Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2013/2014
Lega Pro 2ª Div.
08-09-2013 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Torres 1903 SEF 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 61. Viviani F.[A] 70. Bottone [To]

Alessandria US 1912 Poluzzi Giacomo, Cammaroto Vincenzo, Viviani Federico, Mariotti Alessio [53. Ferrini Francesco], Spighi Mirco, Valentini Michele [79. Marconi Michele], Cavalli Gabriele, Mora Luca, Sabato Roberto, Taddei Riccardo [53. Scotto Luigi], Rantier Julien A disp.:Mazzuoli Andrea, Romano Dario, (P) Servili Andrea, Tanaglia Filippo All.: Notaristefano Egidio

Formazione avversaria
TORRES 1903 SEF: Trini, De Gol, Sentinelli, Cabeccia [84. Accardo], Cortellini, Bianchi, Bottone [84. Pingue], Guerri, Pagliaroli [68. Madeddu], Bonvissuto, Angelilli. A disp.: Migani, Carboni, De Gennaro, Scarpa. All. D'Adderio Salvo Fulvio

Arbitro: Giua Antonio (Pisa) [Pugi, Gnarra]
Note
Espulso 86. Ferrini [A]. Ammoniti: Trini [T], De Gol [T], Sentinelli [T], Bottone [T], Angelilli [T], Cammaroto [A], Mora [A]. Angoli: 5-2. Recuperi: 3.+ 5. Spettatori: 1.500 (970 paganti, 407 abbonati) Giornata di sole, ventosa. Terreno in condizioni precarie. Inizio gara ore 15.00

Commento
In un Moccagatta dal manto erboso in condizioni imbarazzanti nonostante gli interventi di una ditta specializzata, i grigi steccano la prima in casa inanellando il quarto 1-1 consecutivo in gare ufficiali (due di Coppa, altrettanti di campionato). Contro l’onesta Torres, il primo tempo della squadra di casa è largamente insufficiente: nella ripresa l’ingresso di Scotto e Ferrini dà una scossa, ma la clamorosa papera di Poluzzi regala il pari ai coriacei sardi. Nel recupero, gli ospiti sfiorano persino il colpaccio ma sarebbe una beffa per l’Alessandria. In avvio Notaristefano conferma il 3-5-2 con Rantier e Taddei di punta mentre la Torres in fase offensiva spinge col 4-3-3 che si trasforma in 4-5-1 in ripiegamento. Supremazia territoriale dei grigi per 20’, ma la porta di Trini non corre pericoli reali nonostante un paio di tentativi di Taddei (su punizione) e di Viviani di testa. La Torres prova a pungere in contropiede favorita dalla fisicità della propria cerniera di centrocampo, che vince parecchi contrasti facendo ripartire a turno ora Angelilli ora Bonvissuto. Nei grigi mezzo punto in più per Cavalli e Spighi (che ha il merito di dannarsi l’anima anche in copertura) mentre è sotto tono il reparto offensivo. Nel complesso, però, sono tante le perplessità che desta il gioco e di fatto non c’è un tiro. In avvio di ripresa Notaristefano manda subito a scaldarsi Scotto e Ferrini. Dopo una manciata di minuti i due entrano in campo e i mandrogni cambiano volto: Sabato viene «abbassato» come terzo di difesa per Mariotti, Ferrini giostra da interno sinistro in luogo di Mora che finisce largo sulla fascia. Al 16’ l’Alessandria passa sfruttando uno schema provato a lungo in allenamento. Corner di Rantier da destra, Cammaroto tocca appena la sfera favorendo Viviani che di piatto a due passi da Trini non può sbagliare. Al 25’ il pareggio della Torres: i grigi «giocano» un po’ troppo di fino a centrocampo perdendo il pallone che finisce a Bottone, pronto il suo destro da 30 metri che sembra innocuo, Poluzzi va con i pugni ma sbaglia completamente l’impatto e la palla rotola in rete: è la più classica delle papere e dalla curva Nord partono cori pro Servili, l’esperto numero uno che è in panchina per scelta tecnica. Gli animi si scaldano complice qualche scena di troppo di Bonvissuto, poi Ferrini viene espulso e per i grigi si fa ancora più dura. In pieno recupero Guerri sfiora il raddoppio per i sardi ma sarebbe una punizione troppo severa per l’Alessandria che, comunque, rimanda nuovamente l’appuntamento con la vittoria. I giocatori escono tra i fischi della curva mentre ci sono applausi da parterre e tribuna (La Stampa -Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) PREVEDIBILI E POCO PUNGENTI, SERVE UN MODULO DIVERSO Quarto pareggio condizionato da un errore del portiere. Ma anche da un atteggiamento discutibile E sono quattro. Quattro pareggi, quattro 1-1, una collezione che sarebbe stato meglio evitare. Perché quasi paralizza la classifica e accelerare la diffusione di un malessere generale nel pubblico. Illuso che il doppio scontro ravvicinato con due matricole avrebbe facilitato una partenza lanciata. Invece l’Alessandria ha due soli punti, tanto (anzi, poco) segna e tanto subisce e, soprattutto, ha una fatica nella gestione del vantaggio, che è figlia ancora di un modulo scarsamente offensivo, almeno per come è stato interpretato in questo primo mese di calcio ufficiale. Egidio Notaristefano calca la mano, soprattutto, sull’atteggiamento. «Anche con la Torres, sulla ripresa del gioco dopo il vantaggio di Viviani, abbiamo rischiato di subire una incursione dei sardi e così non va bene. In questo caso la tattica centra poco o niente: conta la testa, dobbiamo essere concentrati e attenti sempre, in quel caso non lo siamo stati, è un campanello di allarme». La fatica offensiva _ Eliminare le distrazioni. Ma basterà? O la squadra non ha forse la necessità di cambiare un po’ pelle, abbandonare il 3- 5-2 poco redditizio per via di una interpretazione un po’ superficiale e di interpreti ‘forzati’ in ruoli in cui fanno più fatica. Perché Rantier è utile, e anche pericoloso, quando gioca tra le linee sfrutta la sua rapidità di tagliare dentro e creare superiorità. Ma da punta principale non può giocare: lo può fare, è vero, in casi limitati e per necessità, ma adesso che quattro attaccanti ci sono, anche se uno ancora al 60 per cento della condizione, perché non osare il 3-4-2-1, che Notaristefano ha sempre indicato come il modulo preferito, solo perché, come sostiene il tecnico, non è stato ancora metabolizzato del tutto? I tempi di assimilazione, invece, sarebbero, a nostro giudizio, più rapidi se quell’atteggiamento tattico non fosse provato solo in allenamento e fino al sabato mattina, ma diventasse una costante del lavoro settimanale e dei test. Perché la volontà di prendere i tre punti da sola non basta se non ci sono poi basi solide con cui provare a vincere e non limitarsi alla strategia dei piccolissimi passi, perché fanno fare poca strada. Il ‘caso Poluzzi _ A sentire Notaristefano, non ci sarebbe alcun ‘caso Poluzzi, superato, colpevolmente, da un tiro non irresistibile scagliato dai 35 metri da Bottone. «Un errore ci può stare - aggiunge il tecnico dei Grigi - Sono incidenti di percorso, però non è il caso di fare un processo al ragazzo. Anzi, se devo essere sincero, certi cori che sono partiti da alcuni settori del campo, dopo il pareggio, e l’invocazione di Servili mi sono sembrati un po’ scorretti. Cori affrettati e, a mio giudizio, ingenerosi. Però la sensazione di insicurezza resta e i tifosi sono quasi tutti concordi su chi dovrebbe giocare titolare e chi ‘riserva’. In questo momento, cambiare Poluzzi rischierebbe di avere un effetto pesante sul diretto interessato. Meglio intervenire sull’atteggiamento tattico, su un 3-5-2 rende i Grigi ‘sterili’. Ripetere come un mantra’ che “siamo uno squadrone” (come ha fatto anche ieri il ds Menegatti su Radio Gold) serve a poco se manca la convinzione per passare dalle parole ai fatti. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati Alessandria - Torres 1-1 Bellaria Igea M. - Pergolettese 0-1 Cuneo - Santarcangelo 0-1 Delta Porto Tolle - Bassano V. 1-1 Forlì - Renate 1-2 Real Vicenza - Mantova 4-1 Rimini - Bra 4-1 Spal 2013 - Monza 3-3 V.Vec. Verona - Castiglione 0-0 CLASSIFICA Real Vicenza p. 6: Bassano V., Pergolettese 4; Rimini, Cuneo, Renate, Forli, Santarcangelo 3; Monza, Alessandria, Delta Porto Tolle, V.Vecomp Verona 2; Spal 2013, Bellaria Igea M., Torres, Mantova, Bra, Castiglione 1. (Una gara in meno) MARCATORI: 3 reti: Nicastro (Rimini). 2 : Berrettoni (1) e Pietribiasi (Bassano); Masini (Mantova); Varricchio (1, Spal); Pradolin (Real Vicenza). (Una gara in meno) Il punto sul campionato Una sola squadra in vetta, e che squadra: la matricola Real Vicenza, fresca di ripescaggio, bissa il 4-1 dell'andata travolgendo (dopo i cugini del Castiglione) anche il Mantova, che pur era passato in vantaggio e poi è crollato; la sconfitta è così preoccupante che il presidente Lodi ha deciso di esonerare il tecnico Antonio Sala. Cuneo e Forlì che avevano vinto in trasferta al debutto, sono invece state sconfitte in casa rispettivamente da Santarcangelo e Renate. A proposito del Renate: il 18 sarà rigiocata la partita con la Spal (sospesa al debutto per infortunio all'arbitro), che ieri ha fatto un rocambolesco 3-3 con il Monza.Vittoria preziosa in trasferta per la matricola Pergolettese, mentre il Rimini ha segnato quattro gol al malcapitato Bra che aveva riaperto la partita con il promettente Tettamanti ma poi è crollato. Completano il quadro altri pareggi. L'unico senza gol è stato quelo sul campo della Virtus Verona e infine 1-1 anche nel derby veneto tra Porto Tolle e Bassano. (La Gazzetta Dello Sport)