Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
C. It. Lega Pro
19-08-2012 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone Eliminatorio


Alessandria US 1912 - Pavia AC 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 23. Martini M.[A] 35. Scampini [Pa]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Cammaroto Vincenzo, Ghinassi Tommaso, Mazzuoli Andrea [73. Boron Andrea], Bianchi Nicolò [73. Caciagli Simone], Roselli Fabio, Mora Luca, Degano Daniele, Ferretti Andrea, Martini Marco [77. Fanucchi Jacopo] A disp.:Barbagli Mirko, Menassi Roberto, (P) Pavanello Marco, Tanaglia Filippo All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
PAVIA AC: Kovacsik, Ferrini [77. Zanini], Reato, Fasano, Di Chiara, Statella, La Camera, Scampini, Lussardi [67. Meregalli] [89. Turi], Mangiarotti, Cesca. A disp.: Teodorani, Losi, Chessa, Radoi. All. Roselli Giorgio

Arbitro: Ghersini Davide (Genova) [Rossi, Bresmes]
Note
Ammoniti: Gambaretti [P], Mazzuoli [A], Mangiarotti [P]. Angoli: 5-4. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori 600. Inizio gara ore 20.30

Commento
GLI ATLETI VESTONO IL GRIGIO Una battuta di Mora durante gli allenamenti. Cusatis: ‘Intensità massima, con la filosofia del noi’ «Mister, adesso abbiamo capito perché alle Olimpiadi vinciamo meno medaglie. Perché tutti gli atleti sono qui, al campo Michelin». Giovanni Cusatis è troppo concentrato sull’allenamento per cogliere la battuta di Luca Mora, ieri, alla ripresa del lavoro dopo il pareggio in Coppa Italia con il Pavia (1-1, tutto nel primo tempo, Martini al 23’ e Scampini al 35’). Però è la sintesi efficace di un’ora e mezza di grandissima intensità. Non certo una ripartenza morbida, col lavoro differenziato per chi è stato in campo di più due giorni prima. «Non faccio mai differenze. Unica eccezione se c’è qualche acciaccato, che deve fare un programma a parte. Altrimenti il martedì pomeriggio, il mercoledì e anche il giovedì sono tutti giorni in cui si carica molto. Solo dal venerdì si inizia ad alleggerire, testa e gambe, proiettati alla gara successiva. Mora ha detto così? Non l’ho sentito, forse ero impegnato a richiamare il gruppo perché se si fa un lavoro bene una prima volta e altrettanto una seconda, non si deve mica mollare alla terza. Anzi, il ritmo, per me, deve sempre salire e mai scendere». Concetti chiari, che anche i tifosi stanno imparando ad assimilare inseguendo le sedute al centro Michelin. Non c’è un attimo di tregua, «dobbiamo abituarci, tutti, a tenere i ritmi molto alti. Se lo facciamo in allenamento - insiste il tecnico – siamo poi preparati a tirare fino al 90’ e anche oltre». Dettaglio tutt’altro che trascurabile. Anzi, un fondamentale in una categoria, la Seconda Divisione, in cui le statistiche ci dicono che oltre il 60 per cento di reti sono segnate nella parte finale delle partite, da metà della ripresa. Dati che anche Cusatis conosce bene, ma non sono certo l’unico motivo di un metodo di lavoro costruito e condiviso con il suo staff. «La mia squadra deve giocare a calcio sempre, meglio se con la stessa intensità. Una intensità alta. E non certo perché questa è una categoria in cui conta più l’agonismo: credetemi - insiste l’allenatore dei Grigi - anche la tecnica è determinante, ma sempre abbinata alle qualità fisiche». Le positività? In maggioranza La ripresa dopo la prima gara ufficiale è identica al dopo match di campionato.«Io mi rivedo il dvd della partita e individuo situazioni di squadra, di reparto, anche individuali da rivedere e analizzare. Si parla di cose fatte bene e anche di altre riuscite un po’meno: contro il Pavia - sottolinea Cusatis - le prime sono in netta maggioranza rispetto alle seconde. Che, comunque, vanno affrontate e corrette», Fra le positività dell’esordio in Coppa c’è anche lo spirito della squadra. «L’atteggiamento con cui affrontiamo la partita, l’approccio all’avversario, come stiamo in campo. Ecco, contro il Pavia ho avuto la conferma di segnali che avevo già colto nelle prime amichevoli: ci guida la filosofia del ‘noi’, non quella dell’io. Sono i giocatori i primi a rendersene conto e a sottolinearlo: quando parlano, come ha fatto Martini, di sacrificio, di impegno, di lavoro per la squadra e, soprattutto, traducono tutto questo in partita, significa che stiamo andando nella direzione giusta. Lo ripeto, ho sensazioni molto positive, che escono rafforzate dalla gara con il Pavia: poi potremo anche sbagliare e subire qualche risultato meno brillante, ma io sono convinto che stiamo costruendo qualcosa di importante. Che è nato anche grazie a un ritiro fatto molto bene». Il capitano pedala Unico ad aver lavorato a parte, ieri pomeriggio, è stato Cammaroto. «Il capitano ha rimediato una botta alla caviglia. È rimasto in campo fino all’ultimo, ma ieri aveva un po’ di fastidio e lo abbiamo fatto pedalare. Da oggi torna in gruppo». Nessun problema per Mazzuoli, uscito a metà della ripresa zoppicante. «Solo crampi, perché ha speso molto, ma ieri era regolarmente a lavorare con i compagni». Possibile qualche cambio a Savona, domenica, dove si giocherà alle 17, come gradito da Cusatis. «Così ci avviciniamo al’orario del campionato. L’obiettivo è portare tutti nelle stesse condizioni per il 2 settembre, dando a tutti, il più possibile, lo stesso numero di minuti». Cronaca. PRIMO TEMPO. 5’ Mazzuoli fa viaggiare Martini a sinistra, buon controllo, dribbling su Ferrini e destro a cercare l’angolino, alto; 7’ occasione gol per il Pavia: Cesca riprende una respinta corta in area, destro secco, palo pieno, ma Servili c’è; 12’ tocca all’Alessandria sfiorare il vantaggio: punizione da sinistra, che Degano conquista e batte bene, un difensore allunga la traiettoria, sul secondo palo Ferretti schiaccia di testa, fuori di un nulla; 23’ Grigi in vantaggio: punizione sulla trequarti destra, segnalata dall’assistente. Degano batte millimetrico sulla testa di Martini, che buca Kovacsik; 35’ pareggia il Pavia: azione insistita, riprende Scampini ai 25 metri, destro potente nel sette, con una deviazione; 37’ ancora un legno per il Pavia: Roselli perde palla sulla trequarti alessandrina, a favore di Mangiarotti, destro secco, sul palo; 41’ proteste per un mani di Reato sul taglio di Degano. L’arbitro inverte la decisione SECONDO TEMPO. 1’ punizione di La Camera, centrale, dal limite. Servili ci mette i pugni; 18’ spunto di Mora, che se ne va a sinistra, resiste caparbiamente a un contrasto, entra in area e cerca l’angolino più vicino, Kovacsik c’è; 27’ miracolo di Servili: sul colpo di testa di Mangiarotti a botta sicura; 40’ ci prova Ferretti, che impegna Kovacsik alla parata in due tempi; 41’ punizione dal limite, Degano, a effetto: bloccata. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Botta e risposta in 12’ fra i grigi e il Pavia, che impattano 1-1 al debutto nella Coppa Italia di Lega Pro. Con questo risultato, nel gironcino a tre sarà l’Alessandria a giocare per prima contro il Savona (domenica prossima al Bacigalupo), il terzo match vedrà lombardi e liguri di fronte mercoledì 29 agosto. Il ds Menegatti non gradiva la notturna («in campionato si gioca alle 15, meglio sperimentare subito il solleone») ma, luce artificiale a parte, il clima al Moccagatta pare quello pomeridiano, con ben 35 gradi e un tasso spaventoso di umidità. Dieci minuti per rompere il fiato, poi Cusatis chiede ai suoi di «pedalare» e la squadra prova ad accontentarlo, sfruttando la buona lena di Mora, il più intraprendente nel quarto d’ora iniziale. Si lasciano apprezzare anche le punte Ferretti e Martini, complementari nei movimenti e abili a cercare l'uno-due con una certa frequenza, sebbene con risultati alterni. Per essere calcio d'agosto, si vedono qualche soluzione efficace sull'uno e sull'altro fronte e persino un paio di interventi rudi, in stile campionato. Cesca sfiora il vantaggio per il Pavia, timbrando il palo con un sinistro dal limite, Ferretti non inzucca un pallone comodo a due metri dalla porta ospite su punizione di Degano deviata, poi Martini firma l'1-0 di testa su cross del solito Degano. Applausi per il bomber di ritorno dal prestito alla Pro Vercelli (ma non ancora sicuro di restare ai grigi per l'intera stagione) e per l'autore dell'assist, il «figliol prodigo» che, dopo le contestazioni ricevute nella passata stagione per l'atteggiamento indolente, sembra aver messo giudizio. Il vantaggio dell'Alessandria dura soltanto una dozzina di minuti, poi Scampini inventa un siluro dai trenta metri che, forse deviato impercettibilmente, non dà scampo a Servili. La partita si mantiene accettabile, i padroni di casa faticano un po' sulle fasce dove i '92 Gambaretti e Mazzuoli appaiono timidi e pasticcioni, mentre il Pavia prende coraggio e colpisce il secondo legno con Mangiarotti, che ruba palla a Roselli e lascia di sasso l’estremo difensore dei grigi, salvato dalla dea bendata. Ripresa senza troppi squilli: l’Alessandria non affonda più di tanto, il Pavia lo fa solo con Mangiarotti, che chiama alla super parata Servili. E dalla Nord si alza il solito coro per il portierone, che evita l’immeritata sconfitta. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) CLASSIFICA: Alessandria, Pavia p. 1, Savona 0.

Girone Eliminatorio

Alessandria US 1912 - Pavia AC 1 - 1 (1 - 1)

RETI:

23. Martini M.[A]
35. Scampini [Pa]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

PAVIA AC: Kovacsik, Ferrini [77. Zanini], Reato, Fasano, Di Chiara, Statella, La Camera, Scampini, Lussardi [67. Meregalli] [89. Turi], Mangiarotti, Cesca. A disp.: Teodorani, Losi, Chessa, Radoi. All. Roselli Giorgio

Arbitro: Ghersini Davide (Genova) [Rossi, Bresmes]

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2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

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Alessandria US 1912 - Pavia AC 1 - 1 (1 - 1)

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23. Martini M.[A]35. Scampini [Pa]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

PAVIA AC: Kovacsik, Ferrini [77. Zanini], Reato, Fasano, Di Chiara, Statella, La Camera, Scampini, Lussardi [67. Meregalli] [89. Turi], Mangiarotti, Cesca. A disp.: Teodorani, Losi, Chessa, Radoi. All. Roselli Giorgio

Arbitro: Ghersini Davide (Genova) [Rossi, Bresmes]

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