Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
14-04-2013 - Giornata: 30 - Rimini - Romeo Neri


Rimini 1912 AC - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 86. Fanucchi J.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Cammaroto Vincenzo, Viviani Federico, Barbagli Mirko, Romano Dario, Tanaglia Filippo [68. Filiciotto Alberto], Menassi Roberto [59. Roselli Fabio], Mora Luca, Boron Andrea, Fanucchi Jacopo, Rossi Davide [65. Ferretti Andrea] A disp.:Bianchi Nicolò , Degano Daniele, Gambaretti Giacomo, (P) Pavanello Marco All.: Notaristefano Egidio

Formazione avversaria
RIMINI 1912 AC: Scotti, Palazzi, Brighi Andrea, Rosini, Gasperoni, Spighi [75. Valeriani], Brighi Marco [53. Maita], Onescu, Marras [61. Morga], Taddei, Zanigni. A disp.: Semprini, Vignati, Baldazzi, Bianchi L. All.: D'Angelo Luca

Arbitro: Cifelli (Campobasso) [Opromolla, Guarino]
Note
Ammoniti: Boron [A], Menassi [A], Spighi [R], Cammaroto [A], Gasperoni [R], Mora [A], Onescu [R]. Angoli: 9-3 Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 1.200. Giornata soleggiata, calda, terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
Massimo risultato con il minimo sforzo: i grigi a Rimini capitalizzano l’unico tiro in porta del match e portano a casa i tre punti accorciando ancora sulla zona playoff: a questo punto diventa decisivo lo scontro di domenica contro il Venezia. Partita abbastanza equilibrata nel primo tempo, ripresa nettamente di marca riminese con i padroni di casa che recriminano per tre legni, poi l’1-0 dell’Alessandria e il concitato finale. «Il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio» riconosce mister Egidio Notaristefano, la sensazione è che anche il punto avrebbe premiato oltre modo i mandrogni. Avvio scialbo, latitano le conclusioni a rete nei primi 20’ ed entrambe le compagini faticano a centrocampo. Poi il Rimini conquista la supremazia territoriale mentre l’Alessandria ha i reparti troppo scollati e gli attaccanti si ritrovano spesso spalle alla porta. Al 42’ il Rimini reclama vivacemente per un presunto mani in area di Viviani, sulla ripartenza Rossi e Fanucchi avrebbero un contropiede d’oro ma lo vanificano rallentando troppo al momento di affondare verso la porta di Scotti. L’inizio di ripresa vede Mora più decentrato e chiamato anche a compiti di prima interdizione sullo sgusciante Marras. E’ quest’ultimo a scaldare le mani a Servili al 9’: un superlativo assist di Taddei lo mette nella condizione di battere a non più di cinque metri dall’estremo difensore alessandrino, che salva la porta con istinto e reattività. Al quarto d’ora l’allenatore dei grigi cerca più dinamicità e vigoria in mezzo al campo inserendo Roselli per uno spento Menassi. Un minuto dopo, però, il Rimini legittima la supremazia con una traversa piena di Taddei su punizione. A ridosso della mezz’ora prima Fanucchi ci prova su lancio in profondità di Filiciotto ma Scotti copre bene in uscita, poi Spighi in rovesciata obbliga Servili alla deviazione in angolo. I grigi soffrono il maggior ardore agonistico dei romagnoli che hanno dalla loro un Taddei sempre in grado di fare la giocata tanto che alle volte pare quasi che molti compagni facciano fatica a capirlo. Al 35’ i riminesi si mangiano le mani: doppia traversa nel giro di pochi secondo (tiri di Zanigni e Morga) poi la difesa alessandrina in grande affanno libera in angolo. Al 41’ il colpaccio dell’Alessandria: Ferretti si invola in contropiede sulla sinistra, preciso l’assist di Fanucchi che con un diagonale di destro fulmina Scotti. Nel recupero (46’) Servili salva il risultando respingendo col corpo il destro da dentro l’area di Onescu, al 47’ Filiciotto si divora due volte il raddoppio, poi nasce un principio di rissa: ne fa le spese Fanucchi che nel parapiglia si becca una manata sul volto dall’allenatore di casa D’Angelo (che a fine gara si dimette). «Il mister mi ha chiesto scusa - afferma l’autore del gol partita in sala stampa –Per me la questione è finita qui. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) IL GOL? VAL BENE UN PUGNO Fanucchi decide nel finale, poi viene colpito dal tecnico romagnolo, D’Angelo. Che si dimette Tre punti per tenere vivo un sogno. Tre punti per avvicinare la zona playoff. Tre punti per restare vivi e in corsa. Tre punti per sperare e affrontare Venezia e Renate come due scontri diretti e non come due partite di fine stagione, con la testa già proiettata al futuro. Tre punti trasformando in gol la prima occasione vera, al minuto 41 della ripresa. Fino a quel momento molto più Rimini, con la forza della disperazione, di chi vuole restare aggrappato alla categoria che vede scivolare via anche per una combinazione di risultato. Alessandria cinica dirà qualcuno. Sicuramente Alessandria fortunata, perché tre traverse in meno di 20 minuti sono già tante, ma se si pensa che ben due sono nello spazio ristretto di una manciata di secondi si comprende meglio perché questa vittoria ha un peso enorme. Per la classifica, per il morale, per la fiducia. Che servono per bilanciare una condizione fisica deficitaria e una qualità che latita. Lo ammette anche Egidio Notaristefano e la sua è una constatazione con il tono dell’impotenza, perché certo non si può fare, adesso, un richiamo di preparazione, nel momento in cui serve brillantezza e si deve evitare di imballare i giocatori. E per la seconda carenza non ci sono tempi e modi per un intervento immediato. Meglio cogliere l’aspetto positivo, cioè la capacità di restare in gioco fino all’ultimo, unito ad una buona solidità difensiva. E, anche, il recupero di un giocatore come Ferretti, entrato a metà della ripresa, dopo una settimana faticosa per problemi fisici, e subito con la testa giusta, ad attaccare gli spazi, a sfruttare le ripartenze, come non era riuscito quasi mai fino a quel momento. Restano, soprattutto, i tre punti. Quelli del sogno che resta vivo dopo una partita che bella non è. Anzi, è faticosa per l’Alessandria e nervosa per il Rimini. Anche troppo: qualche colpo di troppo, soprattutto il pugno che Luca D’Angelo, tecnico dei romagnoli, sferra a Fanucchi, reo di aver segnato un bel gol. «Ci siamo beccati in campo, è vero, ma la colpa è mia. Perché io sono un allenatore e sono io a dover dare l’esempio», confessa il tecnico dei biancorossi, che prima si scusa con l’attaccante, e poi rassegna le dimissioni. «Sono troppo tifoso di questa squadra per non capire che è necessaria una scossa. Chissà che non serva anche per riportare un po’ di fortuna, perché quando si perdono partite così anche la sfiga condiziona». Anche gli errori nella lettura della partita e D’Angelo ne commette uno fondamentale, quando sostituisce, in avvio di ripresa, Matteo Brighi, il capitano, per 45’ il padrone del centrocampo. Dunque sorte avversa, ma anche sbagli, tensioni eccessive, in campo e pure, purtroppo, sugli spalti, dove la sportività non è qualità molto presente al ‘Neri’. E, pure, Taddei poco supportato dai suoi. Ma anche qualcosa di buono dagli avversari. Non molto, anzi pochino, ma è quanto basta, unito a un po’ di fortuna. Quel che serve ai Grigi per non smettere di sognare. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Casale-Bassano V. 1-0 Fano A.J.-Savona 2-1 Mantova-Bellaria Igea M. 1-1 Monza-Castiglione 3-1 Renate-Pro Patria 3-1 Santarcangelo-Milazzo 3-0 Un. Venezia-Forlì 3-0 Vallée d`Aoste-Giacomense 0-0 CLASSIFICA: Pro Patria p. 55, Savona 54, Renate 53, Bassano, Venezia 51, Monza (-6) 50, Castiglione 49, Alessandria 46, Forlì (-1) 44, Mantova 41, Bellaria 38, Santarcangelo 36, Giacomense 34, Vallée d'Aoste (-1) 32, Rimini 30, Fano (-1) 25, Casale (-5) 21, Milazzo (-2) 7 Monza 6, Casale 5, Milazzo 2, Fano, Forlì, Vallèè d'Aoste 1 punto di penalizzazione. MARCATORI: 21 reti: Virdis (3, Savona). 17: Varricchio (3, Giacomense); Gasbarroni (5, Monza); Brighenti (4, Renate). 16: Ferrari (4, Castiglione); Serafini (5, Pro Patria). Il punto sul campionato Altra domenica nera per le grandi: Pro Patria e Savona perdono ancora, per loro fortuna è caduto anche il Bassano, ma stanno salendo forte Renate e Venezia.Il Renate ringrazia Andrea Brighenti (17 reti) e gli assist di Zanetti. Il Savona invece vinceva grazie al capocannoniere Virdis (21 gol), poi è crollato: decisivo nel recupero il difensore Enrico Fantini (ex Bellaria), omonimo (ma più giovane) dell'attaccante savonese. Il Bassano ha perso sul campo di un Casale che ha evitato in extremis le porte chiuse essendo riuscito a pagare gli steward: è la seconda vittoria in casa stagionale, mentre in società è scontro tra il patron Di Stanislao e l'a.u. Dellera. La doppietta di Bocalon e il solito Godeas portano il Venezia a -3 dalla promozione diretta. Vola il Monza, con tre reti alla difesa meno battuta del girone e va in zona playoff: senza il -6 (per il quale ha fato ricorso) sarebbe primo. Caos a Rimini: al fischio finale si è accesa una rissa in campo, il tecnico di casa D'Angelo ha colpito con una manata al volto Fanucchi (autore del gol) e poi si è dimesso; l'attaccante dell'Alessandria ha detto: «Durante la gara ci siamo beccati, alla fine è venuto a rimproverarmi e mi ha colpito, ma poi si è scusato. Una cosa che gli fa onore». A rischio anche la panchina di Benny Carbone al Valle d'Aosta dopo il k.o. (La Gazzetta dello Sport)