Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
09-12-2012 - Giornata: 15 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Renate 1947 AC 0 - 2 (0 - 0)
RETI: 49. Gaeta [Re] , 53. Gaeta [Re]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Viviani Federico, Cammaroto Vincenzo, Boron Andrea, Caciagli Simone, Roselli Fabio, Bianchi Nicolò [61. Rossi Davide], Mora Luca, Degano Daniele [67. Tanaglia Filippo], Fanucchi Jacopo A disp.:Filiciotto Alberto, Menassi Roberto, Pappaianni Lenzi Andrea, (P) Pavanello Marco, Romano Dario All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
RENATE 1947 AC: Santurro, Adobati, Gavazzi, Ferrari, Morotti, Gualdi, Cavalli [85. Mastrototaro], Mantovani, Gaeta [75. Galli Nicolò], Brighenti, Zanetti. A disp.: Galli Riccardo, Bergamini, Frigerio, Santonovito, Marinò. All.: Sala Antonio

Arbitro: Todaro Filippo (Palermo) [Iacobone, Cappello]
Note
Espulsi 45. Mora [A], 70. Fanucchi [A]. Ammoniti: Mora [A], Bianchi [A], Boron [A], Cavalli [R]. Angoli: 0-2. Recuperi: 3.+ 3. Spettatori: 360 paganti, 433 abbonati. Giornata di sole, ma fredda, Terreno buono. Inizio gara ore 14.30

Commento
Si ferma contro il Renate la striscia positiva dei grigi in C2. Lo 0-2 del Moccagatta pone un interrogativo: più le questioni societarie o gli avversari determinano il risultato? Probabile un mix di cause: la squadra non è tranquilla, i procuratori dei 5-6 big sarebbero già all’opera per trovare una sistemazione a gennaio e l’ipotesi dello smembramento di questa Alessandria pare vicino. Cusatis, però, non cerca alibi: «Non voglio trovare scuse, non parlo di vicende extra campo». Il tecnico non chiama neppure in causa l’arbitro, contestato dal pubblico insieme con gli assistenti per qualche fischio sempre contrario ai padroni di casa. Per il club parla invece Paolo Camagna, in merito al problema stipendi, che in settimana aveva creato più di una discussione con l’azionista di riferimento Gigi Capra: «Se una mia frase innocua ha scatenato tutte quelle polemiche, meglio che stia zitto». Camagna affonda viceversa il colpo sugli ingaggi dei giocatori, diffusi sul web: «Certe notizie non possono che venire da dentro la società». Il ds Menegatti rincara la dose: «La persona che diffonde notizie così riservate non vuole il bene dell’Alessandria». La partita. Si comincia con uno striscione in Curva Nord che recita: «Basta parlare, è ora di pagare e vogliamo serietà», con evidente riferimento all’attuale situazione societaria. Il primo brivido ai tifosi locali lo fa correre Zanetti: all’11’ un suo «missile» dalla media distanza finisce fuori di un nonnulla, con Servili proteso in volo. Meglio gli ospiti nel primo quarto d’ora con la formazione di casa che sbaglia anche situazioni elementari: Renate con difesa altissima e tanto pressing, così la prima occasione per i mandrogni arriva solo al 18’ quando Fanucchi pesca in mezzo all’area Caciagli, bravo a liberarsi ma impreciso nella conclusione. L’undici di mister Sala non si scompone, mantiene quasi costantemente il possesso della palla e rischia pochissimo. Primo contropiede vero dei grigi al 40’ quando Caciagli serve in profondità Degano, il tiro in corsa del numero dieci è però neutralizzato da Santurro. Nel finale di tempo il Renate reclama per un mani in area, sulla successiva azione Mora si becca il secondo giallo per proteste e lascia stupidamente i suoi in dieci. Quando si ricomincia, i grigi non hanno nemmeno il tempo di riordinarsi per l’inferiorità numerica che il Renate passa con un gran gol di Gaeta (3’). Il giovane attaccante scuola Milan prende palla fuori dall’area, salta prima Boron e poi Viviani, concludendo con un gran destro sotto l’incrocio dei pali che Servili può solo guardare. All’8’ ancora Gaeta su lancio di Cavalli si trova a tu per tu con Servili, lo dribbla e sigla il 2-0, fra le proteste dell’Alessandria per un presunto fuorigioco che il guardalinee non sbandiera. A metà tempo cala un silenzio quasi irreale al Moccagatta, poi Fanucchi fa un fallo da cartellino «giallo-arancione», che il direttore di gara sanziona con il rosso diretto. La partita finisce lì. Nel finale i grigi hanno un sussulto con un’iniziativa di Boron sulla quale Ferrari rischia l’autogol, poi nel recupero Gualdi sfiora la terza segnatura. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) GRIGI BATTUTI DA RENATE E SOCIETA' Squadra nervosa e inconcludente Il peso di troppe parole pesanti alla vigilia Premessa fondamentale: il Renate ha meritato di vincere. Ha giocato meglio, anche in parità numerica, ha costruito, ha dominato a centrocampo e fatto girare palla sprecando poco e occupando, con insistenza, la metacampo dell’Alessandria. È stato tatticamente ineccepibile, ha fatto calcio e non barricate. Però i Grigi non sono stati i Grigi: non quelli entusiasmanti del primo tempo a Venezia, ma neppure quelli concreti e battaglieri contro il Rimini. Troppo diversi dalle ultime cinque gare per essere veri. O per non essere, invece, figli di una trasformazione che arriva da fuori, da spinte negative esterne. Soprattutto dalla tempesta di annunci della vigilia, soprattutto da quelle tre parole, “messa in liquidazione” che tutto possono fare, ma non certo bene a una squadra sballottata tra dichiarazioni che, da un giorno all’altro, cambiano toni e contenuti, con il solo effetto di creare incertezza e tensione. Non è una giustificazione per una prestazione insufficiente, è solo un tentativo di capire una involuzione che parte dalla testa e arriva alle gambe. «I giocatori, da tempo, sono informati della situazione, costantemente aggiornati dal direttore sportivo Massimiliano Menegatti»: così Gianluigi Capra, azionista di maggioranza e amministratore delegato, sabato, dopo la minaccia di liquidare la società già mercoledì, quando si riunirà l’assemblea dei soci. Ma non è così, la squadra e lo staff da tempo non vedono e non parlano con componenti della dirigenza e al direttore Menegatti non è stata affidata alcuna comunicazione che riguardi il futuro della società. Però con le parole non si gioca, non sono palloni da addomesticare, possono essere armi micidiali per far saltare i precari equilibri che, a fatica, gli uomini di calcio dell’Alessandria - calciatori, allenatore, staff, ds - stanno cercando di costruire. Malgrado tutto. Ecco allora che la partita si gioca fuori prima ancora che dentro il campo e non sta scritto da nessuna parte che le difficoltà fortificano e che nei momenti più faticosi si trovano energie supplementari per dimostrare a chi mette gli ostacoli che si hanno agilità e risorse insperate. È successo, in parte, a Casale, è successo contro il Rimini e poi domenica a Venezia. Non è successo ieri. L’arbitro, scadente, ha fatto la sua parte, con l’aiuto di assistente, purtroppo, alla sua altezza: raddoppio in fuorigioco di un metro, il rosso a Fanucchi troppo severo (ci stava il giallo), fischi a senso unico. Però, più del signor Todaro da Palermo, stanno facendo gli alessandrini che dovrebbero essere il valore aggiunto e che, invece, si comportano come se una squadra in grado di lottare per i playoff desse fastidio, non rientrasse nei programmi, fosse da spingere nella mediocrità. Per ora a parole, speriamo non anche con i gesti (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Castiglione-Mantova 2-0 Fano A.J.-Casale 1-2 Forlì-Bellaria Igea M. 1-2 Giacomense-Un. Venezia 1-2 Milazzo-Monza 0-0 Pro Patria-Bassano V. 0-0 Santarcangelo-V. d`Aoste rinv. Savona-Rimini 1-0 CLASSIFICA: Savona p. 32, Pro Patria, Castiglione 30, Renate 26, Bassano 25, Alessandria 24, Mantova 22, Forlì (-1), Venezia 21, Monza (-4) 20, Bellaria 18, Santarcangelo* 15, Vallée d'Aoste* (-1) 13, Rimini, Giacomense 11, Fano (-1) 10, Casale (-5), Milazzo 8. Ogni * = una gara in meno. Casale 5, Monza 4, Fano, Forlì e Vallè d'Aosta 1 punti di penalizzazione. MARCATORI: 14 reti: Virdis (Savona, 2), 11. Serafini (Pro Patria, 4), 10: Brighenti (Renate, 4) Il punto sul campionato Altro cambio al vertice. Torna a comandare il Savona, che batte il Rimini grazie all'esperto Angelo Giacomo De Martis e riesce staccare la Pro Patria, il cui super attacco è stato anestetizzato dal Bassano. Accanto alla squadra di Aldo Firicano adesso c'è anche il Castiglione, che ha vinto lo storico derby provinciale contro il Mantova e ha ribadito una volta di più di avere la miglior difesa nei campionati professionistici (solo 5 reti al passivo per la squadra di Lorenzo Ciulli).Una doppietta del ventenne Marco Gaeta lancia invece il Renate all'inseguimento del trio di testa: inizia male l'avventura del nuovo presidente Camagna alla guida dell'Alessandria. In tutto sono state quattro le vittorie in trasferta: ci sono anche quella del Venezia (terzo gol per Denis Godeas, debutto negativo per Leonardo Rossi sulla panchina della Giacomense), quella del Bellaria (a Forlì nel derby romagnolo era la seconda gara con Zanini in panchina: adesso potrebbe restare lui facendo saltare l'arrivo di Marco Osio) e anche quella del Casale (a Fano decisivo l'ottimo Siega dopo una settimana durissima, con polemiche, contestazioni dei tifosi e la decisione della società di mettere fuori rosa i senatori Molino e Cirina) (La Gazzetta dello Sport)