmi di questo derby, così ho deciso di concedere un giorno di riposo in più ad alcuni ragazzi. Quelli che hanno giocato meno si ritroveranno già martedì pomeriggio. I giovani? Ho giocato anche il terzo bonus e d’ora in poi non avrò più condizionamenti e preoccupazioni. Meglio così, ma lasciatemi dire che questa regola è assurda, perché io in carriera ho sempre fatto giocare i giovani, senza bisogno di regole che me lo imponessero. Quelli che abbiamo in rosa avevano bisogno di crescere e questo primo mese di campionato è sicuramente stato utile, da questo punto di vista. Il mio vice Colombo? Quattrocento partite con l’Alessandria non si cancellano e così gli ho detto di stare seduto tranquillo in panchina per mitigare l’emozione, in settimana era effettivamente un po’ frastornato ed è giusto sia così». Gigi Manueli (allenatore Alessandria): «La squadra ha giocato tatticamente molto bene e potevamo anche portarla a casa questa partita. Ho visto un’Alessandria che non ha avuto, come successo ad esempio mercoledì contro il Cuneo, un calo fisico. Artico ha giostrato da trequartista, un po’ più arretrato del solito, su mio suggerimento affinché potesse rendere al meglio. A Sonzogni non ho granché da spiegare, vista la sua esperienza. Da tecnico ritengo di poter dire che questa squadra non deve temere nessuno. Se acquisirà fiducia nei suoi mezzi, sono certo che a fine stagione arriverà fra le prime cinque. L’ha dimostrato oggi sul campo del Casale capolista» Fabio Artico (attaccante Alessandria): «Affrontavamo una squadra in forma nei risultati e nelle prestazioni, peccato non aver sfruttato la palla-gol avuta. Ora arriva un nuovo allenatore e comincia una nuova stagione. Mi spiace che i nostri sostenitori fossero così pochi, perché il bello di queste partite è l’atmosfera trasmessa in campo dagli spalti e se viene a mancare questo presupposto si perde gran parte del fascino del derby, ma tant’è. A mio parere, non si può risolvere il problema della violenza vietando l’accesso dei tifosi ospiti negli stadi, ci sono altri metodi più efficaci e giusti. Non capisco oltretutto l’utilità reale della tessera del tifoso, ma qui entriamo in discorsi legati alla psicologia degli ultras che sono complicati e che necessiterebbero di esperti del settore» (Il Monferrato - Gianluca Marchese) UN BEL PUNTO. E UN NUOVO ALLENATORE Più Alessandria che Casale nel derby. Più Artico che Taddei. Più grigi che nerostellati. Nel giorno in cui la società annuncia il nuovo tecnico: Giuliano Sonzogni, per la serie tra i due litiganti a spuntarla è il terzo. Anche se, in realtà, non c’è stata quasi sfida tra Giuseppe Galderisi e Giuseppe Brucato, che la società ha incontrato venerdì. Lo stesso giorno in cui è nato il contatto con il ‘professore’ di Bergamo, 62 anni, quasi 35 passati in panchina, plasmato sui campi del Sud, dove solitamente si fa più faticare a resistere e si cresce più in fretta, anche nel carattere. Il suo ultimo ‘rivale’, in ordine di tempo, nella corsa alla panchina dell’Alessandria è stato Gianmarco Remondina, l’ultima annata a metà a Ferrara, successore di Notaristefano. Chi lo aspettava ieri al derby, deve rimandare l’appuntamento di 48 ore, a domani a mezzogiorno allo stadio, quando sarà prima il turno del nuovo direttore sportivo, Giorgio Danna, ex di Pro Belvedere Vercelli, Chieri e Canavese, e poi quello il suo, del nuovo allenatore. Però parte con un vantaggio, quello di azzeccare i pronostici: a Gigi Manueli, ieri ancora sulla panchina dell’Alessandria, consegna un messaggio da trasmettere alla squadra, un saluto, l’arrivederci a martedì «quando l’Alessandria avrà un punto in più». Così è e, forse, a rileggere i 90’ al Palli, sono i grigi a poter recriminare qualcosa in più, per l’atteggiamento tattico, per il gioco, per le occasioni, anche per la condizione atletica. Non ancora bella, l’Alessandria, ma almeno di sostanza, per dimostrare che non è squadra solo da 45', ma può reggere anche 90' e in quei 90’ dettare i tempi del gioco. Alla fine, come sottolinea anche il capitano Fabio Artico, «ne avevamo più noi del Casale». Impossibile pensare a una rinascita in tre giorni. A una reazione, però, sì e i grigi indossano la divisa da operai, come anche Francesco Buglio temeva. Umili, più ancora che grintosi,in casa della capolista che, invece, non riesce a sfruttare il vantaggio psicologico del +8 in classifica, del fattore campo e di un pubblico numeroso (anche se non come i derby di alcune stagioni fa). Più che caricarsi, il Casale, quasi frena, merito anche di alcune scelte tattiche degli ospiti, con Artico arretrato di una decina di metri, fastidioso per i due centrali di centrocampo, e con una gabbia efficace su Taddei, Roselli incollato allecaviglie, che non gli dà molti spazi di azione, e tempi per ragionare, e Cammaroto ultimo baluardo, che lo chiude con sistematicità e con puntualità e determinazione impressionanti. Nel primo tempo proprio il capocannoniere nerostellato ha un paio di guizzi, ben arginati, nella ripresa, alla mezzora, l'unica occasione vera per vincere è dell'Alessandria, sui piedi di Degano, su pennellata di Artico, ma l'esterno calcia addosso a Adornato, che si salva di piede. Il derby, di fatto finisce lì, anche se nell’ultimo quarto d’ora è l’Alessandria a correre di più e meglio, almeno fino al 90’, quando i nerostellati restano in dieci per l’infortunio a Naglieri, e i cambi sono già esauriti. Nel recupero una sorta di patto di non belligeranza, anche se la sensazione è che i grigi, affondando, potrebbero anche fare male. Ai punti il verdetto sarebbe stato per gli ospiti, che da questo pareggio iniziano il loro vero cammino. «Questo è un grande gruppo, che farà molta strada», la previsione di Gigi Manueli, che concede anche il debutto a Giovanni Motta, «una delle persone eccezionali che in questi quattro giorni ho avuto l’opportunità di conoscere». Il Casale torna fare l’inseguitore, a un punto dal Treviso capolista. In un campionato dove i nerostellati saranno protagonisti sicuri. Un campionato che, per l’Alessandria, è appena iniziato.. Cronaca. Primo tempo: Avvio aggressivo dell’Alessandria, ma non occasioni pericolose; 8’ al primo affondo il Casale è pericoloso: scambio Siega - Taddei, il capitano in area evita Cammaroto, ma è provvidenziale Viviani che, sul primo palo, spazza via; 17’ ancora un brivido: gran palla di Siega, in area, per Crocetti e la difesa ha un attimo di incertezza nel rinvio; 17’ occasione per l’Alessandria: Iannini perde palla sulla trequarti difensiva. S’invola centralmente Degano, in profondità per Martini, che aggancia, ma non conclude efficacemente, sul fondo, un po’ scoordinato; 40’ punizione per il Casale sulla trequarti destra: batte Taddei, con i pugni Servili, ma senza problemi; 42’ ci prova Artico dal limite, alto; 45’ azione contestata allo scadere: sulla linea di fondo Taddei prende il tempo a Viviani, esce bene Servili e anticipa il capocannoniere nerostellato, che finisce a terra. Anticipo pulito, proteste infondate. Secondo tempo: 6’ Taddei, dal vertice destro, apre sul secondo palo, dove c’è Iannini, che controlla e incrocia, palla di un nulla sull’incrocio; 8’ Alessandria pericolosa, ma sfortunata: Cammaroto apre per Cuneaz, a destra, tocco a Artico, che si gira bene, si accentra, carica il destro, che sarebbe insidioso, ma trova la schiena di Martini, che lo neutralizza; 13’ il cross di Ciancio, da destra, è buono, un po’ meno il colpo di testa di Artico, solo sul secondo palo, che gira sul fondo; 18’ provvidenziale Barbagli, che anticipa Siega, libero sul secondo palo; 23’ gran palla di Menassi in area per Martini, che controlla, ma non riesce a girare come vorrebbe, in posizione comunque difficile; 30’ la più grossa occasione da gol è dell’ Alessandria: Artico apre a sinistra, gran palla sui piedi di Degano, che entra in area e anziché angolare, calcia forte addosso a Adornato, che si salva di piede; 39’ sul diagonale di Degano da sinistra, non ci arrivano i tre in area, Artico, Martini e Simeoni. Cinque minuti di recupero, che il Casale gioca in dieci per l’infortunio a Naglieri, che lascia il campo in barella, e Buglio ha già effettuato i tre cambi. Le due squadre non affondano più.. Sala stampa: «Il pareggio, alla fine, credo faccia più comodo al Casale che a noi. Per quanto abbiamo visto in questi 90’». Che sono gli ultimi, almeno per ora, di Gigi Manueli sulla panchina dell’Alessandria: tre giorni a disposizione, troppo pochi per una rivoluzione e, anche, per un recupero della condizione al 100 per cento. Però i piccoli ritocchi tattici sono serviti e Manueli commenta un punto che sta un po’ stretto ai grigi. «Li abbiamo studiati, il nostro obiettivo era togliere spazi ai loro fantasisti, soprattutto a Taddei, ma anche a Siega. Ci siamo riusciti, anche arretrando Artico di 10 metri, in una posizione in cui tiene alle corde i due centrali di centrocampo e può far viaggiare bene i compagni. Abbiamo rischiato quasi nulla, nella ripresa abbiamo tenuto molto bene il campo. Anche fisicamente». E la difesa ha ritrovato solidità. «In questi quattro giorni ha scoperto un giocatore straordinario, Cammaroto: per tempismo, tranquillità, razionalità e intelligenza tattica è da categoria superiore. Ma anche Viviani ha tantaqualità». Un’Alessandria ben diversa da quella di tre giorni prima con il Cuneo. «Sono sempre più convinto che il calo netto nella ripresa, mercoledì, sia stato, soprattutto, un blocco mentale. E se la testa non va, anche le gambe girano poco e male. Il derby ha aiutato a rigenerare la squadra: a Sonzogni consegno un gruppo eccezionale, che in un momento difficile si è dimostrato molto unito, forte, solido, con qualità. Avevo scommesso sulla ripartenza contro il Casale. Lancio una seconda scommessa: a fine campionato vedremo i grigi molto in alto». (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Il punto della maturità per il Casale, quello della rinascita per l'Alessandria. Si chiude con uno 0-0 che va bene a tutti il derby atteso da 20 anni e che si può leggere in chiave positiva su ambo i fronti. I nerostellati di mister Buglio confermano di essere solidi e non subiscono reti per la terza partita consecutiva, mentre l'Alessandria scopre di non essere così brutta e da martedì inizierà la rincorsa alle posizioni che contano con il nuovo condottiero Giuliano Sonzogni, ieri rappresentato al Palli da quello che dovrebbe essere il suo nuovo staff, il vice Maurizio Ferrarese e il preparatore atletico Mario Buzzi Langhi. «Un personaggio con cui possiamo fare molto bene - è il saluto di capitan Fabio Artico che l'ha avuto in panchina quando il bomber era alla Spal -. Adesso dobbiamo lavorare sodo e crescere». «Questa Alessandria non è seconda certamente al Casale e sono convinto che con l'esperienza di Sonzogni potremo puntare alla zona playoff» è l'augurio del traghettatore Gigi Manueli. «Contro una delle protagoniste della stagione, un punto va benissimo» conferma Francesco Buglio. Inizio dei grigi con grande personalità e Casale imbrigliato dal peso della partita. Al primo vero affondo, però, nerostellati pericolosi. Siega innesta Taddei che calcia a botta sicura, Viviani in spaccata limita i danni. E’ ancora l'esterno scuola Atalanta a mettersi in mostra con un appoggio volante per Crocetti, che non trova lo spazio per la conclusione vincente. Grigi che aspettano e ripartono con le accelerazioni di Degano. E un suo passaggio trova il varco nella difesa locale, Martini non impatta la sfera all'altezza del rigore. Ancora Degano pesca libero sulla sinistra Cuneaz che prova ad innestare le punte, c'è Vignati attento alla deviazione in angolo. Su rimessa della difesa parte Taddei che punta dritto, pecca però di egoismo non vedendo due compagni sulla sinistra e andando a sbattere contro Viviani. Il tempo si chiude con una punizione a girare di Taddei e un destro dal limite di Iannini: Servili è attento. Ripresa con Casale a trazione anteriore sospinto da un Taddei che inizia a prendere per mano la squadra. Anche Iannini si fa vedere con insistenza in avanti. Grigi che controllano nella propria metà campo. L'ex Rodriguez di tacco innesta Naglieri, centro per Siega che si vede anticipare da Barbagli. In campo c'è una squadra che vuole a tutti i costi la vittoria da dedicare ai 1500 tifosi di casa. L'Alessandria si aggrappa alle invenzioni di Artico in versione uomo assist. E alla mezz'ora il capitano dei grigi libera Degano solo davanti ad Adornato, che alla prima parata della gara salva il risultato. Il Casale accusa il colpo e arretra il baricentro, affidandosi al calci piazzati e alle spizzate delle torri. Al 41' brivido al Palli con taglio di Degano e tre alessandrini arrivano con un attimo di ritardo. Casale che chiude la gara in 10 per l'infortunio a Naglieri. «Una gara equilibrata peccato solo che con queste nuove leggi si uccida il calcio - chiude Fabio Artico -. Che desolazione vedere il nostro settore vuoto, è mancata l'atmosfera del derby». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Cuneo – Lecco 4-0 Mantova – Bellaria 0-0 Poggibonsi – Rimini 0-1 Pro Patria – Borgo a Buggiano 2-0 Sambonifacese – Savona 0-2 San Marino – Giacomense 3-0 Santarcangelo – Renate 3-1 Virtus Entella – Montichiari 0-1 Valenzana – Treviso 0-3 CLASSIFICA: Treviso p. 14, Cuneo, Casale 13, Montichiari 12, Giacomense, Savona (-1) 11, Santarcangelo, Poggibonsi, Bellaria 10, Rimini 9, Borgo a Buggiano 8, San Marino, Entella 7, Mantova 6, Alessandria (-2) 5, Pro Patria (-3), Renate, Valenzana 4, Sambonifacese 3, Lecco 2. Pro Patria 3, Alessandria 2, Savona 1 punto di penalzzazione. MARCATORI: 7 gol Taddei; 5 gol Lapadula (San Marino); 4 gol Varricchio (Cuneo) e Graziani (Feralpi Salò). Il punto sul campionato L' unico pareggio è nel derby di Casale (150 tifosi dell' Alessandria bloccati in stazione senza biglietto e tessera del tifoso e rispediti a casa) e lì vicino, a Valenza, il Treviso si scatena filando da solo in vetta. Per l' Alessandria invece inizia oggi l' era di Giuliano Sonzogni: ufficializzato il suo arrivo al posto di Di Petrillo. Sempre in Piemonte, spaventa il Cuneo: con 14 gol ha il miglior attaco del torneo. Crolla la Giacomense: il San Marino ha anche fallito un rigore con Chiaretti, come ha fatto Lazzaro (Entella) al 90' lasciando correre il Montichiari. Crisi nera per il Mantova, ancora sconfitto, e festa romagnola visti i successi di Bellaria, Rimini e Santarcangelo. (Gazzetta dello Sport)