Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
21-04-2013 - Giornata: 31 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Unione Venezia FC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Servili Andrea, Cammaroto Vincenzo, Viviani Federico, Barbagli Mirko, Gambaretti Giacomo, Tanaglia Filippo, Roselli Fabio, Mora Luca [61. Degano Daniele], Boron Andrea, Fanucchi Jacopo, Rossi Davide [61. Filiciotto Alberto] A disp.:Caciagli Simone, Ferretti Andrea, Mazzuoli Andrea, Pappaianni Lenzi Andrea, (P) Pavanello Marco All.: Notaristefano Egidio

Formazione avversaria
UNIONE VENEZIA FC: Zandrini, Masi, Cabeccia, Giovannini, Campagna, Cenetti, Maracchi, Bertolucci [82. Tonelli], Bocalon, Godeas, D'Appolonia [66. Taddei]. A disp.: Bonato, Miale, Scanferlato, Da Lio, Marconi. All.: Sottili Stefano

Arbitro: Marini Valerio (Roma) [Boz, Della Valle]
Note
Ammoniti: Mora [A], Masi [V], Campagna [V], Degano [A]. Angoli: 2-4. Recuperi: 0.+ 3. Spettatori: 1.200. Giornata piovosa, terreno allentato Inizio gara ore 15.00

Commento
GRIGI, IL PARI E' UNA FRENATA Più Alessandria che Venezia, ma il gol latita e lo 0-0 rallenta la corsa ai playoff Si può ancora credere nei playoff? La domanda s’impone al termine della partita che l’Alessandria avrebbe dovuto vincere a tutti i costi. Sarebbe stato un passo fondamentale, nel giorno in cui Renate, Bassano, Monza sono sconfitte. Per di più in uno scontro diretto. Invece, siamo alle solite: quando c’è da fermare una potenziale rivale diretta, i Grigi faticano e quasi mai ci riescono. Ai punti, più Alessandria che ospiti. Soprattutto per la capacità di non dare metri, campo, e opportunità a un tridente d’attacco dove sarebbe meglio cercare di prendere uno come D’Appolonia, classe ‘93, il più tecnico dei tre, anche il più duttile. Consigli per gli acquisti per il presidente Luca Di Masi, che di certo è sulla stessa lunghezza d’onda di Notaristefano e dei giocatori e, quindi, una piccola speranza ancora la conserva, ma che si sta già muovendo per la squadra della prossima stagione - sua ammissione proprio alla vigilia del confronto con i lagunari - e ha già contatti con giocatori. Ancora non si sa che ne sarà dei giovani nel prossimo campionato ma, lo ribadiamo, su uno come D’Appolonia, se è sul mercato, sarebbe meglio fare più di un pensiero. Il duello con il Venezia lascia in eredità solo un punto, e molte conferme: la fatica a finalizzare, ormai cronica, troppi pochi gol, nessun attaccante in doppia cifra, il divario tra il gioco fino ai 20 metri e le fatiche quando, conquistata l’area, servirebbe concretizzare. Stefano Sottili, tecnico del Venezia, sostiene che «il pareggio è il risultato giusto tra due squadre che hanno dimostrato di essere vive di poter lottare ancora per traguardi importanti ». Potrebbe anche non essere un complimento di cortesia, ma il risultato di una valutazione complessiva della gara. Però, un conto è avere un obiettivo che conta stando dentro la zona playoff e altro è provare ad alimentare un sogno, ma con la consapevolezza, anche, che il distacco non è cambiato, che giocare bene, comunque meglio dell’avversario, può gratificare il gruppo ristretto dei fautori del bel calcio, ma certo non soddisfa chi, più materialmente, preferisce stentare, arrancare, ma vincere e dare uno scossone alla classifica. Che, invece, resta uguale a se stessa: cambia solo la prima squadra da provare a raggiungere, adesso è il Bassano, perché anche il Monza è momentaneamente fuori dai giochi. Gli ottimisti sperano, i realisti guardano graduatoria e calendario e si rendono conto che l’Alessandria non può fare conto solo su se stessa e anche 9 punti, cioè il massimo negli ultimi 90’, potrebbero non bastare. Giusto crederci, sportivamente anche corretto non chiamarsi fuori dalla lotta, ma anzi promettere il massimo, e annunciare «che a Meda, in casa el Renate, andiamo a vincere». Però altrettanto corretto, e logico, pensare già al futuro, alla squadra che sarà: chissà che Di Masi non anticipi il colloquio tecnico con Notaristefano e il ds Massimiliano Menegatti. Lo vogliono anche i tifosi: incitamento per 90’, ma alla fine una richiesta, “presidente, adesso costruiamo uno squadrone”. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Un’Alessandria decisamente più pimpante da quella vista a Rimini gioca con il cuore ma non va oltre lo 0-0 al Moccagatta col Venezia e dice addio ai playoff. I grigi disputano un match di buona intensità agonistica sotto il diluvio, ma anche i lagunari si fanno valere e alla fine il pubblico applaude, perché la squadra di Notaristefano cerca di portare a casa i tre punti in ogni modo, palesando però una cronica difficoltà realizzativa. Per i grigi rimane invariata la distanza dall’ultimo posto utile agli spareggi promozione (4 punti), ma le partite restanti sono solo tre. Al fischio d’inizio Notaristefano rinuncia a Romano («scelta tattica, mi è spiaciuto moltissimo» dirà l’allenatore nel dopo gara), così il terzo under oltre a Boron e Rossi è Gambaretti, mentre in mezzo al campo Tanaglia vince il ballottaggio con Caciagli. Il Venezia risponde con uno schieramento molto offensivo e con un tridente composto da Godeas, Bocalon e D’Appolonia. Avvio con un piccolo record: due gialli, uno per parte, nel giro di 8’. Primo quarto d’ora di sostanziale equilibrio: in casa alessandrina si muove bene Rossi, gli manca però assistenza dalle corsie esterne. Il Venezia mette molta fisicità nei contrasti dimostrando comunque di avere anche qualità sia nell’unico under in campo, D’Appolonia sia in Bocalon, elemento di altra categoria. Brivido per i grigi al 20’: punizione di Campagna dalla destra, Bocalon batte sicuro da breve distanza ma Servili è pronto nella deviazione di piede. Al 35’ quando i grigi hanno una doppia occasione prima con Mora poi, sulla respinta di Zandrini, con Rossi che conclude alto mettendo però i brividi ai lagunari. Un minuto dopo Cammaroto innesca la ripartenza di Fanucchi, l’ex Figline cade in area per un contatto con Giovannini ma è lo stesso attaccante alessandrino che cavallerescamente fa cenno all’arbitro di far continuare il gioco. Un paio di fiammate alessandrine scaldano gli animi del pubblico di casa dopo l’intervallo: molto in palla Fanucchi sul fronte offensivo, dall’altra parte D’Appollonia è l’elemento più intraprendente e su di lui vanno al raddoppio sistematico Barbagli e Viviani. Il doppio cambio di Notaristefano al quarto d’ora rivela la volontà di vincere dei grigi mentre Sottili si copre con l’uscita di D’Appolonia. Al 25’ Servili per poco non la combina grossa sbagliando il rinvio e servendo la palla sui piedi di Godeas, per fortuna la punta non è precisa nella conclusione. L’estremo di casa si riscatta al 36’ deviando in corner una velenosa conclusione di Bocalon. Risponde l’Alessandria (41’) con una conclusione di Gambaretti respinta alla bella e meglio dall’estremo ospite. Il forcing finale non ha esito, ma al triplice fischio i grigi escono applauditi dai propri tifosi consci del fatto che la squadra ce l’ha messa tutta per cercare di fare bottino pieno. «Una buona partita su un campo difficile - affermato Notaristefano -: abbiamo cercato di giocare palla a terra alzandola solo quando necessario». Si spera ancora nei playoff? «Andremo a Meda col Renate per cercare di vincere. giocando come col Venezia ma servirà maggiore concretezza». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Castiglione-Rimini 2-0 Fano - Vallée d`Aoste 1-0 Forlì - Casale 1-0 Giacomense-Renate 2-1 Milazzo-Mantova 0-0 Pro Patria-Bellaria Igea M. 4-0 Santarcangelo-Monza 3-2 Savona-Bassano V. 2-1 CLASSIFICA: Pro Patria p. 58, Savona 57, Renate 53, Castiglione, Venezia 52, Bassano 51, Monza (-6) 50, Forlì (-1), Alessandria 47, Mantova 42, Santarcangelo 39, Bellaria 38, Giacomense 37, Vallée d'Aoste (-1) 32, Rimini 30, Fano (-1) 28, Casale (-5) 21, Milazzo (-2) 8. Monza 6, Casale 5, Milazzo 2, Fano, Forlì, Vallèè d'Aoste 1 punto di penalizzazione. MARCATORI: 22 reti: Virdis (4, Savona). 18: Varricchio (3, Giacomense); Brighenti (4, Renate). 17: Gasbarroni (5, Monza); Serafini (5, Pro Patria). 16: Ferrari (4, Castiglione). Il punto sul campionato Pro Patria e Savona danno un'accelerata micidiale e, dopo aver visto la loro promozione a rischio, adesso sono vicini alla Prima divisione. La capolista di Aldo Firicano ha spazzato via il Bellaria, mentre i liguri di Ninni Corda sono andati sotto nel big match contro il Bassano, poi hanno ribaltato la situazione e vinto nel recupero. A proposito della Pro Patria: la partita è stata l'occasione per una iniziativa contro il razzismo, promossa da Live Onlus, che ha visto la squadra indossare le maglie con scritto «Contro il razzismo, uniti come un arcobaleno», che poi sono state poste in asta benefica su ebay.Lo scatto della coppia di testa è dovuto anche alla sconfitta del Renate e al pareggio del Venezia. E così, visto anche il k.o. del Monza, è stata la giornata del Castiglione, che battendo il Rimini del ritrovato tecnico D'Angelo (sia era dimesso, è stato richiamato, ma sarà squalificato per altre tre giornate) è rientrato nei playoff.Novità importanti anche sul fondo. Il Casale, al culmine di una stagione tormentata con una società dai contorni poco chiari, è retrocesso. Nei playout il Fano ha battuto e avvicinato il Valle d'Aosta, che dopo le dimissioni di Benny Carbone aveva in panchina D'Herin in attesa del rientro di Zichella. (La Gazzetta dello Sport)