Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
06-03-2022 - Giornata: 28 - Crotone - Ezio Scida


Crotone FC - Alessandria US 1912 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Prestia Giuseppe, Di Gennaro Matteo, Parodi Luca, Mustacchio Mattia [71. Mattiello Federico], Casarini Federico, Ba Abou-Malal [71. Milanese Tommaso], Lunetta Gabriel Antonio, Chiarello Riccardo [87. Gori Mirko], Corazza Simone, Fabbrini Diego [66. Palombi Simone] A disp.:Ariaudo Lorenzo, Barillà Antonino, Benedetti Simone, (P) Cerofolini Michele, (P) Crisanto Lorenzo, Ghiozzi Mauro, Mantovani Valerio All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
CROTONE FC: Festa, Nedelcearu [63. Adekanye], Canestrelli, Golemic, Calapai [91. Borello], Estevez, Awua, Schnegg, Kone [79. Mulattieri], Kargbo, Maric. A disp.: Saro, Cuomo, Vulic, Marras, Nicoletti, Giannotti, Sala, Mogos, Schirò. All.: Modesto Francesco

Arbitro: Marini Valerio (Roma1) [Capaldo, Marchi; IV: Acanfora; VAR: Minelli; AVAR: Liberti]
Note
Espulsi: 71. Gigliotti [C – Prep. Atl.], 88. Mattiello [A – doppia ammonizione] Rigore parato al 69. a Maric [C]. Ammoniti: 15. Estevez [C], 36. Kone [C], 65. Golemic [C], 74. Prestia [A], 83. Calapai [C], 84. Mattiello [A], 86. Canestrelli [C] Angoli: 5-8 Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 1.918 paganti, incasso € 6.598.kln Statistiche: Possesso palla 47%-53% Tiri totali 12-11, in porta 3-2, parate 2-3; Falli: 20-16; Fuorigioco: 3-2, Passaggi totali: 273-315; Precisione Passaggi: 57,5%-68,9% Fredda giornata di pioggia, terreno in discrete condizioni, allentato verso la fine della partita Inizio domenica ore 15,30

Commento
La sfida salvezza IL CROTONE SBAGLIA UN RIGORE ALESSANDRIA, UN PUNTO D’ORO Maric sfortunato: gol negato dalla Var e penalty parato. E Longo nel finale va vicino al colpaccio Un pareggio che al Crotone serve a poco e adesso il cammino verso la salvezza diventa sempre più complicato. La posizione di Modesto è oggetto di valutazione e forse in mattinata il presidente Gianni Vrenna deciderà del suo futuro, anche se nei giorni scorsi la società ha sempre assicurato che concluderà con lui la stagione. Contro l’Alessandria sprecato anche un rigore parato a Maric da Pisseri. Longo, dopo aver sfiorato il colpaccio, ha parlato di un punto importantissimo per la conquista della salvezza. La partita Il match non è stato esaltante, poche emozioni, un Crotone macchinoso e prevedibile nella manovra al cospetto dell’Alessandria che si è preoccupato prima di non prenderle e poi di punzecchiare. Modesto ha rimescolato le carte, è tornato con la difesa a tre col redivivo Canestrelli, ha dato una maglia da titolare a Schnegg e si è affidato in attacco alla velocità di Kargbo sperando in Maric. Longo ha fatto rifiatare Milanese, ha dato spazio a Prestia in difesa e in mezzo alla vivacità di Fabbrini. La partenza è stata incoraggiante per il Crotone. Solo due giri di lancette e Pisseri ha dovuto dire di no ad una sventola di Maric. Che al 6’ è riuscito a sbloccare la partita: peccato per lui che il suo colpo di testa si sia andato ad incocciare sul suo braccio, prima di entrare in rete. Gol annullato via Var. Il primo tempo del Crotone è stato tutto qui. L’Alessandria invece ha provato a sbloccarla con un tiro dell’ex Mustacchio: Festa è stato reattivo. Nella ripresa nessuna emozione fino al 17’ quando Chiarello si è presentato da solo in area ma Festa è stato ancora una volta presente. Il migliore La palma del miglior in campo se l’è meritata senza dubbio Pisseri quando al 23’ ha respinto il rigore di Maric. Massima punizione nata da un pestone di Casarini a Kargbo. Giornata sfortunata per il Crotone anche perché sulla respinta del portiere lo stesso Kargbo non è riuscito ad inquadrare lo specchio da pochi metri. Modesto le ha provate tutte, dentro anche due attaccanti e ha riproposto il 4-2-4 che gli aveva permesso di acciuffare il pari col Cosenza. Ma l’Alessandria è stata attentissimo anche se nel finale ha rischiato quando Mattiello per eccesso di foga ha avuto due gialli. Ma per Longo l’importante era guadagnarsi il punto e ci è riuscito meritatamente. (La Gazzetta dello Sport – Luigi Saporito) Nessun gol allo Scida IL SOLITO PISSERI TIENE IN VITA L’ALESSANDRIA Para un rigore e spinge il Crotone verso la retrocessione: i grigi confermano le nove lunghezze sui calabresi Partita brutta, la squadra di Longo non sfrutta un’occasione per tempo e soffre dopo l’espulsione di Mattiello La paura condiziona entrambi i team ma i piemontesi sono più ordinati La «gara di sopravvivenza» allo Scida si chiude con un nulla di fatto, che fa molto comodo ai grigi. Era fondamentale non perdere e l’Alessandria conquista a Crotone un punto decisamente prezioso, anche alla luce dell’andamento del match. Le previsioni della vigilia vengono rispettate: partita tirata dal punto di vista agonistico e tutto meno che spettacolare: la formazione piemontese deve ringraziare Pisseri, che neutralizza un rigore a Maric, facendo in modo che il risultato rimanga inchiodato sullo 0-0. Questo non significa che gli uomini di Longo rinuncino a offendere: non fioccano le occasioni gol come contro il Como, ma i grigi ne costruiscono una nitida per tempo, peccato che Mustacchio e Chiarello non riescano a trovare la stoccata vincente. In avvio Longo dà fiducia a Fabbrini (non ripeterà la prova di martedì) e Corazza (prova sufficiente la sua): dall’altra parte Modesto sorprende con uno schieramento quasi speculare a quello dell’Alessandria. Il Crotone parte forte e dopo 5’ il Var annulla una rete a Maric: sono subito scintille (e così sarà fino alla fine) tra Parodi e Kargbo mentre Mustacchio e Lunetta hanno le loro gatte da pelare nel contenere Schnegg e Calapai. Scampato il pericolo i grigi si rimettono in ordine e prendono in mano le redini del gioco: conquistano tre angoli consecutivi (da rivedere però alcune soluzioni di Casarini quando calcia sul secondo palo), poi è una manovra palla a terra che porta alla conclusione pericolosa di Mustacchio. Lo 0-0 col quale si chiude il primo tempo è sostanzialmente giusto. In avvio di ripresa l’Alessandria guadagna metri di campo rischiando poco, allora il Crotone cambia volto: Modesto rischia il tutto per tutto inserendo Adekanye a destra passando quindi a uno schieramento molto offensivo con tre trequartisti dietro la punta centrale Maric. Longo non vuole dare segnali di paura e inserisce una punta (Palombi) per un trequartista (Fabbrini): la squadra, tuttavia, arretra di alcuni metri il baricentro del gioco a vantaggio del Crotone che, dove non arriva con la tecnica, prova con la foga attaccando a testa bassa. I grigi danno l’impressione di non sbandare, anche se alcune ripartenze potrebbero essere gestite in maniera più lucida, qualche pallone viene sparato via dall’area di rigore per evitare pericoli ma così facendo da metà campo in su non si riesce a costruire. Quando Maric si presenta sul dischetto, torna alla mente che Pisseri a Catania era definito un «pararigori»: il portierone lo conferma ed è decisivo nel ribattere la conclusione dei centravanti rossoblù, Kargbo non emula il comasco La Gumina e sulla ribattuta spara a lato. Il quarto d’ora finale dell’Alessandria è di sofferenza vera: tutti dietro la linea del pallone a difendere un pareggio diventato a qual punto prezioso: lo sciagurato Mattiello aumenta le difficoltà facendosi cacciare in maniera sciocca. Il fortino però resiste agli ultimi assalti dei pitagorici: quando il sinistro di Adekanye finisce alto sulla traversa il risultato è in cassaforte. Un punto in più in classifica nella rincorsa alla salvezza anche se, da oggi in avanti, bisognerà tenere conto anche del «fattore Vicenza». (La Stampa ed. Piemonte - Francesco Gastaldi) Il portiere dell’Alessandria neutralizza un penalty PISSERI, UNA PARATA CHE VALE ORO I GRIGI IMPATTANO CON IL CROTONE È il 25 del secondo tempo quando Pisseri neutralizza il tiro dal dischetto Maric, salvando i suoi da una sconfitta che sarebbe stata letale. Una parata che non sarebbe però bastata, se sulla respinta Kargbo non avesse clamorosamente fallito il tap-in a porta quasi vuota. La fotocopia del rigore sbagliato 5 giorni prima dal Como al Moccagatta, con i lombardi allora abili a segnare il momentaneo vantaggio sulla ribattuta del portiere mandrogno. A Crotone, per i grigi, E dunque arrivato il secondo pareggio consecutivo al termine di uno scontro salvezza nel quale le due squadre non hanno offerto un grande spettacolo, ma con i piemontesi più pericolosi. Un appuntamento al quale gli ospiti sono arrivati con l infermeria piena e con la spia della riserva accesa dopo l’estenuante serie di incontri ogni 3 giorni che sta mettendo a dura prova una rosa non abbastanza nutrita per reggere gli impegni. Un punto non scintillante ma che ha comunque il suo peso, in una giornata che non ha di certo detto bene agli alessandrini considerando i risultati dagli altri campi. La vittoria del Vicenza sulla Ternana permette infatti ai veneti, terzultimi, di salire a -2 dal Cosenza (che ha una partita in meno) e a -4 proprio da Casarini e compagni. Un successo centrato anche dalla Spal, che mette così a distanza di sicurezza la zona playout. “Un punto pesante conquistato su un campo difficile, che ci permette di muovere la classifica - commenta il tecnico -. Fino al calcio di rigore non abbiamo rischiato nulla, creando due palle gol importanti con Mustacchio e Chiarello. È qui che devi avere la forza di andare in vantaggio. Dopo il penalty abbiamo smesso di giocare e questo non mi è piaciuto. Lo spirito però c’è stato e in questo i ragazzi sono stati bravi”. Il pari firmato in Calabria assume ancora più valore se si pensa che negli ultimi minuti la banda di Longo era pure rimasta in 10 a causa di una clamorosa leggerezza di Mattiello, capace di prendersi due gialli in appena 17 minuti giocati dopo essere partito dalla panchina. L’esterno ex Chievo non sarà quindi a disposizione in occasione del prossimo match dei mandrogni, in programma sabato nella tana del Frosinone. Uno stadio che Longo conosce bene, avendo conquistato con i ciociari la promozione in A nel 2018. (Il Secolo XIX – Luca Lovelli) Maric fallisce un penalty e Kargbo sbaglia il successivo tap in a porta vuota CROTONE, UN PARI CHE SA DI SENTENZA Rossoblù incapaci di vincere anche con l’Alessandria e con un rigore a favore Può tranquillamente dire arrivederci alla Serie B il Crotone che contro un’Alessandria men che modesta non riesce a portare a casa una partita che finisce con un brodino, utile soprattutto alla squadra di Moreno Longo. Eppure la doppia occasione per conquistare i tre punti era arrivata nel momento migliore. quando al 25’ della ripresa il direttore di gara aveva assegnato un rigore ai rossoblù per un fallo ai danni di Kone. Ma la conclusione di Maric e il tap-in successivo di Kargbo hanno fotografato in pieno la stagione del Crotone, incapace di segnare anche a porta vuota. CRONACA. Cambia ancora Modesto che ritorna alla difesa a tre e ripropone Canestrelli dall‘inizio, anche se il regista rimane Golemic. In attacco invece a sostegno di Maric ci sono Kargbo e soprattutto Kone, schierato in posizione avanzata rispetto al solito. Inizia benissimo la gara dei pitagorici che attaccano a testa bassa e dopo appena un minuto vanno alla conclusione con Maric, ma Pisseri è ben piazzato e smanaccia in angolo. Il Crotone passa quattro minuti dopo, sempre con la punta croata: Calapai si smarca bene sulla destra, cioccolatino per la testa di Maric che insacca. A gelare tutti però è il Var che dopo ben due minuti invalida la rete per un tocco di braccio dello stesso attaccante. Da quel momento in poi i pitagorici perdono slancio e lucidita, sbagliano tantissimo in fase di appoggio e l'atteggiamento dell’ Alessandria non aiuta a far sviluppare una gara dai ritmi intensi. La replica della squadra di Longo è tutta nel destro di Mustacchio, che con l’esterno prova a sorprendere Festa, reattivo nell’allontanare il pallone in corner. Nella ripresa la gara fila via. con lo stesso ritmo spezzato, che favoriace soprattutto l’Alessandria che con il pareggio terrebbe ben lontani i pitagorici. Non accade praticamente nulla fino a quando Kone (24’) viene strattonato in area da Di Gennaro, con Mariani che senza indugiare assegna il rigore. Sul dischetto ci va Maric che calcia malissimo, Pisseri respinge ma sul pallone c’è Kargobo con tutta la porta libera, palla sul destro e conclusione incredibilmente fuori. La partita finisce praticamente qui, con il Crotone ormai incapace di organizzare anche la minima azione offensiva, scarico mentalmente e che di fatto aveva di fatto già mollato da un pezzo. È la resa di una squadra che avrebbe dovuto vincere gli scontri diretti con Cosenza e Alessandria per crederci, invece ha fallito entrambe le occasioni e, in fondo, merita in pieno la classifica che ha in questo momento. Anche il Vicenza si è allontanato. Oggi l’unico obiettivo è quello di salvare la faccia dopo anni gloriosi e in cui Crotone ha vissuto stagioni davvero indimenticabili. Nulla è per sempre, ma questa società merita di congedarsi da questo campionato in maniera almeno decorosa. (Quotidiano del Sud – Vincenzo Montalcini) Reti inviolate allo “Scida” anche con l’Alessandria, diretta concorrenza per una salvezza sempre più lontana IL CROTONE NON RIESCE PIÙ A VINCERE Annullato un gol per fallo di mano a Maric, che poi si fa parare il calcio di rigore Non riesce più a vincere il Crotone, neanche allo “Scida” contro quella che poteva essere una diretta concorrente per la salvezza. E se non hai vinto questa le speranze di permanenza tra i cadetti sono ormai ridotte al lumicino. Anche i play out cominciano a diventare un miraggio con il Vicenza che, vincendo con la Ternana, conferma il terz’ultimo posto con un vantaggio di 5 punti. La zona play out dista 7 punti, la salvezza diretta 15. Termina a reti inviolate allo“Scida" ma con il Crotone che prima si é visto annullare un gol per tocco di mano di Maric, poi lo stesso attaccante fallisce clamorosamente il rigore (parato da Pisseri) al 25' della ripresa, E neanche l’espulsione al 43’ st di Mattiello é servita ai pitagorici per siglare una rete. Modesto cambia tanto, tornando alla difesa a 3 con Canestrelli, Golemic e Nedelcearu, centrocampo con Calapai, Estevez, Awua e Schnegg, in attacco Kone e Kargbo a supporto di Maric. Modulo speculare sul fronte opposto per Longo che punta in attacco su Chiarello e Fabbrini a supporto di Corazza. Pronti e via. \| padroni di casa si rendono subito pericolosi con una conclusione di Maric che, però, Pisseri manda sopra la traversa. 4' dopo Crotone ancora in avanti con un cross dalla destra di Calapai sul quale arriva Maric e di testa batte Pisseri, Ma Marini, dopo la review al Var, annulla la rete per un tocco di mano. Gli ospiti rispondono con un tiro dell'ex Mustacchio, neutralizzato da Festa. Gioco molto spezzettato da ambo le parti. Al 33’ Estevez batte dalla bandierina, Calapai calcia di destro in area ma la sfera termina troppo in alto. 4’ dopo ancora l’ex Mustacchio tenta la conclusione di sinistro ma finisce fuori. Al 44’ gli ospiti piemontesi provano a sfruttare una ripartenza con Ba, passa a Fabbrini che si accentra e prova la conclusione in porta ma Nedelcearu si oppone. La ripresa si apre con I'Alessandria in avanti e al 6’ ci prova Fabbrini dal limite ma la palla termina fuori. Al quarto d'ora calcio di punizione per i rossoblù, calcia Estevez ma la palla finisce direttamente tra le braccia di Pisseri. 2' dopo Chiarello ha una ghiotta occasione davanti a Festa che in uscita gli chiude lo specchio della porta. Al 18’ fuori Nedelcearu, dentro Adekanye. Al 22’ fuori Fabbrini, dentro Palombi. Al 23' rigore per il Crotone per fallo in area su Kone, Sul dischetto si presenta Maric che sbaglia clamorosamente, Pisseri para, sulla ribattuta ci arriva Kargbo ma manda fuori, Al 26' fuori Ba e Mustacchio, dentro Milanese e Mattiello. Al 34’ fuori Kone, dentro Mulattieri. Al 36° grande intervento di Festa su.una conclusione di Palombi da fuori area. Al 43’ Mattiello si becca la seconda ammonizione e conseguente espulsione. Alessandria in dieci. Sono 4’ di recupero, al primo dei quali esce Calapai ed entra Borello. Il Crotone prova l'assalto ma senza successo. (Gazzetta del Sud - Claudia Berlingeri) RISULTATI: Ascoli – Frosinone 1-1 Cittadella – Monza 1-2 Como – Spal 0-2 Cosenza – Benevento rinv. Cremonese – Brescia 2-1 LR Vicenza – Ternana 3-1 Parma – Reggina 1-1 Perugia – Lecce 1-1 Pordenone – Pisa 0-1 CLASSIFICA: Lecce, Cremonese p. 53, Pisa 52, Brescia 51, Monza 48, Benevento* 47, Frosinone 45, Ascoli 43, Perugia, Cittadella 42, Reggina 39, Como 36, Parma, Ternana 34, Spal 31, Alessandria 25, Cosenza* 23, LR Vicenza 21, Crotone 16, Pordenone 12. * = gare in meno MARCATORI: 17 RETI Coda (Lecce); 11 RETI Strefezza (Lecce); 10 RETI Lapadula (Benevento), Charpentier (Frosinone), Vazquez (Parma), De Luca (Perugia); 9 RETI Corazza (Alessandria), Donnarumma (Ternana) Il punto sul campionato Stavolta dai bussolotti sono usciti Cremonese e Lecce. Non è la prima volta, già dopo la 26a giornata erano appaiati al comando. Di sicuro è l’ennesimo cambio in vetta e chissà quanto Brescia ha perso, il Monza con la clamorosa vittoria di Cittadella s’è rimesso in corsa e il Benevento ha una partita da recuperare (sperando che il Covid non lo condizioni più di tanto). Intanto guidano ancora Cremonese e Lecce, con la squadra di Fabio Pecchia in vantaggio per lo scontro diretto. Nel mirino ci sono loro: una è trascinata dal miglior calcio della B, l’altra dal miglior marcatore. A 10 giornate dalla fine è questo lo scenario, con una settimana piena per poter lavorare (gli allenatori ringraziano) in vista di un altro trittico in 8 giorni prima della sosta. Chissà se quel giorno ci sarà chiarezza: dubitiamo. Perché i valori sono sul piatto e tutte hanno buoni motivi per credere alla A. Ci sono ancora diversi scontri diretti (nel prossimo turno si affrontano le prime 4), ma soprattutto ci sono sfide insidiose contro squadre in corsa per i playoff o per evitare il playout. Forse la differenza arriverà da qui. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Binda)