Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2006/2007
Serie D
11-03-2007 - Giornata: 26 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Orbassano USD 2 - 1 (2 - 0)
RETI: 9. Lorieri F.[A], 21. Aliotta F.[A] 69. rig. Santoro [Or]

Alessandria US 1912 Campana Emiliano, Grillo Antonio [63. Russo Marco], Rodighiero Gabriele, Cesari Damiano, Taormina Giovanni, Friso Vincenzo, Della Morte Ivano [68. Millesi Orazio], Aliotta Fabiano, Marantino Mario, Lorieri Fabio [87. Belmonte Emilio], Kyeremateng Basty A disp.:(P) Lucarno Federico, Manetti Alessandro, Pezzica Gabriele, Ponte Giulio All.: Azzali Romeo

Formazione avversaria
ORBASSANO USD: Ussia, Lavezzo [46. Poesio], Caricato, Salacone, Marceca, Bonfiglio, Sciannimanico, Tosi [87. Atteritano], Canavese [75. Herrera], Mastrapasqua, Santoro. A disp: Galetti, Baritello, Tarallo, Ripandelli. All. Napoli Nicolò

Arbitro: Taioli Francesco (Cesena) [Grimandi, Bonafede]
Note
Espulso 69. Aliotta [A]. Ammoniti: Aliotta [A], Mastrapasqua [O], Bonfiglio [O], Campana [O], Lorieri [O]. Angoli: 2-14. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 650. Giornata di sole, forte vento, terreno discreto. Inizio gara ore 14.30 E' stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Benito Lorenzi.

Commento
L’Alessandria cancella l’umiliazione della gara di andata. E con il 2-1 mette la freccia LA RIVINCITA E' UN SORPASSO Due gol in 20’ per mettere alle corde l’Orbassano. Poi carattere per resistere in dieci Magari non spettacolare, ma utile. In fondo le vittorie sono soprattutto questo, una utilità per la classifica. E quella dell’Alessandria cambia: per carità, nessuna rivoluzione, ma intanto i grigi sono di nuovo tra le prime cinque, in questo momento in quei playoff che, per la strana formula voluta dalle società, rischiano di essere più una complicazione che un aiuto. Ma. si sa, quando in un campionato di gioca per la C2 e, a un tratto, ci si ritrova nella parte mediobassa, anche solo la prospettiva di qualificarsi per gli spareggi restituisce qualche contenuto a una stagione altrimenti poverissimi. Viene anche da dire che questo 2-1 è il minimo che la squadra potesse offrire ai tifosi: non certo per cancellare, con un colpo di spugna, una graduatoria che spinge sempre di più verso il professionismo la Canavese, ma almeno per ripagarli di quello spettacolo vergognoso del girone di andata. Una sorta di riscatto morale dovuto e, almeno per un tempo abbondante, anche cercato e ipotecato, con due gol in 20’, Lorieri che torna a fare l’uomo del gol l’ultimo tocco, quasi sempre vincente, e Aliotta che è bravo a sradicare palla e anche a sorprendere Ussia un po’ distratto. Oltre ai gol, però, c’è un altro aspetto che, se confermato con continuità, può diventare la chiave di volta di una possibilità rimonta: l’Alessandria sembra essersi scrollata di dosso quelle paure e quei timori di cui sono state, spesso figlie certe partenza a fari spenti, spesso consegnando la partita nelle mani degli avversari di turno. Con l’Orbassano non è accaduto e questo è un indicatore positivo, soprattutto di un livello di autostima in crescita. Che, comunque, non può prescindere da un giocatore, Ivano Della Morte: fa il suggeritore, dal suo piede parte il taglio per il primo sulla fascia ha l’energia di un ragazzo e la qualità di un esperto. Magari non per 90’, ma all’Alessandria può bastare anche un’ora del miglior Della Morte, soprattutto se il resto della squadra lo segue e capisce il valore aggiunto che rappresenta e che può fare bene a tutti. Oltre a dare validi argomenti alla convinzione. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Va all’Alessandria la sfida per il quinto posto con l’Orbassano. Ad un primo tempo a favore dei grigi fa seguito una ripresa con gli ospiti arrembanti e i padroni di casa in dieci per l’espulsione a 20’ dal termine di Aliotta. La partenza a razzo dei mandrogni produce dopo 9’ il primo gol. L’applaudito Della Morte pennella un pallone d’oro per Lorieri che batte Ussia. L’Alessandria insiste, trascinata da Friso, Aliotta e Della Morte. Al 21’ il raddoppio: Canavese cincischia a tre quarti campo: palla ad Aliotta che con un forte tiro da venti metri trova impreparato l’estremo torinese, forse tradito dal vento. Sul finire timida reazione dei rossoblù con cross di Marceca e testa di Santoro senza esito. Ripresa: al 2’ Santoro e Tosi non arrivano in tempo su un centro di Mastrapasqua. In contropiede Lorieri gira fuori un traversone di Taormina. L’Orbassano Ciriè riprende l’iniziativa col tiro di Santoro deviato in angolo da Cesari. L’Alessandria di rimessa per poco non passa al 22’: Lorieri si beve due avversari e centra, Della Morte esegue di forza e Ussia respinge in tuffo. Sul ribaltamento di fronte Campana mette in corner una conclusione di Santoro. Al 26’ nervosismo in campo. Su angolo di Marceca, l’arbitro vede Rodighiero strattonare in area Santoro. Rigore che determina le proteste dei grigi e Aliotta reo di un’imprecazione viene espulso. Il penalty è trasformato da Santoro. I rossoblù cercano il pareggio anche se i grigi punzecchiano con Kyeremateng. Al 33’ Sciannimanico per Mastrapasqua stoppato da Rodighiero. Un minuto dopo testa di Caricato e Taormina rinvia. Al 49’ occasione per i rossoblù: in mischia la palla perviene a Mastrapasqua che sciupa banalmente calciando fuori. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Canelli - Saluzzo 0-0 Castellettese – Casteggiobr. 1-1 Imperia - Canavese 0-1 P.B. Vercelli - Lavagnese 2-2 Rivarolese - Casale 1-1 Sestri Levante - Savona 1-1 Vado - Borgomanero 0-0 Voghera - Giaveno 0-0 CLASSIFICA Canavese p.55; Savona 50; Casale 46; P.B. Vercelli 39; Alessandria 38; Orbassano 37; Voghera 35; Borgomanero 34; Lavagnese, Rivarolese 33; Giaveno 32; Imperia 26; Saluzzo 25; Sestri Levante 24; Castellettese 23; Canelli 22; Casteggiobroni, Vado Il punto sul campionato Sta prendendo il largo la capolista Canavese, vittoriosa nel match di Imperia di misura; pareggio del Savona sul campo del Sestri Levante. Non ne ha approfittato il Casale, fermato sul pareggio sul campo della Rivarolese. Quattro gol e pareggio nel match tra la P.B. Vercelli e la Lavagnese. Senza reti la sfida di Voghera tra i locali e il Giaveno cosi come quella tra il Vado e il Borgomanero.