Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1919/1920
1ª Categoria
23-11-1919 - Giornata: 6 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone Eliminatorio


Alessandria FBC - Novara FBC 3 - 0 (0 - 0)
RETI: 48. Carcano C.[A], 50. rig. Ticozzelli G.[A], 59. Papa (III) V.[A]

Alessandria FBC Porrati Eugenio, Papa (I) Francesco, Ticozzelli Giuseppe, Ricci Carlo Pietro, Carcano Carlo, Moretti Emilio Carlo, Grillo Edoardo, Baloncieri Adolfo, Papa (II) Nicola, Papa (III) Venerino, Bay (I) Primo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
NOVARA FBC: Gambuti, Pensotti, Proverbio, Serafini, Meneghetti, Zanardi, Quaglia, Reynaudi, Tomaselli, Rossi, Crotti.

Arbitro: Scamoni Antonio della Juventus
Note
La partita era in programma domenica 16 novembre ma venne rinviata d'autorità, come tutta la giornata di campionato, per la concomitanza con le elezioni politiche. Inizio ore 15.00

Commento
Nel ricostituito Quadrilatero delle Università del football ALESSANDRIA BATTE NOVARA: 3-0 La questione della superiorità fra i grigi alessandrini e gli azzurri novaresi è stata definita ieri, dopo una partita accanitamente contesa, con la netta vittoria degli alessandrini per tre goals a zero. I novaresi possono tutt’al più pensare che un goal poteva essere parato dal loro portiere, ma lealmente debbono ammettere che la vittoria è spettata ai più forti in campo. Portafortuna in ribasso. La cornice in cui la partita si è svolta era in tutto degna dei ventidue giuocatori che dall’inizio alla fine hanno difeso le chance di vittoria del loro Club. I novaresi, scendendo da Alessandria nulla avevano dimenticato … per tentare la vittoria che invece ha aleggiato sulla squadra di Carcano; i loro dirigenti avevano infatti con loro, e la trattavano con tutti i riguardi dovutile, una mascottina in carne ed ossa; una graziosa bimbetta bionda, con la maglia azzurra dallo scudo crociato sul petto, i gambaletti e le scarpette da footballer, nonché il solito pagliaccetto dalla testa semovente e dai tradizionali due porchettini che, nella fede cieca dei supporters, dovrebbero portare fortuna alla squadra. Ma a nulla hanno valso: né la piccola biondina, né il pagliaccetto hanno potuto evitare che la rete di Gambuti fosse oltrepassata tre volte dagli insidiosi avanti grigi. Scamoni chiama in campo i giuocatori quando le riserve novaresi hanno appena gridato agli ospiti il saluto del commiato e della vittoria, mentre dal di fuori dello steccato sfilano lentamente, guidate da alcune musiche, migliaia e migliaia di persone con bandiere rosse e labari. Le mascotte hanno portato fortuna alle riserve azzurre che escono vincitrici dall’incontro disputato su di un terreno pesantissimo, dopo aver brillantemente tenuto testa alle riserve grigie che hanno perduto per aver troppo osato nel primo tempo. La lezione ha servito a Carcano che aveva provveduto a disporre, in tutti i suoi uomini, una distribuzione di forze tale da non arrivare al secondo tempo stanchi e sfiniti. Alessandria mancava di Lazoli che all’ultimo momento per proibizione assoluta dei medici non aveva potuto partecipare alla gara, ma non si può dire che chi lo ha sostituito abbia mancato una sola volta al suo non facile compito. I grigi sono apparsi assai migliori nella difesa e nella linea mediana: il famoso trio d’attacco Baloncieri, Papa I e Papa III non si è rivelato che alla fine della partita, quando la linea degli halves novaresi, spostatasi in avanti per cercare disperatamente la via del goal, abbandonò un po’ il compito prefissosi e mantenuto rigorosamente nella prima ripresa, di marcare severamente i forwards alessandrini; ma gli uomini di Carcano, avevano già allora la vittoria in pugno. Novara ha avuto oggi una difesa degna d’encomio, perché essa fu seriamente impegnata dall’inizio alla fine della partita: ebbe una linea d’attacco che in Quaglia trovò il suo miglior uomo e che non fu in nulla e per nulla inferiore all’avversaria, anzi talvolta apparve persino più pericolosa ma ebbe la linea di sostegno, la spina dorsale della squadra in una giornata non certo delle migliori. Meneghetti nel confronto diretto con Carcano è stato nettamente inferiore. La risoluzione della partita, che sembrava oltremodo difficile pronosticare si è avuta improvvisamente al terzo minuto della ripresa: in meno di sessanta secondi Gambuti ha dovuto chinarsi due volte per raccogliere il pallone nella sua rete. Accenni di gioco falloso. E’ evidente che fin dall’inizio il referee vuole imbrigliare il giuoco a suo talento e vi riesce. Il giuoco alessandrino fatto tutto di passaggi alti, precisi per quanto fatti in piena velocità è basato principalmente sulle ali: Serafini si è posto tra Grillo e Baloncieri e non li lascia un istante liberi. Ond’è che Carcano poggia di preferenza su Bay I che conduce parecchie brillanti avanzate. Ma Pensotti e Proverbio con rimandi lunghi e decisi riportano gli avanti azzurri all’offesa. Dal pubblico saturo di elettricità scoccano le prime faville sotto forma di … diverbi amichevoli. C’è chi offre, pardon, manifesta l’idea di offrire 50 lire al primo goal novarese: naturalmente il generoso è persona al seguito della mascotte poco fortunata; ma gli alessandrini rimbeccano, e per non figurare, nella preparazione dell’ambiente, da meno degli ospiti, d’un tratto improvvisamente sfoderano un arnese rumoroso e strano che sta fra la sirena a zacarella e il putipù napoletano, e divertono un mondo. Le inutili ansie del primo tempo. Ma il giuoco con le sue fasi varie, mobilissime, incatena. Dopo un po’ di palleggio al centro, dove Carcano fa sfoggio di virtuosità nel dribbling, di sicurezza d calcio, e di acutezza nel dirigere i suoi uomini, ecco al 22’ Bay che parte fulmineo: schiva abilmente il terzino avversario, e dalla linea di rigore, tira potentemente in goal ma sbaglia di centimetri a sinistra. Come subisca una forza di attrazione, il ball dal centro dove è cacciato, fa una rapidissima comparsa in campo grigio, poi torna insidioso nella metà novarese. E’ al 26’ minuto che Proverbio salva una difesa di Baloncieri e Grillo deviando in corner. Lo tira quest’ultimo con rara precisione: il pallone di taglio entra nella rete senza prima aver toccato nessun giuocatore. Gambuti para dentro, ma Papa con un colpo di testa ben aggiustato scaraventa in goal. Il pubblico entusiasta acclama al primo punto, che però Scamoni, giustamente, non concede. Supponiamo uno scoppio d’ira alessandrina, invece tutto passa sotto silenzio e nella massima tranquillità, ed il giuoco riprende tutti. L’ansia è tale che la partita si svolge in un silenzio quasi religioso. Il quintetto alessandrino d’attacco fila in perfetto amore con gli halves, ed il giuoco resta – salvo radi intervalli – sotto l’area di Gambuti. Novara è seriamente impegnata; Meneghetti ed i suoi compagni devono retrocedere per arginare l’offesa costante e vi riescono da bravi; il fischio del mezzo tempo li trova ancora serrati sulla loro metà. Due goals in un minuto! La superiorità alessandrina che non ha potuto tradurli nel primo tempo, è segnata subito all’inizio della ripresa in modo decisivo. Una rabbiosa folata condotta da Baloncieri al secondo minuto mette a repentaglio la rete azzurra. Pensotti riesce a salvarsi mandando fuori il ball: il calcio d’angolo che ne consegue è tirato ancora da Grillo proprio al centro del filo del palo; Carcano che è in agguato con un colpo di testa devia in goal senza che il buon Pensotti (!) possa parare. Un urlo solo parte dalla folla delirante per il successo, mentre il Novara chiama ad alta voce il pareggio. La palla è rimessa in giuoco appena che i grigi calano rabbiosamente: un terzino nella foga di parare commette un hand nella propria area. Ticozzelli spara il bolide, imparabile, nella porta avversaria. Sono passati appena 30 secondi dal primo. Ancora qualche minuto di sport interessante, poi il match degenera, si trasforma: non è più la bella accademia del primo tempo. E’ la furia di tentare il pareggio negli uni, furia che diminuisce col tempo che l’orologio segna implacabile, che scinde il giuoco d’assieme del Novara in una serie di azioni individuali nelle quali eccelle Quaglia, il miglior novarese in campo. I grigi invece sembrano ritrovarsi meglio e, tenendo testa agli azzurri, scendono sovente ancora alla minaccia; al 14. minuto è Papa III che culmina una serie di passaggi alti tra Bay, Baloncieri e Grillo e segna facilmente a goal vuoto perché il portiere novarese in una uscita intempestiva si è buttato tra i piedi di Baloncieri per togliergli il pallone. Il match è ormai finito. Ticozzelli, il popolare “Tico” e Papa I spazzano inesorabilmente il terreno rendendo vani tutti gli avversi tentativi; Porrati da quell’eccellente portiere che è, fa il resto. Gli azzurri sono battuti. Delle due città del famoso “Quadrilatero delle Università del Football” Alessandria ha stabilita la sua netta superiorità, il che non toglie gran che al buon umore inesauribile della gioventù novarese accorsa numerosa al seguito del suo undici che – convinto di avere soggiaciuto al più forte, riprende a sera inoltrata la via del ritorno, cantando il famoso ritornello goliardico: “Noi siamo le colonne del Novara Football Club”. (La Gazzetta dello Sport – Cesare Fanti) ALESSANDRIA F.C. BATTE NOVARA F.C. 3-0 Per il campionato di foot-ball si sono incontrate oggi il Novara e l’Alessandria F.C. che ha vinto la dura partita con tre goals a zero. Gli azzurri novaresi si sono dimostrati abili e veloci nella linea di attacco, un po’ deficienti nella linea di sostegno, sottili e precisi in quella di difesa. Gli alessandrini per quanto lievemente handicappati per la mancanza di Lazoli I, hanno confermato il loro alto valore. Tutti i giuocatori, guidati da Carcano, il migliore uomo in campo, sono stati oggi all’altezza della loro fama ed hanno conquistato una nuova netta ed invidiabile vittoria. Alle 15,7 l’arbitro, presente un pubblico enorme, fischia l’inizio. L’arbitro reprime subito il giuoco pesante ed infligge numerosi calci di punizione ai novaresi. Si manifesta subito in questo primo tempo la superiorità alessandrina. Alle 15.35 sopra un corner, Papa III segna un goal che però viene annullato dopo vivaci contestazioni per giuoco irregolare. La ripresa, iniziatasi alle 16.4, trova subito Gambuti impegnato per un preciso tiro in goal salvato in corner. Lo tira Grillo ed il primo goal è segnato magnificamente con un colpo di testa da Carcano. Il brillante successo degli alessandrini sprona i giuocatori, che rimessa la palla al centro, si buttano nuovamente all’attacco ed il Novara per salvarsi commette nell’area di rigore un nuovo fallo. L’arbitro concede il calcio di rigore che Ticozzelli facilmente tramuta in goal. Ora gli attacchi si succedono impetuosi e continui. Un bel tiro di Baloncieri è salvato miracolosamente da Gambuti che non riesce ad evitare al 9.o minuto a Papa III di segnare un terzo goal per la sua squadra. I novaresi disillusi per il triplice scacco subito in meno di dieci minuti ed alquanto esauriti per l’intensa difesa sostenuta nel primo tempo, subiscono ora il completo dominio degli avversari per un certo tempo, poi si riprendono e si buttano alla loro volta disperatamente verso la rete di Porrati che si difende con una bravura eccezionale. Sopra un corner il Novara segna un goal al 16.o minuto che l’arbitro però non concede perché fatto con le mani. Successivamente due poderosi tiri di Meneghetti sono salvati ancora da Porrati tra vivissimi applausi del pubblico. Ormai la partita è al termine e nessuna delle due squadre esauste per il giuoco mobilissimo e veloce durato senza interruzione riesce a trovare la via del goal. La fine trova così vincente l'Alessandria, che oggi ha giuocato la sua migliore partita di campionato, per tre goals a zero. Arbitrò ottimamente il dottor Scamoni. MATCH ALESSANDRIA F.C. - NOVARA F.C. 3-0 Al principio del secondo turno di partite di eliminazione sia per la classifica delle squadre, sia per il valore di esse e sia per l'importanza del primo match (li ritorno, l'attenzione di tutti gli appassionati di foot-ball era certamente rivolta al Gruppo Piemontese, girone B, laddove figura prima la squadra dell'Alessandria F. C. con 9 punti, seguita dal Casale con 6 e dal Novara con 5. Ciò era logico, in quanto, salvo imprevisti, si poteva ben pensare che, nonostante lo scarto dei punti, la lotta si sarebbe svolta accanita fra queste tre squadre delle quali l'Alessandria, quasi sicura di entrare in semifinale, doveva tuttavia guardarsi dai colpi che Novara e Casale non le avrebbero risparmiato. Infatti il Novara, se avesse battuto l'Alessandria e il Casale, si sarebbe trovato a pari punti con l'Alessandria; per contro il Casale, battendo il Novara e l'Alessandria, si assicurerebbe il posto in semifinale assieme all'Alessandria. Quindi lotta vivace, apertissima, quella che ebbe inizio domenica in questo girone. I Novaresi sono scesi ad Alessandria pieni di speranza, seguiti da uria numerosa coorte di amici, decisi a strappare una vittoria, decisi a difendere con i denti la loro chance di poter aspirare un po' più positivamente ad entrare nelle semifinali. D'altra parte l'Alessandria che già nel turno delle gare di andata, ebbe a subire uno scacco col match pari di Casale, era ben ferma a mantenere il vantaggio sensibile conquistatosi sulle altre concorrenti. Match accanitissimo adunque si presentava quello tra Alessandria e Novara ed accanitissimo lo fu intatti. sebbene lo scarto dei punti possa far pensare a tutta prima ad una vittoria ottenuta dai grigi senza molte difficoltà. Questo non è vero, poiché la squadra di Meneghetti ha conteso la vittoria agli alessandrini con una forza, con una foga davvero considerevoli, contrastando magnificamente, specie nel primo tempo, i ripetuti, pressanti attacchi degli avversari. Dovette cedere il Novara, perché realmente i grigi si mostrarono più forti, ma la sconfitta subita non sminuisce per nulla il valore degli azzurri compagni di Pensotti. No, non lo sminuisce: infatti se più coesione, se maggiore precisione, se più numerosi attacchi si potevano sperare da questa squadra, non è men vero però che essa ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra omogenea, completa, « formata » insomma e tale da meritare certo di far parte del lotto delle semifinaliste. Non esitiamo ad affermarlo, e certi come siamo che non per questo il Novara si lascerà prendere dallo scoramento, ma che saprà invece nei prossimi incontri ottenere risultati tali da giustificare la nostra fiducia in lui, con sicura coscienza, per quanto possa il giudizio di un critico, lo sosterremo perché ottenga il meritato posto accanto agli altri forti. Una squadra che gioca con tutta l'anima, che dimostra di avere una difesa poderosa, una linea di sostegno, se non formidabile, certo sufficiente, ed una linea d'attacco insidiosissima, come vedemmo nella gara di domenica, non può, non deve essere posposta alle squadre che troppo facilmente in altri gironi entreranno in semifinale e che, a nostro avviso, sono di gran lunga inferiori. Ma, la politica federale (vi è anche nel gioco del calcio, per chi noi sappia, una politica, ma di quelle…) fatta in modo tale che la federazione esiste a Torino, ma vige, ordina, fa, ha per lo meno maggiore disponibilità di voti nelle deliberazioni a Milano, dove appunto ha sede la commissione dei tecnici che han saputo far tanto da servire al gruppo piemontese gli amenissimi gironi che mettono in pericolo molte squadre forti, mentre in Lombardia placidamente un buon lotto di squadre mediocri entrerà nelle semifinali. C'è un emendamento, è vero, che consentirà la scelta di altre due squadre fra le migliori rimaste escluse dai primi due posti di classifica delle batterie, ma se io fossi a Milano certo darei la preferenza ad altre due squadre lombarde. Già troppo lenta, inceppata si svolge la vita footbalistica italiana, e ne parleremo a tempo opportuno sicuri di trovare buon appoggio nel benemerito Presidente generale, che sarebbe stata saggia cosa evitare il più che fosse possibile le ragioni di dissidio e dare maggior anima alle cose generali anziché preoccuparsi di più da parte di qualcuno dell'interesse locale. Mi scusi il lettore la mia filastrocca, ma mi urta cosi tanto lo stato di cose attuali (è bene si sappia che non mi interessa di più del Pastore che del Torino, della Juventus che dell'Internazionale, del Milan che dell'Enotria ecc.), che mi farò dovere, come dissi, di tornare sull'argomento per trattarne ampiamente… e non dubito che saranno con me tutti quelli che comprendono il valore che ha questo sport nella stessa vita della Nazione, e che con me amano e giudicano e per cui fanno... forse... dei castelli in aria senza preoccupazioni di parte. Torniamo ai novaresi. Un po' di critica precisa ora. Poche parole, ma nella mia franchezza non le posso risparmiare : so d'altra parte di far bene a far così nell'interesse stesso del nostro sport. Il portiere Gambuti ha bisogno, secondo me, di ponderare un po' più, se possibile dirlo, fulmineamente la decisione di uscire o no dalla porta. Si badi che non dico questo per il goal che gli ha fatto Papa III domenica, ché anzi quella volta l'uscita fu giusta; infatti egli sbagliò il pallone sul piede di Papa, gettandogli contro, perché allo scopo di non far battere la palla su Papa stesso con conseguente pericolo di un'entrata in porta, cercò di dare un calcio in modo da mandarla di fianco, e solo il fango fu che lo fece sbagliare e cadere. Gambuti; che ha parato dei potenti palloni, fra i quali uno tiratogli per traversone ad un angolo dall'ala alessandrina Bay, l'ho visto uscire adunque troppo facilmente e fu buon per lui se le uscite temerarie non le pagò a caro prezzo, specie mercè il pronto intervento dei due terzini. Meno precipitazione adunque, che i mezzi ci sono per ben figurare. La linea dei backs è indubbiamente ottima; solo vorremmo che Pensotti si decidesse una buona volta, ad evitare quei pericolosi campanili; ciò è necessario per lui, in quanto non sarà mai un terzino perfetto, se pure è poderoso, mentre senza tale pecca lo sarebbe. La linea mediana, nelle sue ali ha il tallone d'Achille del Novara. La virtuosità di Meneghetti, bel tipo di atleta, infaticabile, efficace, se pure non ancora stilista, spesso anche falloso anzi, non basta ad alimentare la propria prima linea o a trattenere quella avversaria, quando sia ben decisa. Vedemmo infatti troppe volte l'halfback sinistro impossibilitato a trattenere l'ala destra alessandrina (Grillo), cosi come notammo nella difesa del Novara una strana mania di toccare la palla con le mani. Se deficienze di linee sono criticabili, un difetto come questo non si sa come classificare: è puerile, infantile, ridicolo in giocatori, già esperti e provetti, specie quando vedono ohe l'arbitro come domenica, non si lascia sfuggire i falli. Questo dico se si tratta di un difetto; se invece è sistema codesto, è un ben brutto sistema e tale da far negare ad una squadra tutta la fiducia che si ha in lei per le sue buone qualità, per le sue risorse. La prima linea, se pure domenica non ha avuto agio di snodarsi in attacchi serrati e ben sostenuti, mi sembrò linea migliore, o per lo meno quella che certo potrebbe meglio figurare. Ha avuto essa dei momenti brillanti, degni anche di buon successo. L'Alessandria ha fatto ancora ottima impressione a tutti. Per mio conto non esito a dire che questa squadra salirà, salirà molto in alto nel presente campionato. In queste parole vi sarebbe tutto e spero di non fallire nel mio pronostico. Non basta però: lo voglio giustificare. Ho potuto sentire, vedere, convincermi: vi è una anima in questa squadra, vi è una forza, vi è una ferrea disciplina: l'anima, la forza, la disciplina che le seppe infondere il suo capitano. Magnifico giocatore, questo, che oltre al saper dar consigli, sa tener conto dei consigli che gli vengono dati (non si esaurì questa volta per troppa foga nel primo tempo), sa ottenere dalla sua squadra tutto quello che può dare, sa spronarla, sa dar l'ordine a tempo, sa intuire e provvedere e sovratutto sa instillare nell'anima dei suoi compagni che bisogna vincere. Carcano è stilista si può dire perfetto: distributore preciso, sostenitore efficacissimo dei proprii avanti ed è ottimamente coadiuvato dai due compagni di linea. Parlo della seconda linea normale e cioè al completo con Lazoli, domenica sostituito pure bene da Ricci. Sicché mi vien fatto di paragonare questa linea a quella efficacissima del Torino che vedemmo giocare contro la Juventus. Non dico dei backs: ottimi. Il popolarissimo « Tico » ha una leva poderosa, e forse non sa spesso appunto attenuare la forza del calcio n modo da ottenere un rimando più redditizio, ma sicuro, preciso, e sa tirare nelle posizioni più difficili con ambedue le gambe senza che si noti differenza nell'uso dell'una piuttosto che dell'altra. Papa I lo coadiuva bene svolgendo intorno a lui un gioco più fine, di finitura direi quasi, completandolo insomma. Con una difesa cosi inquadrata, l'Alessandria si avvia a maggiori trionfi e ciò arguiamo dal fatto che è certo anche la squadra che fino ad ora è stata più stabile, che ha subito molto meno delle altre alti bassi. Ciò significa che la sua ossatura è ben solida, la linea degli avanti è buona, meno insidiosa di quella del Novara, ma pure addestrata ad un preciso sistema di gioco. Dovrebbe, a mio avviso, tirare un po' di più in goal. Per oggi basta: dovremo ritornare su questa squadra molte volte ancora, di certo. La partita si svolse con una netta superiorità alessandrina. I primi ad attaccare furono però i novaresi, ma breve fu la loro attività sul campo avversario, sicché ben presto l'Alessandria ebbe il sopravvento. I1 primo tempo però passò senza che punti fossero segnati. Ve ne fu bensì uno a favore dei grigi, ma fu annullato dall'arbitro e giustamente, perché su un corner, di prima, la palla entrò nella rete. Nel secondo tempo in pochi minuti, sette al massimo, i grigi segnano i tre goals che assicurano loro la vittoria, e di essi, uno, su un inevitabile penalty. Ma in questo tempo il gioco svolto dalle due squadre non è più quello di prima. Nel primo tempo si ebbero sul campo moltissime azioni interessantissime di attacchi grigi che si infrangevano sulla difesa avversaria; si ebbero momenti di emozionante attesa; nel secondo tempo, no. D'altra parte non si può pretendere che sempre tutta una partita sia bella. Il gioco fu anche un po' duro, specie da parte dei novaresi; ma l'arbitro, l'avv. Scamoni, fece ben capire che la gara non doveva degenerare. Non si ebbero incidenti, sebbene l'atmosfera fosse satura di elettricità. Il contegno del pubblico fu correttissimo e noi che biasimammo alcuni scalmanati alessandrini a Casale, siamo lieti di fare la accennata constatazione. (La Stampa Sportiva, 30 novembre 1919 - Accipiter) ALESSANDRIA F.C. BATTE NOVARA 3 A 0 Ieri si sono incontrate nella nostra città le sue forti squadre dell’Alessandria F.C. e del Novara pel girone di ritorno del campionato Italiano di foot-ball. L’incontro ha sfatato le previsioni azzardose dovute a quello precedente in cui l’Alessandria soccombeva al Novara F.C. segnando una netta inconfutabile vittoria della nostra valente squadra concittadina per 3 goals a zero. I due tempi sono stati giuocati con accanimento da entrambi gli undici in campo ed il Novara costretto alla difesa più strenua ha dovuto soccombere agli attacchi poderosi dei nostri. I goals sono stati segnati rispettivamente da Carcano, Papi II e Ticozzelli. Ottimo l’arbitraggio del signor Scamoni. Pubblico numerosissimo. (Il Paese Sportivo) RISULTATI: Pastore – U.S. Torinese 3-1 Valenzana – Casale 0-4 CLASSIFICA: Alessandria p. 11, Casale 8, Novara, Pastore 5, U.S.Torinese 4, Valenzana 3. Il punto sul campionato L’atteso incontro di Alessandria si è risolto in un match ben giocato tecnicamente dove il caos non si è verificato in nessuna fase di gioco; le azioni si svolsero regolari e coordinate. Le due squadre hanno dato il tutto per il tutto e la migliore ha trionfato; il Novara ha piegato lentamente convinto della sua sconfitta; il puro risultato numerico ne è l’indice migliore. Il Casale che va sempre più trovando la sua miglior forma è stato ospite del Valenza: ospite ingrato giacché ha voluto troppo amaramente togliere ai valenzani una illusione di novella affermazione, illusione che sotto la forma troppo vaga di nebulosa non ha potuto assolutamente tradursi in atto. Sul suo campo, il Pastore ha avuto ragione della squadra di Berardo. La compagine dell’U.S.Torinese è stata assai compromessa da un vantaggio immediato all’inizio del match conseguito dai bianco-stellati; è stata la loro rovina perché per la ricerca del pareggio ha trascinati ad adottare un gioco individuale i componenti la prima fil, che non permise loro di espletare in gioco redditizio. (La Domenica Sportiva, 30 novembre 1919 – Carbo.)

Girone Eliminatorio

Alessandria FBC - Novara FBC 3 - 0 (0 - 0)

RETI:

48. Carcano C.[A], 50. rig. Ticozzelli G.[A], 59. Papa (III) V.[A]

Alessandria FBC

Porrati Eugenio, Papa (I) Francesco, Ticozzelli Giuseppe, Ricci Carlo Pietro, Carcano Carlo, Moretti Emilio Carlo, Grillo Edoardo, Baloncieri Adolfo, Papa (II) Nicola, Papa (III) Venerino, Bay (I) Primo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

NOVARA FBC: Gambuti, Pensotti, Proverbio, Serafini, Meneghetti, Zanardi, Quaglia, Reynaudi, Tomaselli, Rossi, Crotti.

Arbitro: Scamoni Antonio della Juventus

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone Eliminatorio

Alessandria FBC - Novara FBC 3 - 0 (0 - 0)

RETI:

48. Carcano C.[A], 50. rig. Ticozzelli G.[A], 59. Papa (III) V.[A]

Alessandria FBC

Porrati Eugenio, Papa (I) Francesco, Ticozzelli Giuseppe, Ricci Carlo Pietro, Carcano Carlo, Moretti Emilio Carlo, Grillo Edoardo, Baloncieri Adolfo, Papa (II) Nicola, Papa (III) Venerino, Bay (I) PrimoAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

NOVARA FBC: Gambuti, Pensotti, Proverbio, Serafini, Meneghetti, Zanardi, Quaglia, Reynaudi, Tomaselli, Rossi, Crotti.

Arbitro: Scamoni Antonio della Juventus

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Porrati Eugenio, Papa (I) Francesco, Ticozzelli Giuseppe, Ricci Carlo Pietro, Carcano Carlo, Moretti Emilio Carlo, Grillo Edoardo, Baloncieri Adolfo, Papa (II) Nicola, Papa (III) Venerino, Bay (I) Primo

All.: Carcano Carlo