Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
27-01-2013 - Giornata: 21 - Santarcangelo di Romagna - Valentino Mazzola


Santarcangelo Calcio - Alessandria US 1912 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 50. Anastasi [Sa] 72. Barbagli M.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Cammaroto Vincenzo, Barbagli Mirko, Mazzuoli Andrea, Roselli Fabio, Menassi Roberto, Bianchi Nicolò , Degano Daniele, Fanucchi Jacopo, Ferretti Andrea A disp.:Boron Andrea, Caciagli Simone, Filiciotto Alberto, (P) Pavanello Marco, Rossi Davide, Tanaglia Filippo, Viviani Federico All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
SANTARCANGELO CALCIO: Nardi, Baldinini [30. Locatelli], Beccaro, Del Pivo, Rossi Giovanni, Zavalloni [78. Piccoli], Obeng, Rossi Paolo, Canini [78. Oliboni], Anastasi, Graziani. A disp.: Ruffato, Benedetti, Fabbri Alessandro, Bazzi. All.: Masolini Filippo

Arbitro: Mainardi Marco (Bergamo) [Perissinotto, Dal Borgo]
Note
Ammoniti: Ferretti [A], Gambaretti [A], Obeng [S], Barbagli [A], Bianchi [A]. Angoli: 2-7 Recuperi: 1.+ 3. Spettatori: 400. Giornata soleggiata, terreno pesante. Inizio gara ore 14.30

Commento
PUNTI IN MENO, FIRME IN PIU' Il pareggio a Santarcangelo è una occasione sprecata. Bilanciata dalla svolta societaria? Proviamo a pensare che, alla fine, i conti tornano. O, almeno, potrebbero tornare. Meglio sarebbe stato, è vero, sfruttare le occasioni create nel primo tempo e non distrarsi nell’azione del vantaggio romagnolo. Meglio sarebbe stato vincere, visto che dietro c’è anche il Venezia che risale e poi stasera si gioca Monza - Savona, e un successo dei brianzoli aumenterebbe il numero delle pretendenti alla zona playoff. Domanda: sareste disponibili a barattare i due punti “lasciati in giro” a Santarcangelo con la firma per il passaggio di quote? Crediamo che la risposta sarebbe affermativa. Più che una risposta, un coro. Sicuramente per i cinque tifosi che ieri erano al ‘Valentino Mazzola’ e per i quattro che, anche senza tessera, si sono fatti quasi 800 chilometri per essere vicini comunque alla squadra, per vivere ‘oltre le mura’ dello stadio la partita. L’amministratore delegato Gianluigi Capra che sceglie di parlare alla squadra: per motivarla, certo, ma l’argomento motivante è la svolta societaria. Se per venti giorni nulla è stato detto a giocatori, allenatore, direttore sportivo e staff, e proprio alla vigilia della trasferta l’azionista di maggioranza va lui dalla squadra, e non perché chiamato da qualcuno, è evidente che i controlli sono finiti, che l’offerta c’è, che evidentemente è stata valutata congrua da chi vende, magari ancora perfezionabile, ma solo piccoli dettagli e non la sostanza. In una parola: che si firma. La proprietà attuale resta in silenzio, solo una ammissione indiretta che questa è la settimana decisiva, come si dice ‘nella buona o nella cattiva sorte’, anche se ovviamente conta solo quella buona, che guarda sempre più verso Torino, non solo immobiliare ma anche abbigliamento. Perché se ci fosse stato ancora qualche dubbio consistente, o cifre distanti, difficilmente Capra non avrebbe scelto la strada del confronto. Una operazione da perfezionare e ufficializzare entro domani, e in questo caso sarebbe ancora possibile intervenire sul mercato, anche se fino ad ora il direttore sportivo non ha avviato alcuna trattativa, perché questo è stato l’or dine della proprietà: tutto bloccato, nessuno esce, nessuno entra. Più difficile se tutto slittasse di un paio di giorni, a mercoledì o giovedì, perché in quel caso non ci sarebbe più tempo per trattative che, in caso di innesti, potrebbero riguardare giocatori importanti, che militano in club di vertice. Però anche la conferma del gruppo può essere considerato uno degli obiettivi della scelta di fermare tutto e tutti, una attestazione di fiducia nei confronti di chi è in rosa e di chi li allena. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) L’Alessandria non va oltre l’1-1 a Santarcangelo, al termine di una partita avara di emozioni in cui i grigi devono recitare il mea culpa sul gol subito nell’unico vero tiro in porta dei gialloblù romagnoli. Peraltro, contro una compagine di bassa classifica, era lecito attendersi qualcosa in più. Di positivo c’è che l’undici di Cusatis resta nei playoff con un match da recuperare e con prospettive importanti a livello societario. L’ad Gigi Capra ha parlato alla squadra e il tecnico sottolinea che «ci è stato detto di stare tranquilli, perché la trattativa per la cessione sta proseguendo». La sensazione è che questa settimana sia decisiva, secondo i ben informati domani sera dovrebbe esserci uno sviluppo decisivo della vicenda. Sul campo, sono i grigi a dare la prima scossa alla partita: al 6’ Ferretti si libera di due uomini, la sua stoccata dai sedici metri lambisce il palo. Il Santarcangelo ci prova specialmente sulla corsia di sinistra lungo la quale spingono molto i due Rossi costringendo Roselli al ripiegamento per dare una mano a Gambaretti. I mandrogni appoggiano la manovra su Degano che si allarga spesso e volentieri sulla destra provando il cross per le torri Fanucchi e Ferretti. Gli uomini di Cusatis, però, vanno in difficoltà su un paio di combinazioni dei romagnoli, protagonista Graziani a ridosso del 20’, ma le diagonali di Barbagli sono provvidenziali. Le condizioni difficili del campo costringono le squadre a optare per palloni alti a scavalcare il centrocampo, quasi impossibile vedere scambi palla a terra. Nel finale di tempo i grigi si divorano in contropiede una possibile occasione, complice un velo di Degano che mette fuori causa almeno due suoi compagni. La ripresa si apre con i padroni di casa che alzano il baricentro andando a pressare i difensori alessandrini quando sono in fase d’impostazione. Al 5’ il Santarcangelo passa: grigi disattenti su rimessa laterale, Graziani spara un fendente di sinistro dal vertice sinistro dell’area, Servili in tuffo respinge a mano aperta ma il più lesto è Anastasi che in tap in fa 1-0. Sotto inaspettatamente, l’Alessandria aumenta l’intensità dell’azione offensiva ma latitano le conclusioni verso la porta di Nardi: di contro i romagnoli difendono il minimo vantaggio aspettando i grigi sulla trequarti. A metà ripresa la partita si fa più nervosa e spezzettata con frequenti interventi del direttore di gara. Al 27’ il pareggio dei mandrogni: Degano batte il sesto angolo, la difesa di casa si dimentica di Barbagli che con uno spettacolare e plastico tuffo di testa inzucca la sfera sotto l’incrocio dei pali. Brivido al 42’ per i grigi quando Paolo Rossi non trova per un soffio la deviazione di testa sotto misura. L’ultima nota è del fiscalissimo arbitro, che fischia la fine con un minuto di anticipo rispetto ai 3’ di recupero assegnati. Resosi conto dell’errore fa riprendere il gioco ancora per un giro di orologio. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Casale-Un. Venezia 2-3 Castiglione-Bassano V. 0-0 Fano - Bellaria 1-0 Forlì-Giacomense 2-1 Monza-Savona 2-1 Pro Patria-Milazzo 5-0 Renate-Mantova 4-3 Vallée d`Aoste-Rimini 0-2 CLASSIFICA: Castiglione p. 43, Pro Patria* 41, Savona 40, Renate* 35, Bassano 34, Alessandria* 32, Forlì* (-1), Venezia, Mantova 31, Monza(-6) 29, Vallée d'Aoste (-1) 22, Bellaria 21, Santarcangelo 20, Giacomense 18, Rimini, Fano (-1) 17 Casale (-5) 15, Milazzo 8. Ogni * = una gara in meno. Monza 6, Casale 5, Fano, Forlì e Vallèe d'Aoste 1 punti di penalizzazione. MARCATORI: 16 reti: Virdis (2, Savona). 14: Varricchio (2, Giacomense); Serafini (5, Pro Patria). 13: Ferrari (3, Castiglione); Brighenti (4, Renate). 11: Del Sante (Mantova). 10: Petrascu (4, Forlì); Anastasi (4, Santarcangelo). Il punto sul campionato Il Castiglione rallenta e il suo primato è in pericolo: la Pro Patria dopo aver spazzato via il Milazzo (con 44 gol ha il miglior attacco del torneo) è a -2 con una gara da recuperare (sabato 9 a Monza), mentre stasera il Savona, se vince sempre a Monza, firma l'aggancio. A proposito della Pro Patria, sono stati invitati allo stadio i tifosi di colore, mentre le squadre sono entrate accompagnate da bambini di colore: due iniziative ideate dopo il caso-Boateng e rinviate nella precedente partita interna essendo stata giocata a porte chiuse.Squillante vittoria del Renate: protagonisti Nicolò Zanetti (9 reti in tutto) e Andrea Brighenti (13); i giocatori del Mantova hanno subìto un furto negli spogliatoio ed erano ancora turbati per il malore che sabato ha colpito il compagno Cerone, che resta ricoverato a Brescia, ma fuori pericolo. Sale il Forlì, che grazie alla doppietta del rumeno Sebastan Petrascu ha vinto il derby con la Giacomense: contestato il rigore concesso al 90' per un fallo del portiere Poluzzi. Seconda vittoria di fila per il Venezia targato Stefano Sottili: questa è arrivata sul campo di un Casale nel caos societario. Da segnalare infine, sul fondo, la preziosa vittoria esterna del Rimini sul campo del Valle d'Aosta: a segno anche Riccardo Taddei (La Gazzetta dello Sport)