Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
04-11-2012 - Giornata: 10 - Portomaggiore - Savino Bellini


Giacomense AC - Alessandria US 1912 1 - 2 (0 - 2)
RETI: 78. Cenerini [Gi] 26. Rossi D.[A], 35. Degano D.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Barbagli Mirko, Viviani Federico, Mazzuoli Andrea, Roselli Fabio, Caciagli Simone, Degano Daniele [81. Tanaglia Filippo], Mora Luca, Rossi Davide [58. Bertocchi Davide], Ferretti Andrea [77. Filiciotto Alberto] A disp.:Bianchi Nicolò , Cammaroto Vincenzo, Pappaianni Lenzi Andrea, (P) Pavanello Marco All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
GIACOMENSE AC: Poluzzi, Bettati, Sirri [37. Dal Rio], Cenerini, Gorini, Lazzari [55. Landi], Nazzani [54. Draghetti], Rossi Matteo, Masina, Pandiani, Varricchio. A disp.: De Marco, Caidi, Ferrara, Metta. All.: Gallo Fabio

Arbitro: Brasi Marco (Seregno) [Di Guglielmo, Raimondi]
Note
Rigore parato 7. a Varricchio [G]. Espulso 75. Gallo [G – all.]. Ammoniti: Barbagli [A], Nazzani [G], Rossi Matteo [G], Gorini [G], Rossi D. [A], Roselli [A], Servili [A]. Angoli: 4-4. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 250. Cielo coperto, terreno allentato Inizio gara ore 14.30

Commento
I GRIGI NON DIGIUNANO PIU' Finisce l’astinenza di gol e vittorie, ma contro la Giacomense la ripresa è ancora tutta in salita La buona notizia è che il ramadan calcistico è finito. E l’Alessandria ricomincia a vincere, per chiudersi definitivamente alle spalle la porta di un ottobre da dimenticare, per i risultati soprattutto, ma anche per certe prestazioni. Ma non fermiamoci al successo ritrovato, alla classifica che si muove, a tre punti che riportano la squadra di Cusatis tra le prime sei e, dunque, se il campionato finisse ora, in zona playoff. L’Alessandria che fa strada, o che può provare a fare strada, è quella del primo tempo: ancora a mezzo servizio, quindi, quando sarebbe importante, invece, tornare in fretta full time. Ma la paura gioca brutti scherzi, toglie lucidità, toglie voglia, toglie idee, e aiuta un avversario che, tecnicamente e qualitativamente, è inferiore, e di molto, ma non rinuncia a giocare a calcio. Basta questo a creare ansia e affanno ai grigi, che dopo l’intervallo giocano un po’ contratti. Un po’ troppo, e soffrono, perché ha anche ragione chi sostiene che in questa categoria non c’è partita in cui non si faccia fatica, ma un conto è soffrire un po’, un conto è abbassarsi e rischiare in troppe occasione e indirizzare il primo tiro nello specchio della porta quando il 90’ è già scoccato. Daniele Degano, che mette il suo piede nei due gol, invita a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, anche quando la tentazione sarebbe di soffermarsi sulla metà vuota. Però questo sforzo di lettura ottimistica non serve a cancellare i limiti attuali: superabili, come tutti i limiti, che trovano un antidoto efficace anche nelle motivazioni, e il successo di ieri è una iniezione doppia di convinzione in un processo di autostima sul quale varrebbe la pena di insistere ancora di più. Perché si possono insegnare e provare tutti gli schemi possibili, ma se non c’è fiducia, se non c’è convinzione, se ci sono ancora piccoli e grandi dubbi da superare, anche gli insegnamenti rischiano si fermarsi sulla superficie e non penetrare a fondo nel ‘terreno’ del gruppo. L’Alessandria del primo tempo può stare comodamente ai vertici. Quella della ripresa no, perché non basta mai solo voler vincere, bisogna anche saper vincere. E se subentra, magari anche inconsciamente, la paura di non farcela, è molto più alta anche la possibilità di sbagliare davvero. Cusatis, che ieri, a sorpresa, ha ceduto la ribalta a Gasparoni, anche dopo il ko con il Castiglione aveva sostenuto che la sua non ha ancora il dna e gli atteggiamenti da grande squadra: a Portomaggiore la conferma di questa tesi, che impone, ancora di più, lavoro sulla testa dei singoli. Perché, non ce ne voglia l’ex grigio Fabio Gallo, ma gli emiliani hanno limiti evidenti, di contenuti e di tenuta, mascherati dagli affanni e dalle paure alessandrine.(Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Casale-Renate 1-1 Castiglione-Forlì 2-1 Fano A.J.-Pro Patria 2-1 Monza-Mantova 0-1 Santarcangelo-Rimini 1-1 Savona-Bellaria Igea M. 1-0 Un. Venezia-Milazzo 1-1 Vallée d`Aoste-Bassano V. 1-1 CLASSIFICA: Savona p. 23, Castiglione 21, Renate 19, Forlì 18, Pro Patria 17, Alessandria 16, Bassano, Mantova 15, Venezia 14, Monza (-4), Bellaria, Santarcangelo 11, Giacomense, Rimini 8, Fano (-1) 6, Vallée d'Aoste (-4), Milazzo 5, Casale (-5) 4 Casale 5, Monza 4, Fano e Vallée d'Aoste 1 punto di penalizzazione. MARCATORI: 12 reti: Virdis (1, Savona). 8: Brighenti (3, Renate). 7: Degano (1, Alessandria); Varricchio (Giacomense). 6: Ferrari (Castiglione); Gasbarroni (2, Monza) 5: Melandri (Forlì); Falomi (Pro Patria); Anastasi (2, Santarcangelo).. Il punto sul campionato Il Savona sbriga la pratica Bellaria e resta solido al comando, mentre lo scontro diretto tra Castiglione e Forlì è andato ai mantovani che ora sono secondi da soli e si preparano domenica a ricevere la capolista. Nelle zone alte si registra anche il risveglio di due grandi Alessandria (il portiere Servili ha parato un rigore all'esperto Varricchio) e Mantova, che ha vinto sul campo di un Monza che vive sempre in un clima molto pesante: allo stadio c'era Deborah Martin, agente di Clarence Seedorf incaricata per la gestione delle trattative per la cessione del club e per dare alla squadra rassicurazioni sul pagamento degli stipendi. Ottimo debutto per Massimo Gadda sulla panchina del Fano che, dopo essere andato sotto di una rete, ha rimontato e battuto la Pro Patria.Tre note riguardo tre gare finite con lo stesso risultato: 1-1. Il Venezia s'è fatto bloccare dal Milazzo (in panchina c'è Tudisco al posto di La Spada) nella domenica in cui è stata esposta la Coppa Italia vinta nel 1941 e sono state premiate alcune vecchie glorie. A Casale tre rigori: i due per il Renate sono nati da falli di mano di Pani sulla linea, ammonito in entrambe le occasioni e quindi espulso (parato il secondo di Brighenti). Infine il derby di Santarcangelo contro il Rimini è stato sospeso per 1' per il lancio di oggetti verso un guardalinee. (La Gazzetta dello Sport)