Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2006/2007
Serie D
10-12-2006 - Giornata: 14 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Savona FBC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Campana Emiliano, Grillo Antonio, Cesari Damiano, Rodighiero Gabriele, Taormina Giovanni, Viscomi Damiano, Friso Vincenzo, Ponte Giulio [84. Zamirri Francesco], Marantino Mario [64. Kyeremateng Basty], Montante Marco [80. Aliotta Fabiano], Lorieri Fabio A disp.:(P) Lucarno Federico, Manetti Alessandro, Millesi Orazio, Ragnoli Maurizio All.: Tufano Felice

Formazione avversaria
SAVONA FBC: Giribaldi, Vanoli, Giuntoli, Barone, Cilona, Pellegrini, Concas, Davanzante, Di Pietro, Prunecchi [60. Fiore], Grabinski. A disp: Illiante, Rossi, Borracino, Romani, Molinari, Moronti. All. Riolfo Giancarlo

Arbitro: Bindoni Daniele (Venezia) [Calandro, Poles]
Note
Ammoniti: Viscomi [A], Grabinski [S], Davanzante [S], Kyieremateng [A]. Angoli: 4-2. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 1.500 Giornata di sole, terreno discreto Inizio gara ore 14.30

Commento
Il pareggio con il Savona tiene l’Alessandria a -8 dalla capolista e a -7 dal Casale GRIGI, PIU' FUORI CHE DENTRO Pochi tiri in porta per l’unico punto in quattro scontri diretti. La capolista con tre ’88 Fuori dai giochi. D’accordo, c’è tutto un girone di ritorno per giustificare propositi di rimonta, ma classifica e gioco dicono altro. E, per cortesia, non si cerchino appigli nelle parole degli avversari per mascherare limiti propri. Cosa avrebbe dovuto dire il dg del Savona Claudio Strinati se non insistere sul «pareggio utile su un campo ostico e in condizioni ambientali non facili», anche perché questo risultato permette al Savona di tenere l’Alessandria a 8 punti. Di fatto a allontanare una rivale diretta. «L’Alessandria? Meglio averla a -8». Crediamo che lo stesso pensiero lo facciano, in questo momento, a Casale, che sta a +7, ma non si può certo trasformare la soddisfazione di chi sta lottando per la C2 in una ammissione di qualità che l’Alessandria non ha. Non quella che, sommando i punti nei quattro scontri di vertice, legge un misero 1, che è poi il pareggio di ieri, dopo tre sconfitte, con Canavese, Orbassano e Casale. La bocciatura la fanno i numeri, che sono figli delle prestazioni sul campo: contro il Savona cinque tiri verso la porta avversaria, la metà esatta dei liguri, e se nel primo tempo questo conteggio è in equilibrio (2-2), nella ripresa l’8-3 ospite è eloquente. Non è solo questione di sfortuna, certi paraventi non funzionano, sono paraventi di comodo dietro i quali nascondere i limiti di questa Alessandria che - sono parole ancora di ieri, in sala stampa, di Felice Tufano - «è una buona squadra, che non può certo ammazzare il campionato». Basta guardare la classifica per capire che, forse, di formazioni killer non ce ne sono, ma proprio questo aumenta rabbia e perplessità, perché i grigi non sono neppure fra i possi bili ‘candidati’. «I giovani bravi, chi li ha, non li mette certo in vendita» insiste il presidente Gianni Bianchi. Certo, non più adesso, ma leggere la formazione del Savona, che tiene in campo tre ’88, fra i quali anche il portiere Giribaldi, imbattuto da oltre 700 minuti, alimenta la convinzione che questa categoria si vince, anzitutto, con gli Under che sanno fare la differenza. La cronaca della gara del ‘dentro o fuori’ dice anche questo. E dice anche dell’allenatore in seconda Giordano Negretti, che dopo il triplice fischio entra in campo nonostante lo stop fino al 13 dicembre dopo l’espulsione a Casale. Una leggerezza (ma perché seguire la partita in quella posizione e non in tribuna) che non dovrebbe incidere sul risultato, perché in questi casi, al massimo, c’è una sanzione pecuniaria e il prolungamento della squalifica. Però anche questo è un segnale. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Finisce con pareggio che accontenta solo la capolista il big-match del Moccagatta. Lo 0-0 è specchio fedele dei 90’ e riduce di molto le speranze dell’Alessandria di avvicinarsi alle prime. Nonostante la grande volontà e il carattere evidenziati fino all’ultimo minuto, i grigi non riescono infatti a risolvere a proprio vantaggio un incontro delicato sia per la classifica, sia per il rapporto con i tifosi che a fine gara per l’ennesima volta contestano aspramente la dirigenza. La partita piuttosto sentita dalle due squadre non è tecnicamente apprezzabile se non a sprazzi. Al via liguri con uno schieramento piuttosto prudente. A Grabinski il compito di unica punta avanzata supportato a turno da Concas e Prunecchi. Dall’altra parte l’assenza per influenza di Della Morte impedisce al tecnico Tufano di dare un’ulteriore spinta offensiva alla squadra che soffre da tempo a centrocampo la mancanza di uomini in grado di saper trovare con lucidità il bandolo del gioco per mettere in difficoltà una bene organizzata retroguardia. Nel primo tempo l’Alessandria con Marantino tra le due linee procura grattacapi tattici agliavversari ma con scarsi tiri in porta il beneficio è risultato ininfluente. Già al 4’ grigi vicini al gol. Centro di Taormina e Montante nell’area piccola stoppa di petto e in mezza rovesciata gira a lato. Viscomi (19’) calcia alle stella da fuori area su assist di Cesari. Ospiti in evidenza solo al 21’: Pellegrini per Concas il cui destro è deviato in angolo da Taormina. Su punizione di Marantino (27’) Giribaldi precede Cesari. Allo scadere in mischia Friso, uno dei migliori, impegna Giribaldi. Ripresa con l’Alessandria che cede per una ventina di minuti campo al Savona. Al 7’ Grabinski, piuttosto in ombra, con un diagonale chiama in causa Campana che è poi pronto su un doppio tentativo di Prunecchi e Barone. Al 17’ in proiezione offensiva Pellegrini si porta in zona tiro senza essere ostacolato ma il tiro è debole e Campana neutralizza. Biancoblù insistenti. Al 20’ centro di Davanzante che per poco non libera al tiro Grabinski. L’innesto di Kyeramateng vivacizza l’attacco dei grigi che ritentano al via della rete. Al 23’ il giovane ghanese scarta Di Pietro e apre a destra per Friso contrastato in fase di conclusione da un difensore. Due minuti dopo su centro di Kyeremateng, Giribaldi deve uscire in presa alta. per evitare guai. Il Savona prende coraggio e avanza verso l’area alessandrina. Dopo un colpo di testa alla mezz’ora di Di Pietro, al 33’ l’unica azione pericolosa dell’intero incontro. Fiore da fuori area lascia partire un forte destro e Campana si allunga per deviare in angolo; sugli sviluppi del corner Di Pietro calcia fuori. Cilona (35’) non inquadra la porta e su ribaltamento di fronte Kyeremateng è preceduto da Giribaldi su servizio di Rodighiero. In chiusura Cesari, avanzato, di testa manda la sfera oltre la traversa e al 47’ Friso smista ad Aliotta che crossa: Giuntoli spazza via l’area con autorità. Finisce 0-0 e per i grigi è l’ennesima occasione perduta, forse per l’ultima per agganciare le posizioni che contano. E mentre la tifoseria inscena ancora un principio di contestazione, il Savona può davvero fare festa. Per la capolista, infatti, è quasi una vittoria. Se è vero che il Casale è ora più vicino, l’Alessandria sembra ormai tagliata fuori dai giochi per la promozione e aver eliminato una rivale sulla carta temibile può essere motivo di soddisfazione per i biancoblù, apparsi quadrati e determinati a ottenere il punto prefissato. Abbiamo dato tutto senza risparmiarci con occasioni all’inizio e metà ripresa». Mister Tufano è soddisfatto della prestazione della squadra e tira un sospiro di sollievo anche per le condizioni di Kyeremateng, annunciate in netto miglioramento. Tornando al match il tecnico dice: «Ci abbiamo provato contro un forte Savona profondendo ogni energia. Siamo una buona squadra, che non è da ammazza campionato ma che non deve registrare cali per recuperare terreno». Per patron Gianni Bianchi «sfortuna e situazioni avverse ci hanno finora impedito di esprimerci al meglio. Dobbiamo solo recuperare gli infortunati, poi vedrete». Probabile un’ammenda alla società in quanto il vice allenatore Negretti, squalificato fino al 13 dicembre, ha stazionato nei pressi della panchina. (La Stampa - Ed. Torino) E’ stata un’Odissea quella dei quasi 300 tifosi del Savona che ieri mattina sono partiti per Alessandria con il treno speciale partito da Mongrifone alle 11,52. Alla fine è mancata la vittoria (la partita contro i grigi è finita 0-0, il Savona conserva il primato in classifica), ma non sono mancate le emozioni né gli attimi di paura a causa degli scontri con la polizia che si sono verificati prima della gara. Il viaggio sul Regionale 4620 è stato infinito: oltre 2 ore e quindici fermate per arrivare ad Alessandria. Poi il trasferimento allo stadio sotto la scorta delle forze dell’ordine. Ma prima della partita, all’ingresso del Moccagatta, ci sono stati tafferugli. La polizia pensando che un gruppo di sostenitori savonesi volesse sfondare per entrare allo stadio, ha caricato il gruppo dei tifosi del Savona. Ci sono stati attimi di paura e alcuni feriti, per fortuna in modo lieve. Per la cronaca, la partita si è conclusa 0-0 senza molte emozioni. Per i tifosi, poi, un lungo rientro (via Genova).(La Stampa - Ed. Imperia) RISULTATI: Borgomanero - Lavagnese 1-0 Canelli - Voghera 2-1 Imperia - Casale 0-5 Orbassano Cirie - Saluzzo 1-0 P. B. Vercelli - Giaveno 0-1 Rivarolese - Castellettese 2-1 Sestri Levante - Canavese 2-1 Vado - Casteggio Broni 1-1 CLASSIFICA: Savona p.31; Casale 30; Canavese 28; Orbassano Cirie 27; Alessandria 23; P. B . Vercelli 21; Lavagnese, Voghera 20; Borgomanero 19; Imperia, Castellettese, Rivarolese 15; Giaveno, Sestri Levante 14; Saluzzo 13; Casteggiobroni; 12 Canelli 9; Vado 8. Il punto sul campionato Cinquina del Casale in casa dell'Imperia: a segno Caredda, due volte, Latartara, Cusano e Spinaci, i nerostellati si sono portati al secondo posto in classifica grazie alla contemporanea sconfitta della Canavese in quel di Sestri Levante. Di misura l'Orbassano ha avuto ragione del Saluzzo. La P.B. Vercelli è stata superata, tra le mura amiche, dal Giaveno. Il Canelli ci ha preso gusto: è arrivata anche la seconda vittoria consecutiva in casa che è servita a scavalcare il Vado, reduce dal pareggi ocasalingo con il Casteggio.