Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
02-12-2012 - Giornata: 14 - Venezia - Pierluigi Penzo


Unione Venezia FC - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 10. Fanucchi J.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pappaianni Lenzi Andrea, Cammaroto Vincenzo, Barbagli Mirko, Boron Andrea, Caciagli Simone [73. Tanaglia Filippo], Roselli Fabio, Bianchi Nicolò , Mora Luca, Fanucchi Jacopo [86. Viviani Federico], Degano Daniele [83. Ferretti Andrea] A disp.:Mazzuoli Andrea, Menassi Roberto, (P) Pavanello Marco, Rossi Davide All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
UNIONE VENEZIA FC: Moreau, Campagna, Cabeccia, Battaglia, Bertolucci, Crafa [46. Franchini], Princivalli, Taddei, Lauria [60. D'Elia], Godeas, D'Appollonia [55. Marconi]. A disp.: Bonato, Masi, Migliorini, Bardelloni. All.: Zanin Diego

Arbitro: Marini Valerio (Roma) [Novellino, De Candia]
Note
Espulso: 92. Barbagli [A]. Ammoniti: Princivalli [V], Campagna [V], Crafa [V], Mora [A], Fanucchi [A], Barbagli [A]. Angoli: 13-2 Recuperi: 2.+ 3. Spettatori: 1.100. Cielo coperto, pioggia freddo, terreno scivoloso. Riflettori accesi nel secondo tempo. Inizio gara ore 14.30.

Commento
SORRIDE LA SERENISSIMA ALESSANDRIA Serenissima Alessandria. Nonostante tutto. Serenissima più di chi, il Venezia, lo dovrebbe essere perché così dice la storia e perché la dirigenza russa, l’unica a suo agio, ieri, nel gelo del Penzo, non bada a spese, fin da inizio stagione ha rinunciato ai giovani per affidarsi agli esperti e fare il doppio salto in avanti ravvicinato e non ha certo lesinato acquisti e ingaggi. Ci vuole altro, però, per essere squadra: i Grigi lo sono, anche se intorno il clima è agitato, regna l’incertezza e l’ansia dei protagonisti e dei tifosi cresce man mano che il 14 dicembre, giorno dei pagamenti, si avvicina. Il grande gruppo si vede da questo: magari lo si può esprimere con un cerchio, che a qualcuno piace e ad altri no, ma ciò che conta è soprattutto come si vive insieme la quotidianità, come ci si allena, come si studia l’avversario. L’Alessandria del primo tempo è una squadra perfetta, per il gioco, per l’atteggiamento tattico, per la capacità di non far giocare i veneziani. Un’Alessandria con un atteggiamento da grande, quello che in altre gare era mancato, e Giovanni Cusatis, molto obiettivo, lo aveva fatto notare. A voler essere pignoli, se ancora qualcosa fa difetto è il non riuscire ancora a chiudere una partita quando le occasioni ci sono. E che occasioni: clamorosa quella sui piedi Fanucchi, a pochi istanti dall’intervallo, conclusione dell’attaccante, che esce di un nulla. Sarebbe stato, nei siamo convinti, il colpo fatale ai padroni di casa. Ai quali si concedono alcuni metri di troppo e, quindi, anche un po’ di spavalderia eccessiva. Senza gli affanni della seconda metà del secondo tempo, sarebbe un capolavoro di perfezione. Proviamo a pensarlo, invece, ancora perfettibile e incameriamo tre punti essenziali, e incameriamo i complimenti di Princivalli, fra i migliori dei suoi, che a fine gara si lascia scappare un commento un po’ ‘ardito’. «Abbiamo affrontato Pro Patria e Alessandria, non c’è paragone: la squadra più bella è l’Alessandria, che non smette mai di fare gioco». Motivazione perfetta e assolutamente corrispondenteal vero. Soprattutto l’Alessandria di ieri è una squadra che ha una sua filosofia di gioco e non la cambierebbe mai; una squadra che studia gli avversari e li colpisce là dove sono più fragili e vulnerabili. Una squadra che, anche mescolando i ruoli, produce sempre lo stesso effetto. Peccato per chi non c’era. Mario, Fabio e Gianni ieri c’erano sugli spalti, partenza all’alba e rientro in nottata, ma per urlare “Adoss Grison” si è disposti a tutto. Si dice che gli assenti hanno sempre torto. Sicuramente ieri si sono persi lo spettacolo di un’Alessandria che cresce, molto e bene. Sempre quinta, ma la posizione è più solida e la voglia è tanta. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) I grigi espugnano il Penzo grazie a una prodezza in avvio di Fanucchi (rovesciata simile a quella di Carletto Parola immortalata sulle bustine delle figurine Panini) e s’insediano sempre più stabilmente in zona playoff. Primo tempo ben giocato dall’Alessandria, ripresa di sofferenza in cui il Venezia attacca a pieno organico, ma alla fine Cusatis può esultare. Dopo una fiammata iniziale dei lagunari, i mandrogni passano in vantaggio al 7’: il cross dalla sinistra di Bianchi è respinto coi pugni da Moreau, a centro area Fanucchi si esibisce in una rovesciata volante che lascia di sasso l’estremo di casa, nell’occasione poco aiutato dalla sua difesa. Al 19’ il Venezia si divora il pareggio con Godeas che, solo davanti a Servili, ciabatta fuori un perfetto assist di Campagna. I padroni di casa spingono e al 28’ è Servili a distendersi sul primo palo per deviare un tocco sotto misura di Princivalli. Grigi arcigni in difesa con Cammaroto a comandare i compagni, mentre in avanti Degano e Mora orchestrano le azioni di contropiede. Nel recupero (46’) ospiti vicini al raddoppio: un illuminante lancio di Degano trova Fanucchi libero sulla destra, il diagonale lambisce il montante della porta di Moreau. La ripresa comincia col Venezia a trazione offensiva con il «trottolino» Franchini al posto del più manovriero Crafa: sulla destra il fluidificante Campagna si conferma una spina nel fianco per Boron, ma il giovane alessandrino lotta gagliardamente. Servili è attento su punizione di D’Elia respinta in tuffo: le conclusioni del Venezia sono sporadiche nonostante la supremazia territoriale, ma non si può stare tranquilli. Al 25’, mischia furibonda in area mandrogna, Godeas fallisce il tap-in e poi Cammaroto sbroglia. Il forcing veneziano procura una marea di corner sui quali la difesa dei grigi è attenta. Nel finale Cusatis si copre mettendo la difesa a cinque con Viviani: al 44’ Servili nega la gioia del gol a D’Elia, nel recupero Barbagli becca due gialli e lascia i suoi in inferiorità numerica. Ultimi secondi da batticuore, poi Degano e soci portano a casa tre meritati punti. Peccato che nessuno della dirigenza, come già accaduto a Portomaggiore, applauda Cusatis e i suoi ragazzi. Sugli spalti fanno però festa gli unici tre tifosi al seguito. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Bassano V.-Savona 1-2 Bellaria Igea M.-Pro Patria 0-1 Casale-Forlì 0-3 Mantova-Milazzo 1-0 Monza-Santarcangelo 1-0 Renate-Giacomense 7-0 Rimini-Castiglione 0-0 Vallée d`Aoste-Fano A.J. 2-0 CLASSIFICA: Pro Patria, Savona p. 29, Castiglione 27, Alessandria, Bassano 24, Renate 23, Forlì, Mantova 22, Monza (-4) 19, Venezia 18, Bellaria, Santarcangelo 15 Vallée d'Aoste (-1) 13, Rimini, Giacomense 11, Fano (-1) 10, Milazzo 7, Casale (-5) 5. Casale 5, Monza 4, Fano e Vallè d'Aosta 1 punti di penalizzazione. Il punto sul campionato Il Castiglione pareggia a Rimini (è stata l'unica gara della giornata finita in parità) e così in vetta resta una coppia biancoblù. C'è il Savona, che passa a Bassano (in 10 dal 12', chiuderà in 9) anche grazie al gol numero 14 di Francesco Virdis, e c'è la Pro Patria, che nel finale fa il colpo a Bellaria, sulla cui panchina ha debuttato Zanini (promosso al posto di Pepe).Clamorosa vittoria del Renate, che segna 7 reti alla malcapitata Giacomense: alla squadra di Antonio Sala sono stati concessi ben tre rigori (uno parato a Gaeta, ma sulla respinta di Poluzzi c'è stato un secondo fallo e stavolta Brighenti ha segnato il secondo penalty), mentre Caidi è stato espulso per un fallaccio su Mantovani, costretto a uscire infortunato al ginocchio sinistro. Colpaccio dell'Alessandria sul campo del Venezia nella sfida tra nobili decadute: gol in avvio di Fanucchi. Tra le altre big vincono anche Monza (decide il solito Gasbarroni, migliore in campo) e Mantova, mentre il Forlì segna tre volte già nel primo tempo sul campo di un Casale nei guai. Funziona la cura di Benny Carbone al Valle d'Aosta: la vittoria sul Fano arriva grazie a due rigori firmati dall'esperto Temelin e dal nuovo innesto De Vincenziis (arrivato in settimana, ex Darfo). (La Gazzetta dello Sport)