Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
02-09-2012 - Giornata: 1 - Fano - Raffaele Mancini


Alma Juventus Fano 1906 - Alessandria US 1912 0 - 6 (0 - 3)
RETI: 10. Fanucchi J.[A], 17. Ferretti A.[A], 41. Ferretti A.[A], 62. Degano D.[A], 68. Degano D.[A], 72. Tanaglia F.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Mora Luca [76. Menassi Roberto], Mazzuoli Andrea, Roselli Fabio, Cammaroto Vincenzo, Barbagli Mirko, Bianchi Nicolò , Ferretti Andrea [59. Filiciotto Alberto], Degano Daniele, Fanucchi Jacopo [67. Tanaglia Filippo] A disp.:Boron Andrea, Caciagli Simone, (P) Pavanello Marco, Viviani Federico All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
ALMA JUVENTUS FANO 1906: Proietti Gaffi, Sbardella, Amaranti, Giannusa [79. Proia], Merli Sala, Colombaretti, Marolda, Urso, Forabosco, Berretti [83. Evangelisti], Bongiovanni [46. Cazzola]. A disp.: Beni, Ugolini, Boccaccini, De Iulis. All.: Zeman Karel.

Arbitro: Ripa Vincenzo (Nocera Inferiore) [Bagnari, Opromolla]
Note
Ammoniti: 24. Urso [F], 27. Mora [A], 29. Fanucchi [A], 44. Forabosco [F], 52. Mazzuoli [A]. Angoli: 8-1 Recuperi: 1.+4. Spettatori: 700 (200 abbonati) Giornata soleggiata e leggermente ventilata, Terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
ALESSANDRIA, SEI GOL PER LA STORIA Che spettacolo a Fano: doppiette di Ferretti e Degano, a segno anche Fanucchi e Tanaglia Novantotto anni dopo. Allora era Prima Divisione, una sorta di serie A dell’epoca, l’ultimo 6-0 esterno della storia dell’Alessandria. Che era agli albori, stagione 1914-15, derby a Acqui e risultato tennistico per i grigi. Da quella sfida al 6-0 esterno di Fano una sola gara in cui l’Alessandria ha segnato sei reti e bisogna andare di nuovo molto indietro nel tempo, stagione 1920 - 21, 6-1 in casa della Biellese anche con una doppietta di Baloncieri. Basterebbe questo per consegnare il debutto dei record alle pagine della storia, ma c’è molto altro nel punteggio più netto di sempre in una prima ufficiale. Benvenuti a Zemanlandia, dove tutti attaccano, e sarebbe anche un’arma micidiale se ci fosse qualcuno a difendere, lucido, efficace e non ballerino e leggero, evanescente eppure irruente ai limiti della presunzione di chi vuole, perché è certo di potere, ma in realtà non ha né i mezzi, né la testa. Perché un conto è attaccare a testa bassa in serie A, con giocatori come Osvaldo e Totti, che rimediano se gli avversari sono più razionali e non ci si è fatti travolgere dal ritmo. Altro è farlo con una squadra rifatta per sette undicesimi, con cinque Under, di cui ben tre ’94 e uno in porta. Viene da chiedersi se davvero paga, e quanto paga, questa interpretazione esasperata del minutaggio, che sembra quasi unicamente una ricerca di contributi per dare respiro a bilanci altrimenti in profondo rosso: i giovani devono giocare, ma il prezzo, per loro, non deve essere l’umiliazione di un risultato che avrebbe potuto assumere proporzioni ancora maggiori, perché l’Alessandria, sistematicamente al tiro con non più di cinque passaggi, e spesso anche meno, ha costruito almeno tante occasioni quante quelle sfruttate. La risposta sta nei meandri di una Lega Pro che ha troppe resistenze interne alla riforma e così continua, imperterrita, a tenere in vita categoria in cui più di una interprete, squadra e società, è fuori posto. Vittoria legittima Però l’errore più grande, adesso, sarebbe dire, in perfetto stile ‘demolitore’, tipicamente alessandrino, che i Grigi hanno maramaldeggiato contro nessuno. Chissà perché se sono gli altri a vincere con punteggi netti, la prima valutazione è: «Questi sono proprio uno squadrone» e se, invece, sono i Grigi a giganteggiare, allora è l’avversario ad essere poco forte, per non dire debole, male attrezzato e destinato a sicura retrocessione. Certo, Zeman junior ci ha messo un po’ del suo, se è vero, come raccontano i cronisti locali, che negli ultimi giorni la squadra ha fatto 120 chilometri di ripetute e i gradoni allo stadio: un po’ di brillantezza serve anche alla prima giornata e non solo alla 34ª, quando rischia di essere inutile. Se, poi, si rinuncia al ritmo e all’aggressività e, anzi, si consegnano queste prerogative all’avversario di turno, allora il giocattolo si inceppa e gli Ultras non possono che invitare il “boemo” a cambiare aria. Ma proviamo anche a pensare che l’Alessandria si è appropriata delle prerogative altrui perché era pronta a farlo, perché si è preparata a farlo, perché ha eseguito alla perfezione un atteggiamento tattico studiato e non improvvisato. E le autostrade concesse dal Fano sono il percorso perfetto per un attacco con tanta qualità, quale quella che risulta dalla somma di Degano, Fanucchi e Ferretti. Il grande pregio dei Grigi è stato quello di saper speculare, con la qualità, alle magagne altrui. Può sembrare facile e scontato, ma non lo è. Soprattutto non è casuale, ma è figlio del lavoro e della mentalità del ‘noi’, che esalta le individualità. Non basta amare la velocità, bisogna pure saper premere sull’acceleratore e avere il motore che risponde. E il pilota giusto. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) NELLE MARCHE AVVIO STRAORDINARIO PER L’UNDICI DI CUSATIS Alessandria travolgente rifila sei reti a Zeman jr Super Degano ma brilla tutta la squadra: il Fano viene annichilito Non potrebbe esserci esordio migliore in campionato per mister Giovanni Cusatis sulla panchina dell'Alessandria. Novantotto anni dopo un 6-0 in trasferta ad Acqui, i grigi maramaldeggiano sul Fano che non mai in partita dimostrandosi poca cosa. I marchigiani palesano una condizione fisica precaria, nonostante tutto Zeman junior non muta mai l'assetto tattico e i suoi vengono seppelliti di gol. Al primo affondo (2') gli ospiti sfiorano già la rete: azione di Degano il cui pallone in profondità è ben controllato di petto da Fanucchi, pronto il destro e pallone che sfiora la porta amaranto. Il 4-3-1-2 dei mandrogni è armonico, Roselli e compagni sono perfetti in fase di palleggio, mentre il 4-3-3 zemaniano stenta a trovare ritmo e nessun giocatori di casa riesce a pressare i portatori di palla alessandrini. Al 10' il primo gol dei grigi: Degano dalla destra scodella al centro dell'area, reclamano i padroni di casa per una trattenuta di Ferretti ai danni di Amaranti, l'arbitro lascia correre e sulla palla piomba come un falco Fanucchi che con un interno destro a girare fa 1-0. Al 16' il raddoppio: break di Roselli che con un millimetrico lancio serve Ferretti, bravo a restare in gioco nonostante la difesa di casa molto alta: l'ex Treviso si invola palla al piede, salta il portiere e deposita in rete. Grigi vicinissimi al terzo col con una combinazione Degano-Fanucchi, destro in diagonale che accarezza il palo. Fra il 29' e il 36’ due opportunità pure per i locali, ma dapprima Marolda si «incarta» e non riesce a concludere, poi Amaranti sbaglia la conclusione da posizione molto favorevole. Cusatis scatta subito in piedi, richiamando la difesa a maggiore attenzione. Quando i padroni di casa sembrano in grado di rialzare la testa, i grigi triplicano. E’ il 41’ e c’è lo show di Degano: l'ex Parma dalla trequarti serve una col contagiri un palla in profondità per Ferretti che di destro non dà scampo a Proietti Gaffi. In chiusura di tempo palo di testa di Marolda a Servili battuto. Nella ripresa, il canovaccio non cambia. Al 7' ancora micidiale Degano in contropiede, sul suo assist però Ferretti sciupa incredibilmente calciando alto. Fano più manovriero con l'ingresso di Cazzola ma i grigi, forte del triplice vantaggio, aspettano gli avversari pungendo in contropiede. Servili sugli scudi al 15' a sventare una girata di Cazzola, poi ancora Forabosco da fuori un minuto dopo, palla alta. Al 17' il 4-0: Gambaretti recupera palla al limite dell'area, assist per Degano che prende la mira e con una rasoiata di destro infila la sfera nell'angolo lontano dove il portiere avversario non può arrivare. Al 20' il quinto gol dei grigi: ancora Degano in contropiede affossa i padroni di casa. C'è gloria anche per Tanaglia che al 27', con una pregevole esecuzione di sinistro, sigla la sesta rete alessandrina. Il Fano cerca il gol della bandiera senza riuscirci, poi Cammaroto e compagni controllano in souplesse. (La Stampa) RISULTATI: Casale-Milazzo 0-0 Castiglione-Bellaria Igea M. 0-0 Fano A.J.-Alessandria 0-6 Forlì-Mantova 3-0 Monza-Giacomense 1-1 Pro Patria-Savona 0-2 Renate-Rimini 2-0 Santarcangelo-Bassano V. 1-1 Vallée d’Aoste-Un. Venezia 1-3 CLASSIFICA; Alessandria 3 Forlì 3 Venezia 3 Renate 3 Savona 3 Bassano 1 Giacomense 1 Santarcangelo 1 Bellaria 1 Casale 1 Castiglione 1 Milazzo 1 Vallée d'Aoste 0 Pro Patria 0 Rimini 0 Mantova 0 Fano 0 Monza (-4) -3 Monza 4 p. di penalizzazione MARCATORI: 2 reti: Degano e Ferretti (Alessandria); Godeas (Venezia). Il punto sul campionato Una partenza con il botto per l’Alessandria, che dilaga a Fano segnando sei reti contro la squadra di Karel Zeman candidandosi per un campionato da protagonista. Nel confronto tra neopromosse il Venezia — candidato numero uno al salto di categoria — ha avuto la meglio sul Valle d’Aosta anche grazie alla doppietta di Denis Godeas, sempre protagonista anche a 37 anni. Altra matricola in grande spolvero al debutto è il Forlì, che ha travolto un Mantova ancora disorientato da un’estate molto confusa a livello societario, con ovvie conseguenze sul piano tecnico. Spiccano anche la vittoria del nuovo Renate di Antonio Sala e quella del Savona, protagonista di un pre-campionato di alto livello e partito forte a Busto Arsizio. Il Monza ha indossato per la prima volta le maglie del centenario con la banda verticale a sinistra sullo stile del Monza anni Settanta, ma non è andata bene: l’esperto Varricchio l’ha ripreso nel finale e così la penalizzazione da -4 va solo a -3. Prima trasferta al Nord e primi problemi logistici per il Milazzo che, complici le difficoltà di Wind Jet non ha trovato voli ed è stato costretto ad affrontare in pullman la trasferta verso Casale Monferrato, con una tappa a Tirrenia e una ad Acqui Terme. E dopo lo 0-0, è iniziato il lungo rientro in Sicilia... (Gazzetta dello Sport)