Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
30-04-2022 - Giornata: 37 - Parma - Ennio Tardini


Parma Calcio 1913 - Alessandria US 1912 2 - 2 (1 - 1)
RETI: 43. Cobbaut E. [Pa] , 58. Vazquez F. [Pa] 17. Palombi S.[A], 82. Pierozzi E.[A]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Mantovani Valerio [77. Corazza Simone], Prestia Giuseppe, Parodi Luca [66. Pierozzi Edoardo], Chiarello Riccardo [66. Fabbrini Diego], Casarini Federico [77. Coccolo Luca], Gori Mirko [52. Ba Abou-Malal], Milanese Tommaso, Lunetta Gabriel Antonio, Marconi Michele, Palombi Simone A disp.:Ariaudo Lorenzo, Barillà Antonino, Benedetti Simone, (P) Cerofolini Michele, (P) Crisanto Lorenzo, Di Gennaro Matteo, Mustacchio Mattia All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
PARMA CALCIO 1913: Turk, Delprato, Circati, Cobbaut, Coulibaly [68. Rispoli], Bernabé [68. Sohm], Juric, Oosterwolde [86. Zagaritis], Vazquez, Benedyczak [77. Tutino], Inglese [46. Pandev]. A disp.: Piga, Brunetta, Camara, Osorio, Valenti, Bonny, Simy. All.: Carillo Giuseppe (Iachini Giuseppe squalificato)

Arbitro: Paterna Daniele (Teramo) [Garzelli, Ceccon; IV: Angelucci; VAR: Minelli; AVAR: Bottegoni]
Note
Espulso: 69. Simy [P – dalla panchina] Ammoniti: 12. Gori [A], 59. Crisanto [A – dalla panchina], 66. Parodi [A] e Oosterwolde [P], 68. Casarini [A], 68. Bernabè [P], 73. Prestia [A], 87. Coccolo [A] Angoli: 6-7 Recuperi: 1.+ 6. Spettatori: 3.492 paganti (di cui 717 ospiti), 3.074 abbonati, incasso € 64.253, 77. Statistiche: Possesso palla 63%-37%; Tiri totali 10-8, in porta 4-4, parate 2-2; Falli: 12-14; Fuorigioco: 0-3, Passaggi totali: 483-272; Precisione Passaggi: 81,0%-68,4% Giornata ventilata, terreno in buone condizioni Inizio sabato ore 14,00

Commento
LA CLASSIFICA È UN CUBO DI RUBIK Il pareggio ottenuto al Tardini per 2-2 è figlio di un’altra buona prestazione corale dei Grigi che, dopo essere andati in vantaggio ed aver subito la rimonta dei parmensi (i grandi delusi della stagione, partiti per salire in A sono rimasti fuori anche da playoff), hanno trovato la forza e lo spirito per pareggiare resistendo ancora allo sprint finale degli avversari. Un bravo a Pierozzi che ha segnato il suo primo gol in Grigio che è anche il primo in B. Rimane il rammarico, per come sono andate le cose, di non aver risolto la questione classifica; oggi avremmo potuto festeggiare l’avvenuta salvezza. I punti persi con il Como e la Reggina potrebbero costare veramente caro. La rete segnata dal Vicenza al 10’ di recupero contro il Lecce ha improvvisamente riaperto scenari che sembravano consolidati. I berici scenderanno al Moccagatta per vincere perché un successo per loro significherebbe giocare i playout mentre una sconfitta, per i Grigi, sommata all’eventuale contemporanea vittoria del Cosenza, significherebbe C diretta. Rovesciando la frittata, può accadere anche il contrario: se i Grigi battono il Vicenza e il Cosenza (improbabile se non impossibile) si suicida in casa con il Cittadella si salirebbe sulla casella del Monopoli: “RESTA IN B DIRETTAMENTE SENZA PASSARE DAI PLAYOUT” Basta così? No! Se i Grigi pareggiano con il Vicenza e il Cosenza vince con più di tre gol di scarto ai playout sarebbero i calabresi ad avere il vantaggio del fattore campo. Se invece le due squadre finiscono il campionato a pari punti e pari differenza reti (quindi pareggio dell’Alessandria e successo del Cosenza con tre gol di vantaggio), nei playout ci saranno eventualmente supplementari e rigori. Tutto questo casino – chiediamo perdono per il termine usato ma non ne abbiamo trovati altri – solo per non essere riusciti a buttare in rete un pallone in 180’ giocati contro Como e Reggina… (Museo Grigio - Sergio Giovanelli) PARMA-ALESSANDRIA 2-2, DUE GOL PER TEMPO Finisce 2-2 il match del Tardini tra Parma e Alessandria, con due gol per tempo. I primi 45 minuti si accendono solo dopo il primo quarto d’ora di studio, dove sono i Grigi a fare qualcosina in più ma senza pungere tanto. Prima sono i padroni di casa a sfiorare il vantaggio, con una punizione pennellata di Bernabé che termina sull’esterno della rete e dà solamente l’illusione del gol. Un minuto dopo, però, è l’Alessandria a passare: su un lancio di Gori la difesa del Parma si fa cogliere impreparata, il tentativo disperato di Circati di anticipare Marconi fa schizzare il pallone dalle parti di Palombi, che batte Turk per il vantaggio dei Grigi. Prova quindi a reagire il Parma, ma è ben organizzata l’Alessandria, che ha addirittura il colpo del ko con Chiarello, il quale da pochi passi non riesce però a battere Turk. Sempre i Grigi vanno vicini al 2-0 sul finire di tempo con Palombi, ma è il Parma che realizza l’1-1 prima dell’intervallo, con Cobbaut che ribadisce in rete su una sponda di Circati (primo assist in carriera tra i pro). La prima frazione di gioco si chiude dunque in parità. Nel secondo tempo la gara sale di tono, con l’Alessandria che pare decisa a far suo il bottino pieno viste le notizie che arrivano da Ferrara. Subito Gori e Lunetta spaventano Turk, ma è il Parma a completare la rimonta poco dopo, con Vazquez che si libera della marcatura di Parodi e trasforma in rete un calcio d’angolo battuto da Bernabé. I Grigi sembrano accusare il colpo, con la gara che si innervosisce a causa delle tante proteste sul gol, in occasione del quale poteva essere sanzionata una spinta su Parodi. La girandola di cambi porta a cambiare le carte in tavola, ed è proprio un neo entrato in casa Alessandria, Pierozzi, a firmare il pareggio su una bella azione portata avanti da Fabbrini (anche lui entrato da poco) e Lunetta. Nel finale la formazione di Longo prova ancora a spingere, ma il risultato non cambia più: al Tardini finisce 2-2. (Museo Grigio) ALESSANDRIA, TUTTO IN 90’ E IL PARMA È GIÀ NEL FUTURO È un pareggio che genera solo rimpianti. Non serve al Parma, da tempo eliminato dalla lotta playoff, e non serve nemmeno all’Alessandria che si giocherà tutto nei 90’ dell’ultima giornata. Risultato giusto, con la squadra di Longo che in avvio ci ha provato, e ci è pure riuscita con il gol di Palombi, ma ha poi subito il ribaltone del Parma e a quel punto è stata brava a rimettersi in carreggiata e a raggiungere il 2-2. Gara dai contenuti tecnici modesti, ma d’altronde cosa ci si poteva aspettare? Il Parma pensa già alla prossima stagione e l’Alessandria ha solo fame di punti? Intanto in tribuna i tifosi di casa riflettevano sul domani: resterà Iachini oppure verrà un altro allenatore al suo posto? Si vocifera di un accordo con Zanetti, appena esonerato dal Venezia. Qualcuno sostiene che il presidente Krause pensi a Gattuso. Staremo a vedere. (La Gazzetta dello Sport – Andrea Scianchi) Finale di campionato di grande tensione GRIGI ORGOGLIOSI, MA IL PUNTO NON BASTA Al Parma, in vantaggio e poi sotto 1-2, l’Alessandria trova con Pierozzi un pari insufficiente a blindare i playout La vittoria del Vicenza al Menti contro il Lecce rinvia ogni verdetto al confronto di venerdì sera al Moccagatta Longo vara un undici iniziale guardingo e sceglie di infoltire il centrocampo I grigi escono da Parma con un punto: in vantaggio, ribaltati dai padroni di casa, ma con la forza di riacciuffare almeno il pari. La squadra di Longo ancora una volta ha fatto vedere di saper tenere duro fino alla fine non mollando nemmeno di un centimetro: visti i risultati ottenuti da Cosenza e Vicenza, però, si allontana la salvezza diretta, inoltre la sfida coi berici di venerdì al Mocca sarà comunque determinante anche in chiave play out. Longo spariglia le carte con una formazione nella quale rinuncia a un trequartista per infoltire il centrocampo: dopo un mese e mezzo (ultima sfida giocata dal primo minuto a Frosinone) c’è Gori con Marconi e Palombi dal primo minuto a formare il tandem offensivo. Subito si vede che tatticamente l’Alessandria imposterà la partita in maniera accorta: infatti c’è Casarini che si abbassa tantissimo, praticamente una sorta di difensore aggiunto che si ritrova a contrastare a turno Inglese quando svaria e Vazquez sul quale cerca spesso l’anticipo per evitare che si inneschi. E’ proprio quest’ultimo quello da cui passano parecchi palloni sui quali però l’attacco di casa non riesce a pungere anche per merito della difesa mandrogna. Quando la partita sembra sonnecchiare arriva il lampo dei grigi: azione corale tutta in velocità sulla destra con praticamente cinque giocatori di Longo che mettono pressione ai ducali: dopo che Marconi è anticipato da Circati la palla arriva sui piedi di Palombi che di destro a giro non dà scampo a Turk (17’): gol dopo un po’ di suspense creata da var. Il vantaggio dà morale ai grigi che però gestiscono anche con intelligenza il match: aspettano il Parma e con gli inserimenti di Milanese e Chiarello tengono sul chi va là la il Parma specialmente con l’ex Giana che va vicino al raddoppio. Quando sembra che l’Alessandria possa arrivare al riposo in vantaggio è invece Cobbaut, tutto solo in area di rigore, a punire Pisseri. Il piglio col quale l’Alessandria comincia il secondo tempo è incoraggiante: c’è Parodi che alza molto la marcatura su Coulibaly che da quella parte forma una catena molto pericolosa con Bernabè. Il Parma però ha un passo diverso rispetto alla prima frazione: Pisseri deve fare gli straordinari su Vazquez che però, sugli sviluppi di un angolo, segna il gol del vantaggio (13’) con tante proteste mandrogne per un fallo su Parodi. L’Alessandria si ritrova a dover scalare una montagna e i cambi di Longo infatti sono molto offensivi: a metà frazione, con gli animi molto caldi, tocca anche a Pierozzi e Fabbrini dare qualcosa in più, decisamente meglio il primo. Il secondo gol al passivo lascia il segno sull’Alessandria che nonostante un assetto più offensivo ha meno verve rispetto ai primi 45’. Quando i grigi sembrano alle corde esce fuori l’orgoglio di una squadra che non molla: azione corale mette Pierozzi nella condizione di battere a rete per il pareggio (36’). I ragazzi di Longo provano ancora qualche sortita offensiva (Coccolo sfiora la traversa nel recupero) ma soprattutto tengono duro sino al termine (La Stampa ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) Sussulto del Parma PARI ALESSANDRIA TESTA AI PLAYOFF Torna a fare punti il Parma, per la prima volta dopo aver dato l’addio alla qualificazione ai play-off. La vittoria però sfuma a nove minuti dalla dine, e questo 2-2 fa sì che l’Alessandria si giochi l’ultima partita con la possibilità di un pareggio per poter gestire l’appendice dei play-out. Ovvero salvandosi con due pari. Non basta il gol iniziale di Palombi per mettere in discesa il pomeriggio di Parma. Circati ha il merito di intervenire nell’azione del pareggio parmense: è sua la sponda per il compagno di reparto Cobbaut. Nel secondo tempo Vazquez si ricorda id avere un mancino micidiale e dell’apporto che quest’anno ha saputo dare al Parma solo a sprazzi: il 2-1 sgorga da calcio d’angolo, per l’argentino i gol sono tredici. Pierozzi chiude con un gran sinistro. (Corriere dello Sport – Matteo Marega) Finale di campionato al cardiopalma per i tifosi dell’Alessandria GRIGI, PARI CON RIMPIANTI A PARMA E RESTA L’INCUBO RETROCESSIONE Sarà un finale di campionato vietato ai deboli di cuore quello che vedrà protagonista l’Alessandria, che alla luce dei risultati delle scorse ore si ritrova clamorosamente coinvolta non solo nella lotta per scongiurare i playout, ma anche in quella ben più pericolosa per evitare il terzultimo posto e la conseguente retrocessione diretta in serie C. IL 2-2 dei grigi sul campo del Parma, il pari del Cosenza a Pisa e le vittorie di Vicenza e Spal contro Lecce e Frosinone ridisegnano totalmente gli scenari nei bassifondi della graduatoria a 90 minuti dal termine della stagione. Mentre i ferraresi possono festeggiare la matematica salvezza, i mandrogni rimangono al quintultimo posto a quota 34 e a due lunghezze di vantaggio sul Cosenza. Le due contendenti, a oggi, sarebbero agli spareggi. Dietro di loro, escludendo le già retrocesse Crotone e Pordenone, il Vicenza è però ancora vivo e si porta a -1 dai calabresi e a -3 dagli uomini di Moreno Longo. Venerdì al Moccagatta, alle 20,30 arriveranno proprio i veneti che, carichi a mille e obbligati per forza a fare bottino pieno, in caso di successo raggiungerebbero in classifica Prestia e compagni ma di fatto superandoli per effetto degli scontri diretti a favore. Il Cosenza se la vedrà invece di fronte al proprio pubblico con un Cittadella che non ha più nulla da chiedere a questa annata. Numeri alla mano, con la doppia vittoria di Vicenza e Cosenza, i piemontesi sarebbero retrocessi direttamente senza passare dai playout. Tra le varie combinazioni aperte, per i locali esiste ancora la possibilità di una salvezza diretta che arriverebbe solamente in caso di successo tra 5 giorni e di simultaneo ko del Cosenza, per effetto delle 5 lunghezze (quota minima prevista dal regolamento per evitare d’ufficio i playout) che a quel punto separerebbero le due rivali. Due sono però le certezze in mezzo a questo labirinto di opzioni . Se i rossoblu non dovessero battere il Cittadella, gli alessandrini avrebbero alle loro spalle almeno 3 avversarie e sarebbero quindi come minimo agli spareggi. Inoltre, se i vicentini non dovessero fare l’impresa al Moccagatta sarebbero certamente in C anche se dovessero raccogliere un pari. Le formazioni qualificate agli eventuali playout si affronterebbero in una sfida andata e ritorno con gli ultimi 90’ da disputare nella tana della meglio piazzata. Quest’ultima manterrebbe la categoria sia in caso di duplice pareggio con qualsiasi punteggio, sia se la differenza reti registrata dalle due squadre al termine del doppio confronto rimanesse comunque pari. Calcoli da mal di testa che i tifosi grigi, compresi i circa 700 che hanno accompagnato la neopromossa a Parma, hanno già iniziato a fare. Una gara, quella di ieri, che ha lasciato qualche rimpianto al di là di un risultato complessivamente giusto. Dopo il vantaggio di Palombi e la rimonta firmata da Cobbaut e Vazquez, è infatti arrivato il primo gol stagionale di Pierozzi a riportare l'equilibrio prima che il giovane esterno fallisse il possibile 3-2 di testa in pieno recupero. «Abbiamo disputato un grande match contro una squadra che voleva accomiatarsi positivamente dal proprio pubblico. Purtroppo non siamo stati perfetti sui dettagli - commenta mister Longo - Noi lottiamo per la salvezza, ma siamo venuti a Parma a giocare con personalità. Mettere i padroni di casa alle corde non era del tutto scontato. Come squadra siamo cresciuti molto. Arriviamo da una miniserie di 8 punti in 4 partite e ci rendiamo conto di quanto siano stati pesanti i 2 lasciati per strada contro la Reggina. Col Vicenza sarà una partita tosta contro una squadra in salute». (Secolo XIX – Luca Lovelli) RISULTATI: Cittadella – Brescia 1-0 Cremonese – Ascoli 0-1 LR Vicenza – Lecce 2-1 Monza – Benevento 3-0 Pisa – Cosenza 1-1 Pordenone – Crotone 3-3 Reggina – Como 1-4 Spal – Frosinone 3-0 Ternana – Perugia 1-0 CLASSIFICA: Lecce p. 68, Monza 67. Cremonese 66, Pisa 64, Benevento, Brescia 63, Ascoli 62, Frosinone 58, Perugia 55, Ternana 54, Cittadella 52, Como 47, Parma, Reggina 46, Spal 39, Alessandria 34, Cosenza 32, LR Vicenza 31, Crotone 26, Pordenone 18. MARCATORI: 20 RETI Coda (Lecce); 14 RETI Strefezza (Lecce), Donnarumma (Ternana); 13 RETI Vázquez (Parma); 12 RETI Corazza (Alessandria); 11 RETI Maric (Crotone), Mota Carvalho (Monza) Il punto sul campionato Un campionato così bello non può essere rovinato da pochi sconsiderati che non sanno tenere le mani a posto. Non si lancia nulla sul campo. E non si capisce come le bombe carta possano ancora girare sugli spalti. Alla fine il povero portiere del Vicenza Contini e un raccattapalle ne hanno pagato le conseguenze, per fortuna entrambi non sono gravi. Ma anche il Lecce è stato danneggiato dai suoi stessi tifosi: da quell’episodio in poi la partita ha cambiato volto e i giallorossi hanno visto affondare il sogno di festeggiare la A con un turno di anticipo. Un disastro. E non finisce qui. Perché la terza parte ad essere danneggiata sarà la stessa tifoseria appassionata – e in gran parte corretta - del Lecce che rischia di non poter assistere alla partita conclusiva nel proprio stadio. Anche se forse il giudice opterà per una maximulta. Il campionato comunque resta spettacolare e avvincente. E nel suo piccolo anche il gol di Denis ha qualcosa di storico: il cannoniere della Reggina a 40 anni e 232 giorni è il più anziano ad aver segnato in B. Il ko della Cremonese che si fa venire il braccino e perde in casa con l’Ascoli dando il via libera allo scatenato Monza di Stroppa sembra una pagina di una trama pensata dal più abile dei giallisti. Del resto non si chiama “volata” per caso. E sul filo di lana può accadere che lo sprint si decida in modo del tutto inaspettato. Come la lotta per la salvezza. Allora godiamoci questi ultimi 90’ tenendo i nervi saldi e le mani al loro posto. (La Gazzetta dello Sport – Andrea Tondi)