Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2013/2014
Lega Pro 2ª Div.
13-04-2014 - Giornata: 32 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Bellaria Igea Marina AC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 71. Ferrari F.[A]

Alessandria US 1912 Poluzzi Giacomo, Cammaroto Vincenzo, Sabato Roberto, Baiocco Davide, Sirri Alex, Tanaglia Filippo [55. Rantier Julien], Spighi Mirco, Cavalli Gabriele, Marconi Michele [66. Ferrari Fausto], Scotto Luigi, Sampaolesi Massimiliano [78. Mariotti Alessio] A disp.:Morga Francesco, (P) Servili Andrea, Taddei Riccardo, Valentini Michele All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
BELLARIA IGEA MARINA AC: De Deo, Di Stefano S. [78. Di Stefano L.], D'Angelo, Bramati, Oliveira Jefferson, Sirigu, Pisanu, Casantini [53. Boccaccini], Grandi [87. Migliore], Izzillo, Beghetto. A disp.: Buggin, Riccardi, Dal Poggetto, Parolini. All.: Fanesi Pasquale

Arbitro: Fanton Venanzio (Lodi) [Saia, D'Annibale]
Note
Ammoniti: 44. Di Stefano [B], 45+2. Pisanu [B], 53. Spighi [A], 71. Ferrari [A], 75. Cammaroto [A], 75. Beghetto [B]. Angoli: 8-1. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 905 paganti, 457 abbonati. Giornata soleggiata, non fredda; terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
Arriva per i grigi l’epilogo che solo un grande regista potrebbe scrivere. Il gol che garantisce la vittoria, la C unica e il secondo posto solitario in classifica è di Fausto Ferrari: il centravanti, che ad agosto era rimasto vittima di un grave infortunio, debutta in campionato e, a 4’ dall’ingresso in campo, riesce a fare centro. E’ una giornata speciale e lo si capisce già dal pre partita: il presidente Di Masi scopre una targa in curva Nord in ricordo di tutti i tifosi dell’Alessandria, subito dopo il massimo dirigente suona la carica leggendo un messaggio benaugurante. Poi è partita vera e il primo brivido lo regala il Bellaria (15’) quando una combinazione Izzillo-Grandi mette i brividi a Poluzzi. Il pericolo scampato scuote i grigi che nel giro di tre minuti ci provano due volte dalla media distanza poi hanno una ghiotta occasione di testa con Marconi (19’) che sciupa. I ritmi sono quelli di fine campionato: romagnoli volenterosi e nulla di più, Alessandria che vorrebbe sbloccare il risultato ma non è al top della concentrazione. Il refrain non cambia in avvio di ripresa: così D’Angelo butta nella mischia Rantier (per il meno offensivo Tanaglia) e proprio il francese al 15’ si divora un rigore in movimento. Trascorrono 5’ e c’è un altro errore marchiano sotto porta, questa volta di Marconi dopo un buon tocco di Scotto. Un’ovazione al 22’ accoglie l’ingresso in campo di Ferrari e il centravanti ripaga il pubblico al 26’ col tap-in vincente dopo che il portiere non aveva trattenuto il destro di Scotto. A quel punti i grigi congelano il match e poi, al triplice fischio, i giocatori possono festeggiare coi loro tifosi non prima di aver denudato la mascotte «Grison». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) GRIGI IL FUTURO INIZIA ADESSO Dopo l’addio a Menegatti, il primo passo è la scelta del nuovo direttore sportivo Non sarebbe stata una domenica da Grigi, se la partita con il Bellaria fosse filata via liscia, magari con qualche golletto già nel primo tempo. Non sarebbe stata una domenica da Grigi, se non si fosse sofferto per un’ora abbondante contro una squadra già retrocessa, ma capace di lottare con orgoglio fino alla fine. Non sarebbe stata una domenica da Grigi se, a segnare il gol che ha consegnato la certezza della C unica, non fosse stato Fausto Ferrari, il giocatore più atteso della stagione e fuori da agosto per un grave infortunio al ginocchio (ovviamente il primo, così lungo, della sua carriera) subito in un’inutile amichevole estiva. Ma, alla fine, domenica da Grigi è stata: accesso alla terza serie professionistica e, insieme, secondo posto. Perchè l’obiettivo, adesso, è chiudere il campionato alle spalle della capolista Bassano. Una crescita importante. «È stata una stagione lunga, con qualche difficoltà ma, in fondo, esaltante - commenta il presidente Luca Di Masi - Ci sono davvero tante persone da ringraziare, e attraverso cui la società è cresciuta nel corso dell’anno: dalle ragazze dell’amministrazione allo staff del commerciale, dalla segreteria alla parte medica (che quest’anno ha lavorato fin troppo: speriamo che il prossimo siano meno impegnati...) e sportiva, fino all’ufficio stampa. E poi desidero rivolgere il mio grazie a una persona umanamente meravigliosa, ma che non sarà più con noi: il direttore sportivo Massimiliano Menegatti - dice, ufficializzando una notizia nell’aria da giorni - Ci siamo parlati, da uomini, lo ringrazio tantissimo per ciò che ha fatto per l’Alessandria e sono sicuro che presto ci incontreremo, da avversari. Mi è spiaciuto qualche coro di troppo nei suoi confronti, in un pomeriggio di festa. Chi al suo posto? Per ora, posso dire che solo io e un altro dirigente (il direttore commerciale, Luca Borio ndr) sappiamo chi sarà il nuovo direttore sportivo. Ed è un nome che non è tra quelli usciti sui giornali». Quando parlerà, invece, con mister D’Angelo? «Non dimentichiamoci che abbiamo ancora due partite, che vogliamo vincere per chiudere al secondo posto. Con l’allenatore, dopo la non felice esperienza con Notaristefano, è nato un rapporto straordinario. È una persona schietta e sanguigna, e i numeri parlano per lui. Vedremo anche cosa deciderà il ds che verrà: di sicuro, io non imporrò alcuna scelta, anche se sarebbe un peccato buttare ciò che di buono si è costruito nel corso dell’an - nata». Il peso di una decisione Luca Di Masi sa che quella che sta per prendere è una decisione da cui dipenderà, e molto, la crescita del club. Perchè si dovrà puntare su un direttore capace di ‘fare mercato’ anche scovando talenti su cui porre le basi per costruire un gruppo capace, nel giro di pochi anni, di dare l’assalto a traguardi sempre più ambiziosi. E di farlo, senza necessariamente investire un tesoretto in ogni sessione: più che i soldi (comunque fondamentali, sia ben chiaro), servono conoscenze e una rete di osservatori importanti. Qualcuno, impegnato non lontano da Alessandria fino alla passata stagione, e poi salito di categoria, in una società storica avversaria dell’Orso, sa come si fa... (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI Castiglione - Delta Porto Tolle 2-3 Cuneo-Rimini 0-0 Forlì-Monza 4-1 Real Vicenza-Bra 2-1 Renate-Pergolettese 0-0 Spal - VirtusVecomp 1-1 Santarcangelo-Mantova 0-1 Torres-Bassano 2-5 CLASSIFICA: Bassano p. 67; Alessandria 54; Renate , Monza 53; Santarcangelo, Real Vicenza 51; Spal 50; Mantova 48; Torres 46; Delta Porto Tolle, Forlì 45; Cuneo 43; Rimini 41; VirtusVecomp 40; Pergolettese 35; Castiglione 27; Bellaria 15; Bra 9 MARCATORI: 19 reti: Alessandro (5, Real Vicenza); Varricchio (6, Spal). 17: Floriano (3, Mantova). 14: Pietribiasi (Bassano). 12: Masini (Mantova). Il punto sul campionato Complimenti alla nobile Alessandria e al piccolo Renate: anche per loro (dopo Bassano e Monza) c’è la certezza di restare nella nuova Lega Pro unica. Anche quelli del Real Vicenza hanno fatto festa, sicuri di avere l’aritmetica dalla loro parte; non ancora il Santarcangelo (ha gli stessi punti), che ha fatto bene i calcoli e ha trovato un caso che non lo promuove. Ma ormai è questione di lana caprina: anche loro due possono essere certe di rimanere tra i professionisti. Manca poco anche alla Spal, che dopo il gol n. 19 di Max Varricchio (ora capocannoniere) aveva la festa pronta, ma s’è fatta prendere dalla Virtus Verona. Il Mantova ha scavalcato la Torres, che dopo una grande rimonta è crollata. Nel prossimo turno c’è Mantova-Spal, ma attenzione: anche Rimini-Torres e Porto Tolle-Forlì potranno scrivere la griglia dei playoff (e poi all’ultima c’è Torres-Mantova...). Anche in coda c’è un altro verdetto: la Pergolettese, dopo un solo anno (è la squadra di Crema rinata sulle orme del Pergocrema grazie al titolo del Pizzighettone), torna in D dopo aver fallito con il Renate il rigore dell’ultimissima speranza. Il Monza è crollato a Forlì ma ha giocato con molti rincalzi in vista del ritorno della finale di Coppa Italia prevista per mercoledì sul campo della Salernitana. (La Gazzetta dello Sport)