Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
30-09-2012 - Giornata: 5 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Milazzo SS 5 - 1 (2 - 1)
RETI: 3. Viviani F.[A], 20. Rossi D.[A], 49. Cammaroto V.[A], 61. Degano D.[A], 90. Fanucchi J.[A] 14. Mignogna [Mi]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Boron Andrea, Roselli Fabio, Cammaroto Vincenzo, Viviani Federico, Caciagli Simone [68. Tanaglia Filippo], Fanucchi Jacopo, Degano Daniele, Rossi Davide [68. Bianchi Nicolò ], Mora Luca [77. Filiciotto Alberto] A disp.:Barbagli Mirko, Bertocchi Davide, Ferretti Andrea, (P) Pavanello Marco All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
MILAZZO SS: Previti, Bizzarri, Campanella, Campanaro, Cancelloni, Petrucci, Mignogna, Evola, Cartone [51. Calcagno], Lewandowski [51. Mancini], D'Amico [55. Dama]. A disp.: Ricci, Bellich, Simonetti, Pergolizzi. All.: La Spada Carmelo

Arbitro: Ceccarelli Daniele (Rimini) [Tamburrini, Gentilini]
Note
Espulso: 45+1. Mignogna [M]. Ammoniti: 15. Fanucchi [A], 17. Mignogna [M], 18. Petrucci [M], 18. D'Amico [M], 39. Cancelloni [M]. Angoli: 6-4. Recuperi: 2.+ 3. Spettatori: 1.500. Giornata soleggiata, terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
LA "MANITA" DELLA CAPOLISTA Cinquina che vale il primo posto, insieme a Savona e Renate. Cinque marcatori diversi Segnano tutti, difensori, centrocampisti e attaccanti. E l’Alessandria comanda, cinica, intelligente e brava anche a gestire, con la testa, una partita che facile non è. La rabbia del Milazzo contro la serenità dei Grigi, due soli allenamenti nelle gambe per i siciliani contro una preparazione intensa e mirata fin dal martedì per gli uomini di Cusatis, la foga degli ospiti contro la razionalità di chi sa aspettare e poi insiste e colpisce. Il prodotto di questo gioco degli opposti sono sei gol in una partita che dura solo un tempo. Perché il Milazzo scarica tutte le energie, mentali e fisiche, nei primi 45’, ma nel primo minuto di recupero perde il suo giocatore migliore, Mignogna: va giù in area, senza contrasto, vorrebbe il rigore, l'arbitro lo ‘grazia’ perché sarebbe simulazione ed è già ammonito. Invece di allontanarsi, insiste e abbozza anche un tentativo di testata a Cammaroto, sotto gli occhi del signor Ceccarelli. Espulsione e gara consegnata totalmente nelle mani dell'Alessandria, che già la sta gestendo. «L’espulsione di Mignogna ci può anche aver agevolato il compito nella ripresa, ma vorrei ricordare a tutti che con il Casale il Milazzo ha pareggiato in otto - insiste Giovanni Cusatis - e che spesso l’uomo in meno non si nota così tanto e non fa la differenza. Sta a chi ha il vantaggio saperlo sfruttare: noi siamo stati bravi, perché abbiamo avuto, fin da subito, l’approccio giusto alla gara, abbiamo sbloccato subito, ci siamo ripresi il vantaggio in quattro minuti, abbiamo semplificato ciò che semplice non era». Per fare questo serve una squadra unita, serve un gruppo che cresce e si aiuta. Serve un allenatore che anche sul 4-1 grida, anche all’uomo migliore, Degano, «perché se c’è da fare la fase difensiva, la si fa tutti, Daniele compreso. Lui lo sa e la fa quasi sempre - aggiunge Cusatis – quando se ne dimentica glielo ricordo io». Il richiamo al singolo per far crescere il gruppo. «Perché i complimenti personali mi possono gratificare, ma a me, più di tutto, interessa la squadra». Una squadra che è capolista: insieme a Savona e Renate, dopo solo 5 giornate, le attenuanti agli eccessi di euforia ci sono. Però, concedetecelo, tornare a guardare tutti dall’alto è proprio bello. Soprattutto perché adesso si ha la consapevolezza che non è un fatto strano, ma un primato costruito. (il Piccolo - Mimma Caligaris) Grigi a valanga sul Milazzo, un 5-1 inequivocabile che proetta in vetta al girone di C2 un’Alessandria sempre più convincente. Cusatis può sorridere per l’armonia del collettivo e per cinque diversi altrettanti marcatori. Vanno in rete pure i centrali difensivi Viviani e Cammaroto, con tanto di dedica di entrambi alle mogli in dolce attesa. La partita dura venti minuti, poi la differenza tecnica è evidente. Grigi avanti dopo 3': sugli sviluppi di un corner Degano fa filtrare con il contagiri un pallone a centro area, la difesa ospite si perde l'inserimento di Viviani che di piatto incrocia sul palo più distante, poi festeggia il gol mettendosi il pallone sotto la maglia. Il Milazzo non si vuole arrendere e lo dimostra macinando gioco. Al 14' il pareggio dei mamertini grazie ad un sinistro di Mignogna, una prodezza balistica che inchioda Servili, il quale guarda la sfera finire sotto l'incrocio. I grigi non ci stanno e dopo 4' tornano in vantaggio: l'azione parte nuovamente da palla inattiva (Degano da corner), la battuta dal limite di Roselli è deviata da Rossi e Previti è spiazzato. Gol convalidato tra le proteste vibranti degli ospiti che reclamano per un mani in area. Partita molto spezzettata e ricca di interventi sopra le righe: il Milazzo quando può la mette sull'agonismo, l'aggressività degli ospiti obbliga l'Alessandria a liberarsi velocemente della sfera e si nota qualche errore inusuale. Inoltre Mignogna gode di troppa libertà: quando parte dalla destra per accentrarsi e provare la battuta di sinistro, sono sempre preoccupazioni per Servili, che al 30' si salva in due tempi. Il Milazzo resta però in dieci a fine primo tempo. Da calcio d'angolo Mignogna è lasciato libero in area alessandrina: affrontato da Cammaroto si tuffa platealmente e l'arbitro lo grazia, poi le proteste sono reiterate e il direttore di gara gli rifila il secondo giallo e il susseguente rosso. Con l’uomo in più, i mandrogni mettono in cassaforte il risultato in avvio di ripresa. Ancora una volta i corner si rivelano letali per gli ospiti: dalla bandierina Degano, sponda di testa di Mora per l'inserimento di Cammaroto che batte Previti con un preciso tocco sul primo palo. Al 16' i grigi dilagano: contropiede fulmineo orchestrato da Degano, palla per Rossi, cross di ritorno per lo stesso numero dieci alessandrino che schiaccia di testa per il poker. Da quel momento la partita va avanti per onor di firma con i padroni di casa che gestiscono il vantaggio in maniera accademica e il Milazzo che cerca di contenere come può. Nel tourbillon dei cambi ci guadagna l'Alessandria, i rincalzi rossoblù sono davvero poca cosa e Servili fa da spettatore. Nel recupero (47') Degano lancia Fanucchi in area, Petrucci liscia l'intervento e l'ex Figline beffa il portiere ospite con un tocco morbido. Finisce in gloria e i giocatori festeggiano col pubblico il primato in classifica. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Fano A.J.-Giacomense 2-2 Mantova-Bassano V. 2-1 Monza-Bellaria Igea M. 2-1 Pro Patria-Castiglione 2-1 Renate-Un. Venezia 2-1 Rimini-Forlì 0-0 Santarcangelo-Savona 1-0 Vallée d`Aoste-Casale 1-2 CLASSIFICA: Alessandria, Savona, Renate p. 12 Forlì, Pro Patria 10, Mantova 7, Monza (-4), Bellaria, Giacomense, Castiglione 6, Venezia, Santarcangelo 5, Rimini 4 Fano (-1), Milazzo 3, Bassano 2 Casale (-5), Vallée d'Aoste (-1) 0. Casale 5, Monza 4, Fano e Vallée d'Aoste 1 punto di penalizzazione. MARCATORI: 7 reti: Virdis (Savona). 5: Degano (1, Alessandria); Falomi (Pro Patria); Brighenti (2, Renate). 4: Varricchio (Giacomense). 3: Filippi (Forlì); Franchi (Mantova); Finotto (Monza); Di Dio (Valle d'Aosta). Il punto sul campionato Il Savona si ferma: dopo 4 vittorie è arrivata una sconfitta sul campo del brillante Santarcangelo di Filippo Masolini. E così la vetta si affolla con l'arrivo di altre due squadre: l'Alessandria ha il miglior attacco del torneo dopo aver travolto il malcapitato Milazzo (in pieno marasma societario), mentre il Renate è andato sotto con il Venezia (i cui tifosi, senza Tessera, hanno cercato invano di entrare allo stadio e hanno protestato) ma poi è stato bravo a ribaltare in pochi minuti la situazione a suo favore; colpisce in negativo il rendimento della squadra di Zanin, favorita della vigilia ma in difficoltà. Non ha approfittato della caduta del Savona il solo Forlì, fermato nel derby di Rimini, e al suo fianco si presenta adesso la Pro Patria, che grazie all'esperto Cozzolino nel recupero ha battuto il Castiglione.Tra i protagonisti della giornata, diversi giocatori di nome: due gol di Max Varricchio per la Giacomense e due per Andrea Gasbarroni in un Monza che sta per cambiare proprietà (Filippo Colonna ha firmato il preliminare per il 95% delle quote) e che ha battuto il Bellaria di Marco Bernacci (due rigori, uno parato da Castelli). Vince ancora il Mantova grazie alla doppietta del difensore Bersi, primo successo del Casale nel derby sul campo del Valle d'Aosta. (La Gazzetta dello Sport)